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Brindisi, 24 dicembre 1989 Gli auguri di Natale al carbone alla città, grazie al “contributo responsabile”del PCI brindisino. A Brindisi quel 24 dicembre erano passate poche ore dall’approvazione “con modifiche” dell’accordo di Roma (agosto 89) sulle centrali a carbone, da parte del Consiglio comunale e i fuochi d’artificio incrociati, tra maggioranza ed opposizione non accennavano a fermarsi. L’aria era rovente poichè tutti sapevano di averla fatta grossa: nonostante la pioggia di avvisi di garanzia su sindaco e consiglieri su una serie di illegalità legate al cantiere di Cerano, gli stessi soggetti siglavano un accordo che dava via libera allo stesso cantiere per terminare la realizzazione della Centrale. Il colmo fu che a salvare la maggioranza ( DC, PSI, PSDI e PRI) dalla quale si erano sfilati un bel gruppo di consiglieri, giunse in soccorso il PCI cittadino che era all’opposizione e che confondendo forse qualche data, si travestì da Befana , invece che di Babbo Natale e firmando l’intesa fece ingoiare per l’eternità il carbone di Cerano ai cittadini di Brindisi, non avendo in cambio neanche la soddisfazione di veder dimettersi il sindaco . Sul Quotidiano di Brindisi, il giorno di Natale i brindisini leggono il rabbioso scontro tra Dipietrangelo (PCI) e Lamarina (DC), in cui il primo rivendicando il “contributo responsabile”del PCI per la sigla dell’accordo “con modifiche “ su Cerano chiedeva un gesto di onestà politica al sindaco e le sue dimissioni e la puntuale risposta della Lamarina facendo spallucce:-“ Fessi voi che ci avete votato e se qualcuno dei miei democristiani, si è astenuto provvederanno gli organi di partito , ma noi dalla poltrona non molliamo sino alle prossime elezioni di maggio”- Sì , perché anche allora il futuro per la salute dei cittadini valeva meno di qualche posto in consiglio comunale e magari la presidenza di qualche commissione edilizia o per concorsi a vigili urbani o simili! Di una cosa entrambi i contendenti non facevano parola , il fatto che gli uni e gli altri avevano nelle proprie liste indagati sull’inchiesta promossa da Leone de Castris e che metteva in luce gli interessi trasversali su Cerano degli esponenti locali di maggioranza ed opposizione, la stessa che si definiva responsabile nell’accettare il Carbone e le conseguenze che abbiamo tutti sotto gli occhi oggi…
La redazione di Pugliantagonista.it Brindisi 24 dicembre 2012
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LE VICENDE GIUDIZIARIE SU CERANO NEGLI ANNI 80 1) 1989:Sindaco e consiglieri indagati 2) Rifiuti speciali...un deserto targato Cerano 3) i volantini degli Antagonisti agli operai che bloccavano Cerano: -non fatevi usare"-
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