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MARTIRI DELLA NON VIOLENZA

MARTIN LUTHER KING

ASSASSINATO IL 4 APRILE 1968 A MENPHIS

J HAVE  A DREAM........

 

                    Martin Luther King, l’uomo che aveva un sogno

VOGLIAMO RICORDARE A DISTANZA DI 40 ANNI DALLA SUA PREMATURA MORTE UN UOMO CHE NON SOLO IN AMERICA MA IN TUTTO IL MONDO FECE SOGNARE A MILIONI DI ESSERI UMANI  UN MONDO SENZA DISCRIMINAZIONI DI RAZZA, DI SESSO DI RELIGIONE CHE POTESSE ESSER RETTO NON DAL VALORE DEL DENARO MA DA QUELLO DELLA DIGNITà UMANA

CE LO  STRAPPARONO VIA , ALLA STESSA MANIERA IN CUI IN SEGUITO CI STRAPPARONO TANTI ALTRI NOSTRI FRATELLI E SORELLE CHE ESSI FOSSERO LEADER DI MOVIMENTI O SEMPLICEMENTE UOMINI IN LOTTA PER IL RIOCOSCIMENTO DELLA LORO IDENTITà COME TALE.

CE LO UCCISERO PROPRIO NEL 68 , L'ANNO IN CUI SEMBRAVA CHE CENTO FIORI SBOCCIASSERO IN MEZZO ALLE MACERIE MORALI E MATERIALI DELLE BOMBE IN VIETNAM O I CARRI ARMATI RUSSI A PRAGA O A VARSAVIA, EPPURE A DISTANZA DI 40 ANNI QUEL SOGNO NON è MORTO  E NON MORIRA' FIN QUANDO CI SARA' QUALCUNO CHE  ABBRACCERA' IL VIANDANTE, IL MIGRANTE, L'EMARGINATO, IL POVERO, IL MALATO, L'OPPRESSO E LO CHIAMERA' FRATELLO...

PER UNO STRANO DESTINO DELLA STORIA FORSE A QUARANT'ANNI DI DISTANZA , NEGLI   USA SARA' UN UOMO DALLO STESSO  COLORE DELLA PELLE  DI  MARTIN LUTHER KING CHE DIVERRA' PRESIDENTE .  POTRA' ESSERE QUESTO UN SEGNO DI CAMBIAMENTO?...

RIPORTIAMO QUI DI SEGUITO ALCUNE BREVI NOTIZIE  TRATTE DA ALCUNI SITI , RISERVANDOCI COME REDAZIONE DELL'Archivio Storico Benedetto Petrone di inserire  quanto prima  materiale di nostra proprieta' su questa pagina dedicata a King

                                                                           

DA UN ARTICOLO DI MAURIZIO TORRETTI TRATTO DA

http://www.lifegate.it/essere/articolo.php?id_articolo=1709

 

 "Il nostro metodo sarà quello della persuasione, non della coercizione... Se protesterete con coraggio, ma anche con dignità e con amore cristiano, nel futuro gli storici dovranno dire: laggiù viveva un grande popolo, un popolo nero, che iniettò nuovo significato e dignità nelle vene della civiltà"

Questa frase è stata estrapolata da uno dei tanti appassionati discorsi di un pacifista convinto quale è stato Martin Luther King, un grande uomo del Novecento, abile negoziatore dotato di capacità riflessiva e fede profonda, con un innato senso di giustizia.

Considerato uno dei massimi uomini politici di tutti i tempi, simbolo della lotta afroamericana per i diritti civili, principale sostenitore della resistenza non violenta alla segregazione razziale, Martin Luther King è stato il paladino dei reietti e degli emarginati, il leader di un enorme movimento per la

conquista dei diritti dei neri che innescò grandi cambiamenti nella politica, nella cultura e nella società americana.

Nasce ad Atlanta il 15 gennaio 1929, suo padre è un predicatore della Chiesa battista e anche lui lo diventerà.

Una serie di episodi legati al razzismo segnano l’infanzia di Martin e in generale tutta la sua vita, portandolo alla convinzione dell’assurdità della segregazione e dell’odio razziale.

Ottiene la laurea in teologia. Viene nominato Pastore della Chiesa battista di Dexter Avenue, a Montgomery, Alabama. Nel 1955 dà vita alla sua appassionata e indomabile crociata per la giustizia ispirata profondamente agli ideali cristiani e alla disobbedienza civile non violenta propugnata da Gandhi, diventando l’ispiratore e l’organizzatore delle iniziative per i diritti civili e sociali dei neri americani.

Nel ’57 fonda la Southern Christian Leadership Conference, un movimento per i diritti di tutte le minoranze. Viene più volte arrestato ingiustamente con le accuse più diverse. Si dichiara contrario alla guerra del Vietnam e si astiene dal condannare le violenze nei ghetti delle grandi città ad opera delle organizzazioni attiviste più estreme della sua gente, entrando così direttamente in conflitto con la Casa Bianca.

La sua famiglia scampa a diversi attentati e lui stesso viene aggredito e picchiato, minacciato di morte anche dal Ku-Klux-Klan.

Il culmine del movimento da lui fondato si ha il 28 agosto 1963 durante la famosa marcia pacifica su Washington quando Martin Luther King pronuncia il suo discorso più famoso alla presenza di oltre 250.000 neri e bianchi: "I have a dream…". “Ho un sogno, che questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali”.

Nel 1964 ad Oslo, all’età di soli 35 anni, gli viene consegnato il premio Nobel per la pace e il Papa Paolo VI lo riceve in Vaticano.

Il 4 aprile 1968 Martin Luther King viene assassinato a Menphis, Tennessee.

La ricchezza della sua eredità politica e spirituale è viva e di estrema attualità ancora oggi.

Maurizio Torretti

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ED ANCORA SUL SITO SEGUENTE UN BREVE STRALCIO SU KING

http://biografie.studenti.it/biografia.htm?BioID=398&biografia=Martin+Luther+King

 

Durante gli anni della lotta, King viene più volte arrestato e molte manifestazioni da lui organizzate finiscono con violenze e arresti di massa; egli continua a predicare la non violenza pur subendo minacce e attentati.
"Noi sfidiamo la vostra capacità di farci soffrire con la nostra capacità di sopportare le sofferenze.metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli, e noi vi ameremo ancora Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case nell' ora di mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora. Fateci quello che volete e noi continueremo ad amarvi. Ma siate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire. Un giorno noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi: faremo talmente appello alla vostra coscienza e al vostro cuore che alla fine conquisteremo anche voi, e la nostra vittoria sarà piena.

Nel 1966 si trasferisce a Chicago e modifica parte della sua impostazione politica: si dichiara contrario alla guerra del Vietnam e si astiene dal condannare le violenze delle organizzazioni estremiste, denunciando le condizioni di miseria e degrado dei ghetti delle metropoli, entrando così direttamente in conflitto con la Casa Bianca.

Nel mese di aprile dell'anno 1968 Luther King si recò a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città (bianchi e neri), che erano in sciopero. Mentre, sulla veranda dell'albergo, s'intratteneva a parlare con i suoi collaboratori, dalla.....