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PROCESSO DI APPELLO PER L'AFFONDAMENTO DELLA KATER I RADESContro
tutte le forme di respingimento La
Rete Antirazzista Salentina sarà presente il
prossimo 9 novembre alle ore 8,30 dinnanzi alla Corte d’Appello di Lecce Per
evitare che cali il silenzio sulla tragedia vissuta dai profughi
albanesi Per
testimoniare la nostra vicinanza ai famigliari delle vittime e ai
sopravvissuti Per
rivendicare il rispetto del diritto internazionale d’asilo
LORO LI CHIAMAVANO MONNEZZA MIGRANTE, NOI ESSERI UMANI: PERCHE' NON CADA IL SILENZIO APPELLO DI ANTONIO CAMUSO E APRILE ROBERTO per un'iniziativa di solidarietà dinanzi al tribunale il 9 novembre 2010 LE INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLA RAGIONE DEI NAUFRAGHI La rete antirazzista del Salento raccoglie l'appello lanciato dall'Osservatorio sui Balcani di Brindisi affinchè non passi sotto silenzio le ultime fasi processuali che paventano il rischio di sentenza clamorosamente negative nei confronti dei naufraghi albanesi ORGANIZZA PER mercoledì 3 novembre alle ore
18,00
L'avv, Maria Vittoria Baffa intervistata da Pugliantagonista.it: -Confido nella capacità e imparzialità del collegio giudicante affinchè le conclusioni assolutorie del PG nei confronti della Marina Militare Italiana e del comandante Laudadio vengano ribaltate e si giunga a dare giustizia in questo processo d'Appello-
Lecce:udienza del 19 ottobre 2010 del processo d'appello affondamento Kater I RadesCOMUNICATO STAMPALECCE, CORTE DI APPELLO : KATER I RADES , prossima
la sentenza per l’affondamento di una nave carica di rifiuti
molto speciali : bambini albanesi! Come si determineranno i
Giudici alla luce delle richieste del P.G. Vignola? Appello per una mobilitazione antirazzista permanente in Puglia a partire dall’udienza del 19 ottobre 2010 dinanzi alla corte di Appello di Lecce Lo scorso 28 settembre Il P.G. Vignola ha fatto la sua requisitoria con la quale ha chiesto l'assoluzione per il comandante Laudario ( il comandante della corvetta Sibilla che speronò la Kater) e la conferma della sentenza per Namik Xhaferi ( l’albanese alla guida della Kater), la conclusione a cui è giunto il P.G. sbalordisce. Il 5 ottobre , presso la Corte di Appello di Lecce, hanno discusso le parti civili facendo rilevare la colpa che sussiste in capo a Laudadio nella causazione del naufragio.
II prossimo 19 ottobre inizieranno a discutere i difensori degli imputati. Sarebbe clamorosa una sentenza di assoluzione dei militari italiani, ritenendo inaffidabili le testimonianze dei naufraghi superstiti, accettando la versione orale degli ufficiali di bordo,poiché italiani e sostenendo la tesi del pubblico ministero per le quali il comandante albanese e un centinaio di uomini , donne e bambini erano affetti da volontà suicida e, nonostante che viaggiassero sul mare a poco meno di dieci chilometri all’ora, abbiano fatto manovre spericolate per gettarsi sotto la prua della corvetta Sibilla , grande dieci volte la Kater. Se ciò si verificasse, costituirebbe un precedente gravissimo, poiché si accetterebbe l’impunità della condotta militare in tutte le operazioni di peacekeping e controllo della sicurezza nazionale ed in cui qualunque cosa succeda non saranno perseguibili ,se causano morte o ferimento di civili. Sarebbe così sancito che la testimonianza delle vittime, è sempre inattendibile poichè affetta da malevolenza nei confronti dei loro carnefici e che varrebbe una decorazione al comandante delle vedetta libica che ultimamente ha mitragliato un nostro peschereccio senza ammazzare nessuno Si spera che la futura sentenza non uccida per la seconda volte i bambini della Kater, ma anche il cuore dei loro genitori che ancora li piangono, ma anche la nostra coscienza. A Brindisi Roberto Aprile, Antonio Camuso insieme a pochi altri, in questi anni , hanno cercato di mantenere l’attenzione su tale fatto . Affinchè non cada il silenzio su questa vicenda saremo , come antirazzisti domani presenti dinanzi al tribunale di Lecce per dimostrare la nostra solidarietà alle vittime e ricordando l’avvocato Giuseppe Baffa di Cosenza che, per presenziare alle udienze dieci anni fa, è morto in un incidente stradale a Taranto e saremo vicini a sua figlia Maria Vittoria Baffa , che coerentemente sta continuando a seguire quella causa, come altri avvocati e familiari delle vittime stanno facendo. Coglieremo l’occasione domani per proporre una serie di iniziative nella nostra regione su tale tema, affinché nel caso di una discutibile sentenza si possa cancellare ciò che accadde il Venerdì Santo del 1997: un’assurda storia di follia razzista e xenofoba nei confronti degli albanesi che determinò la decisione di respingerli a tutti i costi, compresa l’affondarli in mare. Antonio Camuso osservatoriobrindisi@libero.it Roberto Aprile boboaprile@tiscali.it Brindisi 18 ottobre 2010
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