Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Brindisi 24 dicembre 1981 Quando la Montedison e il partito del Carbone dichiararono guerra alla città. (dalla rilettura del Manifesto ,24 dicembre 1981) Pochi mesi prima in agosto , noi , attivisti del Circolo del proletariato Giovanile di via Giordano Bruno, avevamo promosso insieme a diversi movimenti italiani ed internazionali il terzo campeggio antinucleare contro le centrali a Carbone , in località Cerano.
Ormai in città e nei paesi della provincia brindisina lo striscione del Comitato contro l’Energia Padrona che sfilava in testa alle manifestazioni era ben conosciuto e la battaglia contro la scelta di Cerano come insediamento per una megacentrale a Carbone stava incominciando a far presa sui diversi strati sociali oltre che nella amministrazioni comunali della provincia leccese, ma, quella vigilia di Natale del 1981 , quel mostro diabolico, capace di scavare e distruggere non solo il territorio, ma anche le menti e i cuori della gente, che noi avevamo scelto come logo del Campeggio di agosto 1981, si mise inarrestabilmente in moto con una manovra a tenaglia. In questo caso la mossa vincente per ribaltare la bilancia a favore del partito del Carbone fu quella della Montedison che dichiarò non attuabili gli accordi che a febbraio aveva stilato in sede ministeriale sulla ricostruzione della linea del P2T saltata in aria con il famoso scoppio del 1977, e contemporaneamente mettendo in cassa integrazione migliaia di lavoratori e sul lastrico le centinaia dell’indotto. La situazione ben presto degenerò con blocchi violenti, giunti anche ad incendiare un automobile ed i sindacati e l’amministrazione in fibrillazione. La Montedison ribadiva che ricostruire un impianto che produceva un prodotto inutile o comunque già in eccesso produttivo per presenza di altri impianti simili, senza una cospicua parteipazione di denaro pubblico, sarebbe stata una follia. Nel frattempo il partito del Carbone rilanciava l’idea che la costruzione della Centrale a Carbone di Cerano avrebbe potuto impiegare gran parte del personale proveniente in eccesso dalla Montedison, una convinzione che divenne la testa d’ariete per reclutare una massa di disperati e le loro famiglie in favore del pacco-dono targato Cerano. Così quel Natale del 1981, i brindisini si videro arrivare un Santa Claus Nero di Carbone, come neri sarebbero divenuti ben presto i loro polmoni ed i loro cervelli…. a cura dell'archivio storico Benedetto Petrone (Brindisi) mail: archiviobpetrone at libero.it
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