Open Area di RITORNA A >>>HOMEPAGE<<<
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
I BLACK BLOCK NORD-AMERICANI SBARCATI A BRINDISI ULTIMA
NOTIZIA: LA DENUNCIA DI PUGLIANTAGONISTA E RIPRESA DALLE ASSOCIAZIONI CONTRO IL FOTROVOLTAICO SELVAGGIO DELLA PROVINCIA DI BRINDIS E DI TERRAROSSA DI MESAGNE HA RAGGIUNTO IL SUO SCOPO: LA PROCURA DI BARI HA ACQUISITO TUTTA LA DOCUIMENTAZIONE: UNA VITTORIA DELL'OPERA DI CONTROINFORMAZIONE ANTAGONISTA
Leggiamo sulla prima pagina del Quotidiano del 3 Febbraio la notizia
dell'acquisizione da parte della Procura di Bari della
documentazione relativa all'iter autorizzativo del mega impianto
fotovoltaico in costruzione a Restinco. Come associazioni del
territorio abbiamo più volte denunciato l'impatto di un simile
impianto, che sottrae 70 ettari di fertile territorio
all'agricoltura e lo regala alla speculazione, descrivendolo come la
Fukushima del fotovoltaico, un vero e proprio colpo di grazia
assestato al nostro territorio già devastato dal fotovoltaico
selvaggio.
Non avremmo però mai immaginato, anche nella peggiore delle ricostruzioni, un quadro di illegalità come quello evidenziato. Se sarà accertato quanto riportato dal Quotidiano, cioè che l'impianto in questione è stato autorizzato senza nessuna VIA (valutazione di impatto ambientale), obbligatoria per impianti di portata superiore a 1 Mw, ci troviamo di fronte a una manovra illegale e di rapina, esercitata da un gruppo imprenditoriale senza scrupoli e autorizzata dalle stesse Istituzioni che dovrebbero proteggere il nostro territorio.. Chiediamo che vengano accertate tutte le responsabilità, politiche e amministrative, e che l'inchiesta tocchi tutti i livelli, consapevoli che l'autorizzazione dell'impianto più grande del brindisino non sia competenza di qualche tecnico ma investa dirigenti e politici sino ai più alti scranni. Ci chiediamo come Provincia di Brindisi e Regione Puglia, a suo tempo in prima fila contro il Rigassificatore di Brindisi nella denuncia che l'impianto era stato autorizzato senza valutazione di impatto ambientale, abbiano poi autorizzato senza VIA l'impianto di Restinco. Chiediamo lo smantellamento dell'impianto a Restinco, una immediata moratoria sull'installazione di nuovi impianti a terra, e invitiamo il territorio alla mobilitazione e alla vigilanza su una speculazione che è ormai all'ordine del giorno e uccide le potenzialità del nostro territorio.
LA NOSTRA DENUNCIA SULLE TV LOCALIE SUL WEB http://www.youtube.com/watch?v=hF4hyAWx8oI
MIGLIAIA DI BLACK BLOC NORD-AMERICANI, IN SILICIO,
E MUNITI DI SPRANGHE IN FERRO , ASSALTANO LA BANCA DELLA MEMORIA DEL TERRITORIO
BRINDISINO: L’ITINERARIO AZZURRO.
Ovvero
: l’ennesima brutta figura di Brindisi verso gli aiuti europei per
lo sviluppo. MEGAIMPIANTO FOTOVOLTAICO in pieno itinerario normanno-svevo tutelato dai fondi europei: la denuncia di Pugliantagonista.it Come è stato possibile ottenere un'autorizzazione unica regionale sapendo che con questo impianto sarebbe stato sabotato lil oncetto paesaggistico, ambientale culturale su cui si fondava il percorso turistico e i fondi europei ottenuti e spesi? Chi ha firmato a nome del Comune di Brindisi commissariato tenendo conto che lo stesso Comune si era espresso negativamente su megaimpianti fotovoltaici addirittura anche su terreni degradati come quelli intorno alla centrale a Carbone di Cerano e al nastro trasportatore? Come mai e chi ha firmato invece per l'utilizzo di oltre 60 ettari di terreni fertili e coltivabili? Chi ha sottoscritto in una Conferenza di servizi( di cui noi al momento non abbiamo traccia ) da parte della Provincia visto l'atteggiamento negativo da parte del presidente Ferrarese sul proliferare degli impianti fotovoltaici nelle campagne? A queste domande vorremmo che si desse una risposta chiara identificando precisamente i responsabili e se dietro a queste scelte vi siano interessi particolari, personali o politici. Nelle pagine dei siti delle amministrazioni comunali e provinciali ( che magnificano le bellezze del territorio di Brindisi e la capacità degli amministratori nel saper sfruttare i fondi europei -fondi POR- “facendo decollare l’economia locale e permettendo al territorio di giocare un ruolo da protagonista nel contesto internazionale”…) troviamo, vero cavallo di battaglia nella promozione turistica, il cosiddetto Itinerario svevo-normanno angioino , meglio conosciuto come itinerario Azzurro. E’ un percorso cicloturistico di circa 60 chilometri, finanziato con i fondi Europei alla regione Puglia( POR 2000-2006, PIS 12, Misura 4.16 ) in cambio della promozione del turismo eco-compatibile su due ruote, che partendo dal castello aragonese e costeggiando i principali monumenti della città , percorre le vie secondarie nella campagna brindisina , tra masserie, chiesette rurali, i centri storici di San Vito , Carovigno, per terminare sino alla chiesa di San Michele Arcangelo dell’omonimo centro di San Michele Salentino,con possibilità di vie di accesso alle nostre coste. La parte dell’entroterra brindisino più suggestiva era quella che, passando al ridosso del Cillarese, la masseria Lo Spada, percorreva quella che doveva essere un ramo secondario della via Appia messapico-Romana e superato l’incrocio di Restinco giungeva alla splendida masseria Casignano Parlare al passato non è un nostro errore di grammatica, bensì necessità dovuta al fatto che negli ultimi giorni una orda di camion, tecnici , trasportanti centinaia anzi migliaia di pali metallici e pannelli di silicio stanno lavorando alacremente a far scomparire quello che doveva essere uno dei pochissime attrazioni del nostro entroterra, e fonte di promozione dei prodotti delle nostre terre, la nostra tradizione gastronomica, la salvaguardia del paesaggio e la sua memoria storica In località Restinco, in pieno itinerario Azzurro, è in atto la costruzione del più grosso insediamento di fotovoltaico nel Comune di Brindisi , da 21 MEGAWATT grande quanto decine di campi di calcio e piazzato proprio a ridosso di quella Masseria Casignano , uno splendido esempio di masseria fortificata del 1600, con un suggestivo viale costeggiato da pini centenari e tanto decantata nei depliant cicloturistici che l’assessore d’Attis ha distribuito negli anni scorsi ai promoter turistici come anche in quelli che portano il logo della nostra Amministrazione Provinciale. Oggi, quello stesso Comune , autore di quei cartelli che, ironicamente, ci indicano i punti salienti di quell’itinerario, risulta essere nominato sui cartelli all’ingresso del megacantiere quale destinatario di una notifica preliminare ( dell’8 settembre 2011) con la quale la megazienda nord-americana SUN EDISON avvisa di aver deciso di investire i suoi soldi ricoprendo una estensione di decine di ettari di ferro e silicio. A poco più di un chilometro giacciono abbandonati altri “piccoli” impianti fotovoltaici costruiti recentemente, nella distrazione delle amministrazioni, sfruttando illecitamente gli eco-incentivi europei su base regionale, ma che sono stati soggetti a denunce da parte delle associazioni ambientaliste come Terrarossa di Mesagne seguite dall’intervento della magistratura e il sequestro ad opera della guardia di Finanza, , con uliveti secolari, pescheti e vigneti fatti scomparire, in nome di logiche perverse del Mercato Globale. Le stesse che oggi impongono di distruggere paesaggi e mandare in fumo investimenti per la promozione turistica per tramutarsi in quote azionarie sul rinnovabile, per fondi speculativi e “certificati verdi” per multinazionali dell’energia, mandando a casa gli addetti superspecializzati di un settore primario qual è la nostra agricoltura e importantissimo nell’era del turismo intelligente. Ci chiediamo: esistono tutte le autorizzazioni , compresa quella sul VIA, da parte dei soggetti interessati, Comune, Provincia e Regione Puglia? Se non è così occorrerà che la magistratura si muova al più presto, per non dover essere una semplice testimone di questo ennesimo assalto al nostro territorio Ma , caro presidente della Provincia, e caro commissario prefettizio e relativi tecnici delle amministrazioni, non pensate che forse a livello Europeo qualcuno potrebbe anche venire a vedere come sono stati investiti questi fondi POR? Vi diamo un consiglio: con la stessa fretta sospetta con la quale gli operai del cantiere della SUN Edison stanno lavorando , inviate subito una squadra anche voi e cambiate le diciture sui cartelli dell’ex-Itinerario Azzurro e cambiateli in Via del Fotovoltaico Selvaggio, “dove la natura del Silicio e del ferro è protetta grazie ai fondi europei per la promozione turistica del territorio”!
LA REDAZIONE BRINDISINA DI PUGLIANTAGONISTA.ITBRINDISI 22 OTTOBRE 2011 IL DEPLIANT A FIRMA DI PROVINCIA E ASSOCIAZIONI CICLISTI approfondimenti sulle operazioni finanziarie della Sun Edison: 10 ottobre 2011 mentre si iniziava a costruire il megaimpianto fotovoltaico di Restinco la Sun Edison vendeva al fondo Kgal ( a maggioranza tedesco) 33Mw di impianti fotovoltaici in Italia e Spagna Kgal è un fondo d'investimento tedesco controllato da Commerzbank, BayernLB, Haspa Finanzholding e Sal. Oppenheim. Il portafoglio solare acquistato da Kgal è stato sviluppato dall'area Grandi Progetti di SunEdison altre notizie su fotovoltaico a Brindisi
Fotovoltaico,
ancora sigilli nel brindisino Condono? sottogretario Saglia smentisce
|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||