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BRINDISI: "RESTIAMO UMANI".... CIAO VIK Oggi
è un anno che Vittorio Arrigoni è stato ucciso. Vittorio
era un difensore della vita, della salute e della dignità del Popolo
Palestinese, che da decenni simboleggia in modo tragico i popoli e le
persone oppresse sistematicamente. Non
si sa ancora chi (a tutti i livelli) e perché lo abbia assassinato. Il
processo per l'individuazione e la punizione dei colpevoli della sua
morte sta marcendo tra un rinvio e l'altro, tra testi che non si
presentano senza giustificazione e avvocati difensori (d'ufficio)
degli imputati che dichiarano di "non aver studiato il
caso". Tutto
ciò senza che il governo italiano abbia aperto bocca per chiedere
formalmente conto delle ragioni dell'omicidio, all'estero, di un
proprio cittadino. Ma,
soprattutto, senza che lo abbia fatto quel capo dello Stato che, pure,
si è distinto per l'attenzione e l'empatia riservata all'Italia
migliore, quella che si fa onore all'estero per l'appunto. Dai
latitanti ad Hammamet, di cui il garante della Costituzione celebrava
"l'impronta non cancellabile" lasciata "nella vita del
nostro Stato democratico" (assolutamente rilevabile anche ad
occhio nudo, peraltro), agli imputati di omicidio di pescatori
indiani, cui faceva pervenire il "cordialissimo saluto, appoggio
e sostegno del presidente della Repubblica". Vittorio
Arrigoni, con la forza immensa dei suoi ideali, esortava a
"restare umani". Ma, in questo Paese, come sempre, la prima emergenza è quella di diventare decenti.
Fasano, 15\4\2012
Stefano Palmisano
SIT IN IN PIAZZA VITTORIA 15 e 16 APRILE SIT-IN IN RICORDO del volontario dell'ISM VITTORIO ARRIGONI ucciso barbaramente a GAZA il VIDEO dell'iniziativa
-------------------------------- Vittorio Arrigoni, Agnus Dei, sacrificato sull'altare della dis/umanità!!! In questo momento di profondo dolore non ci importa se qualcuno storcerà il caso di questo accostamento tra Vittorio e la simbologia che richiama la religione cristiana, ma chiunque abbia conosciuto Vittorio, chiunque avesse avuto la volontà di leggere i suoi scritti da Gaza, i suoi reportage su quell’orrore quotidiano che si perpetra ogni giorno in quel luogo , che è divenuto un unico e grande altare grondante di sangue e dove la negazione del termine stesso di Umanità è assunto a ragion di Stato da Israele ,( ma anche da un mondo inerte ed egoista) ebbene Vittorio è stato consapevolmente trasformato in un agnello sacrificale da parte di coloro che in quei luoghi sguazzano e sopravvivono, da tempo ormai immemorabile, con l’unica pratica , quella dell’omicidio di Stato, sia quello collettivo come durante i bombardamenti dell’operazione Piombo Fuso che nella quotidianità dei morti ammazzati contadini o, bambini o militanti di Hamas nei raid delle forze israeliane, perpetrando il rito biblico della Strage degli innocenti. Sapere che poi possa essere vero o no, Vittorio sia morto in nome di una faida interna a componenti impazzite di movimenti islamici radicali, interni ai gruppi che si contendono il potere in quel luogo di negazione dell’Uomo, non cambia questo giudizio. Né può bastare dire che Vittorio era nella lista nera dei Servizi Segreti Israeliani, tra coloro che dovevano tacere su ciò che accade a Gaza e la sua morte , avvenuta quando si stanno affrettando i preparativi per una nuova Freedom Flotilla, potrebbe lasciar ipotizzare che sia inserita in questo quadro, ma… il suo Restiamo Umani forse ci consiglierebbe di lasciar perdere analisi da intellettuali più o meno da salotto , da consumatori di clic del web, no! Non basta tutto ciò a dare un senso, una spiegazione della sua morte! Ce lo faceva capire anche lui con quel suo “flemmatico” raccontare la violazione di tutto ciò che può avere parvenza di umanità, senza astio, con la constatazione che quando si arriva a questo punto è giunto il momento di spogliarci di tutto ciò di cui noi ci circondiamo, di quelle presunte ricchezze che ci danno tanto senso di sicurezza per far ricominciare il cammino a questa razza, quella Umana che, impazzita dal suo senso di onnipotenza , sta distruggendo se stessa e il mondo che la circonda, trasformando ogni luogo in cui essa vive in una Gaza ripetuta migliaia e milioni di volte…. Ce lo raccontava con quel suo perenne e distaccato dolore quando ci parlava dei bambini palestinesi straziati da fosforo israeliano o semplicemente incapaci di essere curati da malattie banali a causa dell’Embargo israeliano a cui un mondo ottusamente inerte non si oppone. C’era una sorta di rassegnazione , dolorosa, da essere umano in attesa di martirio sentendo che quello che si faceva al popolo di Gaza ogni giorno era anche la crocifissione perenne di quella parte che rimane ancora in noi tutti del senso di Umanità, che lui attraverso il particolare dono del saper comunicare in maniera semplice, senza orpelli, semplicemente facendosi arma della verità che lui dava speranza a tanti e fastidio a troppi, ma non se ne curava , un esempio per tutti coloro che credono nell’importanza di testimoniare, attraverso gli strumenti dei media, la necessità di un profondo cambiamento del mondo in cui viviamo. Ciao Vittorio la redazione di Pugliantagonista.it Brindisi 15 aprile 2011
i nostri VIDEO in ricordo a VITTORIO ARRIGONI A BRINDISI:
BRINDISI Vittorio Arrigoni ISM 26 NOVEMBRE 2009 VIDEO 1 http://www.youtube.com/watch?v=F9T1JzgxLCk&feature=channel_video_title
BRINDISI Vittorio Arrigoni ISM 26 Novembre 2009 video 2 http://www.youtube.com/watch?v=ewbZ-Er3ZLM&feature=channel_video_title -------------------------------------------- altre news
RESTIAMO UMANI
La Freedom Flotilla rinomina il viaggio in
onore di Vittorio Arrigoni
15 Aprile, 2011 (Londra)
L’assassinio dell’attivista per i
diritti umani Vittorio Arrigoni è una tragedia per la sua famiglia,
per quanti di noi lo conoscevano e per I Palestinesi che lo amavano
ed ammiravano. Il Direttivo della Freedom Flotilla 2 condanna questo
omicidio senza senso e le persone che si nascondono dietro. Hanno
tolto la vita ad uno dei sostenitori più appassionati della
giustizia per la Palestina. Questo omicidio danneggia sia la lotta
dei Palestinesi per la libertà e la giustizia che il nostro
lavoro in sostegno di questa lotta.
In suo onore, rinominiamo il nostro prossimo
viaggio : FREEDOM FLOTILLA – STAY HUMAN.
Nulla di quanto potremmo scrivere può
rendere appieno un uomo che è stato più grande della vita
stessa, un uomo con la pipa in bocca e il cappello da capitano
sempre su un lato della testa. L’uomo dal grande sorriso e di
natura gentile, che ha utilizzato la propria forza fisica per potare
in braccio bambini, a volte più di uno contemporaneamente. La sua
risata e le ultime parole che ha lasciato a ciascuno di noi
risuoneranno nelle nostre orecchie quando saliremo sulle navi per
tornare a Gaza alla fine di Maggio .
“Restiamo Umani,” direbbe Vik, per
poi sorridere e ricacciarsi la pipa tra i denti.
Era partito con noi con le prime piccole
imbarcazioni che arrivarono a Gaza nell’estate 2008, uno dei 44
attivisti in navigazione per protestare contro il blocco illegale
imposto da Israele al milione e mezzo di Palestinesi che vivono a
Gaza.
Faremo del nostro meglio, Vik, per potare
avanti il lavoro che hai fatto. La flotilla tornerà a Gaza in tuo
onore.
vedi anche Iniziative Puglia- Palestina Cecchini
israeliani ci sparano nella giornata internazionale di solidarietà al
popolo palestinese: Voglio
offrirvi la visione di un incubo. Immaginate
vostra figlia o vostra sorella in fil di vita e voi in corsa contro il
tempo per portarla all’ospedale in una città come Roma, come
Milano, come Londra, che una mattina vi risvegliate e non è
piu’ Londra, ne Milano ne Roma. http://guerrillaradio.iobloggo.com/1998/se-milano-roma-londra-fossero-occupate-come-la-palestina
http://guerrillaradio.iobloggo.com/1997/israele-invade-la-sardegna-con-armi-di-distrazione-di-massa Da
oggi i massacratori di Gaza non solo hanno un nome, ma persino un
volto e un indirizzo di casa: http://guerrillaradio.iobloggo.com/1996/un-nome-e-un-volto-ai-criminali-di-guerra-israeliani
COMUNICATO
STAMPA Gaza
in “presa diretta” a Testimone di Pace A
Testimone di Pace, lunedì 4 ottobre alle ore 21 presso il Teatro
Comunale di Ovada, sarà proiettato un interessante e toccante video
inedito sulla situazione dei palestinesi che vivono a Gaza. Il
video è stato realizzato esclusivamente per Testimone di Pace da
Vittorio Arrigoni, premio speciale Rachel Corrie 2010 e racconta
quanto è accaduto e quanto sta accadendo a Gaza in questi giorni. Vittorio
Arrigoni, originario di Cantù, è un attivista per i diritti umani,
da molti anni impegnato come volontario in giro per il mondo. E’
arrivato a Gaza il 25 agosto 2008, prima dell'inizio dell'operazione
offensiva di Israele “Piombo Fuso”. Da quel giorno è rimasto a
Gaza City, impegnato sulle ambulanze palestinesi e, unica voce
italiana sotto le bombe israeliane, ha continuato a raccontare come
vivono e muoiono gli abitanti di Gaza sul suo blog Guerrilla Radio,
e attraverso le corrispondenze per Il Manifesto e per la
trasmissione radiofonica Caterpillar (RAI Radio Due). Arrigoni
è riuscito a realizzare e a farci pervenire in questi giorni un video
che documenta la situazione di Gaza e l'impegno quotidiano dei
volontari dell'ISM: si tratta di un documento davvero significativo
che pone i riflettori su una realtà dimenticata dai media di tutto il
mondo. Alla
serata di premiazione saranno presenti la madre di Vittorio, Egidia
Beretta sindaco di Bulciago in provincia di Lecco e il
conduttore di Caterpillar, Massimo Cirri. Insignito
dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica fin dalla
prima edizione, il Premio Testimone di Pace ha ottenuto la prestigiosa
ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA accompagnata da
speciale medaglia presidenziale. Ha ottenuto inoltre il
patrocinio di Genova Città dei Diritti. Il premio è
organizzato dal Comune di Ovada, dal Centro Pace Rachel
Corrie, dall’Associazione Articolo 21 e dalla
trasmissione radiofonica Fahrenheit (RAI Radio 3), con il
sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di
Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di
Alessandria. Regione Piemonte e Provincia di Alessandria
hanno da quest’anno sottoscritto una apposita Convenzione con
il Comune di Ovada per la realizzazione della manifestazione. La giuria
è composta da Marino Sinibaldi (coordinatore), Eleonora Barbieri
Masini, Luigi Bettazzi, Eros Cruccolini, Tano D’Amico, Nando dalla
Chiesa, Giovanni De Luna, Flavio Lotti, Lidia Menapace, Giorgio
Nebbia. INFO website:
www.testimonedipace.org
Ultime notizie da Gaza di Vittorio Arrigoni Durante Piombo
Fuso il governo israeliano dichiarava al mondo di stare
chirurgicamente colpendo solo i terroristi di Hamas e le loro basi
mentre campi profughi, scuole dell'Onu e ospedali veniva dati alla
fiamme col fosforo bianco. La guerra israeliana contro i bambini non conosce tregua:
Ore
16 50 locali: la nave libica carica di aiuti umanitari destinati alla
popolazione civile di Gaza è stata intercettata e circondata da navi
guerra israeliane a circa 100 miglia dalla sua meta. I militari
israeliani minacciano un attacco se la nave non cambierà direzione e
volgerà verso l’Egitto. I libici continuano a
puntare dritto su Gaza.
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BRINDISI 1 GIUGNO PIAZZA PREFETTURA SIT-IN PROTESTA
VIDEO SU
http://www.youtube.com/watch?v=GA59PlZiYzk
http://www.youtube.com/watch?v=6Aj58ZM6K4w
http://www.youtube.com/watch?v=2ExTjEJLtKs
LE FOTO E IL REPORT SULL''INIZIATIVA
COMUNICATO STAMPA
Palestina libera! No al terrorismo israeliano!
Queste è stato gridato in coro da tutti coloro che si sono radunati il 1 giugno 2010, a Brindisi, dinanzi alla Prefettura per far sentire la loro condanna contro l’atto di pirateria e terrorismo internazionale condotto dall’esercito israeliano contro le navi che portavano aiuti alla popolazione di Gaza.
Una mobilitazione nata sotto la spinta emotiva delle scene di uccisione a freddo di attivisti umanitari da parte delle forze speciali israeliane, ma che non ha colto di sorpresa chi, come gli attivisti dell’associazione BrindisI per Gaza e delle associazioni storiche proPalestina e antirazziste, ha continue notizie di uccisioni a freddo di pescatori, contadini, giovani e donne palestinesi , oggetto di un sadico tiro al bersaglio dei fucili e cannoni israeliano per impedire che essi , con le loro attività possano far vivere Gaza.
A questo si aggiunge la pratica dell’uccisione e ferimento di operatori umanitari internazionali che spesso cercano invano di fare da scudo agli abitanti di Gaza e il cui elenco in questi giorni purtroppo si è tragicamente allungato.
Questo ci ha detto nell’aggiornamento dell’ultima ora, in una diretta telefonica da Gaza , Vittorio Arrigoni, giornalista, scrittore e attivista internazionale, portando i ringraziamenti in diretta dei palestinesi e degli “internazionali” ai partecipanti della manifestazione presenti a Brindisi.
Molte le associazioni, sindacati e partiti presenti segno che la solidarietà al popolo palestinesi che in tanti modi, con aiuti economici, materiali, adozioni a distanza e manifestazioni politiche che anche nel lontano e nel recente passato hanno contraddistinto questa città che si sente profondamente legata con il destino dei popoli che si affacciano sul Mare Nostrum, il Mediterraneo .
Un centinaio i rappresentanti dei Cobas , della CGIL, della rete
28 Aprile della CGIL, della USB ( unione sindacati di Base), dei
vendoliani della SEL, quest’ultimi con una folta presenza da Ostuni
dove ha residenza (uno dei 6 ostaggi umanitari italiani,
il tenore e anarchico Joe Fallisi)
, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, presenti i
giovani dell’UDS, le associazioni Brindisi per Gaza, Emergency,
Terrarossa di Mesagne, Rinascita
Civica Brindisina, di
associazioni ambientaliste, Medicina democratica e Pugliantagonista.it
, oltre che i consiglieri Toni Matarelli e Vincenzo Guadalupi,
che tutti insieme hanno manifestato per la liberazione immediata dei
pacifisti internazionali, per la cessazione del blocco di Gaza, per
una giusta pace in Palestina e
la condanna del governo israeliano.
Dal presidio si è mossa una delegazione che si è recata presso il prefetto per portare tali richieste ed in seguito si è deciso di proseguire nei prossimi giorni con iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondipro-Gaza , con proiezione di filmati di denuncia, da tenersi in città e provincia.
Comunicato redatto dalla redazione di Pugliantagonista.it a nome di tutte le associazioni
Brindisi 2 giugno 2010
BRINDISI PER GAZA
foto concerto Claudio Lolli
GAZA FREE Incontri con Vittorio Arrigoni in Puglia
Prima tappa a Brindisi il 26 novembre 2009
Via Annunziata 17 ore 20.00
(parallela Corso Garibaldi, 100mt da Piazza Vittoria)
Incontro/dibattito e video con Arrigoni da poco tornato da Gaza.
Le sue testimonianze dell'operazione Piombo Fuso su Gaza
Altre tappe in Puglia
27 novembre San Vito dei Normanni Libreria Icaro Via Cavour
28 novembre Lecce Libreria Icaro Via Liborio Romano ang.via Trinchese
29 novembre Torre Santa Susanna Sala conferenze CGIL PZZA Umberto1
30 novembre Taranto biblioteca comunale Piazza Dante Bestat
2 dicembre Foggia cinema falso movimento
per info
377 1324124
brindisipergaza@gmail.com
GAZA RESTIAMO UMANI
DI VITTORIO ARRIGONI
RECENSIONE
Abbiamo appena finito di leggere il libro Restiamo Umani di Vittorio Arrigoni edito dal Manifesto un prezioso documento, all'interno del quale abbiamo trovato tutto quello che tv, giornali e internet non hanno detto.Il volontario dell'ISM Vittorio Arrigoni testimone all'interno della Striscia di Gaza, descrive giorno dopo giorno, come se fosse un diario, il genocidio portato avanti dal GOVERNO ISRAELIANO. Importantissimi i dati forniti dal documento, intanto partiamo dal fatto che in questo mese di guerra, dall'inizio dell'operazione "PIOMBO FUSO" 27 dicembre 2008 alla fine, gennaio 2009 vengono uccisi 1300 palestinesi, di cui più di 1 terzo sono bambini,circa 4500 i feriti. Non esiste confronto con i 18 morti israeliani provocati dai razzi qassam palestinesi dal 2002 ad oggi. Nel libro vengono elencati tutti i punti salienti dell'operazione militare, dalla chiusura del valico di EREZ dove vengono bloccati i giornalisti e volontari,(nessuno può entrare o uscire dalla PALESTINA) al bombardamento dal cielo e dal mare sulla striscia di Gaza; una striscia larga 10 chilometri e lunga 40 trasformata in un grande poligono di tiro. Le truppe israeliane colpiscono con precisione gli edifici dell'ONU unico rifugio per i profughi palestinesi.In Italia e in tutto il mondo invece i mass media occidentali che non sono lì presenti, riferiscono di lanci di razzi palestinesi, parlano di una guerra utile per sconfiggere i terroristi di HAMAS,riferiscono che gli attacchi israeliani avrebbero colpito chirurgicamente le basi di HAMAS., non parlano invece del GENOCIDIO in atto e delle violazioni di tutti i diritti dell'uomo. Nel libro troviamo i bombardamenti sul porto di gaza, centrate le centrali di polizia, colpita nella città di Rafah l'università islamica e le moschee, i depositi di medicinali, a Jabalia si scatena la furia Israeliana con gli ELICOTTERI APACHE con le bombe al fosforo, le ambulanze della mezzaluna rossa in tutta la Palestina sono bersagliate, nel porto invece vengono speronati i volontari dell'ISM INTERNATIONAL SOLODARIETY MOVEMENT, vengono bloccati con i cannoni di acqua. Per non bastare successivamente faranno la loro parte anche i carri armati israeliani. TUTTO CIò NON é STATO RACCONTATO. ISRAELE DOVRà ESSERE PROCESSATA PER CRIMINI DI GUERRA E CONTRO L'UMANITà. Nel frattempo in Italia sono tante le manifestazioni di protesta in solidarietà al popolo palestinese,anche noi in puglia abbiamo protestato a TARANTO e a BARI per la conclusione del conflitto. In particolare ricordiamo le manifestazioni a BARI sotto la sede della RAI, in quel caso si è sollecitata la RAI a fare un informazione vera, a dare spazio al conflitto in palestina. RITENIAMO che il conflitto sia stato ad un unico senso,il solo obbiettivo era cancellare il popolo palestinese.
"i civili di gaza hanno a disposizione 3 ore al giorno per cercare di sopravvivere;
i soldati israeliani le restanti 21 per cercare di sterminarli" John Ging capo dell'Unrwa AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI
"quando emergeranno le enormi distruzioni della Striscia di Gaza, non potrò più andare ad AMSTERDAM per turismo,ma solo per comparire davanti al Tribunale Internazionale dell'AJA" Ministro Israeliano (anonino)
Ringraziamo Vittorio Arrigoni per la sua testimonianza e invitiamo a seguire il volontario dell'ISM sul blog di Guerrillia Radio al link http://guerrillaradio.iobloggo.com/
la redazione di www.pugliantagonista.it
BRINDISI, 2 GIUGNO 2009
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ALTRE INFO IMPORTANTI
Fonte : http://www.infopal.it/leggi.php?id=11183
INTERVISTA A VITTORIO ARRIGONI
Vittorio Arrigoni, volontario dell'Ism -
International solidarity movement,
vive a Gaza da circa un anno, ed è stato testimone diretto e unica
voce
giornalistica italiana (e non solo) del genocidio perpetrato da
Israele nei
ventidue giorni (27 dicembre - 18 gennaio) di "Piombo Fuso".Vittorio
ha
pubblicato per il Manifestolibri, "Gaza, restiamo umani", il
diario delle
settimane di bombardamenti contro la Striscia.
Gli abbiamo rivolto alcune domande.
L'esercito israeliano si è auto-assolto (L'esercito israeliano si
auto-
assolve. La condanna delle organizzazioni umanitarie.), dopo aver
portato a
termine cinque "indagini". Queste sono le sue conclusioni:
“Durante i
combattimenti di Gaza, le forze di difesa israeliane hanno operato in
accordo
con le leggi internazionali”. Le uccisioni di civili inermi sono
state definite
“incidenti operativi”. Come commenta questi fatti?
Li commento come ha recentemente fatto Amnesty International,
stroncando
queste conclusioni per mancanza di credibilità. Secondo Amnesty “è
responsabilità di coloro che hanno effettuato bombardamenti, attacchi
di
artiglieria e di altro tipo, provare che queste aggressioni erano
veramente
rivolte a obiettivi militari legittimi; non è compito delle vittime
provare che
non erano coinvolte in attività di combattimento. Ad oggi le
informazioni
fornite dall’esercito non hanno dimostrato niente. L’indagine
dell’esercito
israeliano non sostituisce l’inchiesta completa, indipendente e
imparziale di
cui c’è bisogno”.
Prima di Amnesty International, era stato un rapporto pubblicato
dall’ong
Human Right Watch (Hrw), a porre l’accento sui crimini di guerra
israeliani,
per le armi usate e per la condotta adottata dal suo esercito nel
corso dell’
offensiva di gennaio a Gaza, in particolare sull’uso di ordigni al
fosforo
bianco.
Se non bastasse, durante il massacro ricordo fu la Croce Rossa
Internazionale a levare la sua voce per denunciare la violazione dei
diritti
umani di feriti e paremedici palestinesi. Alla fine li hanno ascoltati
anche
all'interno d'Israele: l'organizzazione umanitaria israeliana
"Dottori per i
diritti umani" (Phr) ha denunciato che nell'operazione Piombo
fuso l'esercito
israeliano "ha violato i codici etici...per aver attaccato
personale medico;
aver danneggiato strutture sanitarie e aver colpito
indiscriminatamente civili
non coinvolti nelle operazioni". Tsahal (l'esercito israeliano),
prosegue Phr,
"non solo non ha consentito l'evacuazione delle famiglie
palestinesi assediate
e ferite, ma ha anche impedito alle squadre palestinesi di soccorso di
raggiungere i feriti". In particolare 16 membri del personale
medico
palestinese sono rimasti uccisi durante i combattimenti e altri 25
sono rimasti
feriti mentre prestavano i soccorsi alla popolazione. Nonostante il
ministro
della Difesa Ehud Barak continui a definire l'esercito israeliano come
"il più
morale del mondo", Israele ha rifiutato di cooperare con la
missione di
accertamento dei fatti disposta dal Consiglio per i diritti umani
dell’Onu,
guidata dal giudice Richard Goldstone, il quale ha chiaramente
espresso l’
intenzione di indagare sulle violazioni al diritto internazionale
commesse da
tutte le parti in causa nel conflitto che ha avuto luogo a Gaza e nel
sud di
Israele. Non mi sorprendo. Una vera democrazia è in grado di
processare il suo
esercito per crimini di guerra. Israele chiaramente non è una
democrazia
compiuta.
L'Europa si è già dimenticata del genocidio nella Striscia di Gaza,
lo hanno
dimostrato le defezioni alla Conferenza contro il Razzismo, a Durban.
Che
opinione si è fatto di questi avvenimenti e del clamore suscitato?
Per via che la bozza del testo finale della conferenza Onu sul
razzismo,
tenutasi poi a Ginevra, conteneva accuse durissime contro Israele, la
conferenza è stata boicottata da Stati Uniti, Canada, Italia, Olanda,
Polonia,
e ultima ad annunciare la defezione, anche la Germania. A quanto pare
c'è una
parte di Occidente che ritiene giusto continuare a far pagare l'irrisarcibile
prezzo dell'Olocausto ai non colpevoli palestinesi. Cosa conteneva di
così
scandaloso quella bozza? Accusava Israele “per la sua violazione dei
diritti
umani internazionali, i crimini contro l’umanita’ e una forma
contemporanea di
apartheid”. Esattamente ciò che ripetono da anni inascoltati
i premi Nobel
Nelson Mandela, Desmond Tutu, Jimmy Carter, Wole Soyinka e José
Saramago. Mica
dei Frattini qualsiasi... Poco importa, una conferenza più
partecipata e una
più forte presa di posizione contro Israele di quella finale poi
edulcorata
dalla Nazioni Unite, non avrebbe cambiato di una virgola la
situazione. Dal
1948 sino oggi, Israele ha sempre ignorato radicalmente il diritto
internazionale e ha esercitato la sua sovranità in modo assolutamente
arbitrario, sostenuta dagli Stati Uniti, che in sede di Consiglio di
Sicurezza,
hanno sempre coperto i crimini israeliani con il loro diritto di veto.
Contando
anche su un'ampia complicità di di stati europei, Israele può
tranquillamente
ignorare il diritto internazionale perché è come gli Stati Uniti,
legibus
soluta, al di sopra della legge. Per cui un massacro di civili come
quello
subito a Gaza è puro esercizio della sua routine criminale.
Il suo libro è una testimonianza forte, un'istantanea dei 22 giorni
di
massacri israeliani contro la Striscia. Come vive ora? Cosa prova e
come sta la
gente di Gaza?
Il piombo non è più fuso ma continua ancora a piombarci addosso a
intervalli
regolari. L'altro giorno, due minatori palestinesi uccisi dai
bombaramenti
israeliani su Rafah, e i contadini sono quotidianamente presi di mira
dai
cecchini mentre lavorano al confine (vedi video). Ogni mattina presto
mi
svegliano, qui davanti al porto, i colpi di mitragliatrice della
marina
israeliana che impedisce ai pescherecci palestinesi di andare poche
miglie
oltre la loro costa. Qui a Gaza è morta la speranza, sembra di vivere
nell'intervallo fra una tragedia e l'altra, non si sono ancora
dissipati i
fantasmi, i traumi dell'ultimo massacro, che nuovi lutti (oltre la
sofferenza
dell'assedio) si annunciano a breve. A quanto pare l'esercito
israeliano si sta
esercitando per una nuova carneficina, data per imminente.
Qual è la sua impressione dei recenti dialoghi interpalestinesi al
Cairo?
Inoltre, come viene considerata attualmente Hamas tra la popolazione
locale?
I continui rimandi a un accordo fra le varie fazione certo non fanno
bene al
morale di una popolazione che vorrebbe unità nazionale, innanzitutto.
Ma la
domanda sorge spontanea, Israele è chiaro che continuerà a non
riconoscere un
governo palestinese presieduto anche solo in coalizione da Hamas,
quale sarà
allora la risposta della comunità internazionale? Mi auguro non si
continui a
boicottare il partito islamico, che ricordo è uscito vincitore da
elezioni
libere e democratiche.
Per quanto riguarda la popolarità dell'attuale governo, la settimana
scorsa
Hamas ha perso le elezioni svoltesi all'interno dell'unione dei
lavoratori
dell'Unrwa (diecimila dipendenti), dopo molti anni in cui usciva
vincente. Ciò
lascia intravedere un calo dei consensi nella popolazione di Gaza, a
mio avviso
fisiologico come per qualsiasi altro governo in carica.
Quando ritornerà in Italia?
Il mese prossimo proveranno ad attraccare al porto qui di fronte a
dove vivo
8 imbarcazioni del Free Gaza Movement, cariche di aiuti umanitari,
attivisti e
premi Nobel per la pace. Se la marina israeliana non si macchierà di
pirateria
come sua abitudine, potrebbero essere per me la possibilità di
fuoriuscire da
questa immensa prigione a cielo aperto.
Certo non mi è facile lasciare Gaza e i suoi civili in una situazione
peggiore di come l'ho incontrata, specie alla vigilia di un possibile
nuovo
attacco israeliano, possibilmente questa volta senza scomodi testimoni
internazionali.
glocal editrice