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Onorati dall’assidua frequentazione del nostro sito da parte del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri intendiamo ringraziare tanto interessamento dedicando ad essi una pagina particolare della sezione l’altraResistenza, restando in linea con la nostra decisione, presa un anno fa, di tentare di rispettare la verità storica ma anche cercare di condurre critica politica. -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Speciale 25 aprile dell'Altraresistenza I carabinieri che divennero partigiani e seppero dire di NO!
Dal sito http://www.inilossum.com/carabinieri15.html LIQUIDATE
LA BANDA TASSI. A Radicofani, in
posizione di dominio strategico sulla via Cassia, operava la banda Tassi. Il
carabiniere Vittorio Tassi era un partigiano della prima ora che si era
aggregato alla banda Tifone, guidata dal brigadiere Giovanni Zuddas. Alla fine
del gennaio 1944 Tassi decise di andare a lottare nella sua terra d'origine.
Partito con il consenso di Zuddas costituì la sua formazione il 20 febbraio
1944. I
tedeschi dettero a lungo la caccia a questa formazione e il 15 giugno
riuscirono alla fine a catturare Tassi e pochi altri uomini della banda che si
erano incaricati di coprire la ritirata dei compagni per evitare
l'annientamento della formazione. Tassi
cercò di proteggere fino all'ultimo i suoi compagni dalle torture, caricando
su di sé tutte le responsabilità. Venne fucilato il 17 giugno insieme
all'aspirante carabiniere Giovanni Magi. UN
PARA NON GIURA DUE VOLTE. «Nossignore».
La parola fu una frustata in piena faccia per i gerarchi della Repubblica
Sociale Italiana. Gli occhi scintillanti del tenente colonnello Edoardo Alessi,
l'eroe dei carabinieri paracadutisti ad Eluet el Asel, in Africa, fissarono
con calma e disprezzo i gerarchi. Alessi si congedò sbattendo i tacchi da quegli uomini che gli avevano chiesto di giurare per la nuova repubblica retta dalle baionette dell'invasore. Un tribunale speciale lo condannò a 30 anni, di reclusione, ma Alessi si era già rifugiato nella vicina Svizzera dove restò fino al 21 maggio 1944. poi in seguito divenne comandante di formazioni partigiane in Valtellina e trovò la morte combattendo gli ultimi tedeschi asserragliati in Italia il 26 aprile 1945 VEDI
ANCHE 9) 7 ottobre 1943 la
deportazione dei carabinieri romani in Germania I CARABINIERI NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE
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