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LE VICENDE GIUDIZIARIE SUL CASO CERANO/1 

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LE VICENDE GIUDIZIARIE SUL CASO CERANO/1 

CERANO E LA TEMPESTA GIUDIZIARIA DELL'89

Tempeste d’autunno, nere come il Carbone ,

ovvero  quando un Muro di Carbone, nell’89 precipitò sul consiglio comunale di Brindisi

Premessa

Per molti l’autunno del 1989 è ricordato come  la stagione che vide la caduta del trentennale Muro di Berlino e l’inizio per una nuova era della nostra Europa,

In quel caso  fu lo stesso regime che aveva retto sino allora la RDT a comprendere che il tempo era maturo per un cambiamento, nel bene e nel male , visto che l’exprotettore,  l ‘ex Russia sovietica era intenzionata a non aiutare più il paese economicamente e militarmente. (http://it.wikipedia.org/wiki/Muro_di_Berlino)

Invece molti non sanno , qui a Brindisi, anche perché anagraficamente non c’erano o non ricordano,  che quell’autunno , un ben diverso Muro precipitò sulla classe politica Brindisina  e sembrò che con esso cadesse l’intero sistema di potere che aveva permesso l’installazione a Brindisi della Centrale di Cerano e l’avvio della produzione di energia elettrica , attraverso l‘uso di milioni di tonnellate di carbone  ed il relativo impatto ambientale e i rischi sulla salute dei cittadini .

Ebbene, se il sistema di potere della ex Germania dell’Est cadde in poche settimane, invece a distanza di oltre 20 anni , qui a Brindisi il Potere dei signori dell’Energia Padrona  è riuscito sin’ora a sopravvivere a inchieste giudiziarie, processi, denunce di cittadini , contadini, tra condanne  ed assoluzioni, tra convenzioni scritte e riscritte  e a volte mai applicate, per arrivare al 2012  –finalmente!- ad un sindaco Consales che dichiara di voler denunciare l’ENEL- speriamo che il consiglio comunale  lo segua…- insomma possiamo dire che qui a Brindisi c’è un muro ben più inattaccabile del Muro di Berlino, un muro fatto di milioni di tonnellate di Carbone  cementate da tanti soldi .

 A differenza dei berlinesi  quel Muro nel caso che cadesse, lo regaleremmo  al primo venuto , di souvenir  al carbone, da vendere,  non ne abbiamo bisogno !!!

 

L’archivio Storico Benedetto Petrone e Radio Casbah di Brindisi e le cronache del Quotidiano di Brindisi

 

Grazie ad un lavoro di ricerca tra i materiali gestiti dall’Archivio Storico Benedetto Petrone ed appartenenti al fondo Radio Casbah di Brindisi, possiamo ricostruire quanto avvenne in quell’ottobre 1989, tra scontri  politici nel consiglio comunale e la tempesta giudiziaria che inaugurò una  lunga serie di tempeste che hanno coinvolto sindaci e consiglieri Brindisini sulla questione Centrali ed insediamenti energetici.

 Ad aiutarci  nel ricostruire quei fatti sono le rassegne stampa, curate dalla redazione di Radio Casbah , a cui  noi di Pugliantagonista ne facevamo parte, e che prendevano spunto spesso dagli articoli molto particolareggiati dei giornalisti del Quotidiano di Brindisi.

 

L’ottobre tempestoso dell’89

Quell’ottobre  iniziò all’ombra dell’incertezza: Il 4 di agosto , a Roma , l’ ENEL, ministro dell’industria , Comune e Provincia di Brindisi e Regione Puglia avevano siglato l’accordo per la riapertura della Centrale di Cerano  in nome “delle serie preoccupazioni sull’approvvigionamento elettrico del Paese se Cerano non fosse partita” espresse dal Ministro dell’industria .

Il 2 ottobre alla ripresa dei lavori il Consiglio comunale , chiamato a ratificare l’accordo,  sprizzarono scintille, con addirittura consiglieri DC come Tommaso Rubino e Matulli intenzionati a dire NO.

Ma a tenere capofila il fronte del NO era Antonio di Giulio ( dei cattolici e laici) “deciso a portare i consiglieri favorevoli al Carbone dinanzi anche a tribunali internazionali “(per quello stesso reato che qualcuno oggi sta cercando di incriminare l’ILVA a Taranto -crimini contro l’umanità-“NdR)

Alla Provincia le cose nelle stesse ore le cose andavano più lisce:  facilmente venivano respinte le tesi dell’opposizione, con grande soddisfazione del presidente Luigi de Michele che,  insieme al sindaco Cosimo Quaranta , affermavano che” l’accordo del 4 agosto dell’1989 era il migliore  possibile, viste le circostanze”, ribadendo che accettato l’accordo si sarebbe potuta rinegoziare la convenzione  ENEL firmata dal” tristemente famoso”  exsindaco Carluccio.

 

Quel diavolo di un Leone

A rompere  i coperchi alle pentole in cui ribolliva l’infernale minestrone di clientele  ed interessi fu  un diavolo, dal nome Leone de Castris, giovanissimo magistrato che il 13 di ottobre 1989 emise sette ordini di comparizione a Sindaco, assessori , ingegneri  e funzionari comunali, con accuse che andavano dal peculato, al falso in atto pubblico ed interesse privato riguardanti i permessi edilizi concessi all’ENEL per costruire la Centrale di Cerano e su forzature fatte o subite  sui soggetti amministratori e tecnici responsabili di esse.

Insomma una tempesta giudiziaria che dall’altro lato mandava in bestia anche il versante sindacale  con le preoccupazioni espresse dai sindacati confederali  Caforio. Castrignanò e Giannetto sul futuro occupazionale di centinaia di lavoratori.

Insomma la fotocopia di quanto oggi sta avvenendo all’ILVA di Taranto!

 

Il 17 ottobre con uno straordinario doppio salto all’indietro, il sindaco Quaranta  e gli assessori incriminati , che appena dieci giorni prima in consiglio comunale affermavano che l’accordo con l’ENEL era la cosa migliore ottenibile, dichiaravano ,punzecchiati dalle denunce,  invece di” essere stati mandati allo sbaraglio dal governo Nazionale  e quindi pronti a bloccare da subito la Centrale”…

In Regione frenetiche consultazioni con Ministri e grandi elettori…mentre l’onorevole Salvo Andò ( andatevi a leggere la sua carriera politica-giudiziaria (http://it.wikipedia.org/wiki/Salvo_And%C3%B2 )

tuonava dalle pagine dell’Avanti:- “troviamo puntualmente esplosa una vicenda giudiziaria alla vigilia di una consultazione elettorale-“…un bel ritornello che sentiremo ripetere anche nella Seconda Repubblica sino ai giorni d’oggi…

Rinviandovi ad una seconda puntata di revival al Carbone , vi alleghiamo a questa pagine di Pugliantagonista.it  le scansioni degli articoli di Quotidiano .

 

La redazione di Pugliantagonista.it

Brindisi 16 ottobre 2012

altri link Rifiuti speciali...un deserto targato Cerano

 

http://www.pugliantagonista.it/archivio/cerano_inchiesta_89.htm

 

 

BRINDISI , AGOSTO 2012 : il Comune  si presenterà parte civile contro danni da Carbone delle Centrali

BRINDISI ,AGOSTO 82,   30 ANNI FA

LE LOTTE CONTRO LA CENTRALE A CARBONE  DI CERANO...e i carceri speciali

 

 

 

 

 

 

 

 

LE VICENDE GIUDIZIARIE SU CERANO 

NEGLI ANNI 80

1) autunno 1989:Sindaco e consiglieri indagati sugli accordi per Cerano 

2) Rifiuti speciali...un deserto targato Cerano

3) i volantini degli Antagonisti agli operai che bloccavano Cerano: -non fatevi usare"-

4)Cerano e l'inchiesta di Natale 89. Ma il consiglio comunale rispose gridando  :-maggioranza ed opposizione uniti nel carbone!-

5) Brindisi . Natale 1989, gli auguri al carbone , grazie al "contributo responsabile" del PCI  brindisino

6)  Cerano 24 luglio 1987 Sindacalisti brindisini denunciati dal deputato ambientalista Michelel Boato dopo un aggressione dinanzi ai cancelli di Cerano 

7)Natale 1981 Montedison dichiara guerra a Brindisi:no ricostruzione P2T.  Gli operai usateli per costruire  Cerano

 

 

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