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è consentita la riproduzione a fini non di lucro con l'obbligo di riportarne la fonte BRINDISI:4 APRILE 2010 PASQUA CON SGRADEVOLI SORPRESE PER I TURISTI GIUNTI IN CITTA' Articolo
e foto pubblicate sul Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi pagina
11 Pasqua 2010 da ricordare e densa di sorprese per i turisti che hanno scelto il centro storico di Brindisi come meta pugliese da visitare. Articolo scaturito dalle denunce alla nostra redazione da parte dei gestori degli esercizi commerciali siti nel centro storico in abbandono e che richiedono che si facciano meno inutili e dispendiosi convegni e maggiori interventi di riattamento dei percorsi turistici Come Pugliantagonista.it,
dopo gli annunci dei
nostri amministratori sul
ritorno imminente di turisti stranieri, grazie ad una
convenzione con le navi crociera, abbiamo
atteso la Pasqua per constatare,
come la città si stesse attrezzando per accogliere degnamente
i primi “esploratori” delle nostre bellezze, tenendo conto
delle sostanziali diversità di esigenze tra gli anziani e attempati croceristi di
oggi, con quelle dei ragazzi con il sacco a pelo, capelli lunghi ,
gonne a fiori e seno al vento, che
affollavano negli anni 70 il lungomare e i nostri corsi, in attesa del
traghetto per la Grecia. L’inchiesta
fotografica
In una giornata eccezionalmente calda, con un sole abbagliante, un mare calmo che facevano del nostro porto una cartolina meravigliosa , con macchina fotografica al seguito, ci siamo accodati ad alcuni turisti di lingua tedesca che, partendosi dal Lungomare e risalendo la scalinata virgiliana si sono addentrati nel Centro storico, seguendo il percorso privilegiato delle visite guidate dei prossimi croceristi in arrivo, ma che , abbiamo scoperto, essere invece degno di Indiana Jones I
brindisini popolo di artisti incompresi , archeologi sfegatati e
gelosi delle loro bellezze… La prima scoperta nell’affrontare la gradinata è stata la vocazione artistica dei giovani brindisini che, in mancanza di pittori che l’amministrazione avrebbe potuto invitare con i loro cavalletti e le loro opere a riempire la stessa, nel corso degli anni l’hanno tramutata in un unico e grande graffito, immortalando i loro pensieri di amore, le loro angosce, i loro sogni con il linguaggio del pennarello, dello spray se non proprio del volgare pennello. Dalle dediche non si sono salvati né il bianco recinto delle colonne , né gli stessi cartelli di informazione turistica, sotto gli occhi della targa dedicata al sommo poeta Virgilio che, a quanto pare, è il nume tutelare non solo di Dante, ma anche dei poeti brindisini. Offendere il sommo poeta, cancellando quelle scritte un po’ kitch, la nostra Amministrazione a quanto pare non se l’è sentita di fare, peccato però che quelle gradinate, che dovrebbero essere il luogo dove sedersi per ammirare il colpo d’occhio mozzafiato dell’ingresso del porto, fossero anche luridamente intrise di sostanze oleose, maleodoranti, fazzoletti e coni di gelato. Percorso ad ostacoliA cercare di dissuadere gli Indiana Jones dall’addentrarsi nella nostra Casbah due automezzi di grossa cilindrata formavano la prima barricata mobile, inframmezzata da buche nel basolato, tombini metallici sconnessi e olio di autovetture sparso di fresco sull’asfalto: i black block a Genova con questa tecnica han provato a fermare la polizia, noi brindisini l’abbiamo invece utilizzata per impedire, per gelosia, che altri godessero delle nostre antichità. Ma i tedeschi sono un popolo testardo e lo abbiamo constatato vedendoli strisciare tra le autovetture, superare i fossi e proseguire cocciutamente verso il Duomo, percorrendo quel centinaio di metri disseminato da altre chianche rotte , un maleodorante arco del campanile dove le orbite vuote dei faretti installati sul pavimento, vandalizzati , urlavano al mondo che a Brindisi non c’è niente da vedere! Proseguendo , in una biancheggiante Piazza del Duomo ed un museo aperto per l’occasione, la situazione del basolato non cambiava, come anche dinanzi alla stessa Loggia Balsamo, con avvallamenti ideali a far cascare a terra il turista col naso all’insù . La strada che, passando dinanzi allo storico negozio di antiquariato della Valigia delle Indie, le ex scuole Pie, oggi quartiere artigiano e che giunge sino alla Piazza dell’ex Questura, si offriva ai nostri occhi come un unico scavo archeologico buono a spezzare semiassi e ginocchia altrui, si mostrava degna dell’uomo a cui essa è dedicata: Giovanni Tarantini, archeologo brindisino! Come questa consolante scoperta non sia stata gradita da un altro turista lo abbiamo constato quando ci ha invitati, desolato,a fotografare il suo trolley ,con le ruote rese inutilizzabili, fermo dinanzi alla “ depressione di Piazza Questura”( attuale Piazza Dante) come i carri armati di Rommel davanti alla depressione di AL Qattara Hic
sunt Leones!
Un consiglio all’amministrazione e ai suoi esperti consiglieri : se quanto si è visto in questi giorni è il risultato della tanto decantata nuova politica di accoglienza, possiamo affermare che la nostra città è riuscita a fare l’ein plein…di figuracce! Se
le cose restano così e non
vogliamo rimediare cause milionarie per infortuni, da parte di
attempati croceristi, è meglio che in città non gli facciamo metter
piede, salvo installare
dinanzi alle Colonne Romane un cartello di avvertimento: Hic Sunt
Leones!| E’ la stessa frase con la quale sulle mappe del tempo di Virgilio si indicavano le zone selvagge e irte di pericoli e dove l’incauto visitatore non avrebbe potuto reclamare l’aiuto dell’Impero… Antonio Camuso e la Redazione brindisina diell'OpenArea di Pugliantagonista.it la
redazione brindisina di www.pugliantagonista.it
pugliantagonista@libero.it Brindisi, 6 aprile 2010
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