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Missili Patriot in Polonia per le guerre
stellari dell´era Obama
di Antonio Mazzeo
20 febbraio 2010
A partire dalla prima settimana di aprile il Pentagono installerà nel
nord della Polonia una batteria missilistica terra-aria Patriot,
attualmente in dotazione al personale dell´US Army di stanza nella base
tedesca di Kaiserslautern. Si tratterebbe in particolare di otto
lanciatori per missili MIM-104 e della relativa stazione di comando e
controllo gestita da un centinaio di uomini del 5° Battaglione del 7°
Artiglieria difesa aerea dell´US Army. Secondo quanto riportato dalla
stampa polacca, l´installazione dei Patriot avverrà nella città di
Morag, a 60 km dal confine orientale con l´enclave russa nel Baltico di
Kaliningrad.
La volontà di Washington d´installare i Patriot nel paese dell´est
Europa fu resa pubblica nell´agosto del 2008, quando scoppiò il
conflitto armato tra Georgia e Russia. Allora, però, il Sottosegretario
di stato per il controllo delle armi e la sicurezza internazionale, John
C. Rood, aveva dichiarato che il trasferimento del sistema missilistico
sarebbe avvenuto solo nel 2012. L´autorizzazione per lo schieramento dei
Patriot fu successivamente rilasciata dalle autorità polacche l´11
dicembre 2009, in occasione della firma di un trattato di mutua
cooperazione militare con gli Stati Uniti d´America. Secondo il portavoce
del Dipartimento di Stato, il trattato ha pure definito "lo status
giuridico del personale USA operante in Polonia" e la
"realizzazione di una serie di attività addestrative
congiunte", facilitando altresì "l´invio in Polonia di
personale militare statunitense e l´installazione, in prospettiva, del
sistema di
difesa dai missili balistici". I Patriot, infatti,
costituiscono uno degli elementi cardine della nuova
"architettura" anti-missile disegnata dell´amministrazione
Obama. Dopo il congelamento per motivi di bilancio del cosiddetto
"scudo stellare" di Gorge Bush che prevedeva l´installazione di
radar e intercettori anti-missile nella Repubblica Ceca e Polonia, il
Dipartimento della difesa ha preferito ripiegare su un modello "più
snello" ma "assai più flessibile", con "costi
inferiori e facilmente integrabile con i sistemi oggi esistenti nei paesi
alleati, composto da missili anti-missile a corto e medio raggio
supportati da piattaforme radar rapidamente trasportabili".
L´implementazione del Piano spaziale Obama avverrà in due fasi: nella
prima (l´odierna), si utilizzerà la rete esistente fondata sui missili
Patriot; poi, a partire del 2015, entreranno in funzione gli intercettori
superficie-aria "Standard Missile SM-3", con testata cinetica ad
autoguida, una gittata di 500 km e una velocità di 9.600 Km/h, che
"assicureranno la difesa di aree maggiori dai missili balistici a
medio e lungo raggio". E una batteria dei nuovi SM-3 sarà installata
proprio in territorio polacco.
In vista di una proiezione ancora più offensiva ad est del dispositivo
militare USA e NATO, a Washington è pure in discussione la possibilità
di trasferire permanentemente in Polonia uno o più gruppi di volo con
cacciabombardieri a capacità nucleare F-16, attualmente ospitati nella
base aerea di Aviano (Pordenone). L´ipotesi è stata lanciata
ufficialmente lo scorso anno dal colonnello Chris Sage (membro dello staff
esecutivo del Comando centrale dell´US Air Force) ed è fortemente
caldeggiata dalle autorità governative polacche. Per il trasferimento
degli F-16 è stata però stimata una spesa per oltre un miliardo di
dollari, cifra improponibile con l´odierna congiuntura economica, a meno
che il progetto USA non venga assunto collegialmente dai membri dell´Alleanza
Atlantica. Intanto, grazie ad un protocollo sottoscritto nel febbraio
2009, le massime autorità militari polacche sono state autorizzate a
partecipare operativamente alle
strutture di comando USA in ambito alleato, in partnership con Gran
Bretagna, Canada, Australia e Giordania. L´accordo ha pure previsto l´addestramento
da parte statunitense delle forze aeree polacche per lo svolgimento di
operazioni di trasporto truppe e mezzi NATO e il sostegno al programma che
prevede di portare entro il 2012 da 1.500 a 3.500 i militari polacchi
assegnati alle "operazioni speciali" delle forze alleate. Il
miglioramento delle capacità interoperative delle forze armate della
Polonia è stato inoltre assicurato dalla cessione da parte dell´US Air
Force di sette velivoli C-130 "Hercules", in grado di
trasportare sino a 17 tonnellate di equipaggiamenti o 90 militari alla
volta. I C-130 sono oggi ospitati nella base aerea di Powidz, nel
distretto di Slupca. In occasione del vertice NATO di Strasburgo della
primavera 2009, la Polonia si è offerta inoltre ad ospitare un
Battaglione alleato d´intelligence per "rafforzare
le capacità di riconoscimento aereo", congiuntamente ad una
flotta di velivoli per il rifornimento in volo dei caccia NATO.
Attualmente l´Alleanza atlantica sta finanziando la ristrutturazione e il
potenziamento di sette basi aeree e delle due maggiori stazioni navali
polacche nel mar Baltico, quelle di Gdynia e Swinoujscie. A Bydgoszcz
(Pomerania) è inoltre operativo dall´aprile 2005 uno dei due principali
centri di addestramento in Europa dei reparti entrati a far parte della
Forza di reazione rapida della NATO (l´altro è quello di Stavanger, in
Norvegia).
Come era prevedibile, l´arrivo dei missili Patriot e di nuovi reparti USA
in Polonia (a cui si è aggiunto pure il finanziamento di nuove
infrastrutture militari in Bulgaria e Romania per un valore di 100 milioni
di dollari che ospiteranno sino a 4.100 militari statunitensi), ha
provocato le ire del governo russo. Mosca ha già annunciato le prime
contromosse: verranno rafforzate subito le componenti navali di stanza
nelle basi aeronavali di Kaliningrad e Kronstadt, mentre sempre a
Kaliningrad verrà trasferita a breve una batteria di missili tattici
"Iskander" (SS-26). E il Baltico torna ad essere uno dei mari più
militarizzati e nuclearizzati del pianeta.
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