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8 MARZO 1991- 8 marzo 2021 Marzo ’91, Gli albanesi a Brindisi e il comodo falso storico.Sul pur lodevole sforzo di tanti, nel voler
ricordare il trentennale dell’encomiabile opera di solidarietà della
comunità brindisina nei confronti delle migliaia di albanesi sbarcati nei
primi giorni di marzo ’91, il sottoscritto non può non dissentire
dall’interpretazione che si vuol dare di quell’avvenimento, che
rappresenta un punto di riferimento per le politiche sui flussi migratori
perseguite dai governi in carica sino al giorno d’oggi, in Italia. Quelli che sbarcarono a
Brindisi non erano
marziani
scesi da una flotta di astronavi giunte alla velocità della luce dallo
spazio siderale, ma uomini e donne che abbandonavano una società ed uno
Stato albanese, da tempo
in
profonda crisi, come lo sono oggi
la maggior parte dei Paesi di quello che
un tempo chiamavamo il Sud del Mondo
e che originano flussi migratori, a cui
l’attuale governance europea si appresta a rispondere in ben altro modo.
Costruire una memoria
sulle immagini di quei malridotti marziani e sul buon cuore dei
brindisini, omettendo volutamente quello che avvenne nelle ore
precedenti al loro sbarco a Brindisi,
serve a costruire l’ennesimo falso storico sul “buon italiano” e nel quale
noi , antirazzisti brindisini che ancor oggi ci battiamo affinchè sia data
piena giustizia alle vittime della Kater I Rades, non possiamo farci
lasciar coinvolgere. Non premettere ai
racconti commoventi di fraterna solidarietà della popolazione brindisina,
gli ordini impartiti alle Forze Armate Italiane ed in particolare alla
Marina di ostacolare la rotta delle astronavi albanesi che puntavano verso
le coste pugliesi nel marzo e nell’agosto
1991, è
esser complici non solo
di una deformazione storica dei fatti del
’91 , ma anche della tesi innocentizia, da parte italiana, su ciò che
avvenne sei anni dopo, il Venerdì Santo, del ‘97 nel Canale d’Otranto.
Non contestualizzare il
diverso atteggiamento degli ufficiali al comando di quella operazione di
“blocco navale” nel marzo 1991, rispetto a quello del marzo ’97, senza
spiegare come
la Marina italiana e in generale le FFAA,
in quei 6 anni, subirono un
travagliato processo di trasformazione
inziatosi nella guerra del Golfo che, proprio in quei giorni di marzo
stava terminando. In cambio di sostanziosi contributi economici e
modernizzazione di mezzi, comprese le portaerei, non vi sarebbero stati
più ammiragli Buracchia che avrebbero fatto obiezioni di coscienza contro
la guerra, che fosse al dittatore di turno o ai migranti… Sarebbe utile spiegare
come gli strascici lasciati da quell’accoglienza, in disagi per i
cittadini (es. le scuole chiuse per mesi per essere riparate), divennero
una delle motivazioni
psicologiche che generarono nell’ondata
del ’97,
per lo meno il clima di indifferenza, se
non di fastidio,
vissuto in città e contro il quale ci
scontrammo nel portare avanti la battaglia di verità e giustizia
per le vittime della
Kater I Rades. Non
spiegare che il “Brindisi docet” è divenuta la formula ripetutasi in tanti
luoghi dell’accoglienza, (vedi Lampedusa, Pantelleria, ecc) ripagata con
tanti disagi alla popolazione, una bella pacca sulle spalle e qualche
medaglia di cartone, non permette di comprendere
in che contesto possano attecchire gli
slogan anti-immigrati della Destra di lotta e di governo. Antonio Camuso Osservatorio sui Balcani di Brindisi Brindisi 8 marzo 2021 vedi anche VENTIMILA ALBANESI A BRINDISI: UNA CITTA' CHE FECE STUPIRE L'ITALIA PER LA SOLIDARIETA' AI MIGRANTI
un ricordo dalla redazione
Per circa due giorni, dal 6 a 7 marzo 1991, tra le acque internazionali
e quelle territoriali italiane si era svolta la prima operazione di
interdizione di migranti da parte della Marina Milita re continua
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Mario Merico insieme ad altri volontari del Centro Sociale (contro l'emarginazione giovanile) di via Santa Chiara di Brindisi, mentre distribuisce cibo sul molo del porto di Brindisi, a poche ore dallo sbarco degli albanesi |
1)Brindisi 12 anni di lotte al fianco dei migranti (2003) 2)Brindisi, 8 marzo 1991, ventimila albanesi 3)Il Comitato di solidarietà italo-albanese di Brindisi 4) 28/3/97 la strage del canale d'Otranto 5)le iniziative per ricordare i morti della Kater 6)Kater: i fatti raccontati dai superstiti 7) Il processo ai responsabili della strage della Kater 8) la Pivetti disse ributtateli a mare! 9) The case of the Kater I Rades 10) La mostra sull'affondamento della Kater 11) il primo, profetico, comunicato sulla Strage per leggere tutte le pagine sull'argomento clicca su
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