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FONTE : BRUNDISIUM.NET
Brindisi, 04/11/2008
L'incidente è avvenuto mentre l'uomo, per conto della Nuova Leucci SRL, stava eseguendo lavori di manutenzione straordinaria sul Gruppo2, in fermata programmata per la manutenzione già da tre settimane. Il lavoratore è stato immediatamente soccorso dai colleghi e trasportato all'ospedale di San Pietro Vernotico. Valutata la gravità del quadro clinico, i medici hanno deciso di trasferirlo presso l'Ospedale "Perrino" di Brindisi, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata. Sono in corso di accertamento le cause che hanno provocato il grave infortunio. Intanto un presidio di lavoratori si è formato subito dopo l'incidente davanti ai cancelli d'entrata della Centrale Enel.
I Cobas
sull'infortunio sul lavoro alla centrale Enel di cerano
Alle ore 13,00 di oggi l’operaio sta lottando tra la vita e la morte ed i familiari aspettano il risultato della TAC per capire la situazione. Questa mattina l’operaio si era recato a lavoro per effettuare delle lavorazioni di manutenzione sul cosiddetto “Ricircolo Aria” , impianto che proviamo a spiegare: durante il percorso dei fumi caldi prodotti dalla combustione che vengono aspirati e diretti verso il camino si trovano delle enormi ruote con appoggiate sopra dei cestelli fatte di lamine metalliche. Questa ruota si colloca per metà nella condotta dei fumi caldi e per metà in una condotta di aria normale. La ruota nel suo girare ed i relativi cestelli prendono calore quando si trova nella zona dei fumi caldi e lo cedono quando passano nella zona attraversata da aria normale, che riscaldata viene utilizzata per delle ulteriori attività. Quindi questo impianto realizza un recupero energetico rilevante. L’attività di manutenzione consiste proprio nel tirare fuori i cestelli da questa ruota gigante, che attraversati dai fumi diretti al camino si riempiono di zolfo e di altre sostanze. I cestelli vengono sostituiti con quelli nuovi quando sono così intasati che portano ad una significativa riduzione del rendimento. Era proprio quello l’intervento di manutenzione che stava realizzando il signor Manderino con altri suoi colleghi. I racconti qui si fanno frammentari , ma sembrano coincidere con il fatto che ad un certo punto non si è sentito bene e si è avvicinato ad una apertura per prendere dell’aria. Sembra che dopo essersi ristabilito abbia ripreso il lavoro per poi scivolare sulla struttura portante del “Ricircolo Aria” e cadere giù per 3/4 metri. Solo la prontezza di riflessi dei suoi compagni di lavoro ha ridotto i tempi di intervento di recupero da dove era caduto , per poi essere portato in ospedale. La nostra idea è quella che questo grave infortunio è maturato per le condizioni di lavoro all’interno della struttura dove stava operando il signor Manderino , che hanno causato secondo noi prima il malore e poi la caduta rovinosa . Certamente un contributo alla verità potranno darlo i suoi colleghi di lavoro che erano con lui , grazie ai quali speriamo non accada l’irreparabile. Il Sindacato Cobas esprime un forte augurio a Vincenzo affinché possa farcela a continuare a vivere. Per il Cobas del Lavoro Privato Roberto Aprile
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glocal editrice
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