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COMUNICATI 2008  

 

BRINDISI 17/19 ottobre 2008  VI CONGRESSO MEDICINA DEMOCRATICA

Iniziative settembre, agosto,luglio 2008

TUTTE  LE INCHIESTE
 

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RICEVIAMO DA MEDICINA DEMOCRATICA


MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA 17 OTTOBRE 2009

PERCORSO CORTEO

CONCENTRAMENTO, ore 14 Piazza della Repubblica
Via Einaudi
Piazza dei Cinquecento
Via Cavour
Piazza Esquilino
Via Liberiana
Piazza Santa Maria Maggiore
Via Merulana
Via dello Statuto
Piazza Vittorio Emanuele
Via Emanuele Filiberto
Viale Manzoni
Via Labicana
Piazza del Colosseo
Via Fori Imperiali
Piazza Venezia
Via del Teatro Marcello
Via Petroselli
CONCLUSIONE Piazza Bocca della Verità

 

 

 

ASSEMBLEA PREPARATORIA MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA DEL 17 OTTOBRE

l'iniziativa di lunedi' 12 ottobre è presso la sede dei Cobas in via Lucio Strabone 38.

 
Medicina Democratica e Salute Pubblica e Cobas Brindisi aderiscono alla Manifestazione
Nazionale Antirazzista del 17 ottobre a Roma condividendo l'appello
alla mobilitazione del comitato 17 ottobre. Si tratterà di un grande
appuntamento, plurale e unitario, per dire NO ad ogni forma di
razzismo e discriminazione e per chiedere un radicale cambiamento
delle politiche sull´immigrazione.

In preparazione della Manifestazione Nazionale Antirazzista
organizziamo  lunedì 12 ottobre alle 18,00 a Brindisi, presso 
la sede di via Lucio Strabone 38 , un incontro con il Prof Gigi Perrone sociologo
dell'Università di Lecce docente di Sociologia delle Migrazioni che
tratterà il tema "Decreto Sicurezza: La Vita dei migranti al tempo del
reato di immigrazione clandestina"

Medicina Democratica e Salute pubblica e Cobas Brindisi organizzano un pullman da
Brindisi per partecipare alla manifestazione romana del 17 ottobre,
invitiamo tutte e tutti gli interessati a partecipare a contattarci al
3498253718

Manifestazione Nazionale Antirazzista

ROMA 17 OTTOBRE 2009
Piazza della Repubblica, ore 14.30

Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in
piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo.
Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di
Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan
Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a
provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo
Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di
centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il
reato di "immigrazione clandestina" e un complesso di norme che
peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità
umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e
legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di
ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio
cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che
cercano di raggiungere le nostre coste.
E´ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di
lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti
rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del
razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose,
alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i
movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare
vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e
visibilità ai migranti e all´Italia che non accetta il razzismo sulla
base di queste parole d´ordine?

o No al razzismo
o Regolarizzazione generalizzata per tutti
o Abrogazione del pacchetto sicurezza
o Accoglienza e diritti per tutti
o No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
o Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto
di lavoro
o Diritto di asilo per rifugiati e profughi
o Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione
(CIE)
o No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell´accesso ai
diritti
o Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all´istruzione per tutte
e tutti
o Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
o Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone
gay, lesbiche, transgender.
o A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la
difesa del posto di lavoro

Comitato 17 ottobre

 

 

Chi difenderà il malato dalla medicina?

Dal dibattito sviluppatosi intorno alle tristi vicende delle indagini sulla
sanità pugliese non è sinora emersa una difesa altrettanto energica
dell'interesse maggiormente colpito dai fatti descritti dagli organi di
informazione e cioè quello dei cittadini ed in particolare quello dei
cittadini ammalati. Di seguito intervento integrale del dr. Maurizio
Portaluri.

                Chi difenderà il malato dalla medicina?

L'abbondante cronaca giudiziaria di questi mesi estivi vede la Puglia teatro
di numerose vicende di corruzione politica e gestionale interessanti il
vasto campo della sanità e dei rifiuti. Nei confronti delle indiscrezioni
emerse, attraverso la pubblicazione di stralci di intercettazioni e delle
relative ricostruzioni di intrecci politico affaristici, si sono levate
veementi le difese degli interessati o di chi, a diverso titolo, si è
sentito o è stato mediaticamente e politicamente  coinvolto nonché le difese
o gli attacchi dei commentatori.  

Dal dibattito sviluppatosi intorno alle tristi vicende di cui le indagini si
sono interessate non è sinora emersa una difesa altrettanto energica
dell'interesse maggiormente colpito dai fatti descritti dagli organi di
informazione e cioè quello dei cittadini ed in particolare quello dei
cittadini ammalati. Si sa, quelli degli ammalati sono, al di là della
retorica dei paladini di turno, interessi molto deboli a confronto di quelli
delle professioni sanitarie, dell'industria biomedica e della classe
politica. L'ordine di elencazione non è casuale ma corrisponde a quella che
riteniamo la rispettiva capacità di condizionamento da parte dei tre poteri
sul servizio sanitario pubblico, almeno su quel che rimane di veramente
pubblico di questo patrimonio comune. Ma proprio tale debolezza ci preoccupa
giacché ci pare anche esaurita la stagione dei movimenti di tutela dei
diritti del malato, i quali, assorbiti come sono stati in ben strutturati e
legiferati organismi istituzionali, hanno ridotto il loro ruolo di critica
ad aspetti logistico-organizzativi che per nulla intaccano il nucleo storico
del problema della tutela della salute, il quale è un nucleo tutto
esprimibile in rapporti di potere tra gli attori del sistema sanitario e
che,  per semplicità e per chiarezza, possiamo indicare anche nel rapporto
tra la medicina ed il potere.

Per non rimanere nel pur sempre necessario carattere generico delle analisi,
cercheremo di entrare nel merito facendo riferimento a fatti concreti come
le "protesi fetenti" che abbiamo appreso essere state impiantate in
inconsapevoli pazienti chissà per quanto tempo ed in quale quantità.
Fenomeno portato a conoscenza dell'opinione pubblica pugliese in queste
settimane ma scoperto anche in Lombardia lo scorso anno in una struttura
privata, peraltro appartenente ad un gruppo sanitario religioso che si
appresta ad operare anche in Terra d'Otranto. A dimostrazione che la difesa
del malato da soprusi e raggiri non è solo questione di gestione pubblica o
privata né crediamo che sia una questione imputabile solo a comportamenti
criminali  di singoli. Se la medicina risponde ai comandi dell'industria e
la politica non sa piegarla agli interessi della gente che dovrebbe
rappresentare, per l'ammalato non c'è scampo, subirà interventi sanitari
dettati da interessi a lui estranei. Né risulteranno risolutivi
provvedimenti di contenimento di spesa quali soli sono stati sinora proposti
dagli addetti ai lavori.

Lo stesso ragionamento vale per la prevenzione, quella vera, quella cioè che
previene le malattie. Se la medicina sarà sospinta dai finanziamenti
industriali solo a curare ed il potere politico non finanzierà la ricerca
per prevenire, avremo sempre più ammalati e sempre più cure, non importa se
di incerta efficacia.

Si pensi inoltre all'esplosione del ricorso alla diagnostica radiologica con
radiazioni ionizzanti pur in presenza di una altrettanto efficace
diagnostica non ionizzante e, quindi, non cancerogena. Il cittadino avrebbe
diritto ad una migliore informazione. Invece anche ai sani si propongono
pacchetti diagnostici di dubbia utilità e di probabile nocività
nell'indifferenza o nell'ignoranza delle autorità sanitarie.

E allora chi aiuterà il povero ammalato? Esiste una qualche possibilità che
la scienza medica si metta ad esclusivo servizio dei suoi interessi  come
quello di non ammalarsi per cause esogene rimuovibili e di ricevere solo le
cure assolutamente necessarie ed efficaci? Risulta evidente il conflitto tra
l'interesse del cittadino e della collettività e quello della medicina,
nella sua prevalente e storica rappresentazione. Né si può ritenere che i
rapporti di forza potranno essere capovolti all'interno di un incontro
individuale che persino  gli arredi di ambulatori e reparti significano
nella sua cruda dimensione: il malato disteso, il medico in piedi. Dovrebbe
essere la politica a piegare la medicina al servizio della collettività ma
di questo non vediamo traccia nè nei discorsi nè nei comportamenti attuali.

Dovranno, in definitiva, i cittadini stessi assumere questo irrisolto
problema politico e difendersi dalla medicina e non banalmente dalla
"malamedicina", scorciatoia mediatica quest'ultima per nascondere i
sopraccennati conflitti di interesse. I rapporti di forza attuali nella
società non fanno sperare in una riemersione degli interessi dei cittadini
più indifesi nei confronti della medicina. È possibile tuttavia che questo
problema trovi in un prossimo futuro la sua sede naturale nei movimenti
spontanei che, pur senza i riflettori dell'informazione, stanno seriamente
operando al Sud, come anche in Puglia, sui temi delle discariche, della
invasione eolico-solare, delle centrali a biomasse, del carbone e degli
inquinanti ambientali, a condizione che ne comprendano la strettissima
affinità con le loro lotte.

Brindisi, 14 agosto 2009

 

Maurizio Portaluri

portaluri@hotmail.com


 

17-19.10. 2008 - Brindisi: VI Congresso nazionale

di Medicina Democratica

Medicina Democratica numeri 177-179 gennaio / giugno 2008

La salute dell’uomo e

il futuro del pianeta

VI Congresso

Nazionale

Medicina

Democratica-

Movimento di Lotta

per la Salute

Il lavoro uccide

... La lotta per la salute ha

memoria...

in ricordo perenne di

Giulio A. Maccacaro,

Luigi Caretto, Nicola Lovecchio,

Gabriele Bortolozzo, Roberto

Negri, Augusto Puccetti,

Lorenzo Tomatis, Vladimiro

Scatturin, Ettore Tibaldi

Promuoviamo

un nuovo movimento di

lotta per la salute per affermare

la prevenzione dei

rischi, la salute, l’ambiente

salubre, i diritti umani, nei

luoghi di lavoro e in ogni

dove della società

Rilanciamo e qualifichiamo

il Servizio Sanitario Nazionale

a trent’anni dalla Riforma Sanitaria

e dalla “Legge (180) Basaglia”

Promuoviamo

le fonti energetiche pulite

e ribadiamo il nostro No alla

barbarie nucleare sancito nel 1987

dal referendum popolare

Affermiamo la pace

riduciamo drasticamente le spese

militari e ripudiamo ogni intervento

militare, così come sancito nell’Art.

11 della Carta costituzionale

Sosteniamo le lotte

Delle lavoratrici e dei lavoratori per

affermare i loro diritti contro ogni

forma di sfruttamento,

discriminazione e lavoro precario.

Per affermare i diritti di ogni

persona, minoranza - in primis

quelle Rom - e popolo contro ogni

forma di esclusione, emarginazione,

discriminazione, razzismo.

Contro la privatizzazione dell’acqua,

la chimicizzazione dell’agricoltura,

gli OGM, la produzione

dei biocarburanti, per la salute

umana e del Pianeta.

Delle popolazioni autoorganizzate -

(NO TAV, NO Dal Molin, NO Mose,

NO F35, NO Ogm, NO inceneritori e

zero rifiuti, …) - per affermare i loro

diritti contro la militarizzazione del

territorio, il degrado e l’inquinamento

ambientale, lo scempio del paesaggio.

Brindisi, 17-18-19 Ottobre 2008 –

Complesso S. Chiara

VI Congresso 3

Medicina Democratica numeri 177-179 gennaio / giugno 2008

PROGRAMMA DEI LAVORI

CONGRESSUALI

17 Ottobre 2008

h. 14,00: Conferenza Stampa di presentazione

del Congresso, a cura della

Sezione di Brindisi di Medicina

Democratica.

h. 16,30: Presentazione del Congresso

in seduta plenaria a cura della

Sezione di Brindisi di Medicina

Democratica e apertura degli

interventi ai rappresentanti

delle istituzioni e dei movimenti

locali, delle associazioni e dibattito.

h. 20,00: Cena

h. 21,00: Riunione del Gruppo di lavoro

sulla organizzazione di Medicina

Democratica (Associazione O.N.L.U.S. e

Cooperativa): rinnovo delle cariche.

Rivista: proposte per il suo rinnovamento

e per ampliare e favorire la partecipazione

delle persone e delle sezioni locali

alla sua redazione, produzione e diffusione

con il lancio di una campagna

abbonamenti straordinaria.

18 Ottobre 2008

h. 9,00: Lavori congressuali

in seduta plenaria introdotti

dalla relazione del Presidente Dr.

Fernando Antonio d’Angelo.

Apertura del dibattito con gli interventi

dei delegati al Congresso, degli

invitati e dei rappresentanti delle

lavoratrici e dei lavoratori, delle istituzioni,

delle associazioni e dei movimenti

a carattere nazionale.

h. 14,00: Pranzo

h. 15,00: Riunioni dei Gruppi di lavoro

SALUTE-AMBIENTE-ENERGIA-RIFIUTI

SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

SALUTE E PREVENZIONE DELLE

DISABILITA’, E LOTTA AD OGNI

FORMA DI ESCLUSIONE, EMARGINAZIONE,

DISCRIMINAZIONE

SALUTE: RILANCIO E QUALIFICAZIONE

DEL SERVIZIO SANITARIO

NAZIONALE

SALUTE E PREVENZIONE DEL DISAGIO

MENTALE: DIFESA E ATTUAZIONE

DELLA LEGGE (“BASAGLIA”)

N° 180

SALUTE E PREVENZIONE DEI RISCHI

PER I MIGRANTI E, SEGNATAMENTE,

PER LE DONNE

SALUTE – QUALITA’ DELL’ACQUA E

SUA (RI)PUBBLICIZZAZIONE

SALUTE E AMBIENTE: IL RUOLO

FONDAMENTALE DEI MOVIMENTI

(FORUM)

h. 20,00: Cena

h. 21,00: Assemblea plenaria con relazioni

(sintesi) dei Gruppi di lavoro.

19 Ottobre 2008

h. 9,00: Assemblea plenaria: a conclusione

dei lavori congressuali presentazione,

discussione e approvazione di un

documento di intenti sugli obiettivi che

il Movimento di Lotta per la Salute

intende perseguire nel breve e medio

periodo; elezione delle cariche negli

organismi di Medicina Democratica.

4 VI Congresso

 

 

 

 

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