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Quando il console della milizia fascista di religione ebraica morì combattendo contro i rossi in Spagna...

LA RECENSIONE  DI  ANTONIO CAMUSO

I SOLDATI EBREI DI MUSSOLINI

I militari israeliti nel periodo fascista

Giovanni Cecini –Ugo Mursia editore- Milano 2008-pp278-E 17

 LA RECENSIONE  DI  ANTONIO CAMUSO

Il console generale della milizia fascista di religione ebraica Alberto Liuzzi morì,  colpito da una scheggia mentre faceva fuoco con la mitragliatrice contro gli aerei  dei “rossi” spagnoli,  a Guadalajara. Esponente di spicco del fascismo friulano fu esaltato come un martire della nuova Italia e tumulato in un sarcofago romano e alla sua memoria fu intitolato un sommergibile varato nel 1939 e che mantenne il nome  anche durante la guerra…

In Africa orientale  la presenza di volontari fascisti di origine ebraica che parteciparono alla guerra di aggressione all’Etiopia , fu tanto elevata che  fu attivato tra le truppe il servizio di rabbinato militare.   Tra essi,   alcuni furono decorati della massima ricompensa al valor militare come ad esempio il centurione di religione ebraica  ( della 2153 Legione Camicie Nere),  Camillo Hindard-Barany, legionario fiumano, camicia nera della marcia su Roma e caduto nella sanguinosa battaglia dell’Amba Aradam e dove i gas sterminarono e misero in fuga le truppe etiopiche.

 

Cogliamo l’occasione della giornata della memoria per ricordare come il regime fascista  all’apice della sua forza, esaltato dai successi ottenuti con le guerre coloniali, l’appoggio militare  a Franco nella presa del potere in Spagna e il riconoscimento delle diplomazie occidentali al fascismo, nel costruire un’equilibrio in chiave anticomunista nel CentroEuropa,  strinse legami più solidi con quello nazista  e approvò le infami leggi razziali .( Ricordiamo che  Mussolini tradì la sua stessa condanna all’antisemitismo pronunciata in uno storico discorso, nel 1934 , a Bari, quando criticò le scelte razziste di Hitler.

Una conseguenza di esse fu l’allontanamento degli ebrei dai principali ruoli pubblici e poi l’accettazione durante l’occupazione nazista dell’Italia  ai rastrellamenti ,alle deportazioni e i lager.

Un giovane ricercatore, Giovanni Cecini, si è impegnato per circa cinque anni in  un lavoro di analisi di  molti materiali di archivio di fonte militare nel poco noto aspetto della presenza degli ebrei italiani nelle forze armate delle Esercito Regio durante il Ventennio  e nelle stesse milizie fasciste, compresi i raggruppamenti Legionari delle Camicie Nere.

Molte sono le sorprese che attendono il lettore in questo libro e che forniscono una chiave di lettura di come l’ascesa del fascismo fu favorita da molti e inaspettati settori della società italiana,  compresa quella dei nostri connazionali di religione israelita. Fu per loro un’amara sorpresa il famigerato Regio decreto legge n 1728 del 17 novembre 1938.con cui furono svenduti ed immolati sull’ara sacrificale,  che Mussolini edificò al dittatore nazista , al suo modello sociale e alle forze economiche che lo sorreggevano.

.Da questa amara esperienza molte cose si modificarono tra israeliti e la successiva Repubblica Italiana e tra queste la percentuale di ebrei nelle Forze Armate Italiane.

Infatti scopriamo che sino al 1938 la presenza di ufficiali e graduati ebrei è molto maggiore dell’ uno per mille che caratterizzava la  percentuale  degli ebrei nella società italiana.

Con il Regio Decreto Legge n 2111 del 22 dicembre 1038  che dava le disposizioni della messa in congedo assoluto ( di fatto una radiazione immediata) del personale militare delle forze armate di razza ebraica a partire dal 1 gennaio 1939.

Da questo choc, la disaffezione verso le stellette per il nuovo stato italiano e la possibilità di servire sotto le armi un paese come Israele,  che per molti era la risposta all’antisemitismo e all’olocausto, fecero di fatto annullare la presenza dei militari di religione ebraica, pur avendo partecipato attivamente alla resistenza e alla militanza nei diversi partiti antifascisti

Il Cecini conclude : -“ La svolta antisemita di Mussolini, non tolseal soldato israelita il presente, ma a posteriori il suo futuro, ma ancor più grave il suo passato di presenza eroica nell’erezione dello stato italiano”-

Un libro da leggere ed analizzare senza pregiudizi così come lo ha fatto questo autore alla sua prima esperienza letteraria

ANTONIO CAMUSO

OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI .

BRINDISI 27 GENNAIO 2009, giorno della memoria

1)Gen: Giancotti:la leadershipnella complessità

2)Giovanni Cecini:I soldati ebrei di Mussolini

3)le streghe della notte:le donne pilota russe