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LIBRI DA LEGGERE 1944 : l’Italia, nonostante tutto, resiste, legge e sogna… i romanzi del coprifuoco...:il fiore sulla roccia la recensione di Antonio Camuso -------------------------------------------------- la strage della Kater I Rades in un bellissimo libro da leggere attentamente:Naufragio di Alessandro Leogrande
FABRICA ETHICA di Fabrizia Paloscia, brindisina ADELCHI La
storia operaia in lotta nel Sud Salento raccontata dai Questo
è CEFIS di Giorgio Steimetz -FURORE di John Steinbeck -LA CIA CONTRO IL CHE di autori cubani - GAZA RESTIAMO UMANI DI Vittorio Arrigoni - LA RIVOLTA DELLA AMISTAD Barbara Chase Riboud - DIARIO DI AGOSTO DI QUARANT'ANNI FA di ANTONIO CAMUSO - 1984 di George Orwell -LA FATTORIA DEGLI ANIMALI di George Orwell - FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury - CYBERGOLEM Marge Piercy -SUL FILO DEL TEMPO Marge Piercy - GERMINAL Emilie Zolà -IL VENTRE DI PARIGI Emilie Zolà - Mc NUDO 100 buone ragioni per stare alla larga da Mc Donald's MILLELIRE STAMPA ALTERNATIVA
RECENSIONI SABATO 9
OTTOBRE 2010 ALLE ORE 20 QUESTO è CEFIS recensione di namir
ABBIAMO UN LIBRO - dal titolo -
QUESTO E' CEFIS - LA CIA CONTRO IL CHE - EDIZIONI ACHAB degli autori cubani
Adys Cuppull e Froilán
GAZA RESTIAMO UMANI DI VITTORIO ARRIGONI RECENSIONE Abbiamo appena finito di leggere il libro Restiamo Umani di Vittorio Arrigoni edito dal Manifesto un prezioso documento, all'interno del quale abbiamo trovato tutto quello che tv, giornali e internet non hanno detto.Il volontario dell'ISM Vittorio Arrigoni testimone all'interno della Striscia di Gaza, descrive giorno dopo giorno, come se fosse un diario, il genocidio portato avanti dal GOVERNO ISRAELIANO. Importantissimi i dati forniti dal documento, intanto partiamo dal fatto che in questo mese di guerra, dall'inizio dell'operazione "PIOMBO FUSO" 27 dicembre 2008 alla fine, gennaio 2009 vengono uccisi 1300 palestinesi, di cui più di 1 terzo sono bambini,circa 4500 i feriti. Non esiste confronto con i 18 morti israeliani provocati dai razzi qassam palestinesi dal 2002 ad oggi. Nel libro vengono elencati tutti i punti salienti dell'operazione militare, dalla chiusura del valico di EREZ dove vengono bloccati i giornalisti e volontari,(nessuno può entrare o uscire dalla PALESTINA) al bombardamento dal cielo e dal mare sulla striscia di Gaza; una striscia larga 10 chilometri e lunga 40 trasformata in un grande poligono di tiro. Le truppe israeliane colpiscono con precisione gli edifici dell'ONU unico rifugio per i profughi palestinesi.In Italia e in tutto il mondo invece i mass media occidentali che non sono lì presenti, riferiscono di lanci di razzi palestinesi, parlano di una guerra utile per sconfiggere i terroristi di HAMAS,riferiscono che gli attacchi israeliani avrebbero colpito chirurgicamente le basi di HAMAS., non parlano invece del GENOCIDIO in atto e delle violazioni di tutti i diritti dell'uomo. Nel libro troviamo i bombardamenti sul porto di gaza, centrate le centrali di polizia, colpita nella città di Rafah l'università islamica e le moschee, i depositi di medicinali, a Jabalia si scatena la furia Israeliana con gli ELICOTTERI APACHE con le bombe al fosforo, le ambulanze della mezzaluna rossa in tutta la Palestina sono bersagliate, nel porto invece vengono speronati i volontari dell'ISM INTERNATIONAL SOLODARIETY MOVEMENT, vengono bloccati con i cannoni di acqua. Per non bastare successivamente faranno la loro parte anche i carri armati israeliani. TUTTO CIò NON é STATO RACCONTATO. ISRAELE DOVRà ESSERE PROCESSATA PER CRIMINI DI GUERRA E CONTRO L'UMANITà. Nel frattempo in Italia sono tante le manifestazioni di protesta in solidarietà al popolo palestinese,anche noi in puglia abbiamo protestato a TARANTO e a BARI per la conclusione del conflitto. In particolare ricordiamo le manifestazioni a BARI sotto la sede della RAI, in quel caso si è sollecitata la RAI a fare un informazione vera, a dare spazio al conflitto in palestina. RITENIAMO che il conflitto sia stato ad un unico senso,il solo obbiettivo era cancellare il popolo palestinese. "i civili di gaza hanno a disposizione 3 ore al giorno per cercare di sopravvivere; i soldati israeliani le restanti 21 per cercare di sterminarli" John Ging capo dell'Unrwa AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI
"quando emergeranno le enormi distruzioni della Striscia di Gaza, non potrò più andare ad AMSTERDAM per turismo,ma solo per comparire davanti al Tribunale Internazionale dell'AJA" Ministro Israeliano (anonino) Ringraziamo Vittorio Arrigoni per la sua testimonianza e invitiamo a seguire il volontario dell'ISM sul blog di Guerrillia Radio al link http://guerrillaradio.iobloggo.com/
FABRIZIO C. di www.pugliantagonista.it BRINDISI, 2 GIUGNO 2009
170 anni fa LA RIVOLTA DELLA AMISTAD Ho appena finito di leggere “La rivolta della AMISTAD” pubblicato nel 1988 da Barbara Chase-Riboud ed edito da PIEMME POKET e ho scoperto che quest’anno è il 170esimo anniversario di quella storica rivolta, avvenuta sulla nave spagnola AMISTAD (AMICIZIA). L'episodio, ignorato a lungo dalla "coscienza americana", fu portato alla ribalta della pubblica opinione, proprio da questo libro (titolo originario , apparso negli Stati Uniti, è Echo of Lions) al quale è ispirato il film Amistad di Steven Spielberg uscito nel 2001. Il protagonista della rivolta SENGBE PIEH al quale gli viene affibbiato un altro nome, Joseph Cinque, fu fatto prigioniero nel gennaio 1839 nella Terra dei Mende, sulle coste della Sierra Leone. Assieme a lui centinaia di altri abitanti, furono incatenati e imbarcati in una delle tante navi negriere spagnole, dirette verso l’America, nei campi di cotone. Centinaia di uomini, donne e bambini non arrivarono mai sulle coste americane, morirono durante il viaggio, gettate nell’Oceano. Nell'estate del 1839, mentre la nave faceva rotta per Cuba, allora spagnola, con un carico di 53 schiavi si verificò una rivolta con a capo proprio Joseph Cinque, durante la quale gli schiavi riuscirono ad impadronirsi della nave AMISTAD e ad uccidere i i loro schiavisti, lasciando in vita il timoniere e uno dei capi spagnoli. Tentarono di tornare in Africa obbligando il timoniere a far rotta verso la loro TERRA ma, furono ingannati dallo stesso timoniere,il quale li aveva convinti che per tornare in AFRICA bisognava seguire il sole, cioè la mattina andavano ad est e il pomeriggio ad ovest ritornando sullo stesso punto di prima. Nell’ AGOSTO del 1839 dopo 56 giorni furono abbordati nel porto di New HAVEN, catturati e incarcerati dalle autorità statunitensi. L'argomento della Amistad sicuramente si presta a turbare le coscienze di quanti vedono nello schiavismo la radice di tante forme di razzismo dei nostri giorni. Uomini trattati come animali, incatenati in fondo a una nave, cercano il riscatto e la libertà con ogni mezzo. Ma la giustizia dei bianchi decide che non può accettare tutto ciò: si intenta un processo contro gli schiavi neri, la pena prevista per l'insurrezione è quella capitale. Ma anche all'interno del mondo dei bianchi di allora, come oggi, c'è chi pensa ad una società di esseri umani uguali e con pari dignità, al di là del colore della loro pelle. Inizia la battaglia degli abolizionisti: John Quincy Adams, la moglie Louise e molte altre persone presentano una petizione antischiavista, il più famoso pittore d'America John Trumbull e lo scrittore Washington Irving si schierano al loro fianco. Ma la guerra contro la schiavitù è davvero lunga e la vittoria non è scontata. C’è da dire che l’8 febbraio 1815 in occasione del congresso di Vienna : AUSTRIA,FRANCIA, INGHILTERRA,PORTOGALLO, RUSSIA E SVEZIA stilarono una dichiarazione in cui si affermava: “DI FRONTE ALL’EUROPA, E RITENENDO UNIVERSALE L’ABOLIZIONE DEL COMMERCIO DEGLI SCHIAVI,AFFERMIAMO DI NUTRIRE IL SINCERO DESIDERIO DI CONCORRERE ALLA REALIZZAZIONE DI DETTA MISURA CON TUTTI I MEZZI A NOSTRA DISPOSIZIONE IMPIEGANDO TALI MEZZI CON TUTTO LO ZELO E LA PERSEVERANZA CHE MERITA QUESTA CAUSA TANTO NOBILE”. Gli STATI UNITI invece VIETARONO l’importazione degli schiavi nel lontano 1807 e nonostante ciò il fenomeno della tratta degli schiavi si protrarrà per diversi decenni, non a caso abbiamo citato l’AMISTAD del 1839. Il libro e la vicenda storica si concludono con la vittoria parziale degli schiavi che furono considerati liberi dal 1 marzo 1841 dopo un anno e mezzo di carcere, non gli fu concessa una nave per tornare in AFRICA, ma con qualche lavoretto e con l’aiuto degli abolizionisti riuscirono a pagarsi una nave per tornare nelle TERRA DEI MENDE…….il libro non si conclude così e possiamo dire che è veramente avvincente fino all’ultima pagina, infatti il protagonista Joseph Cinque riesce a raggiungere la sua terra ,nel novembre del 1842, ed è pronto a riabbracciare i suoi figli, la moglie e i parenti,ma scopre che nel suo villaggio era rimasto solo un anziano.Tutti i gli abitanti erano stati fatti prigionieri e schiavi, non vuole credere ai suoi occhi e ripercorre la stada che collega il villaggio con il mare..nella speranza di riattraversare l’oceano e riabbracciare i suoi cari dall’altra parte del mondo…. Questo evento è molto attuale e ci colpisce proprio perché la vicenda dell’Amistad è avvenuta nel diciannovesimo secolo non molto lontano da noi, ovviamente i tempi sono cambiati, ma è cambiato il metodo dello schiavismo, gli schiavi ci sono ancora oggi, e sono disposti a pagare e a rischiare la vita,ad attraversare deserti e a solcare mari, stivati nelle navi o nei camion, pur di arrivare nel nostro Mondo e diventare schiavi; mi riferisco a chi fugge dalle guerre, dalla fame e dalla persecuzione, pensiamo ai tanti immigrati che oggi vengono sfruttati per coltivare le nostre terre, disposti a tutto pur di sopravvivere….la storia non è cambiata molto, se poi andiamo a indagare un po’ a fondo troviamo tante analogie con lo schiavismo di allora e quello odierno; pensiamo alle politiche razziste di oggi come quelle di allora, pensiamo ai CPT dove gli immigrati vengono richiusi , lo stesso avveniva per chi si rivoltava agli schiavisti di allora; pensiamo alle migliaia di persone fatte schiave e imbarcate sulle navi negriere (dal 1500 fino al 1850circa) che non hanno mai visto l’AMERICA,morte durante il viaggio e gettate nell’OCEANO ATLANTICO, le stesse persone di allora, oggi non riescono a raggiungere la “FORTEZZA EUROPA” riempiendo il MAR MEDITERRANEO, trasformato in un grande cimitero degli IMMIGRATI, disposti ad essere gli schiavi di oggi. Dall’altro lato ci siamo noi, come gli abolizionisti dello schiavismo di allora, disposti a far rispettare le leggi e a smuovere la coscienza critica delle masse e a dare una svolta al corso di una storia che si ripete sempre. Pensiamo che CHI DIMENTICA IL PASSATO, CHI DIMENTICA LA STORIA allora è DISPOSTO A FARE gli stessi errori, ieri come oggi non vogliamo che si ripetano più. Concludo il mio articolo
prendendo una dichiarazione di John
Quincy Adams, l’abolizionista
che si battè per la liberazione dei prigionieri della AMISTAD: MAGGIO 1840 ” Guerra,
conquista e violenza hanno generato lo schiavismo, e saranno la necessità di
stato e la legge interna di autoconservazione ad appoggiarlo e perpetuarlo. Dice
forse questo la DICHIARAZIONE? FABRIZIO C. BRINDISI 7 MARZO 2009
I SOLDATI EBREI DI MUSSOLINI I militari israeliti nel periodo fascista Giovanni Cecini –Ugo Mursia editore- Milano 2008-pp278-E 17
Seconda edizione de “LA SANITA' MALATA. Viaggio nella Puglia di Vendola”
E' in stampa la seconda edizione del pamphlet di Maurizio Portaluri LA SANITA' MALATA. Viaggio nella Puglia di Vendola, Glocal Editrice. La distribuzione della prima edizione, arrivata nelle librerie all'inizio del mese di dicembre 2008, è andata esaurita in pochi giorni suscitando grande interesse tra gli addetti ai lavori e la gente comune. I nuovi volumi saranno in distribuzione presso le librerie della Puglia dopo le festività natalizie, nella prima metà di gennaio 2009.
Glocal Editrice http://www.glocaleditrice.it/
nella forma Ebook è da oggi disponibile
DIARIO D'AGOSTO
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