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 19 GIUGNO 1953 

I CONIUGI COMUNISTI ROSENBERG ASSASSINATI DALLA GIUSTIZIA AMERICANA

 

Roma, 26 giugno presentazione del libro: "Quando il governo decise di assassinare mio padre e mia madre" (di Robert Meeropol)

Robert Meeropol: Quando il governo decise di assassinare mio padre e mia madre

Il figlio di Ethel e Julius Rosenberg racconta

Il libro verrà presentato a Roma giovedi 26 giugno 2008 alla libreria Rinascita (via Botteghe Oscure) alle ore 18.00

intervengono: Sergio Cararo, Lucio Manisco, l'autore e l'editore

Dalla quarta di copertina
Robert Meeropol/Rosenberg ha deciso di scrivere questo libro sulla spinta di una nuova "caccia alle streghe", simile a quella che negli anni '50, allo zenith del maccartismo, portò all'assassinlo dei suoi genitori.

Ethel e Julius Rosenberg furono accusati di aver passato all'URSS informazioni relative alla bomba atomica e furono perciò condannati alla sedia elettrica; avrebbero potuto salvarsi, accettando l'offerta del governo di fare altri nomi, ma rifiutarono con esemplare coerenza di cedere al ricatto, preferendo la condanna a morte al tradimento.

Le prove per incastrare i due coniugi furono costruite a tavolino dalla CIA e dall'FBI, in un processo-farsa che sollevò una mobilitazione popolare simile a quella occorsa negli anni '20 in difesa di Sacco e Vanzetti.

Salvato dall'internamento in un orfanotrofio assieme al fratello grazie alla rete di solidarietà dei militanti del PCA, Robert compie il proprio percorso umano e politico: dalla militanza negli anni roventi della ribellione studentesca, allo scoraggiamento negli anni del riflusso; dall'impegno per la riapertura del "caso Rosenberg" alla decisione di dedicarsi a tempo pieno, in memoria dei genitori, alla creazione di una fondazione a sostegno dei figli delle vittime della repressione.

La sua storia incrocia i Weathermen e le Pantere Nere, la mobilitazione contro l'esecuzione di Mumia Abu-Jamal e quella contro la pena di morte, consegnandoci uno spaccato "dai di dentro" dei movimenti americani degli ultimi cinquant'anni.

La molla che ha reso improrogabile questo lavoro è stato 1'11 settembre. A partire da tale data il governo USA ha scatenato durissimi attacchi alle libertà personali e ai diritti civili. Di nuovo, come ai tempi del "pericolo comunista", si assiste alla persecuzione degli attivisti e del dissenso e si rende più che mai necessario il recupero della memoria storica di eventi, come fu il caso Rosenberg, che possano istruirci sui rischi connessi all'isteria "antiterrorista" dei governi imperialisti.

"Il nuovo libro di Robert Meeropol, è l'incisivo racconto della battaglia da lui condotta per tutta la vita per sconfiggere la paura determinata dall'assassinio, legalmente disposto dal nostro governo, dei suoi genitori e trasformarla, come egli riesce, in una forza capace di costruire un mondo migliore per i bambini. Ispiratore ... commovente..

. coinvolgente. . da leggere."

Michael Moore

Robert Meeropol

Quando il governo decise di assassinare mio padre e mia madre

Zambon Editore

2008


http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Julius_and_Ethel_Rosenberg_NYWTS.jpg

 

Julius ed Ethel Rosenberg

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

Julius Rosenberg (New York, 12 maggio 1918 - Penitenziario di Sing Sing, Ossining, 19 giugno 1953) è stato un simpatizzante comunista statunitense di religione ebraica che fu al centro di un caso che - negli anni della Guerra fredda, con la forte contrapposizione dei blocchi occidentale ed orientale, ed in pieno maccartismo - colpì l'opinione pubblica mondiale quando venne processato assieme alla moglie Ethel, giudicato colpevole e condannato a morte come spia dell'Unione Sovietica. La medesima sorte toccò alla consorte di Rosenberg.

L'accuratezza delle imputazioni è rimasta sempre controversa, sebbene decenni dopo, la decifrazione delle comunicazioni sovietiche da parte del progetto VENONA è divenuta disponibile sul piano pubblico indicando, almeno apparentemente, che Julius Rosenberg era attivamente coinvolto nello spionaggio (malgrado non venissero fornite nuove prove in grado di dimostrare gli specifici atti di spionaggio per i quali era stato riconosciuto colpevole).

Specificamente, Rosenberg e la moglie Ethel (anch'essa riconosciuta colpevole e giustiziata assieme al marito), furono accusati di cospirazione attraverso spionaggio e incriminati per aver passato segreti sulle armi nucleari ad agenti sovietici.

L'indagine che portò Rosenberg e la moglie alla sedia elettrica nel penitenziario di Sing Sing, nello stato di New York, il 19 giugno del 1953, aveva preso l'avvio poco più di due anni prima, dapprima con la denuncia, il 6 marzo del 1951, e quindi con l'arresto, il 29 marzo successivo.

Rosenberg si era laureato nel 1939 ingegnere elettrico; l'anno successivo si arruolò nell'esercito come addetto ai radar. Nel 1940, allo scoppio della seconda guerra mondiale, divenne capo della Lega dei giovani comunisti. All'interno della stessa associazione aveva conosciuto, nel 1936, la futura moglie, Ethel.

Ethel Rosenberg nacque il 28 settembre del 1915, anch'essa a New York. Aspirante attrice e cantante, dovette però accontentarsi di un impiego in una società di shipping. Interessata alle lotte sindacali, aderì alla Lega dei giovani comunisti. La vicenda giudiziaria che riguardò i coniugi Rosenberg prese le mosse proprio da testi sospetti battuti a macchina dalla giovane segretaria.

I Rosenberg, durante il loro matrimonio, ebbero due figli.

In loro nome è stato istituito nel 1990 un Fondo - il Rosenberg Fund for Child (oltre diecimila gli associati) - che si occupa dell'assistenza e del recupero dei figli dei perseguiti per attivismo politico.

Il medesimo anno in cui i due coniugi furono giustiziati, il pittore Renato Guttuso immortalò i loro volti in un disegno a matita su carta, titolandolo semplicemente Julius ed Ethel Rosenberg.
Il cantante Bob Dylan, dal canto suo, compose su di loro una delle sue prime canzoni, Julius and Ethel.