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LE INIZIATIVE PER NON DIMENTICARE LA TRAGEDIA DELLA KATER I RADES: 28 marzo 2012 28
marzo 1997-28 marzo 2012 Le
iniziative a Brindisi per ricordare la strage del canale d’Otranto. le foto, il comunicato di ringraziamenti per la partecipazione, il report
Quest’anno, l’anniversario della strage di donne e bambini albanesi morti affogati all’interno della barchetta albanese Kater I Rades , speronata nel Canale d’Otranto durante una operazione di “respingimento di profughi”, il venerdì Santo di quindici anni fa , verrà ricordato qui a Brindisi con una duplice iniziativa che coinvolgerà cittadini italiani e albanesi , associazioni antirazziste e giovani artisti. Con la sentenza del tribunale di appello di Lecce, del 28 giugno 2011, la vicenda processuale nei tribunali pugliesi si può dichiarare conclusa e non ci illudiamo che in Cassazione si possano avere dei colpi di scena tali da riportare sul banco degli imputati i mandanti di quella strage: ovvero la classe politica al governo e all’opposizione in quel lontano 1997 che, in piena tornata elettorale , si cimentò in una campagna razzista e di terrorismo mediatico dipingendo i profughi albanesi come la peggior specie dell’Umanità. Da quindici anni,le associazioni antirazziste pugliesi, celebrando il 28 marzo con il lancio dei fiori in mare, hanno ostinatamente affermato che simili follie sono sempre in agguato quando l’intolleranza e l’odio xenofobo sono utilizzati per raccogliere voti e consenso. Noi crediamo, invece, che la solidarietà umana che mosse la popolazione brindisina nel’91, ad accogliere e 20.000 albanesi , è l’esempio utile da cui costruire politiche di accoglienza e reciproco confronto tra popoli e che Brindisi possa avere un ruolo importante in ciò. Oggi la Kater i Rades , un relitto “scomodo” è stato smembrato ed in parte trasferito ad Otranto , ma essa, e il ricordo e il dolore per le sue giovani vittime, continuerà a vivere a Brindisi, nel nostro impegno e nei nostri cuori di antirazzisti ma anche, grazie all’impegno civile di un gruppo di giovani artisti, ricercatori del luogo e dell’opera del regista Francesco Niccolini, con la rappresentazione teatrale “Kater I Rades, primo movimento ” che sarà effettuata in pubblico per la prima volta a Brindisi alle 18,30 del 28 marzo 2012 presso la Casa del Turista (lungomare del porto). Invitiamo
tutti il 28 marzo 2012
a Brindisi
Ore 17.00 sul lungomare del porto (antistante i
giardinetti) ricordo dei naufraghi e lancio di fiori in mare Ore 18.30 Casa del Turista (lungomare, pressi
palazzo Montenegro) : rappresentazione “Kater I Rades, primo
movimento” di Francesco Niccolini Ore 20.00 Replica della performance Ricordiamo a tutti che la rappresentazione teatrale , pur essendo gratuita, avendo un numero di posti limitati (81, quante furono le vittime accertate dalle sentenze dei tribunali) è possibile parteciparvi solo dietro prenotazione telefonica al numero:331 3477311 info www.cooperativathalassia.it Per info adesioni manifestazione Osservatorio sui Balcani di Brindisi 338 5872349 –368 582406 osservatoriobrindisi@libero.it Si allegano locandina dell’evento, comunicato stampa congiunto degli organizzatori dell’evento e foto manifestazione settembre 97 OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI
osservatoriobrindisi@libero.it Brindisi 20 marzo 2012
La Residenza Teatrale CETACEI di
Maccabeteatro e Thalassia OSSERVATORIO SUI BALCANI,
Brindisi con il patrocinio del COMUNE DI
BRINDISI presentano
sabato 18 febbraio 2012, ore 18:00 Sala Conferenze Palazzo Granafei-Nervegna, presentazione del libro IL NAUFRAGIO, morte nel mediterraneo (Ed. Feltrinelli) il naufragio della Kater I Rades, 15 anni
dopo ne discutono Francesco Niccolini e
l’autore Alessandro Leogrande Nell’ambito del
laboratorio di ricerca e narrazione organizzato dalla residenza teatrale
CETACEI. La residenza
teatrale CETACEI di Maccabeteatro e Thalassia è un progetto TEATRI
ABITATI, una rete del contemporaneo, progetto finanziato dal FESR ed
affidato dalla Regione Puglia-‐ Assessorato al Mediterraneo,
Cultura e Turismo al Teatro Pubblico Pugliese. In collaborazione con CAFFE’
LIBRERIA CAMERA A SUD, Brindisi Erano quasi le sette di sera del
28 marzo 1997, venerdì di Pasqua. In Albania c’era la guerra civile e
la gente scappava come poteva dall’altra parte del Canale d’Otranto.
In Italia montava la paranoia dell’invasione albanese e si apriva la
stagione dei respingimenti. Alle 18,57 la Kater i Rades, una piccola
motovedetta partita da Valona stracarica di profughi, affonda nello
scontro con la corvetta della Marina Militare Italiana Sibilla e cola a
picco: 57 morti, soprattutto donne e bambini, 24 dispersi e 34 superstiti.
81 vittime: lo stesso numero di
vittime della strage di Ustica, lo stesso muro di gomma. Il naufragio della Kater i Rades
è una pietra di paragone perché, a differenza dei molti altri avvolti
nel silenzio, è possibile raccontarlo." Alessandro
Leogrande (Taranto 1977) è
vicedirettore del mensile "Lo straniero". Cura una rubrica
settimanale sul "Corriere del Mezzogiorno" e collabora con
quotidiani e riviste, tra cui "Saturno", inserto culturale de
"il Fatto Quotidiano". Dopo l'esordio con Un mare nascosto
(L'ancora del Mediterraneo 2000), un'inchiesta sulla sua città d'origine,
stretta fra crisi industriale, inquinamento e ascesa del telepredicatore
Giancarlo Cito, Alessandro Leogrande ha raccontato con reportage narrativi
le nuove mafie, i movimenti di protesta, lo sfruttamento dei braccianti
stranieri nelle campagne: Le male vite. Storie di contrabbando e di
multinazionali (L'ancora del Mediterraneo 2003; nuova edizione Fandango
2010); Nel paese dei vicerè. L'Italia tra pace e guerra (L'ancora del
Mediterraneo 2006); Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle
campagne del Sud (Mondadori 2008, con cui ha vinto il Premio Napoli –
Libro dell'Anno, il Premio della Resistenza Città di Omegna, il Premio
Sandro Onofri, il Premio Biblioteche di Roma). Ha curato le antologie Nel
Sud senza bussola. Venti voci per ritrovare l'orientamento (L'ancora del
Mediterraneo 2002, insieme a Goffredo Fofi) e Ogni maledetta domenica.
Ottostorie di calcio (minimum fax 2010). Francesco
Niccolini (Arezzo, 1965).
Drammaturgo, sceneggiatore, talvolta regista. Da molti anni lavora, studia e
scrive con Marco Paolini: il loro ultimo lavoro è ITIS Galileo. Ha scritto testi e spettacoli per
Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Anna Bonaiuto, Luigi D'Elia, Massimo
Schuster, Antonio Catalano, Enzo Toma, Fabrizio Saccomanno e molti altri. Ha collaborato con Radio3 e con la
Televisione Svizzera Italiana. Tiene corsi e laboratori di
scrittura teatrale e drammaturgia in Italia e all'estero, in particolare
dirige da dieci anni la non scuola di Rosignano Marittimo e da quattro
anni è uno dei docenti di drammaturgia di Prima delTeatro (San Miniato,
Pisa). Tra le sue ultime pubblicazioni:
La guerra grande dell'Arno (2011, audio libro Scienza express), Trilogia
del Salento (2009, Titivillus). INFO:
RESIDENZA CETACEI di MACCABETEATRO e THALASSIA Mob. 331/3477311 – 393/9629084 Mail: residenzacetacei@cooperativathalassia.it Web: www.cooperativathalassia.it
28 MARZO 1997 CANALE D'OTRANTO 28 giugno Tribunale di Lecce le prime foto del presidio italo-albanese e report in attesa della sentenza
Appello agli antirazzisti pugliesi per mobilitazione su prossima sentenza Kater I Rades 28 giugno 2011 al tribunale di Lecce sarà emessa una sentenza attesa 14 anni dai familiari e i superstiti della Kater i Rades che chiedono di avere giustizia per il centinaio di uomini, donne e bambini che perirono nello speronamento della nave albanese da parte della corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana nel marzo del 1997, nel canale d’Otranto. Grandi sono le preoccupazioni da parte degli avvocati che patrocinano gli interessi degli albanesi sul rischio che il 28 giugno possa scaturire un giudizio che veda assolto lo stato italiano e la Marina per quella strage , capovolgendo il giudizio di primo grado emesso dal Tribunale di Brindisi. I timori provengono dalla requisitoria della Pubblica Accusa, a dir poco benevola nei confronti della Marina e dello Stato Italiano, ma anche dal clima politico attuale che vede a livello nazionale forze come la Lega fare della lotta all’immigrazione clandestina il cavallo di battaglia e leva di ricatto nei confronti del traballante governo Berlusconi. Ricordiamo come, quegli esponenti leghisti, che nel marzo 1997 invocavano di prendere a cannonate gli albanesi che fuggivano dall’Albania in piena guerra civile, oggi sono gli stessi che chiedono che le navi della NATO ( e quindi anche dell’Italia ) si facciano carico di bloccare coloro che fuggono dalla Libia in fiamme, tra combattimenti, bombardamenti e stragi di civili. Così , tra l’ipocrisia generale, si sta celebrando in queste ore la Giornata Mondiale del Rifugiato, tra convegni e visite di attrici famose improvvisatesi ad ambasciatrici ONU a Lampedusa, tra lacrimucce , belle parole e promesse di premi Nobel per l’isola , mentre ben altra è la realtà che debbono affrontare i migranti che cercano di arrivare in Italia ed in Europa Facciamo appello a tutte le forze antirazziste pugliesi di esser presenti la mattina del 28 giugno2011 ( dalle 0900 circa) dinanzi al tribunale di Lecce ad un presidio di solidarietà ai parenti delle vittime albanesi ma anche a tutti i migranti che con le nuove norme segregazioniste , quali quella dei 18 mesi di reclusione nei CIE , sono trattati come se fossero tra i peggiori criminali e che, se venissero accolte le richieste leghiste sull’embargo correrebbero il rischio di veder aumentare ancor di più le tragedie del mare che sino ad ora mietuto migliaia di vittime, comprese quelle della Kater i Rades
Osservatorio sui Balcani di Brindisi Antirazzisti brindisini Info: osservatoriobrindisi@libero.it Brindisi 19 giugno 2011
Brindisi 28 marzo2011 ore 16.30Lancio di fiori in mare e interventi: Salviamo la Kater i Rades dal macero! Partecipa Alex Zanotelli report e foto La strage del Canale d’Otranto ricordata a Brindisi dalle associazioni antirazziste.
Alcune decine di rappresentanti delle associazioni antirazziste della provincia di Brindisi e di Lecce si sono riuniti insieme ad albanesi e cittadini comuni sul molo antistante al capitaneria di Porto a Brindisi per ricordare il 14 esimo anniversario della strage di albanesi della Kater i Rades avvenuta il 28 marzo 1997 nel Canale d’Otranto. Quest’anno l’anniversario è caduto in un momento molto simile a quello in cui avvenne la tragedia che costò la vita ad un centinaio di donne e bambini che fuggivano da Valona in piena guerra civile. In questi giorni alcune migliaia di nordafricani giunti sulle coste italiane, così come allora per gli albanesi , sembrano esser divenuti un problema insormontabile dall’Europa dell’EURO, la moneta e intorno ai problemi dell’accoglienza di questi esseri umani sta montando un allarme mediatico al limite del razzismo e che sembra foriero di iniziative che potrebbero ingenerare tragedie come quelle della Kater I Rades: respingimenti in mare, abbordaggi di barconi carichi di profughi, rimpatri forzosi, ecc Per questo motivo lo stesso Padre Alex Zanotelli ha voluto esser presente a Brindisi alla annuale commemorazione dell’affondamento della nave albanese Kater I Rades, dichiarando la sua vicinanza al popolo dei migranti che assumerà proporzioni colossale se non si porrà freno ad un modello di vita, a un Mercato dalle leggi spietate che produce devastazione di territori, impoverimento di culture, danni all’ambiente e alla dignità umana .Creare economie solidali e sostenibili è la soluzione che può frenare l’impulso delle genti a staccarsi dalla propria terra, ha affermato lo stesso Padre Alex. Gli interventi delle associazioni antirazziste brindisine e leccesi hanno teso a ricordare come sia importante mantenere viva la memoria della tragedia della Kater I Rades, della voglia di giustizia dei familiari delle vittime che attendono dopo 14 anni la sentenza di Appello presso il tribunale di Lecce. L’iniziativa di oggi non era comunque solo commemorativa , ma anche per richiamare l’attenzione su un processo che il 28 giugno 2011 molto probabilmente vedrà a Lecce, emessa una sentenza molto importante che potrebbe render giustizia ,o al contrario deludere coloro che da tanto tempo la attendono. Per questo motivo le associazioni antirazziste si impegnano a promuovere una mobilitazione in quella data ( 28 giugno) onde evitare che, qualunque sia la sentenza, essa non passi sotto il silenzio dei media, giornali e TV: Ma l’iniziativa di oggi è stata fatta anche per dare voce alla richiesta che proviene dai familiari delle vittime e dai loro albanesi , alla Marina Italiana, ai giudici, allo Stato italiano, a quello albanese, che lo scafo della Kater I Rades non venga mandato alla rottamazione, come invece è stato disposto dagli stessi giudici di Lecce, che hanno solo dato una proroga di 30 giorni ad un loro precedente decreto che voleva la distruzione dello scafo a partire dal 31 marzo di quest’anno, se l’ambasciata albanese in Italia non avesse fatto sapere la volontà di riprendere i resti della Kater I Rades. “- Raccogliamo una petizione di firme, da entrambe le sponde dell’Adriatico, affinché si faccia pressione sullo Stato italiano e su quello albanese affinché la Kater I rades non venga distrutta! Coinvolgere parlamentari di entrambi i paesi, amministratori locali, affinché questo pezzo di memoria della emigrazione albanese e non solo, non venga distrutto”- Questa è stata una delle proposte fatte dagli albanesi presenti alla cerimonia a Brindisi ed accolta dagli antirazzisti del luogo. Molte le proposte su come farlo: far stanziare fondi affinchè la nave possa ritornare a Valona come chiedono i familiari delle vittime e, se ciò non fosse possibile, richiedere al Comune di Brindisi, provincia e regione Puglia , che si trovi un’area dove ospitare lo scafo della Kater affinché esso sia un ricordo perenne delle tragedie vissute da tutti coloro che sono costretti ad emigrare dal loro paese di origine. “- Brindisi nei giorni scorsi ha ricordato, con grandi cerimonie e convegni, l’accoglienza che diede nel marzo 1991 a 20000 albanesi, perché oggi non potrebbe accogliere questa piccola nave che fu la bara di tanti innocenti?”- Nei prossimi giorni si è quindi deciso di dare avvio ad una serie di iniziative per sensibilizzare opinione pubblica e classe politica locale su tali richieste. Commovente prima del lancio dei fiori è stato il recitare ( in lingua albanese) da parte di una giovane albanese, che vive a Brindisi, della poesia del poeta albanese :Visar Zhiti, dedicata alla “nave piena di angeli che scese verso gli abissi…a cercare le nostre coscienze smarrite “ La poesia inizia così: ELEGIA PER I NAUGRAGHI DEL VENERDI SANTO Le
onde del terrore si avvicinano alla costa, In
fondo al mare Al termine della lettura si è proceduto al lancio dei fiori in
mare: il primo è stato un bambino di pochi anni, così come lo erano i figli di Krenar e Mirto Xhavara, di
Demiri, di Bestrova, Bekotara e tanti altri , che morirono affogati
rinchiusi nello scafo della Kater, poi
ad uno ad uno , italiani ed albanesi hanno lanciato i fiori in mare , in
silenzio. L’avvenimento è stato seguito con molto
risalto da tutte le televisioni locali, regionali e dalla RAI, oltre che
dai giornali, con molta soddisfazione degli organizzatori
dell’iniziativa che lamentavano l’assenza dei media
nelle commemorazioni degli anni precedenti. Presenti
all’iniziativa rappresentanti di tante associazioni antirazziste ,
ambientaliste e pacifiste: l’Osservatorio sui Balcani di Brindisi, Rete
antirazzista Salento, NO-CIE Brindisi, Huipalas-Msagne, Emergency, Rete
civica brindisina, Forum acqua Pubblica, COBAS , ANPI, del commercio
equosolidale , di associazioni femministe come IO DONNA e AIDA e tante
altre che ,ancora una volta ,
dimostrano che Brindisi e la Puglia sono terra di solidarietà e dialogo
tra popoli. Report
redatto dall Osservatorio
sui Balcani di Brindisi Brindisi
28 marzo 2011
28
MARZO 1997-28 MARZO 2011
UNA
STRAGE DA NON DIMENTICARE KATER I RADES , UNA NAVE DA SALVARE! Quest’anno la commemorazione della strage di albanesi del Venerdì Santo del 1997 si coniuga con il ventennale dell’arrivo della prima ondata di profughi albanesi, quelli del 1991, ma anche con il particolare e difficile momento che stanno vivendo altri popoli al di là delle nostre coste, in Nord Africa, dove guerre civili, bombardamenti, violazione di diritti umani e richieste di migliori condizioni di vita costringono ancora una volta a fuggire dal lor paese migliaia di esseri umani, così successe agli albanesi durante la guerra civile del marzo 97. 14 anni sono passati da quella strage del 28 marzo 97, in cui morirono un centinaio di donne e bambini rimasti intrappolati nella piccola nave albanese Kater I Rades, abbordata dalla corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana a cui era stato ordinato di fermare i profughi ad ogni costo . Quella nave, e quei poveri corpi, attesero sei mesi prima di essere recuperati e fu possibile ciò solo grazie alle manifestazioni di protesta e gli appelli di associazioni e dei famigliari delle vittime , che ritenevano essa portasse sul suo scafo i segni evidenti di un urto doloso. Oggi quella nave, che fu la tomba di tanti esseri innocenti, giace abbandonata in un’area dismessa della Marina Militare a Brindisi, riducendosi giorno dopo giorno in un ammasso di ruggine e corre il rischio di essere rottamata su richiesta dei giudici della corte di Appello di Lecce ( ove si sta celebrando il processo di secondo grado), se entro pochi giorni il governo di Tirana non se la porti via. Le associazioni antirazziste brindisine, tra le quali l’Osservatorio sui Balcani di Brindisi e l’Osservatorio Permanente Italia-Albania, e i famigliari delle vittime, chiedono invece che si dia seguito alle promesse fatte all’indomani dell’affondamento della Kater I Rades, ovvero che essa sia riportata a Valona e di essa se ne faccia un monumento-museo alla memoria dell’emigrazione albanese, o in alternativa,qualora il governo albanese non sia disponibile a ciò, si trovi un’area nella nostra città ove essa sia ospitata e restaurata e divenga patrimonio della città che accolse a braccia aperte 20.000 albanesi.
Per
questi motivi
lunedì
28 marzo 2011 ore 16.30
presso il molo antistante la capitaneria di Porto di Brindisi
sarà effettuato un lancio di fiori in mare,
con interventi delle associazioni antirazziste
e con la presentazione della campagna per ottenere
lo stanziamento dei fondi per
il salvataggio della KATER I RADES
e
la raccolta delle adesioni a questo progetto. OSSERVATORIO
SUI BALCANI DI BRINDISI OSSERVATORIO PERMANENTE ITALIA-ALBANIAPer info:osservatoriobrindisi@libero.itBrindisi
24 marzo 2011 cip via lucio strabone38 Alex Zanotelli a Brindisi il 28 marzo a parlare con gli studenti e a ricordare la strage di albanesi del Canale d’Otranto e tutte le tragedie dell’immigrazione Giornata densa di impegni a Brindisi per il padre comboniano Alex Zanotelli che lunedì mattina incontrerà gli studenti dell’Istituto Fermi per parlare con loro di acqua pubblica, difesa dei beni comuni, dell’ambiente, della salute, per uno sviluppo ecostenibile e per propagandare stili di vita più equilibrati in un mondo che sta incominciando a risentire di una crisi profonda dai molteplici aspetti. Nel pomeriggio alle 16.30 padre Alex Zanotelli, insieme alle associazioni antirazziste del territorio brindisino, parteciperà alla cerimonia, con lancio di fiori in mare, presso il molo antistante la Capitaneria di Porto di Brindisi. Sarà l’occasione per ricordare i morti della strage del Canale d’Otranto del 28 marzo 1997 che, a 14 anni di distanza, aspettano ancora giustizia, mentre il Tribunale di Lecce sta per emettere il giudizio di appello e la Kater I Rades , la nave che divenne la loro bara, ripescata e giacente presso un’area della Marina Militare Italiana, corre il rischio di essere mandata al macero. Una decisione alla quale familiari, superstiti e vittime della strage e le associazioni antirazziste si oppongono, richiedendo il suo salvataggio per farne un museo della memoria dell’immigrazione. Ma si tratterà anche di far sentire una voce diversa sul capitolo migranti\profughi tunisini che stanno arrivando in queste ore a centinaia presso la tendopoli di Manduria dopo il trasferimento via mare da Lampedusa, ma anche sulla presenza del contestato centro CIE di Restinco alle porte di Brindisi. Infine Alex Zanotelli, alle 18.00, sarà presente a Mesagne , al Frantoio Ipogeo,ospite dell’associazione Huipalas per festeggiare la nuova “Bottega del Mondo” del commercio equo e solidale che nasce grazie ad un gesto di grande solidarietà da parte dell’associazione Runi Runi che l’ha donata a titolo gratuito a Huipalas affinché essa continui ed allarghi l’opera di sensibilizzazione su forme alternative di commercio tra popoli, al di fuori da logiche di mercato, imperniate allo sviluppo sostenibile e alla solidarietà umana. Antonio Camuso Osservatorio sui Balcani di Brindisi Brindisi 27 marzo 2011
9 NOVEMBRE 2010 Tribunale di Lecce 8 novembre 2010 Lecce libreria Ergot LANCIO DEI FIORI IN MARE
2010 La strage dimenticata del Canale d’Otranto 28 marzo 1997- 28 marzo 2010 ( pubblicata sul Manifesto alla pagina http://www.ilmanifesto.it/io-manifesto/lettere-e-filosofia/) e sul Quotidiano di Brindisi-Le-Ta il 29 marzo 2010
Oggi saranno le margherite e gli altri fiori, che crescono spontaneamente in quell’area dimessa dalla Marina Militare dove giace la nave albanese Kater I Rades, a dare un ideale saluto alle vittime della strage del Venerdì Santo di 13 anni fa . Una strage avvenuta in pieno clima elettorale , in cui la crociata anti-immigrati clandestini ed in particolare albanesi faceva riempire le prime pagine dei giornali e riempiva la bocca dei politici nostrani. Un clima di intolleranza , di propaganda razzista misto con l’agitare oscure paure di invasioni di alieni sporchi, brutti e cattivi influenzò le scelte dell’allora governo in carica, Prodi, nel richiedere alla Marina Militare italiana di respingere con la forza i profughi albanesi che , 13 anni fa, in queste ore, fuggivano sulle carrette delle mare e imbarcazioni di fortuna da un paese in piena guerra civile, per raggiungere i porti pugliesi La conseguenza di ciò fu che la corvetta Sibilla speronò la Kater I Rades in acque internazionali determinando la morte di un centinaio di civili albanesi, gran parte donne e bambini. Quest’anno la coincidenza della giornata elettorale ha impedito l’organizzazione di una iniziativa di commemorazione di quella strage, rinviandola in un momento più propizio, ma il nostro cuore di antirazzisti, oggi alle 19.00( l'ora dell'affondamento) sarà idealmente vicino a Sulejmani Alban di 4 anni, a Xhavara Credenza di 6 mesi, a Bala Besmir di 10 anni, Bestrova Dritero di10 anni, Bestrova Kostantin di 2 anni, Sula Kedion di 2 anni, Sula Ervin di 15 anni, Basha Zhylien 3 anni, Greco Kristi 3 mesi, Demiri Lindita 12 anni, Xhavara Gerald e xhavara Majilinda di 5 anni e la loro sorellina Kamela di 10 anni e tanti altre loro fratelli e sorelle , mamme e padri scesero con loro negli abissi a cercare le nostre coscienze smarrite… E come ogni anno sentiremo accanto a noi la presenza di Giuseppe Baffa "l'avvocato degli albanesi" , calabrese che esattamente 10 anni fa morì alle porte di Brindisi in un incidente stradale mentre veniva a difendere le ragioni dei naufraghi al processo per la strage del Canale d'Otranto. Una richiesta di giustizia che ancor oggi giunti al processo di appello rimane ancora inevasa ma che noi continueremo ostinatamente a voler ottenere. Antonio Camuso ( Osservatorio sui Balcani di Brindisi) Aprile Roberto ( Osservatorio Italia-Albania) Brindisi 2 8 marzo 2010
2009 12 anni fa la strage del canale d'Otranto Pochi quest’anno si son ricordati che il 28 marzo era la tragica ricorrenza dell’affondamento della nave albanese, carica di profughi, per mano di una corvetta della nostra Marina Militare. Una strage maturata nel corso di un’orchestrata campagna di odio contro gli albanesi che si erano ribellati con le armi alla truffa delle finanziarie-fantasma che, sotto l’occhio benevolo del governo Berisha, avevano derubato i risparmi degli albanesi Chi fuggiva dalla guerra civile, in Italia fu accolto prima con diffidenza ed infine con ostilità, mista con la paura orchestrata da una campagna mediatica contro l’etnia albanese definita la più cattiva tra quelle europee e dove tutti i partiti fecero a gara, in vista delle elezioni, a fare il muso duro… Troppe le analogie con i giorni d’oggi e se non si affondano le navi dei migranti ,in compenso li si rinchiude in gabbie come cani randagi o si preferisce delegare il ruolo di accalappiacani alle bande armate nel Sahara, attraverso accordi che ricordano lugubremente quello, con Berisha, al quale si appellava il governo Prodi , nel marzo del 1997 per giustificare il disastroso intervento della nave Sibilla contro la barchetta albanese Kater i Rades. 12 anni in cui il dolore dei superstiti e dei familiari è stato spento dal lento scandire della “giustizia” dei tribunali italiani, dalle pressioni e dal pugno di denari offerti alle parti offese per evitare le cause civili, ma non domato dall’ostinazione di chi non si è arreso, tra gli avvocati o tra gli albanesi. Morto in un tragico e misterioso incidente l’avvocato Baffa, col quale collaborammo per l’affermazione della verità, usciti di scena politici ed ammiragli , il processo terminava con una condanna “all’italiana”: qualche anno di carcere erogato ai due comandanti delle navi , l’equivalente di un omicidio colposo per cause automobilistiche come uno dei tanti che avvengono sulle strade italiane e lo stato italiano praticamente assolto. Molto presto si riaprirà il processo d’Appello, mentre la piccola motovedetta albanese Kater I rades giace ridotta ad un ammasso di ruggine, in una piccola area della Marina militare a Brindisi. Passato è il tempo che i governi Prodi e D’Alema promettevano che l’avrebbero rimpatriata per farne un mausoleo alle vittime del canale d’Otranto a Valona, oggi quei soldi si preferisce utilizzarli per i rimpatri forzati di altre “pericolose etnie”. Noi, comunque, non dimentichiamo a Brindisi e proseguiamo il nostro impegno alla ricerca della verità ed in questi giorni sulle pagine dell’Osservatorio sui Balcani di Brindisi, www.pugliantagonista.it/osservatorio.htm all’interno del sito www. Pugliantagonista.it abbiamo incominciato a riversare foto, documenti, mostre ed inserito su you tube http://www.youtube.com/watch?v=0pWND0SLGTI&feature= channel_page il filmato dell’arrivo in porto della Kater ripescata sette mesi dopo. Ad esse presto ne aggiungeremo altre, onde mantenere viva l’attenzione su quella tragedia dell’immigrazione. Antonio Camuso Osservatorio sui Balcani di Brindisi osservatoriobrindisi@libero.it www.pugliantagonista.it/osservatorio.htm Brindisi 29 marzo 2009 pubblicata su :Messaggero:it, BellaCiao:org pubblicata su www.micromega.net nello spazio"cara MicroMega" su Pane e lerose iniziative in altre parti d'Italia http://fdcaroma.blogspot.com/2009/03/ avigliana-scarpe-vecchie-e-manichini.html Questa notte, a 12 anni dalla strage, alcuni
antirazzisti e antimilitaristi hanno appeso alle finestre all’ingresso
della Azimut di Avigliana due striscioni con le scritte “No alle
produzioni di morte, no all’industria della guerra”, “In memoria del
106 morti della Kater IRades”.
2007
BRINDISI 28
MARZO 2007 ...a dieci anni dalla strage del Canale d'Otranto
Anche quest'anno
si ricorderà a Brindisi la data del 28 di marzo del 1997 , quando la
nave albanese Kater I Rades fu speronata e affondata dalla nave militare
italiana Sibilla provocando un centinaio di morti, donne e bambini
albanesi che fuggivano dalla guerra civile.
Verranno
ricordati anche le migliaia di altri migranti morti affogati nel
Mediterraneo , o di sete e di fame nei deserti in fuga da paesi
distrutti da carestie , guerre e disastri ambientali.
A questi
flussi migratori la Fortezza Europa ed anche l'Italia risponde
aumentando restrizioni e barriere e mantenendo in piedi strutture
illegali , non luoghi del diritto, come i CPT
IL 28 MARZO
ORE 15.00 :
SAREMO DI FRONTE AL CPT DI RESTINCO (BR ) CON IL DEPUTATO FRANCESCO
CARUSO
ORE 17.15:
LANCIO DI FIORI IN MARE E ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO GIARDINETTI DEL
PORTO A BRINDISI
INVITIAMO
TUTTI A PARTECIPARE
PROMUOVONO
COBAS BRINDISI
OSSERVATORIO
PERMANENTE ITALIA-ALBANIA
OSSERVATORIO
SUI BALCANI DI BRINDISI
PARTITO
ALTERNATIVA COMUNISTA
RETTIFICA
INIZIATIVE 28 MARZO 2007 A BRINDISI
Causa
sopravvenuti impegni urgenti alla Camera il deputato Francesco Caruso
non potrà effettuare visita a CPT di Restinco domani 28 marzo 2007.
Per questo
motivo l'iniziativa davanti al CPT è rinviata a nuova data e rimane
confermata l'assemblea ed il lancio di fiori in mare alle ore 17.00
presso i giardinetti del Porto di Brindisi
--------------------------------------------------------------- 2006 Brindisi 28 marzo 2006
In occasione del nono
anniversario dell'affondamento della Kater I Rades nel canale d'Otranto,
promuoviamo una manifestazione per il 28 marzo 06, alle ore 17.30
all'incrocio dei corsi Umberto I e Garibaldi in Brindisi che si concluderà
con un momento di commemorazione delle vittime ,nei pressi del Porto, con
lancio di fiori in mare. Osservatorio sui Balcani di Brindisi OSSERVATORIO ITALIA ALBANIA LABMIGRANTI (laboratorio sui diritti dei migranti Mesagne-Brindisi)
2005
BRINDISI 28 MARZO 2005
OSSERVATORIO
PERMANENTE ITALIA-ALBANIA 2003 Invito- comunicato BRINDISI 28 MARZO ORE 17,00 Giardinetti del Porto
Il Brindisi Social Forum unitamente al Coordinamento contro la guerra di Brindisi In occasione del sesto anniversario dell’affondamento della Kater I Rades nel canale d’Otranto, indice una manifestazione per il 28 marzo ’03, ore 17.00, presso i giardinetti del porto di Brindisi che si concluderà con un lancio di fiori in mare. Quest’anno, questa ricorrenza avviene in uno scenario mondiale ormai reso gravido di pericoli per l’intera umanità ,con la guerra all’Iraq priva di ogni legittimità, con altre popolazioni costrette a fuggire da bombardamenti e da pulizie etniche, prede delle organizzazioni criminali mafiose che reggono il traffico degli esseri umani e che non hanno nessuno scrupolo della vita umana. Dopo la Kater altre, tante tragedie del mare nascoste agli occhi dei media continuano ad accadere giornalmente in tutto il mondo, mentre sempre, più la cosiddetta Fortezza Europa si trincera dietro muri fatti di navi militari, respingimenti, centri di detenzione per "clandestini" e leggi offensive della dignità umana, giustificando tutto ciò con presunte motivazioni di sicurezza e, di lotta al terrorismo, facendoci vivere in un continuo stato di guerra. Questa manifestazione vuol quindi essere l’ennesima espressione della volontà del popolo pugliese di costruire un ponte di pace con gli altri popoli dai quali siamo separati solo dalle acque del nostro mare ma che riteniamo tutti, indistintamente nostri fratelli. Alla iniziativa: parteciperà don Ciotti presente nella nostra città per un convegno indetto dal vescovo di Brindisi nel pomeriggio dello stesso.Il Social forum ed il Coordinamento poi si sposteranno nei pressi della diocesi dove si terrà il predetto convegno alle ore 18.00
Brindisi Social Forum Coordinamento provinciale di Brindisi dei comitati per la pace c.i.p. via S. Severo 57 br
-------------------------------------------------------------- 2002 IN RICORDO DEI MORTI DEL 28 MARZO 1997 GIOVEDì 28 MARZO 2002 ORE 17 - PIAZZA DELLA VITTORIA BRINDISI ORE 17.30- LANCIO DEIFIORI IN MARE
interventi di: KRENAR XHAVARA portavoce comitato dei naufraghi della Kater I Rades STEFANO PALMISANO, PAOLO DI SCHIENA avvocati impegnati nel processo della nave
28 marzo 1997- Nel canale di otranto,una vedetta della marina militare sperona una nave carica di immigrati facendo centinaia di vittime. Marzo 2002- Sulle coste di Lampedusa, la Marina Militare tarda a soccorrere un peschereccio carico di immigrati, decretandone la morte di decine di persone. Nei centri di accoglienza e detenzione gli immigrati, subiscono ogni tipo di sopruso e negazione delle libertà. Nelle città rastrellamenti, perquisizioni e carcerazioni arbitrarie da parte delle forze dell'ordine perpetrate a danno dei clandestini e non. Il Governo Berlusconi, con la legge xenofoba e razzista BOSSI/FINI, vuole legalizzare queste barbarie, rendendo "normali" e legali queste azioni di razzismo di statoche tra l'altro lo scorso decreto,del governo di centro sinistra, già anticipava. Approdano lungo le nostre coste migliaia di immigrati che cercano quel mirino di benessere e libertà che miseria e feroci regimi negano nelle loro terre. A questo lo Stato Italiano risponde mandando la Marina Militare a presidiare le coste e per gli "indesiderati" (da chi?) CHE APPRODANO CI SONO I CENTRI DI DETENZIONE DEI VERI E PROPRI LAGER DI STATO. Questa legge, quando non ammazza sulle coste o rispedisce a casa, crea ancora più clandestini con un permesso di soggiorno sempre più difficile da ottenere o mantenere, sempre più minacciati da espulsioni immediate, sottoposti a qualunque tipo di ricatto economico e morale, fomentando così fenomeni di sfruttamento illegale quali il lavoro nero e la prostituzione. Una vera e propria guerra razzista contro gli immigrati, organizzata e legalizzata dal governo di centro destra. E' necessario sviluppare l'azione diretta su contenuti chiari di difesa degli interessi e dei diritti degli immigrati. SOSTENIAMO IL DIRITTO A VIVERE E LAVORARE IN QUESTO PAESE SENZA NESSUN RICATTO. PER LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE DONNE DEGLI UOMINI CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE COSTE E I LAGER DI STATO. CONTRO LA LEGGE BOSSI- FINI
Brindisi Social Forum Provinciale cip. Via Settimio Severo 59 Brindisi 28-3-2002
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1)Brindisi 12 anni di lotte al fianco dei migranti 2)Brindisi, 8 marzo 1991, ventimila albanesi 3)Il Comitato di solidarietà italo-albanese di Brindisi 4) 28/3/97 la strage del canale d'Otranto 5)le iniziative per ricordare i morti della Kater 6)Kater: i fatti raccontati dai superstiti 7) Il processo ai responsabili della strage della Kater 8) la Pivetti disse ributtateli a mare! 9) The case of the Kater I Rades (Zobeida , Australia) 10) La mostra sull'affondamento della Kater per leggere tutte le pagine sull'argomento clicca su
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