Open Area  di RITORNA A >>>HOMEPAGE<<<

CHI SIAMO COMUNICATI INCHIESTE NEWS BLOG    VIDEO ARCHIVIO
MAIL

 FOTO DA BRINDISI

RASSEGNA STAMPA FORUM LINK ARCHEOLOGIA MISCELLANEA

indice/elenco

LIBRI CONSIGLIATI  Pugliantagonista

Link

Manifestazioni e iniziative 

ARCHIVIO COMUNICATI 2008

TUTTE  LE INCHIESTE

 

 

 

 

 

 
 
 

 

170 anni fa LA RIVOLTA DELLA AMISTAD

Ho appena finito di leggere “La rivolta della AMISTAD” pubblicato nel 1988 da Barbara Chase-Riboud ed edito da PIEMME POKET e ho scoperto che quest’anno è il 170esimo anniversario di quella storica rivolta, avvenuta sulla nave spagnola AMISTAD (AMICIZIA). L'episodio, ignorato a lungo dalla "coscienza americana", fu portato alla ribalta della pubblica opinione, proprio da questo libro (titolo originario , apparso negli Stati Uniti, è Echo of Lions) al quale è ispirato il film Amistad di Steven Spielberg uscito nel 2001.

 Il protagonista della rivolta SENGBE PIEH al quale gli viene affibbiato un altro nome, Joseph Cinque, fu fatto prigioniero nel gennaio 1839 nella Terra dei Mende, sulle coste della Sierra Leone. Assieme a lui centinaia di altri abitanti, furono incatenati e imbarcati in una delle tante navi negriere spagnole, dirette verso l’America, nei campi di cotone. Centinaia di uomini, donne e bambini non arrivarono mai sulle coste americane, morirono durante il viaggio, gettate nell’Oceano. Nell'estate del 1839, mentre la nave faceva rotta per Cuba, allora spagnola, con un carico di 53 schiavi si verificò una rivolta con a capo proprio Joseph Cinque, durante la quale gli schiavi riuscirono ad impadronirsi della nave AMISTAD e ad uccidere i i loro schiavisti, lasciando in vita il timoniere e uno dei capi spagnoli. Tentarono di tornare in Africa obbligando il timoniere a far rotta verso la loro TERRA ma, furono ingannati dallo stesso timoniere,il quale li aveva convinti che per tornare in AFRICA bisognava seguire il sole, cioè la mattina andavano ad est e il pomeriggio ad ovest ritornando sullo stesso punto di prima. Nell’ AGOSTO del 1839 dopo 56 giorni furono abbordati nel porto di New HAVEN, catturati e incarcerati dalle autorità statunitensi. L'argomento della Amistad sicuramente si presta a turbare le coscienze di quanti vedono nello schiavismo la radice di tante forme di razzismo dei nostri giorni. Uomini trattati come animali, incatenati in fondo a una nave, cercano il riscatto e la libertà con ogni mezzo. Ma la giustizia dei bianchi decide che non può accettare tutto ciò: si intenta un processo contro gli schiavi neri, la pena prevista per l'insurrezione è quella capitale. Ma anche all'interno del mondo dei bianchi di allora, come oggi, c'è chi pensa ad una società di esseri umani uguali e con pari dignità, al di là del colore della loro pelle. Inizia la battaglia degli abolizionisti: John Quincy Adams, la moglie Louise e molte altre persone presentano una petizione antischiavista, il più famoso pittore d'America John Trumbull e lo scrittore Washington Irving si schierano al loro fianco. Ma la guerra contro la schiavitù è davvero lunga e la vittoria non è scontata. C’è da dire che l’8 febbraio 1815 in occasione del congresso di Vienna : AUSTRIA,FRANCIA, INGHILTERRA,PORTOGALLO, RUSSIA E SVEZIA stilarono una dichiarazione in cui si affermava: “DI FRONTE ALL’EUROPA, E RITENENDO UNIVERSALE L’ABOLIZIONE DEL COMMERCIO DEGLI SCHIAVI,AFFERMIAMO DI NUTRIRE IL SINCERO DESIDERIO DI CONCORRERE ALLA REALIZZAZIONE DI DETTA MISURA CON TUTTI I MEZZI A NOSTRA DISPOSIZIONE IMPIEGANDO TALI MEZZI CON TUTTO LO ZELO E LA PERSEVERANZA CHE MERITA QUESTA CAUSA TANTO NOBILE”. Gli STATI UNITI invece VIETARONO l’importazione degli schiavi nel lontano 1807 e nonostante ciò   il fenomeno della tratta degli schiavi si protrarrà per diversi decenni, non a caso abbiamo citato  l’AMISTAD del 1839. Il libro e la vicenda storica si concludono con la vittoria parziale degli schiavi che furono considerati  liberi dal 1 marzo  1841 dopo un anno e mezzo di carcere, non gli fu concessa una nave per tornare in AFRICA, ma con qualche lavoretto e con l’aiuto degli abolizionisti riuscirono a  pagarsi una nave per tornare nelle TERRA DEI MENDE…….il libro non si conclude così e possiamo dire che è veramente avvincente fino all’ultima pagina, infatti il protagonista Joseph Cinque riesce a raggiungere la sua terra ,nel novembre del 1842, ed è pronto a riabbracciare i suoi figli, la moglie e i parenti,ma scopre che nel suo villaggio era rimasto solo un anziano.Tutti i gli abitanti erano stati fatti prigionieri e schiavi, non vuole credere ai suoi occhi e ripercorre la stada che collega il villaggio con il mare..nella speranza di riattraversare l’oceano e riabbracciare i suoi cari dall’altra parte del mondo….

Questo evento  è molto attuale e ci colpisce proprio perché la vicenda dell’Amistad è avvenuta nel diciannovesimo secolo non molto lontano da noi, ovviamente i tempi sono cambiati, ma è cambiato il metodo dello schiavismo,  gli schiavi ci sono ancora oggi, e sono disposti a pagare e a rischiare la vita,ad attraversare deserti e  a solcare mari, stivati nelle navi o nei camion,  pur di arrivare nel nostro Mondo e diventare schiavi; mi riferisco a chi fugge dalle guerre, dalla fame e dalla persecuzione, pensiamo ai tanti immigrati che oggi vengono sfruttati per coltivare le nostre terre, disposti a tutto pur di sopravvivere….la storia non è cambiata molto, se poi andiamo a indagare un po’  a fondo troviamo tante analogie con lo schiavismo di allora e quello odierno; pensiamo alle politiche razziste di oggi come quelle di allora, pensiamo ai CPT dove gli immigrati vengono richiusi , lo stesso avveniva per chi si rivoltava agli schiavisti di allora; pensiamo alle migliaia di persone fatte schiave e imbarcate sulle navi negriere  (dal 1500 fino al 1850circa) che non hanno mai visto l’AMERICA,morte durante il viaggio  e gettate nell’OCEANO ATLANTICO, le stesse persone di allora, oggi  non riescono a raggiungere la “FORTEZZA EUROPA” riempiendo il MAR MEDITERRANEO, trasformato in  un grande cimitero degli IMMIGRATI, disposti ad essere gli schiavi di oggi. Dall’altro lato ci siamo noi, come gli abolizionisti dello schiavismo di allora, disposti a far rispettare le leggi e a smuovere la coscienza critica delle masse e a dare una svolta al  corso di una storia che si ripete sempre. Pensiamo che CHI DIMENTICA IL PASSATO, CHI DIMENTICA LA STORIA allora è DISPOSTO A FARE  gli stessi errori, ieri come oggi non vogliamo che si ripetano più.

Concludo il mio articolo prendendo una dichiarazione di John Quincy Adams, l’abolizionista che si battè per la liberazione dei prigionieri della AMISTAD:

MAGGIO 1840  Guerra, conquista e violenza hanno generato lo schiavismo, e saranno la necessità di stato e la legge interna di autoconservazione ad appoggiarlo e perpetuarlo. Dice forse questo la DICHIARAZIONE?
La DICHIARAZIONE afferma che ogni uomo è "dotato dal suo Creatore di alcuni diritti inalienabili", e che "tra questi diritti vanno annoverate la vita, la libertà e il conseguimento della felicità". Ebbene, se questi diritti sono inalienabili, essi sono pure incompatibili col diritto di un vincitore di togliere la vita al suo nemico in guerra o di risparmiargliela facendolo schiavo.”

FABRIZIO CAMUSO

BRINDISI 7 MARZO 2009

 

 


 

I SOLDATI EBREI DI MUSSOLINI

I militari israeliti nel periodo fascista

Giovanni Cecini –Ugo Mursia editore- Milano 2008-pp278-E 17

Il console generale della milizia fascista di religione ebraica Alberto Liuzzi morì,  colpito da una scheggia mentre faceva fuoco con la mitragliatrice contro gli aerei  dei “rossi” spagnoli,  a Guadalajara. Esponente di spicco del fascismo friulano fu esaltato come un martire della n

Seconda edizione de “LA SANITA' MALATA. Viaggio nella Puglia di Vendola”
E' in stampa la seconda edizione del pamphlet di Maurizio Portaluri LA SANITA' MALATA. Viaggio nella Puglia di Vendola, Glocal Editrice. La distribuzione della prima edizione, arrivata nelle librerie all'inizio del mese di dicembre 2008, è andata esaurita in pochi giorni suscitando grande interesse tra gli addetti ai lavori e la gente comune. I nuovi volumi saranno in distribuzione presso le librerie della Puglia dopo le festività natalizie, nella prima metà di gennaio 2009.

 

Glocal Editrice http://www.glocaleditrice.it/ nella forma Ebook è da oggi disponibile
 

DIARIO D'AGOSTO
di quarant'anni fa

una rilettura delle pagine della gazzetta del mezzogiorno dell'agosto 1968

di Antonio Camuso
GLOCAL EDITRICE
Storia. Aspettando a Brindisi l’invasione di Praga, con la radio attaccata all’orecchio. Rivisitazione dei fatti dell'agosto 1968, tra eventi internazionali e ripercussioni locali, sul filo della passione di allora e della ragione di adesso


- LA RIVOLTA DELLA AMISTAD  Barbara Chase Riboud

- 1984     di George Orwell

- FAHRENHEIT 451   di Ray Bradbury

- CYBERGOLEM Marge Piercy

- GERMINAL Emilie Zolà

-IL VENTRE DI PARIGI Emilie Zolà

- Mc NUDO  100 buone ragioni per stare alla larga da Mc Donald's MILLELIRE  STAMPA ALTERNATIVA

- NO TAV LA VALLE CHE RESISTE ( Velleità alternative-a cura del centro sociale ASKATASUNA e comitati di lotta popolare NOTAV)


 

home page

 

Open Area Pugliantagonista informa

mail provvisoria

pugliantagonista@libero.it

 
 

 
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
osservatoriobrindisi@libero.it
 
 

Archivio Storico
Benedetto Petrone
 
mail provvisoria
archiviobpetrone@libero.it
 

Presidio Permanente  NO DISCARICHE Taranto
 

 

 

 

no discarica in Irpinia altopiano formicoso
 
 
 

adnkronos

afsouth.nato

altravicenza

altrenotizie

ansa

apcom

arianna editrice

http://www.glocaleditrice.it/