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9 MAGGIO 1976 /9 MAGGIO 2009
PER NON
DIMENTICARE
9 MAGGIO 1976
ULRIKE MEINHOF E' STATA SUICIDATA IN CARCERE!
MANIFESTO
A CURA DEL SOCCORSO ROSSO di ROMA
1976
un
bellissimo video che ( in due parti ) inizia
con una rara foto di Ulrke in un Hiroshima day nella veste di militante
antinucleare
manifestazioni
in Germania di protesta alla sua morte
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ulrike Meinhof (Oldenburg, 7 ottobre 1934 - Stoccarda, 9 maggio 1976) è
stata una giornalista tedesca e militante del gruppo "Frazione dell´armata
rossa" (R.A.F.) .
Biografia
Militante della sinistra radicale tedesca, cominciò la sua lotta come
giornalista. Ebbe numerosi e fervidi contatti con l'intellighenzia letteraria
tedesca (notevole il saggio di Heinrich Böll su di lei, inoltre con Hans Mayer,
Marcel Reich-Ranicki).
Inizialmente fu coinvolta nel movimento anti-nucleare e fu editrice del
giornale radicale Konkret. Sposò Klaus Rainer Röhl, un militante comunista,
nel 1961 ed ebbe due figlie, Bettina e Regine, il 21 settembre, 1962.
Divorziata nel 1968, aumentò il proprio impegno politico e venne
coinvolta in gruppi estremisti con base a Berlino. Nel 1970, divenne più
frustrata per l'inerzia e la poca forza ribelle dei gruppi radicali e della
sinistra. Il 14 maggio 1970, aiutò il "terrorista e rapinatore"
Andreas Baader a evadere dalla prigione; questa azione venne considerata la
prima azione e l'inizio della RAF. Dopo la evasione di Baader, Ulrike Meinhof si
diede alla clandestinità. Il gruppo fu battezzato Banda Baader-Meinhof dalla
stampa tedesca. Il gruppo trascorse un periodo in Giordania per addestramento
all'uso delle armi. Dopo il rientro il gruppo effettuò furti e attentati a
impianti industriali e basi americane, nei quali rimasero uccise varie persone.
Le sue figlie vennero condotte in Sicilia, dove vissero con alcuni hippies, fino
a quando Stefan Austs, un amico del padre, non riuscì a raggiungerle e
riconsegnarle al padre in Germania.
Durante la clandestinità Meinhof elaborò il documento programmatico
della RAF.
Ulrike Meinhof scrisse molti dei trattati e dei manifesti che il gruppo
produsse, incluso quello sul concetto di guerriglia urbana, descrivendo quello
che chiamava sfruttamento dell'uomo comune da parte dell'imperialismo dei
sistemi capitalisti.
Catturata il 15 giugno 1972 a Langenhagen nelle vicinanze di Hannover, fu
condannata il 29 novembre 1974 a 8 anni di prigione per l'attentato con
esplosivo alla casa madre della casa editrice Axel Springer Verlag, avvenuto ad
Amburgo nel 1972. Durante il processo che l'avrebbe presumilmente condannata al
carcere a vita, "Stammheimer Prozess", riguardante gli attentati con
persone uccise, [citazione necessaria], fu trovata morta nella sua cella, il 9
maggio 1976, impiccata alle sbarre della finestra della sua cella. Le autorità
carcerarie affermarono che si fosse suicidata, ma all'autopsia ufficiale non
furono ammessi testimoni e la commissione indipendente che eseguì la seconda
autopsia poté solo appurare che prima di essere appesa alle sbarre era ancora
viva. Membri della RAF e gruppi orientati a sinistra dubitano ancora oggi che
sia stata uccisa, anche perché sussistono svariati elementi che lasciano
dubitare di questa eventualità, come ad esempio la posizione del cadavere nella
cella. L'anno successivo, il 18 ottobre 1977, ebbero lo stesso destino, alcuni
suoi compagni tra cui Baader. Ulrike Meinhof è sepolta nel cimitero di
Berlin-Mariendorf.
Ringraziando della segnalazione i compagni del circolo proletario landonio ,
doverosamente inseriamo un loro apporto archivistico relativo alla posizione del
gruppo rivoluzione comunistra nel 1976 in occasione della morte di Ulrike
Da
parte nostra come archivio Storico B:Petrone provvederemo ad inserire in
seguito altri documenti e prese di posizione di altri partiti e gruppi
politici sulla vicenda
La
redazione dell'Archivio Petrone
CIRCOLO
DI INIZIATIVA PROLETARIA
GIANCARLO LANDONIO
VIA STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO -VA-
Quart. Sant´Anna dietro la piazza principale)
e-mail: circ.pro.g.landonio@tiscali.it
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LA SOCIALDEMOCRAZIA TEDESCA ELIMINA ULRIKE MEINHOF.
Domenica notte 9 maggio [1976], Ulrike Meinhof, è stata trovata cadavere
nella cella del carcere Stammheimer di Stoccarda. La polizia tedesca ha
messo in giro la voce che la Meimhof si era impiccata con un asciugamano.
Ma questa è una menzogna per coprire l´assassinio. La socialdemocrazia
tedesca ha soppresso la Meinhof, dopo averla torturata per quattro anni
con i mezzi più moderni dell´annientamento fisico e psichico!
Ulrike Meinhof , capo con Andreas Baader del gruppo anarchico chiamato
" Frazione dell´armata rossa" (R.A.F.), era stata arrestata nel
giugno 1972. Giornalista dell´estrema sinistra tedesca fin dallo scoppio
della contestazione tedesca, dopo il feroce attentato a Dutschke nel 1968,
promosse l´organizzazione di gruppi armati per proseguire sul terreno
militare la lotta all´imperialismo USA e la contestazione delle
istituzioni parlamentari tedesche.
Il governo socialdemocratico dopo aver tentato invano di farla
passare per folle e amorale, ha deciso ora di eliminarla fisicamente.
Abbasso la socialdemocrazia tedesca. Tutto il nostro più profondo
disprezzo a questo partito di assassini che ha sempre impiegato, contro i
rivoluzionari e gli attentatori dell´ordine capitalistico, i metodi dell´esecuzione
sommaria e della tortura . Onore a Ulrike Meinhof , che ha pagato con il
carcere e con la vita, il suo ardente desiderio di liberazione dei popoli
oppressi dall´imperialismo e la sua sete di giustizia sociale.
Ci auguriamo che i proletari e i comunisti rivoluzionari tedeschi
imparino la lezione di coraggio della militanza avventurosa ma sterile
della Meinhof e, brandendo le armi della lotta proletaria comunista,
presentino a questa sanguinaria socialdemocrazia il conto dei suoi crimini
storici.
Pubblicato su Lotte Operaie murale nr.115 del 12 maggio 1976.
Edizione a cura di
RIVOLUZIONE COMUNISTA
SEDE CENTRALE: P.za Morselli, 3 - 20154 Milano -
http://digilander.libero.it/rivoluzionecom/
e-mail: rivoluzionec@libero.it
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