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La divisione Perugia resiste! La divisione Perugia resiste! Dal sito martiri del Dubac:www.martirideldubac.org http://www.martirideldubac.org/la-divisione-perugia-il-dubac-e-la-resistenza.html …il 27 settembre 1943 la divisione Perugia , dopo il disastro del Dubac si divide in due gruppi dopo aver appreso l’occupazione del porto Edda da parte dei tedeschi e persa la speranza di aiuti dal mare si ritira nell’entroterra…è il gruppo Lanza l’unico organicamente funzionate a reggere lo scontro di retroguardia…quando saranno presi , vi sarà la rappresaglia tedesca…vi sono momenti di altissimo valore morale e patriottico: il tenente Betti graziato dall’esecuzione perché di arma non combattente chiede di essere fucilato dagli stessi carnefici che hanno ammazzato il colonnello Lanza: cade gridando viva l’Italia! Gli ufficiali superstiti , come gli eroi di Giarabub , dividono in lembi la bandiera del 129 Reggimento giurando di ricomporla al solo al rientro in Patria I superstiti della divisione Perugina , internati nei lager si rifiuteranno di aderire all’Esercito di Salò, né di lavorare per le industrie tedesche in cambio di un trattamento di favore …fulgido esempio di disobbedienza civile… i sopravvissuti sfuggiti ai tedeschi confluiscono nella resistenza yugoslava e faranno parte della Brigata Garibaldi che combatterà con i “titini” sino alla liberazione della Yugoslavia ONORE AI COMBATTENTI DELLA DIVISIONE PERUGIA ONORE A TUTTI I COMBATTENTI CONTRO IL NAZIFASCISMO DAL SITO DELL'ANPI http://www.anpi.it/la-divisione-perugia/ La
Divisione Perugia, comandata dal generale Ernesto Chiminello, era situata
nel Kosovo e sino al 5 ottobre 1943 si sottopose a marce forzate nel
tentativo di raggiungere e difendere i porti di imbarco di volta in volta
indicati dal nostro Comando supremo e sempre variati per l'impossibilità
di approdo alle navi e per il divieto alleato a farle salpare dai porti
dell'Italia liberata. La marcia verso il mare, contrassegnata da continui
scontri con i tedeschi, si concluse tragicamente a Porto Edda, dove il
generale Chiminello, catturato con molti suoi uomini, venne fucilato.
Analoga sorte toccò ai suoi ufficiali e sottufficiali che si erano
opposti ai tedeschi: il 5 ottobre 120 di loro vennero mitragliati, i loro
corpi cosparsi di benzina e poi incendiati, prima di essere buttati in
mare.
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RESISTENZA...ma
non solo ....L'ALTRA RESISTENZA: I MILITARI ITALIANI CONTRO IL
NAZIFASCISMO.PER NON DIMENTICARE CEFALONIA
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