L'acqua
non può diventare fonte di profitti. E' un benecomune e come tale
deve essere salvaguardato con forza In virtù di ciò L'ANPI
nazionale sostiene la battaglia avviata dal Forum Italiano dei
movimenti per l'Acqua e impegna a tal fine tutte le sue strutture
La
segreteria Nazionale ANPI
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TUTTE
LE INCHIESTE |
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DA LEGGERE E DA VEDERE
LIBRI CONSIGLIATI
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DA ASCOLTARE
MUSICA
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L'ACQUA
BENE SACRO DA DIFENDERE
l'incontro di domani Mercoledì 14 settembre 2011alle 18,30 presso
la sede del comitato acqua bene comune in via Conserva 46 a Brindisi (
di fronte la sede della Caritas ).
ACQUA.
RUMORE MEDIATICO MA INTESA BIPARTISAN
Faremo
il punto della situazione nazionale, con la difficile
battaglia che si apre per impedire lo scippo dell'esito
referendario ( governo vuole riaprire la stagione di
privatizzazioni e liberalizzazioni ) , e locale con il
coordinamento nazionale del 1 e 2 ottobre a Bari e
l'assemblea regionale del 17 sempre a Bari.
Inoltre tra breve lanceremo una "campagna Verità"
sul processo di ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese.
Su questo tema vi giro una nota del comitato pugliese
Dal
"rumore mediatico" che gli schieramenti politici
stanno provocando sembra che emergano due posizioni nette:
1)
la Regione Puglia, recependo la volontà degli elettori
(espressa nel referendum del 12-13 giugno), vuole
ripubblicizzare l’Acquedotto pugliese AQP S.p.A. mediante
una legge regionale;
2)
il Governo nazionale, ignorando quella stessa volontà,
vuole impedirlo.
Se
le apparenze non ingannano, abbiamo quindi da un lato i
"buoni" e dall'altro i "cattivi":
situazione chiarissima. Il problema però è che qui le
apparenze ingannano, eccome!
Intendiamoci:
l'atto del Governo nazionale non è assolutamente
condivisibile, in quanto, cercando di aggrapparsi a tutti
i possibili appigli giuridici, mira di fatto a conservare
lo "status quo" e, quindi, a ignorare la volontà
degli elettori.
Però,
detto questo, non abbiamo ancora fatto chiarezza fino in
fondo, in quanto i processi in atto travalicano il mero
rapporto fra una Regione e il Governo nazionale e vedono
coinvolti molteplici soggetti e interessi che, giocando su
più fronti, non sono immediatamente riconoscibili.
La
legge regionale pugliese in questione, nel pronunciarsi in
merito alla forma giuridica che il nuovo acquedotto "ripubblicizzato"
dovrà assumere fa riferimento a una vaga “azienda
pubblica regionale”, che non è prevista in quella forma
dalla legislazione italiana.
Le
ripetute richieste di chiarificazione su questa
“vaghezza” del testo di legge, da parte del Comitato
Pugliese “Acqua Bene Comune” e del Forum Italiano dei
Movimenti per l’Acqua, hanno per ora ricevuto
l’assicurazione che la forma giuridica sarà quella di
“azienda speciale” dal capogruppo di SEL alla Regione
Puglia, ma ancora (e benché sollecitate) non vi sono
dichiarazioni ufficiali in tal senso e il ricorso del
Governo nazionale rischia di creare ulteriori elementi di
confusione.
Inoltre,
non possiamo non ricordare che il testo originario del
disegno di legge regionale, concordato con i
rappresentanti del Comitato pugliese e del Forum Italiano
dei Movimenti per l'Acqua, qualificava esplicitamente il
servizio idrico integrato come "servizio di interesse
generale, privo di rilevanza economica",
sottraendolo, quindi, di fatto e di diritto alla
disciplina della concorrenza e di conseguenza alla
competenza statale. Nel testo definitivo, per volontà del
legislatore regionale, quella chiara specificazione è
stata soppressa e tale soppressione, alla luce dei fatti,
non è stata priva di conseguenze, visto che proprio alla
tutela della concorrenza si appella ora il Governo, per
impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale, in
quanto tutto ciò che attiene ai mercati e alla
concorrenza è di competenza statale.
Possiamo
parlare di autogoal del Consiglio regionale, in questo
caso?
Il
fatto che la ripubblicizzazione del servizio idrico
integrato, in questo caso di quello pugliese, incroci
percorsi del tutto opposti lo si evince dal moltiplicarsi di
iniziative ed eventi apparentemente “innocenti”,
i cui attori e promotori sono tutt’altro che neutrali.
Basti
pensare al fatto che l’Acquedotto pugliese AQP S.p.A.,
in compagnia di società come Hera S.p.A., Acea S.p.A., di
multinazionali come Veolia, ecc., risulta essere fra gli
sponsor del "Festival dell'Acqua", fortemente
voluto e organizzato da Iren S.p.A. e Federutility.
Qualcuno può pensare che Federutility (nella cui giunta
esecutiva, per inciso, vi è anche Ivo Monteforte,
Amministratore Unico di AQP S.p.A) condivida le posizioni
di chi, ritenendo l'acqua bene comune dell'umanità,
chiede coerentemente che venga gestito come tale, e non
come merce? Sul serio?
La
nostra impressione, studiando la situazione in atto, è
che dopo i risultati referendari, coloro che sono contrari
a qualsiasi ipotesi di ripubblicizzazione reale del
servizio idrico, lungi dall'essersi arresi alla volontà
dei cittadini - poiché il capitale e gli interessi che
suscita difficilmente si arrendono - stiano lavorando
attivamente a un "piano B", per salvare il
"salvabile" (secondo il loro punto di vista). E
così, se il "piano A" - ovvero la
privatizzazione pura e semplice del servizio idrico e di
tutti i servizi pubblici - risulta ormai impraticabile,
con gran dolore di chi lo aveva architettato e difeso (Confindustria,
ma non solo), i suoi precedenti sostenitori possono
trovare conveniente giungere a una sorta di "intesa
operativa" coi sostenitori attivi del "piano
B" (per esempio Federutility), che punti al
"male minore" (sempre secondo loro), ovvero la
difesa delle gestioni miste e delle S.p.A., come una sorta
di "linea del Piave", oltre la quale non far
assolutamente passare le idee e i progetti di concreta
ripubblicizzazione.
Se
le cose dovessero stare davvero così come pensiamo,
potrebbero esserci aree di convergenza, e di "intesa
bipartisan", fra i "privatizzatori"
liberisti attualmente al governo in Italia e settori dei
"riformisti" di centrosinistra; e il testo sul
quale potrebbero effettivamente, nell'immediato futuro,
convergere consensi bipartisan (magari dopo qualche
schermaglia "scenografica", per salvare le
forme) è già pronto in realtà, ed è la proposta di
legge del PD.
Non
vogliamo pensare che l'atto con il quale il Governo
nazionale ha impugnato la legge regionale pugliese faccia
parte del fuoco di sbarramento che serve per creare le
condizioni necessarie a questa intesa bipartisan. Eppure
troppi dati ci portano a ritenerla un'ipotesi fondata.
In
una situazione come questa, a buon diritto il Comitato
pugliese "Acqua bene comune" rifiuta nettamente di
farsi strumentalizzare da chi fino a ieri era contrario alla
ripubblicizzazione; le nostre osservazioni critiche e i
nostri rilievi in merito alla legge regionale, e al
comportamento delle istituzioni pugliesi, non implicano
alcuna vicinanza o "collateralità" rispetto alle
posizioni del centrodestra liberista. Ma d'altra parte non
vogliamo neppure passare come sostenitori di una
rappresentazione "fiabesca" della realtà, ridotta
a una lotta più o meno edificante fra "buoni" e
"cattivi".
Non
ci interessa fare da supporto, come attori o comparse, alle
strategie comunicative altrui, né fare da testimonial in più
o meno ben orchestrate campagne di marketing elettorale. Il
nostro ruolo è altro e diverso, e ben lo conosce chi ha
seguito in questi anni il nostro lavoro sul territorio:
informarsi, informare, continuare incessantemente a mettere
alla prova le istituzioni circa la loro capacità di
tradurre le intenzioni e gli annunci in atti concreti.
Comitato
pugliese “Acqua Bene Comune”- Forum Italiano dei
Movimenti per l’Acqua
incontro provinciale
25 febbraio 2011 a Brindisi alle 1830 presso la sede dell'ANPI in
via umbria 24 ( rione commenda nei pressi di piazza salento
l'incontro provinciale di
domani 16 febbraio 2011 a Brindisi alle 19 presso la sede dell'ANPI in
via umbria 24 ( rione commenda nei pressi di piazza salento )
Ordine del Giorno :
Iniziative per cambio di statuto comuni e provincia di brindisi
Riunione coordinamento regionale del 19 febbraio a bari
DDL regionale di ripubblicizzazione.
Iniziative di avvio campagna referendaria
E' importante la partecipazione di tutti i gruppi della provincia
E' indetta un'assemblea provinciale dei comitati per l'acqua a
Brindisi per Mercoledì 2 febbraio 2011 alle 17,30 presso la
sede dell' ANPI in via
Umbria 24 ( rione commenda nei pressi di piazza salento )
Odg : Avvio Campagna referendaria, Percorso DDL regionale sull'AQP.
La campagna referendaria è ormai alle porte , la data del voto sarà
una domenica tra il 15 aprile ed il 15 giugno, ed occorre avviare
iniziative nel nostro territorio. L'obiettivo del raggiungimento del
quorum non è affatto scontato occorre quindi una forte campagna di
informazione e sensibilizzazione in tutti i territori.
Inoltre occorre seguire attentamente il percorso del DDL regionale di
ripubblicizzazione dell'AQP, che sembra sempre più accidentato.
Per tale motivo il coordinamento regionale ha effettuato una prima
richiesta di incontro all'asse. Amati in data 17 gennaio, richiesta
che non ha ricevuto risposta.
Ieri si è quindi inviata una nuova richiesta questa volta pubblica
con relativo comunicato stampa.
di seguito vi giro il comunicato stampa della segreteria regionale
sulla questione, con la lettera che è stata inviata a Vendola e ad
Amati con la richiesta di incontro:
c.
stampa
I cittadini del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune sono
costretti a chiedere ancora una volta al presidente del
Consiglio Regionale Onofrio Introna la convocazione di una
conferenza dei Capigruppo aperta alla società civile, sede di
un confronto trasparente sull’iter del DDL n. 08 del 11/05/2010
“Governo e gestione del Servizio Idrico Integrato. Costituzione
dell’Azienda pubblica regionale “Acquedotto pugliese-AQP”.
Dopo
aver sistematicamente ignorato richieste e sollecitazioni
(l’ultima il 17 gennaio), con una lettera aperta inviata
stamattina, il Comitato chiede al Consiglio che sia offerta ai
cittadini l’opportunità di esprimere le loro perplessità: gli
ultimi emendamenti proposti, infatti, incidono sull’efficacia
del testo approvato dalla Giunta lo scorso maggio e
“annacquano” i principi che finora hanno guidato il percorso
di ripubblicizzazione dell’Aqp: unico organismo di diritto
pubblico, gestione partecipata con cittadini e lavoratori,
servizio minimo garantito a tutti ed esclusione del profitto da
parte dei privati in qualsiasi ambito di gestione.
L’interesse
per l’acqua bene comune cresce e appassiona l’opinione
pubblica, in attesa dei due referendum sui quali i cittadini
saranno chiamati a esprimersi nella prossima primavera:
l’amministrazione Vendola dimostri una volta per tutte che la
tutela dei beni comuni è un principio guida e non una promessa
elettorale.
Il
Comitato Pugliese Acqua Bene Comune
Regione
Puglia
Al
Presidente della Regione, Nichi Vendola
All’Assessore
alle OO. PP., Fabiano Amati
p.c.
Ai
CAPIGRUPPO
dei gruppi CONSIGLIARI:
I
Pugliesi per Rocco Palese, Bellomo Davide
Italia
dei Valori, Schiavone
Orazio
La
Puglia per Vendola, Disabato
Angelo
La
Puglia prima di tutto, Damone Francesco
Misto,
Mazzarano
Michele
Moderati
e Popolari, Olivieri
Giacomo
Partito
Democratico, Decaro Antonio
Popolo
delle Libertà, Rocco Palese
Sinistra
Ecologia e Libertà, Losappio
Michele
Unione
di Centro, Negro Salvatore
Al
Presidente della Commissione II,
Brigante
Giovanni
Al
Presidente della Commissione V,
Pentasuglia
Donato
Agli
Assessori
Ai
Consiglieri
Al
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
alla
Stampa
Bari,
24 gennaio 2011
Gentili
Presidente della Giunta Regionale e Assessore alle OO.PP.,
facendo
seguito alle comunicazione delle scorse settimane (di cui
l’ultima in data 17 gennaio) - con le quali chiedevamo un
incontro urgente avente ad oggetto gli emendamenti al DDL sulla
ripubblicizzazione dell’AQP e alle quali non abbiamo
ricevuto alcuna risposta – e prendendo atto del vostro
silenzio, siamo qui, con la presente lettera aperta, a
rinnovare e sollecitare tale richiesta.
L’urgenza
con la quale richiediamo tale incontro deriva dalla necessità
di esporre quanto prima le nostre perplessità in merito ad alcuni
emendamenti che, a nostro parere (confortato dal giudizio di
diversi giuristi), non sono in linea con i principi che
hanno guidato fin dall’inizio il percorso di
ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese, ovvero:
- Gestione
di tutto il SII in Puglia attraverso un organismo di diritto
pubblico;
- Gestione
partecipata da parte dei cittadini e dei lavoratori al
governo del SII;
- Garanzia
per tutti, anche coloro senza mezzi, a condizioni minime di
servizio;
- Esclusione
del profitto da parte di privati nella gestione del SII o
parti di esso.
Riteniamo
– come già palesato nella precedente lettera del 17 novembre
e come ora ribadiamo pubblicamente - che alla luce degli ultimi
emendamenti trasmessi dall’Assessore Amati, tali principi
risultano sensibilmente "annacquati" o stilati in
forma che in alcuni passaggi appare non chiara
e suscettibile di molteplici interpretazioni.
La
nostra preoccupazione è dettata dal fatto che il
provvedimento che si sta profilando con gli emendamenti
trasmessi presenta differenze sostanziali rispetto al
testo approvato dalla giunta lo scorso 11 maggio.
Dati
gli impegni assunti – e rinnovati lo scorso 28 dicembre - dal
Governo regionale con il Comitato pugliese e, più in generale,
con la cittadinanza tutta, e dato il crescente e
appassionato interesse della popolazione pugliese (e italiana)
sull’argomento (testimoniato dal formidabile successo della
raccolta di firme per i referendum sull’Acqua e la recente
dichiarazione di ammissibilità da parte della Corte
Costituzionale dei due referendum sui quali i cittadini saranno
chiamati ad esprimersi nella prossima primavera),
vi
rinnoviamo la richiesta
di
un
urgente incontro per
il necessario chiarimento e per discutere riguardo alle
necessarie modifiche da apportare al testo, per renderlo più
chiaro e inequivocabilmente in direzione della
ripubblicizzazione del SII.
Confidando
in particolare nell’impegno dell’Assessore Amati -
assunto pubblicamente in occasione dell’incontro dello
scorso 28 dicembre, relativo a garantire una comunicazione più
“fluida” fra cittadinanza e istituzioni e a presentare
il DDL in Consiglio entro la fine di gennaio – restiamo in
attesa di un pronto riscontro.
Il
Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”
12
GENNAIO2011 ULTIME NOTIZIE
DECISIONI DELLA C.COSTITUZIONALE SU ACQUA E
NUCLEARE
ACQUA :ammessi al voto i nostri I° e 3°
quesito! (bocciati i ns. 2° e quello di Di Pietro)
NUCLEARE : ammesso al voto
Prepariamo da subito la campagna per votare SI per
l'acqua pubblica e contro il nucleare
Corte
Costituzionale
Ufficio Stampa
Decisioni in tema di ammissibilità dei quesiti referendari
La
Corte costituzionale, in data 12 gennaio 2011, ha deliberato in ordine
all’ammissibilità delle seguenti richieste di referendum
abrogativo:
n.
149 Reg. Ref. (richiesta di referendum
n. 1) “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici
locali di rilevanza economica. Abrogazione”: ammissibile
n.
150 Reg. Ref. (richiesta di referendum
n. 2) “Servizio idrico integrato. Forme di gestione e procedure
di affidamento in materia di risorse idriche. Abrogazione”:
inammissibile
n.
151 Reg. Ref. (richiesta di referendum
n. 3) “Determinazione della tariffa del servizio idrico
integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito.
Abrogazione parziale di norma”:ammissibile
n.
152 Reg. Ref. (richiesta di referendum
n. 4) “Norme limitatrici della gestione pubblica del servizio
idrico. Abrogazione parziale”:
inammissibile
n.
153 Reg. Ref. (richiesta di referendum
n. 5) “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare.
Abrogazione parziale di norme”:
ammissibile
n.
154 Reg. Ref. (richiesta di referendum
n. 6) “Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n.51 in materia di
legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei
Ministri a comparire in udienza penale”:ammissibile
Le
sentenze saranno depositate entro i termini previsti dalla legge.
dal Palazzo della Consulta, 12 gennaio 2011
VEDI ANCHE INIZIATIVE IN PUGLIA
Comitato
pugliese "Acqua Bene Comune
Presidio sabato 4 dicembre 2010
BRINDISI Incrocio dei Corsi ore
17
Giornata
contro la privatizzazione dell’acqua!
Le
105.000 firme raccolte nella nostra regione
durante
la campagna referendaria SALVA L'ACQUA
parlano
chiaro:
I
pugliesi vogliono l’Acquedotto Pubblico!
Oggi, invece assistiamo
all’ennesima beffa: Il disegno di legge pugliese non è stato
ancora approvato. Inoltre in commissione consiliare è stato proposto
un ordine del giorno con il quale congelare gli effetti della Legge
Regionale di trasformazione in Ente di Diritto Pubblico
dell’Acquedotto Pugliese.
Una Legge che se approvata non verrà applicata.
Una scelta
incomprensibile che mortifica le aspettative dei 105.000 pugliesi che
hanno posto la firma nella campagna referendaria.
Regione
Puglia e Movimenti per l'Acqua Bene Comune avevano scritto
una legge che permettesse la ripubblicizzazione dell’Acquedotto
Pugliese
Il disegno di legge
era pronto già nel dicembre 2009 ed era
evidente a tutti che si andava in direzione opposta rispetto
all'impianto “privatizzatorio” del Decreto Ronchi.
La scorsa Giunta
Regionale votò all’unanimità in favore del disegno di legge,
facendo una precisa scelta politica.
PRIMA fu promesso che
il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale
entro la fine della passata legislatura, ma
non è successo.
DOPO fu promesso, che
il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale
entro i primi cento giorni dell’attuale legislatura, ma
non è successo.
In questo modo rinnegano le scelte politiche fatte in precedenza!
ecco un breve sunto per punti di quanto emerso e
deciso all’Assemblea regionale del “Comitato pugliese Acqua Bene
Comune” dello scorso 11 settembre:
-
Testo di legge per la ripubblicizzazione
dell’Acquedotto pugliese. Il segretario della V Commissione ci
ha comunicato che le audizioni difficilmente inizieranno prima della
fine di settembre. A questo punto, il testo di legge non sarà
approvato nei primi 100 giorni come assicurato nella campagna
elettorale dal Presidente e dall’Assessore Amati. Forse entro la
fine dell’anno.
-
Ridimensionamento delle Unità Territoriali di
Brindisi e Trani. Presentazione della situazione da parte di
alcuni lavoratori delle UT di Brindisi e Trani, confronto sulla
situazione in palese contraddizione, fra l’altro, con il processo di
ripubblicizzazione in corso. E’ stata presa la decisione di scrivere
al Presidente (e sindaci, assessori competenti, AQP e stampa per
conoscenza) per chiedere la sospensione del processo e un incontro
urgente. La lettera (in allegato) parte in mattinata e si chiede che
venga diffusa da ogni gruppo e associazione facente parte del
Comitato nei propri canali (fb, blog, siti internet) di oltre
che alla stampa di ognuno.
-
Forum Mondiale dell’Acqua (delle multinazionali).
E’ stata letta la nota ricevuta dall’Assessore Sannicandro del
Comune di Bari a sostegno della candidatura della città di Bari e
della Regione Puglia ad ospitare il Forum Mondiale dell’Acqua. La
cosa piuttosto grave è che – da quanto sostiene l’Assessore, la
candidatura è stata “avanzata” con il pieno appoggio della
Regione Puglia. La cosa è “strana” visto che il presidente
Vendola si era impegnato con una lettera ufficiale dello scorso anno a
non dare corso a nulla del genere (cosa per altro ribadita in diverse
occasioni e anche dall’Ass.re Godelli). Si è deciso di inviare una
lettera – che sarà girata in lista a breve - per chiedere il ritiro
della candidatura e un incontro urgente per chiarire definitivamente
la volontà della Regione.
-
Coordinamento nazionale “Forum Italiano dei
Movimenti per l’Acqua”. E’ stato fatto il resoconto
dell’incontro di Roma di sabato 4 settembre portando
all’attenzione dell’Assemblea anche la “questione siciliana”
dalla quale emerge l’ambiguità di alcuni sindaci (e non solo) nel
sostenere la SpA a intero capitale pubblico.
-
ASSEMBELA nazionale “Forum Italiano dei Movimenti
per l’Acqua”. Entro la giornata dovremo ricevere conferma di
possibili contributi. Sull’organizzazione tecnica e logistica per la
partenza e la permanenza a Firenze sarà inviata una comunicazione ad
hoc, appena si definiscono i dettagli.
-
Legge di iniziativa popolare “Sviluppo
dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la
salvaguardia del clima”. Sulla base della richiesta che ci è
pervenuta è iniziato il confronto sul contenuto del testo di legge.
--
Segreteria del Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune"
Comunicato stampa di Michele Rizzi di Alternativa comunista, già
candidato Presidente della regione Puglia, su vertenza lavoratori
dell'Acquedotto pugliese.
Un Caro saluto.
Michele Rizzi - Tel. 3281787809
Aqp di Brindisi: Vendola e Monteforte giocano a nascondino.
Il coordinamento dei lavoratori dell'unità territoriale di Brindisi e
Trani sono ormai stanchi di non ricevere risposte alle contestazioni
da loro sollevate contro la chiusura delle sedi in questione.
Lettere-appelli, comunicati stampa, dichiarazioni sindacali, e il
leader di Sinistra ecologia e libertà, nonchè presidente della
Regione, Niki Vendola, mette la testa sotto la sabbia (tanto le
temperature ancora lo permettono) e lascia da solo il presidente
Monteforte, a spiegare ai lavoratori il perché l'Acqquedotto pugliese
debba essere affondato, piuttosto che rafforzato.
Adesso anche in questo campo, siamo alla scoperta delle carte e qui si
vede chi ha bluffato in campagna elettorale e chi no. Chi, come il
sottoscritto e Alternativa comunista si sono battuti e si stanno
battendo per la ripubblicizzazione dell'Acquedotto pugliese e chi come
Vendola e la sua coalizione, dal Pd al Prc, passando per Sel e Idv,
vogliono lo smantellamento dle più grande Acquedotto in Europa.
Il centrosinistra aveva chiesto voti per la sanità pubblica e
ripubblicizzazione dell'acquedotto e dopo averli ottenuti, sta
distruggendo l'una e l'altro. Finita la propaganda della campagna
elettorale fatat di poesie e filastrocche, Il buon Vendola mostra il
realismo borghese dei tagli alla sanità pubblica e all'acquedotto
pugliese!
Adesso manda avanti il gran manager! Infatti Monteforte parla di
ottimizzazione e risparmi che starebbe alla base della
"necessità" di chiudere le unità territoriali. Mi
chiedo: non darebbero un buon risparmio le sue dimmissioni e quelle di
tutti i manager strapagati dai pugliesi e con la gestione dell'Aqp
affidata direttamente ai lavoratori. Questa si che sarebbe una vera
ripubblicizzazione ed una vera ottimizzazione, contro tutti i sogni
dei blocchi politici e padronali di privatizzazione dell'Aqp.
E a quei consiglieri regionali ed esponenti politici di centrosinistra
che si lagnano della chiusura delle unità territoriali, ipocritamente
scordandosi di appoggiare l'esecutivo Vendola, dico di calare la
maschera e che, qualora il Piano di tagli dovesse
andare avanti, rompano con i loro partiti e passino
all'opposizione di Vendola e della sua maggioranza. In mezzo non ci si
può stare! O si sta con chi sta facendo i tagli o con chi non li
vuole!
Infatti Alternativa comunista che ha sempre saputo da che parte
stare, continuerà la lotta al fianco dei lavoratori delle unità
territoriali di Brindisi e Trani dell'Acquedotto pugliese che Vendola
e la sua maggioranza vuole chiudere, intimando a Monteforte ed allo
stesso governo pugliese, il ritiro del Piano di tagli
varato lo scorso agosto in piena estate, periodo in cui
generalmente il padronato attacca i diritti dei lavoratori.
In mancanza del ritiro, va proclamato urgentemente uno sciopero
generale dei lavoratori acquedottisti delle varie unità territoriali,
con l'occupazione degli uffici Aqp che Vendola e Monteforte vogliono
chiuedere, in barba ai diritti dei lavoratori.
Il sottoscritto ci sarà, perchè, al contrario di altri, ciò che
abbiamo promesso in campagna elettorale (essere sempre dalla
parte dei lavoratori contro lobby economiche e politiche
padronali), lo manteniamo!
Michele Rizzi - Coordinatore regionale di Alternativa comunista
27 luglio 2010 Dalla gazzetta del mezzogiorno
di oggi
non ce l'ha fatta l'anziano residente in via Palmiro Togliatti 9 a
Paolo VI.
E' morto ieri mattina alle 7,45 all'ospedale Giuseppe Moscati, dove
era
ricoverato da una decina di giorni in seguito ad un infarto. Ora lo
Slai
Cobas per il sindacato di classe sta cercando di capire se ci sia un
legame
tra il malore e la mancanza d'acqua nell'appartamento della scala D,
dove
l'uomo
risiedeva.
Il sindacato ipotizza infatti una certa consequenzialità tra
l'infarto e
l'interruzione
del servizio idrico in quanto l'uomo, come numerosi vicini di casa,
era
stato costretto a sostenere sforzi fisici sotto il sole per
approvvigionarsi
dell'acqua messa a disposizione dalle autobotti del Comune.
Dubbio che nei giorni scorsi ha fatto muovere il sindaco Ezio Stefàno,
il
quale ha firmato un'ordinanza di carattere igienico-sanitario il 21
luglio
scorso ingiungendo all'Acquedotto pugliese di ripristinare
immediatamente
l'erogazione.
Il sindaco ha anche dato mandato all'assessore alle Politiche sociali,
Mario
Pennuzzi, di acquisire i certificati medici degli abitanti delle
palazzine
di Paolo VI private dell'acqua.
L'acqua sia erogata anche alla scala D di via Togliatti 9 e ci sia un
tavolo
di confronto per risolvere l'emergenza idrica a Taranto. Queste le due
richieste che ieri gli inquilini dello stabile di Paolo VI, ancora
senz'acqua
perché privi di contatore, hanno sottoposto ai vertici
dell'Acquedotto
pugliese. Ha infatti ottenuto un incontro nella sede Aqp di viale
Virgilio
la delegazione di cittadini guidata da Benni Scripilliti e Francesco
Lomagistro dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto, che
ha
organizzato un sit in di protesta proprio davanti all'Aqp.
«Vogliamo che l'Acquedotto rispetti fedelmente l'ordinanza firmata
dal
sindaco Ezio Stefàno - dichiara Scripilliti - e che riallacci l'acqua
in
tutte le abitazioni del quartiere Paolo VI, compresa la scala D di via
Togliatti 9, dove l'ente riscontra un problema di abusivismo. Al di là
della
presenza o meno del contatore, infatti, il sindaco è stato chiaro: il
servizio idrico dev'essere ripristinato per motivi di carattere
igienico-sanitario». Inoltre lo Slai Cobas per il sindacato di classe
chiede
la riapertura delle trattative per la restituzione del debito
accumulato dai
morosi negli ultimi anni. «Ma - dice Scripilliti - le somme devono
essere
rimodulate sulla base delle possibilità di queste famiglie e non
secondo
accordi sottoscritti dietro il ricatto della sete e con rate troppo
alte che
difficilmente gli inquilini potranno onorare in futuro».
Richieste, queste, che l'Aqp di Taranto ha già trasmesso alla sede di
Bari
in quanto riportate in un verbale siglato alla fine dell'incontro. «I
funzionari di Taranto - aggiunge Scripilliti - ci hanno chiarito che
il
ripristino dell'erogazione non dipende da loro ma dalla sede Aqp di
Bari.
Per quanto riguarda invece il tavolo, ci hanno assicurato una risposta
entro
il 20 agosto».
Ma per l'erogazione bloccata notizie più certe dall'Aqp sono arrivate
già
alle 14 di ieri. E non sono però state positive. «Non possiamo
intervenire
laddove ci sono casi conclamati di abusivismo rendendoci complici di
chi ha
rubato l'acqua» è stata la risposta di Vito Palumbo, responsabile
delle
Relazioni esterne dell'Acquedotto. Diversa invece la reazione di Aqp
alla
richiesta di un tavolo di confronto: «Siamo disponibili a riaprire le
trattative con gli inquilini e a restituire l'acqua a chi vorrà
regolarizzare la propria posizione. Non possiamo però fare più di
questo.
Adesso la prossima mossa spetta alle istituzioni locali interessate.
Tocca a
loro dare una mano e risolvere le problematiche del territorio. Ci
riferiamo
in particolare al Comune. Metta in campo interventi concreti».
Sul punto sono d'accordo anche gli inquilini e lo stesso Slai Cobas
per il
sindacato di classe, che più volte, nei giorni scorsi, ha fatto
notare come
istituzioni ed altri sindacati si siano attivati soltanto quando la
protesta
di Paolo VI era diventata di dominio pubblico. Per tutto il resto, però,
Scripilliti stigmatizza duramente l'atteggiamento dell'Aqp e critica
questa
«politica di cassa». «Gli abitanti di via Togliatti - spiega - non
contestano i costi dell'Aqp ma si sentono truffati perché l'ente
chiede loro
milioni di euro per morosità che risalgono ai passati decenni, che
non sono
state contabilizzate e che si basano su un consumo stimato. Tra
l'altro
esistono in questo caso anche responsabilità dell'Istituto autonomo
case
popolari e del Comune in quanto proprietari degli stabili. In queste
palazzine per anni ci sono anche stati allagamenti e sprechi che ora
si
vogliono scaricare sugli inquilini».
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe respinge infine la
definizione di
«furto d'acqua»: «Si tratta - viene affermato - della necessità di
provvedere all'indispensabile approvvigionamento di acqua per
garantire la
sopravvivenza visto che Aqp continua a chiedere somme esagerate, oltre
che
falsate, che questi cittadini non potranno mai pagare».
:
-Al Presidente della Regione Puglia Nicki Vendola
-Al Sindaco di
Taranto Ippazio Stefano
-Alla direzione AQP
-All'assessore ai servizi sociali Mario Pennuzzi
-e.p.c
-Al
Prefetto dott.ssa Pagano
-a tutti gli organi di stampa
gli inquilini di Paolo VI organizzati nello slai cobas per il
sindacato di
classe chiedono al Presidente della
Regione Nicki Vendola di intervenire al più presto
nella
vertenza-ricatto acqua che AQP esercita nei confronti di migliaia di
cittadini che vivono nelle case popolari del Q.re Paolo VI
di
Taranto.
Occorre sottolineare che una persona anziana colta da
infarto e ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale Moscati di
Taranto,situazione
che aveva costretto il sindaco ,dietro denuncia pubblica dello
slai
cobas,a emettere una ordinanza per ripristinare
l'erogazione
dell'acqua per gravi rischi per l'igiene e la salute pubblica,è
deceduta
questa mattina alle 07,45.
Appena avuta la notizia un centinaio di
cittadini del quartiere si sono ritrovati sotto la sede AQP di Taranto
in v.le Virgilio,
per denunciare il grave pregiudizio che AQP ha
mostrato nei confronti di via Togliatti ed 9,dove lo stesso
risiedeva,ma
anche di altre palazzine
tra le quali via XXV aprile 42 lotto 8 e
14 lotto 3,ecc.
La motivazione del mancato riallaccio al
servizio,anche se provvisorio,che AQP ha dato è che i condomini
ancora
privi del servizio sarebbero
senza contratto,come se il diritto alla
salute motivante la ordinanza,fosse garantito da un pezzo di carta.
E'
bene ribadire che gli inquilini in questione sono naturalmente
disponibili a regolarizzare la loro posizione e a pagare i relativi
consumi
nonchè le eventuali morosità debitamente ridimensionate
,perchè è altrettanto necessario ribadire che le responsabilità
vanno
distribuite
tra AQP,Comune,IACP e cittadini morosi,non vanno invece
scaricate tutte sugli inquilini dietro l'arma del ricatto,come
purtroppo
avviene.
A questo proposito AQP mostra dei contratti sottoscritti da
interlocutori non riconosciuti dagli inquilini e rappresentanti
poco
rappresentativi
che prevedono il rientro delle morosità con rate
inesigibili perchè incompatibili con le condizioni economiche dei
cittadini e estorti con l'arma
del ricatto della
sospensione,costringendo gli inquilini a sottoscrivere accordi che mai
potranno onorare.
Per mettere fine a questa situazione di illegalità
"condizionata"
chiediamo l'autorevole intervento del
Presidente per ribadire il concetto,già espresso in molte
occasioni,che
l'acqua è un bene
pubblico e che deve essere garantito.E' necessario
l'intervento del Presidente per spiegare bene che la gestione
pubblica
di
un bene così importante per la sopravvivenza ,a differenza
della
gestione privata,pensa al bene comune e alla salute dei cittadini,
concetto
che al q.re Paolo VI di taranto ,tra sospensioni indiscriminate
durante
le temperature insostenibili di questi giorni,che hanno causato
già una
prima vittima e che mette a rischio molte altre vite,non è più così
chiaro.
Chiediamo pertanto una assunzione di responsabilità da parte
di tutte le istituzioni coinvolte,nonchè di AQP e IACP,per fissare un
tavolo capace
di soluzioni accettabili che permettano a un migliaio
di famiglie di rientrare nella legalità,come già avvenuto per via
Crispi.
Chiediamo inoltre il ripristino immediato del servizio a
tutte le palazzine ancora prive di un bene così fondamentale per la
vita,per
scongiurare altri gravi danni alla salute delle persone, dei
quali riterremo responsabili tutte le istituzioni .
Nell'attesa ci
riserviamo di adoperare ogni azione di lotta necessaria a garantire la
vita delle persone ,nonchè la parità di diritto alla salute,
diritto che non viene riconosciuto soltanto agli abitanti delle
palazzine
escluse dalla attuazione della ordinanza .
slai cobas per il
sindacato di classe
taranto 27-7-2010
Esponenti
di Sinistra ecologia e libertà e Rifondazione entrano nel cda Arim
Spa che gestisce privatamente l'acqua pubblica.
Ieri,
mercoledì 8 luglio 2010, ci é giunta la notizia che nel
nuovo Consiglio d'Amministrazione dell'Arin Spa sono stati
nominati il segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà,
Peppe De Cristofaro, e Domenico De Falco, membro di
Rifondazione Comunista.
Questi due partiti che hanno aderito a livello nazionale nel
comitato sostenitore per il referendum, e che in Campania si
sono mobilitati nella raccolta firma, sono
in chiaro contrasto con la posisione del Forum nazionale dei
movimenti dell'acqua, accettando la nomina di propri
esponenti nel CdA di una Società per azione. |
In
questi mesi, ci siamo mobilitati nella raccolta firma per proporre tre
quesiti referendari che hanno lo scopo di abrogare le leggi che in
Italia costringono gli enti locali ad organizzare gare di appalto per
aprire il mercato dell'acqua ai privati. La scelta di tre quesiti per
abrogare 3 articoli di 2 leggi diverse vuole permettere di tornare ad
una situazione in cui i comuni saranno liberi di scegliere il tipo di
gestione che vogliono, e quindi di potere ripubblicizzare l'acqua
liberamente .
Ricordiamo che il secondo quesito, che vuole l'abrogazione
dell'articolo 150 della legge 152/2006, esprime nettamente
l'opposizione dei movimenti dell'acqua alla gestione del servizio
idrico con Società per azioni, esse siano con una partecipazione
pubblica o meno.
Una società per azione, anche se detta Spa pubblica é sempre una
società di diritto privato, società che per definizione tende a fare
profitto. Riteniamo che l'acqua sia un bene comune fondamentale e che
la sua gestione debba essere assolutamente pubblica, senza che nessuno
possa fare profitto su un bene che consideriamo un diritto e non una
merce. Per questo chiediamo da anni la ripubblicizzazione totale del
servizio idrico.
Aderendo
al comitato sostenitore per il referendum, e partecipando alla
raccolta firma per i referendum, Sinistra Ecologia e Libertà e
Rifondazione Comunista si erano quindi schierati nettamente con la
linea del Forum Italiano dei movimenti per l'acqua pubblica.
Ma a Napoli, accettando di sedersi nel Cda di una Società per azione,
la loro situazione é più che ambigua.
Questa scelta non é solo incoerente, ma é anche una scelta grave
perché danneggia la battaglia in corso da anni a Napoli per arrivare
alla gestione pubblica. Il Comitato acqua Napoli ha sempre rifiutato
l'affidamento della gestione del servizio idrico ad aziende Spa, e se
questi due partiti avessero rifiutato i posti proposti, questa scelta
avrebbe rafforzato la nostra campagna.
Domenico
De Falco e Rifondazione Comunista sostengono che il mandato é stato
accettato con «l'impegno di operare per la ripubblicizzazione
dell’acqua in piena sintonia con lo spirito referendario e con la
consapevolezza del ruolo decisivo che questo organo avrà nei prossimi
mesi.»
Questa é la scelta del partito, ma non é certo la nostra posizione.
Questo Consiglio d'amministrazione nominato per 6 o 8 mesi sarà
sicuramente uno degli ultimi, se non l'ultimo dell'attuale
amministrazione Iervolino. Lavorare dall'interno per arrivare alla
ripubblicizzazione totale diventa pressoché impossibile, considerando
che le prossime elezioni amministrative sono previste a Napoli per la
primavera del 2011.
Ricordiamo
che il 30 giugno del 2006, i sindaci di Ato 2 deciserò di ritirare la
delibera del 23 novembre 2004 che affidava la gestione dell'acqua ai
privati. La Iervolino si espresse chiaramente a favore della gestione
pubblica in house. In questi mesi, il sindaco Iervolino ha anche
firmato per i nostri tre quesiti, esprimendosi in questo modo, in
presenza della stampa, a favore della gestione pubblica del servizio
idrico.
La nomina di questo nuovo Cosiglio di Amministrazione dell'Arin Spa é
quindi in netta opposizione con le dichiarazioni precedentemente
fatte.
Non
solo a Napoli, ma in tutt'Italia, é chiara la posizione del Pd e del
Pdl; entrambi questi partiti sono contrari alla gestione pubblica.
Ci saremmo però aspettati da chi si é mobilitato per
raccogliere le firme per i nostri referendum un rifiuto di dividersi
con Pd e Pdl i seggi del Cda dell'Arin Spa. Allineandosi
alle scelte di Pd e Pdl, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione
comunista sono in contrasto con la linea del Comitato campano per
l'acqua pubblica.
Vogliamo però ringraziare i militanti di Rifondazione comunista che
in provincia di Napoli si sono apertamente opposti alla scelta del
loro partito e che in questi mesi di campagna si sono mobilitati con
noi per la raccolta firma dando un enorme contributo.
Comitato
campano per l'acqua pubblica
Carissimi
purtroppo siamo in forte ritardo sulla certificazione delle firme ,
molti territori ancora non hanno provveduto alla consegna dei moduli
certificati.
Vi invito a accellerare sulla certificazione e a contattarmi entro
lunedì mattina per organizzare la consegna dei moduli.
Vi giro la nota del comitato nazionale che chiede appuinto di
accellerare sulla certificazione e spedizione delle firme.
Ciao
Riccardo
349 8253718
ciao a tutti,
vi inoltro la comunicazione dalla dalla segreteria nazionale, si
tratta delle certificazioni che richiedono una VELOCE ACCELLERATA....
a tale proposito, vi invito a leggere con attenzione quanto segue e
a consegnare i moduli già certificati ai referenti provinciali
entro domenica 26 giugno. Aspetiamo notizie
A presto
Margherita Ciervo
Carissime e carissimi,
inoltro la mail della segreteria nazionale contenente importanti
indicazioni sulla fase di certificazione.
Come vedete è necessario velocizzare il processo di
certificazione e raccolta e dai dati che mi avete fornito
telefonicamente, sia sulla certificazione che sulla raccolta dei
moduli dal territorio, tranne poche eccezioni siamo fortemente in
ritardo. Se continuassimo al ritmo attuale non riusciremmo neanche a
coprire il 50 % delle firme raccolte al Sud.
Quindi vi chiedo di fare della certificazione la priorità assoluta
e di riorganizzare il vostro lavoro affinchè si possa rientrare
nelle percentuali che la segreteria ha comunicato. Abbiamo
verificato che all'arrivo dei moduli c'è un lavoro di controllo
capillare che ha bisogno di tempo, soprattutto nel caso in cui
occorra intervenire perchè non si annullino dei moduli a causa di
piccole e grandi imprecisioni. Quindi la programmazione del lavoro
va necessariamente accelerata per consentirci di consegnare tutto in
tempo, spedendo al più presto dai comitati regionali la percentuale
programmata di moduli certificati.
So che avete già fatto tanto ma si tratta dello sprint finale per
non vanificare il lavoro che già eroicamente avete costruito.
Chiedo la cortesia a oguno di voi di girare questa comunicazione a
tutti i referenti con cui siete in contatto, compresi i referenti
territoriali di partiti politici, sindacato, mondo associativo, con
i quali avete costruito la raccolta.
Segnalatemi tempestivamente la presenza di problemi organizzativi
sul territorio, sia nella fase di raccolta che in quella di
certificazione (enti locali che non vi hanno comunicato nulla,
impedimenti e ostacoli di vario genere), affinchè dalla Segreteria
nazionale si possa intervenire laddove è possibile.
Grazie a tutti
Martina
-------- Messaggio originale --------
Care/i,
la data della consegna dei moduli si avvicina rapidamente e,
nell'ottica di portare a termine il lavoro svolto, ci siamo dati
una tempistica per la spedizione dei moduli certificati a
Roma.
Ci rendiamo conto dell'enorme lavoro che tutt* state facendo, ma
è importante effettuare le spedizioni per tempo, dato che sarà
necessario un margine di tempo per effettuare il controllo e
preparare le scatole per la consegna; allo stesso modo pensiamo
che anche a livello locale possa essere comodo scaglionare il
lavoro piuttosto che concentrarlo tutto alla fine.
La tempistica per la spedizione sarà (vedere tabella allegata):
- il 30% delle firme raccolte entro il 26 giugno
- il 70% delle firme raccolte entro il 3 luglio
- il 100% delle firme raccolte entro il 10 luglio
Per quanto riguarda il controllo segnaliamo le risposte ad
alcune domande frequenti che ci vengono fatte in questa fase:
-
Il numero delle firme autenticate deve essere uguale a
quello di quelle certificate?
-
NO. Non correggete il numero delle firme autenticate per
farle combaciare con quelle certificate. E' possibile che le
autenticate siano di più delle certificate.
NOTA: Se un comune, nell'operazione di certificazione,
cancella firmatari non residenti nel comune stesso, quella firma
rimane comunque valida e dunque non va corretto il numero
complessivo di firme autenticate.
-
Quanti e quali timbri servono per l'autentica?
-
Per autenticare il modulo serve la firma dell'autenticatore,
con o senza timbro personale, e quello tondo dell'Ente o
istituzione che rappresenta.
L'esempio lo potete vedere dalle immagini in allegato
-
La parte finale del modulo relativa alla
certificazione deve essere compilata necessariamente?
-
I certificati dei comuni possono essere spediti via
FAX?
-
NO, i certificati devono essere originali per cui devono
essere inviaiti dalle singole amministrazioni in triplice
copia.
--
Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06/97615507 Fax 06 68136225
Lun.-Ven. 10:00-19:00;
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org
--
Paolo Carsetti
Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333
6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org
la posizione di DiPietrangelo
PD
http://www.brindisireport.it/acqua-di-tutti-ma-aqp-diventi-una-public-company/
DATI AL 16
maggio 2010 RACCOLTA FIRME a Brindisi
E PROVINCIA
Citta
|
16 maggio
|
9 maggio
|
1-2 maggio
|
25 aprile
|
Totale
|
Brindisi
|
205
|
480
|
560
|
505
|
1750
|
Villa castelli
|
|
160
|
120
|
120
|
400
|
Oria
|
|
|
|
70
|
70
|
Ostuni
|
100
|
180
|
350
|
380
|
1010
|
Francavilla
|
153
|
0
|
540
|
140
|
833
|
Mesagne
|
|
0
|
100
|
160
|
260
|
Fasano
|
|
0
|
40
|
213
|
253
|
Cisternino
|
|
150
|
40
|
183
|
373
|
Sandonaci
|
|
76
|
10
|
90
|
176
|
Torre S.S.
|
96
|
0
|
281
|
105
|
482
|
S. Pancrazio
|
167
|
80
|
140
|
110
|
497
|
Carovigno
|
26
|
34
|
44
|
46
|
150
|
Erchie
|
|
0
|
40
|
|
40
|
S. Pietro Vernotico
|
280
|
|
|
|
280
|
S. Michele Salentino
|
|
|
20
|
|
20
|
Cellino S.M.
|
|
250
|
|
|
250
|
totale
|
1027
|
1410
|
2285
|
2122
|
6844
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ZANOTELLI A MESAGNE IL 24 MAGGIO PER LA
DIFESA DEL L'ACQUA E I BENI COMUNI |
|
|
|
1-2
maggio 2010
a Brindisi
eccezionale
due giorni di raccolta firme per l'acqua
Domenica
pomeriggio raccolte circa duecento firme e le persone hanno fatto le
file ai banchetti per firmare. Esposta la mostra inchiesta di
pugliantagonista sulla devastazione di coste, falde acquiferee bacini
a Brindisi. di notevole aiuto la presenza costante del consigliere
comunale Guadalupi ( eletto SEL) come verificatore delle firme
1 maggio 2010 in provincia di Brindisi
con cortei sindacali e raccolta firme referendum acqua
FRANCAVILLA Fontana *
CGIL-CISL-UIL effettuano un corteo per le vie della città che
si conclude
con il saluto del Sindaco ed il comizio di un dirigente sindacale
provinciale. Al termine, presso la sede del Comune, si procede alla
premiazione di lavoratrici e lavoratori che negli anni si sono
particolarmente distinte/i, con consegna di targhe ricordo;
- *S.PIETRO VERNOTICO*
Dibattito pubblico serale in piazza,
organizzato da CGIL-CISL-UIL sui
temi della crisi, del welfare e dello sviluppo, cui prenderanno parte
i tre
segretari provinciali, il sindaco della città, un consigliere
regionale ed
un assessore provinciale locali. Seguirà uno spettacolo musicale;
- *CEGLIE MESSAPICA*
Corteo per le vie cittadine, organizzato da CGIL-CISL-UIL, con inizio
alle
ore 18 e comizio conclusivo a cura di un dirigente sindacale
provinciale. Al
termine spettacolo con un gruppo locale di musica popolare.
per la cgil BRINDISI Camera del Lavoro - Via Togliatti, 44
Brindisi - referente Giuseppe
Ciracì 3299032504
iniziative di raccolta firme
il 25 aprile in provincia di Brindisi
Ciao a Tutti
Sono state 2045 le firme raccolte durante il primo fine settimana in
provincia di Brindisi , oltre 12000 in Puglia e più di 100.000 in
Italia.
Un risultato importante ottenuto grazie all'apporto di tanti volontari
che hanno dedicato tempo ed energie per una battaglia concreta di
democrazia e diritti.
Molti hanno segnalato d'essere a corto di moduli. Qui a Brindisi ne
abbiamo altri 96 che stiamo facendo vidimare dal Tribunale.
Per il fine settimana saranno quindi pronti .
Per gli amici e compagni di Brindisi l'appuntamento è per oggi alle
19,00 presso l'Ostello della Gioventù al Casale per organizzare il
calendario delle iniziative per il mese di maggio.
E' importante la presenza di tutte e tutti .
A presto
Riccardo
Riassunto raccolta firme 25 aprile
Brindisi 420
Villa Castelli 120
Oria
70
Ostuni 388
Francavilla 140
Mesagne 160
Fasano 213
Cisternino 183
Sandonaci 90
Torre Santa Susanna 105
San Pancrazio 110
Carovigno 46
Totale 2045
Il fine settimana del 24 e 25
aprile inizia in tutta Italia la raccolta
firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua. In
centinaia di
piazze italiane saranno allestiti i banchetti. L'anniversario
della
Liberazione dal nazifascismo è occasione per liberare anche l'acqua
dal
mercato e dal profitto.
I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall´attuale
governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in
passato
che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l´acqua
una merce
e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.
Dal punto di vista normativo, l´approvazione dei tre quesiti rimanderà,
per
l´affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del
Decreto
Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni
caso, ad
enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come
strutturalmente e funzionalmente "privo di rilevanza
economica", servizio di
interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.
Verrebbero poste le premesse migliori per l´approvazione della legge
d´iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal
*Forum
italiano dei movimenti per l´acqua*, corredata da oltre 400.000 firme
di
cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il
confronto
sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi
tale
solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo
democratico e
la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle
comunità
locali.
Diventa anche tu una staffetta del bene comune, *firma e fai firmare
il 25
aprile in Provincia di Brindisi a :*
*Brindisi * Piazza Vittoria dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21
*Villa Castelli * C.so Vittorio Emanuele
*Torre Santa Susanna* Manifestazione *25 APRILE SEMPRE* -
Cortile Campo di
Hockey dalle 9,30-12,30 e dalle 16,00 ale 23,30
*Oria *Piazza Lama dalle 9 alle 13
*Cisternino* Villa Comunale dalle 10 alle 13 e
dalle 17 alle 20
*San Pancrazio* piazza Umberto I dalle 10 alle 20
*Mesagne* Villa Comunale ( vicino Madonna votiva )
*Ostuni *Piazza della Libertà dalle 9,00 alle 22,00
*Fasano *Piazza Ciaia dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22
*Brindisi * Piazza Vittoria dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21
*Villa Castelli * C.so Vittorio Emanuele nei pressi della FdS
*Torre Santa Susanna* Manifestazione *25 APRILE SEMPRE* -
Cortile Campo di
Hockey dalle 9,30-12,30 e dalle 16,00 ale 23,30
*Oria *Piazza Lama dalle 9 alle 13 presso il gazebo di SEL
*Cisternino* ( in attesa di luogo ed orario )
*San Pancrazio* piazza Umberto I dalle 10 alle 20
*Mesagne* Villa Comunale ( vicino Madonna votiva )
*Ostuni *Piazza della Libertà dalle 9,00 alle 22,00
*Fasano *Piazza Ciaia dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22
Altre iniziative gia Programmate:
Iniziative programmate a *Torre Santa Susanna* (Br) per il mese
di maggio
*1 maggio*
Fiera Santa Susanna - Largo Pozzi - Torre Santa Susanna - Dalle
9,30-12,30 e
dalle 16,00 ale 20,30
*2 maggio*
Fiera Santa Susanna - Largo Pozzi - Torre Santa Susanna - Dalle
9,30-12,30 e
dalle 16,00 ale 20,30
*6 - 13 - 20 - 27 (giovedi') maggio*
Mercato settimanale - Largo Pozzi - Torre Santa Susanna - Dalle
9,00-11,30
*9 - 16 - 23 - 30 (domenica) maggio*
Piazza Umberto I - Torre Santa Susanna - Dalle 9,30-12,30
*Ostuni*
- 24 Aprile dalle ore 9.00 alle ore 13 ad Ostuni presso il chiosco
nell'area
del mercato settimanale;
- 25 Aprile dalle ore 9.00 alle ore 22 ad Ostuni presso Piazza della
Libertà;
- 1 Maggio dalle ore 9.00 alle ore 22 ad Ostuni presso Piazza della
Libertà;
La
prima riunione provinciale a LECCE
sarà Giovedì
15 APRILE,
ore 17.30, presso la sede dei Missionari Comboniani, via per
Maglie, km 5, Cavallino (Lecce).
Referenti:
Sud Salento:
Teresa Fiocco dottoressafiocco@libero.it
338/4685004);
Nord Salento:
Maria Grazia Simmini simmaria@inventati.org
320/8433377)
Il 24 Aprile parte in tutta Italia la raccolta
firme
Il 31 marzo sono stati depositati presso la Corte
di Cassazione di Roma i
quesiti per i tre referendum che chiedono l´abrogazione
di tutte le norme che hanno portato alla privatizzazione dell´acqua
e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce... Leggi
tutto
Tutte e tutti insieme abbiamo deciso di
lanciare, a partire dal 24 di aprile, una grande campagna di raccolta
firme per la promozione dei quesiti referendari
Perchè
tre referendum sull´acqua
Il
costituendo Comitato Promotore
I
referenti territoriali della campagna referendaria
I
materiali per la raccolta firme
Leggi
la relazione introduttiva e i tre quesiti referendari
Perché si scrive acqua ma si legge democrazia
Approfondimenti
sulla campagna referendaria
http://www.acquabenecomune.org/index.php
Brindisi 12
aprile 2010 costituzione comitato provinciale referendum "Acqua Bene Comune
Oggi
, presso il CSV Poiesis , presenti rappresentanti di associazioni e
movimenti sul territorio provinciale si è costituito il
comitato provinciale che si mobiliterà per la raccolta delle firme
sul territorio della provincia di Brindisi e che ha già fissato la
prima iniziativa pubblica nei vari comuni per la data del 25 aprile,
festa della Liberazione compresa quella dalle protervie mercantili e
politiche sui beni primari come l'acqua. Come Pugliantagonista
aderendo, intendiamo la campagna raccolta firme come momento non solo
come passaggio burocratico forzato per il referendum, ma momento
di sensibilizzazione delle coscienze e formazione di quel rapporto
partecipativo tra le forze referendarie e le popolazioni che vivono
sui territori, stimolando forme di
autocoscienza capaci di far ripartire lotte che partano
dai bisogni diretti popolari. Se questo obbiettivo sarà raggiunto si
potrà cominciare a sperare che si raggiunga il quorum di voti
necessario per la vittoria referendaria.
Quindi
evitare di fare gli acchiappafirme bensì di essere nelle
piazze, sui luoghi di lavoro, orecchie e voce dei bisogni quotidiani e
delle piccole ingiustizie subite da pensionati, giovani,
cassintegrati, famiglie
Quindi
Acqua , ma non solo... preparandoci ad un prossimo referendum sul
ritorno al nucleare in Italia.
la
redazione di Pugliantagonista.it
Foto
e report su
Comitato
pugliese "Acqua Bene Comune
REPORT
mercoledì 31 marzo2010, si è svolta la prima assemblea regionale
referendaria convocata dal Comitato pugliese "Acqua Bene
Comune" che ha visto una partecipazione straordinaria
(associazioni, sindacati, media locali, parrocchie, partiti e singoli
cittadini): almeno un centinaio di persone.
Qui di seguito (e in allegato) un breve riepilogo, per punti, di
quanto discusso e deciso durante la riunione.
PRESENTAZIONE QUESITI REFERENDARI. Questi
ultimi, insieme alla relazione introduttiva e altri materiali, sono
disponibili sul sito: www.acquabenecomune.org)
COSTITUZIONE DEL COMITATO PROMOTORE REFERENDARIO PUGLIESE. Il Comitato
pugliese "Acqua Bene Comune"
ha promosso la costituzione del Comitato Referendario sull´ACQUA
a cui possono aderire tutte i gruppi e le realtà (associazioni,
parrocchie, sindacati, partiti, media,
ecc.) che vogliano partecipare attivamente alla campagna referendaria.
A margine i primi componenti del Comitato
Referendario sull´ACQUA.
VADEMECUM PER LA RACCOLTA FIRME. Durante la riunione è stato
distribuito e presentato il vademecum
della raccolta firme (disponibile in formato PDF
su: www.meetup.com/ilgrillaio-altamura/files).
E´ fondamentale che tutte le realtà impegnate nella raccolta firme
leggano con attenzione il vademecum. Per
ogni dubbio ci si può rivolgere ai
referenti tecnico-giuridici del Comitato promotore: Loretta Moramarco
(lorettamoramarco@gmail.com)
e Ivan Scarcelli (e-mail: ivanscar@tin.it;
cell.: 333/1851235).
RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM. DATE E SCADENZE.
12 aprile: entro tale data la segreteria nazionale invierà i moduli
per la raccolta firme alle sedi provinciali (alle quali faranno
riferimento i rispettivi gruppi territoriali per riceverli).
22 aprile: vidimazione dei moduli e distribuzione nei vari territori.
Oggi è giunta la notizia dalla segreteria nazionale che, poiché i 90
giorni di tempo per la raccolta firme partono dalla data del primo
modulo vidimato, i primi moduli andranno tassativamente vidimati il 22
aprile e non prima. Dovranno arrivare presso i comitati locali il 23
aprile, in modo da poter iniziare la raccolta firme il 24.
Non dovranno essere vidimati tutti i moduli che arriveranno
presso le sedi regionali, ma solo un quarto di questi (25%).
Come stabilito, i referenti di Bari e Lecce si incaricano di
fare autenticare i moduli dalle rispettive Corti d´Appello. Tuttavia,
per snellire il lavoro e dato i tempi ristrettissimi (dal 22 al 24), i
gruppi che possono fare "autonomamente", facendo autenticare
i moduli nel proprio Comune (o al Tribunale di riferimento), lo
comunichino quanto prima a: segreteriareferendumacqua@gmail.com)
25 aprile. Inizio ufficiale della campagna referendaria per la
raccolta firme.
CALENDARIO PUGLIESE PER LA RACCOLTA FIRME.
Entro (al più tardi) - domenica 18 aprile
Le associazioni e gruppi (sindacale, politico, ecc.) devono
indicare il calendario delle proprie iniziative per la raccolta firme
(luogo, data, orario), iniziando da quella dalla giornata del 25
aprile (con la presenza, ad esempio, nelle iniziative organizzate per
la Festa della Liberazione).
I partiti devono indicare la lista dei rispettivi assessori e
consiglieri (comunali, provinciali, regionali) disponibili ad
autenticare le firme.
Le realtà nazionali strutturate sui territoriali regionali (partiti,
sindacati, associazioni) devono indicare i nomi e i contatti dei
rispettivi referenti territoriali.
Entro il 20 aprile saranno resi noti e pubblicati sul sito del Forum
italiano dei Movimenti per l´Acqua: il calendario delle iniziative;
gli istituzionali disponibili all´autenticazione delle firme
(suddivisi per Comuni/Province).
N.B. Dato l´alto numero di gruppi costituenti il Comitato
Referendario pugliese, è molto importante che tutti rispettino le
date e le scadenze stabilite in assemblea e su indicate, al fine di
permettere un migliore coordinamento delle iniziative, una più
efficace gestione della campagna referendaria e una maggiore incisività.
COSTITUZIONE DELL'UFFICIO STAMPA.
E´ stato istituito un gruppo stampa con il compito di tenere i
rapporti con l´ufficio stampa nazionale del Comitato promotore e di
promuovere sui media regionali la raccolta firme e la campagna
referendaria.
Il gruppo stampa è composto da Angelo d´Angeli (Il Barometro),
Enrico Consoli (Linkredulo), Milena Fiore (PdCI-TV), Valerio Vettori
(Radio Luogo Comune), Sabino Di Chio (Pensa Libero), Federico Cuscito
(Comitato pugliese).
La prima riunione del gruppo stampa è fissata per martedì 13 aprile
alle ore 20.00 presso l´Osservatorio Sud (Via Buccari, 120/b).
MATERIALE PUBBLICITARIO.
Michele Ranieri di Qui Bari Libera ha dato la disponibilità come
grafico.
AUTOFINANZIAMENTO PER LA CAMPAGNA REFERENDARIA
Durante l´assemblea sono state avanzate le seguenti proposte per la
raccolta fondi:
- Raccolta fondi (a contributo libero) durante le iniziative
- Contributo da parte delle associazioni/gruppi/realtà - secondo le
proprie disponibilità - aderenti al Comitato referendario Acqua.
Le somme vanno versate attraverso bonifico sul conto corrente di
Ingegneria Senza Frontiere che ha assunto la tesoreria del Comitato
pugliese "Acqua Bene Comune" per l´anno 2010.A scadenza
bimensile il tesoriere (Alessandra Aquilino) invierà il resoconto
delle entrate/uscite.
Dati per il bonifico.
Intestazione: Ingegneria Senza Frontiere - Bari
Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Agenzia 5 (Bari)
IBAN IT69
G053 8504 0050 0000
0004 950
Causale: referendum acqua
N.B. E´ di FONDAMENTALE IMPORTANZA indicare la causale
MONITORAGGIO RACCOLTA FIRME
Questo ci serve per capire come va la raccolta, ed eventualmente
"ritirarla" in corso d'opera: a scadenza settimanale (ogni
domenica entro le 16.00) i vari gruppi dovranno comunicare i dati ai
referenti provinciali (affinché possano essere trasmessi al nazionale
entro il lunedì mattina).
A breve sarà attivata una mailing list del Comitato pugliese
referendario ACQUA, affinché non venga "intasata" la
mailing list regionale con email tecnico-organizzative.
COSA FARE PER ADERIRE AL COMITATO REFERENDARIO ACQUA DELLA PUGLIA:
- inviare un´email di adesione indirizzata a: segreteriareferendumacqua@gmail.com
- indicare un referente
- indicare il calendario delle iniziative per la raccolta firme.
I REFERERENTI DEL COMITATO REFERENDARIO PUGLIESE SULL'ACQUA
REFERENTE REGIONALE:
Margherita Ciervo; margrita@libero.it;
339/6894675
REFERENTI PROVINCIALI:
BARI. Federico Cuscito (federico.cuscito@live.it;
327/9525467)
BAT. Vincenzo Spina (spina-vincenzo@hotmail.it;
320/2480346)
BRINDISI. Riccardo Rossi (riccardo.rossi@enea.it,
349 8253718)
LECCE. Teresa Fiocco (dottoressafiocco@libero.it);
Maria Grazia Simmini (simmaria@inventati.org)
TARANTO. Giovanni Vianello (jvianello@gmail.com,
328/6733595)
FOGGIA. Beppe Di Brisco (foggiattac@yahoo.it)
COMITATO REFERENDARIO PUGLIESE SULL'ACQUA
Associazioni
ABAP
Acquamura (Altamura)
Adelante ODV (Torre Santa Susanna)
Azione Cattolica (Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovanizzao-Terlizzi)
Circolo Arci-Zona Franca (Bari)
Comitato Due Sicilie Puglia
Comitato territoriale Contratto Mondiale sull'Acqua
Consulta dell´Ambiente Comune di Bari
CISS/ Cooperazione Internazionale Sud Sud (Bari)
Comitato "S. Marco - Japigia" (Bari)
Emergency Provincia di Brindisi
Fabbrica di Nichi (Canosa, Bitetto, Matina Franca, Terlizzi)
Forum Permanente di Ostuni
Giovani Mente Attive (Modugno)
Gruppo "Educhiamoci alla Pace" (Bari)
HUIPALAS (Brindisi)
ISF - Ingegneria Senza Frontiere (Bari)
L´ARCA, Centro d´Iniziativa Democratica (Bari)
Laici Comboniani (Bari, Lecce)
Legambiente (Bari, Molfetta)
Libera Associazione di Binetto
Libera (Taranto)
Meet-up "Il grillaio" (Altamura)
Meet-up "Il Collettivo Grillo" (Barletta)
Meet-up "Cento Masserie" (Crispiano)
Molino d´Arte (Altamura)
No Discarica (Palo del Colle)
Osservatorio Sud (Bari)
Pensa Libero (Bari)
Qui Bari Libera
Salvaterra (Bari)
Salute Pubblica (Brindisi)
Sud In Movimento (Grottaglie)
Sviluppo Sostenibile (Bari)
Rete 28 Aprile (Brindisi)
Tre Ruote Ebbro (Locorotondo)
WWF
Enti Locali
Comune di Terlizzi
Istituzionali
Rocco Alò Assessore di Villa Castelli (BR)
Media
Il Barometro
Linkredulo
PdCI-TV
Radio Luogo Comune
Parrocchie
San Marcello (Bari)
Partiti
IDV Puglia
PRC Puglia
PRC (Corato, Molfetta)
SEL Puglia
SEL (Adelfia, Bari, Palo Del Colle)
Sinistra Critica
VERDI Puglia
Sindacati
CGIL Canosa
COBAS Puglia
FP CGIL Puglia
RdB Puglia
UILCEM-UIL AQP
VEDI ANCHE INIZIATIVE IN PUGLIA
Acqua pubblica: Hasta la
Victoria, siempre!Raccogliamo le firme!
di Padre Alex Zanotelli e comitato acqua pubblica pugliese
Questo è l´anno dell´acqua, l´anno in cui noi italiani dobbiamo
decidere se l´acqua sarà dichiarata merce o proclamata diritto
fondamentale umano.
Il 19 novembre 2009, il governo Berlusconi ha votato , con ricorso
alla fiducia,la legge Ronchi che radicava ed ampliava un processo di
privatizzazione dell´acqua che non ha uguali in Europa. Con questa
legge l´acqua è posta sul mercato, sottoposta alle regole della
concorrenza e del profitto. E´ la sconfitta della politica e la
vittoria dei potentati economico-finanziari. E´ la vittoria del
mercato, la mercificazione della creatura più sacra che abbiamo.
Privatizzare l´acqua è una bestemmia,una bestialità: è come
pensare di privatizzare la Madre, perché tutta la vita nasce dall´acqua.
Questa legge sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo
paese, che , per l´aumento delle tariffe (ad Aprilia dove l´acqua è
stata privatizzata, le bollette sono salite del 300%!), troveranno
sempre più difficile pagare le bollette dell´acqua. Ma la
privatizzazione dell´acqua sarà pagata soprattutto dai poveri del
Sud del mondo. Infatti se oggi abbiamo 50 milioni di morti per fame
all´anno, domani avremo 100 milioni di morti per sete. Ecco
perché ho detto ai deputati che hanno votato per la privatizzazione
dell´acqua :"Le vostre mani grondano sangue!".
Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso
dell´umanità("l´oro blu"), bene che andrà sempre più
scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei
ghiacciai e dei nevai) sia per l´incremento demografico.
Noi riteniamo invece che l´acqua è un diritto fondamentale
umano, che deve essere gestito dai Comuni , a totale capitale
pubblico, che hanno da sempre il dovere di garantirne la
distribuzione per tutti, al costo più basso possibile, senza essere
S.P.A.
Purtroppo il nostro governo, con la legge Ronchi, ha scelto un´altra
strada , quella della mercificazione dell´acqua per tutti i Comuni
del nostro paese.
Ma sono convinto che la vittoria dei potentati economico-finanziari si
trasformerà in un boomerang.
E´ già oggi notevole la reazione popolare contro questa decisione
immorale.Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull´acqua mi
inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria
culturale, che ora deve diventare politica.
Ecco perché il Forum Italiano dei Movimenti per l´Acqua lancia
ora il referendum abrogativo della legge Ronchi che dovrà
raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. Ma
non sarà un referendum solo abrogativo, bensì una vera e propria
consultazione popolare su un tema molto chiaro:o la privatizzazione
dell´acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico.
Noi chiediamo di rispondere con 3 Sì per l´acqua pubblica ai tre
quesiti referendari.
A livello locale chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati
in difesa dell´acqua , che siano poi capaci di coordinarsi a livello
provinciale e regionale. Chiediamo a tutti i gruppi e comitati di fare
pressione prima di tutto sui propri Comuni affinché convochino
consigli monotematici per dichiarare che l´acqua è un bene di
non rilevanza economica. Questo apre la possibilità di affidare la
gestione dell´acqua ad un soggetto di diritto pubblico. Abbiamo
bisogno che migliaia di Comuni si esprimano. Potrebbe essere questo un
altro referendum popolare propositivo.
Solo un grande movimento trasversale potrà regalarci una grande
vittoria per il bene comune. Sull´acqua ci giochiamo tutto,
anche la nostra democrazia.
Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l´ha fatta Parigi( la patria delle
grandi multinazionali dell´acqua, Veolia e Ondeo,, che
stanno mettendo le mani sull´acqua italiana ).Ce l´hanno fatta
nazioni come l´Uruguay, Ecuador, Bolivia. Ce la possiamo fare anche
noi.
Mobilitiamoci! E´ l´anno dell´acqua!
22 marzo 2010
Assemblea
regionale per l´organizzazione del REFERENDUM sull´ACQUA di mercoledì
31 marzo2010,
Ciao a tutti,
sul sito trovate la rassegna stampa relativa al 20 e 21 marzo, con più
di 30 articoli tratti da vari quotidiani che hanno scritto del nostro
corteo e della meravigliosa manifestazione di sabato 20 marzo http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7094.
Inoltre, vi invitiamo (per una questione logistico - organizzativa) a
confermare la vostra presenza all´assemblea regionale per l´organizzazione
del REFERENDUM sull´ACQUA di mercoledì 31 marzo, alle ore 16.30,
presso l´Osservatorio Sud (Via Buccari, 120/b - Bari).
Vi chiediamo inoltre, di inoltrare il seguente invito ai gruppi e alle
associazioni (o singoli cittadini) che pensate possano essere
interessate a partecipare attivamente. L´obiettivo è quello di
costituire un comitato referendario in ogni Comune.
A presto e buona giornata
Margherita
Ciao a tutti,
In vista dell´organizzazione per la raccolta firme per il REFERENDUM
abrogativo delle norme che hanno privatizzato l´acqua, è stata
convocata una riunione regionale per
MERCOLEDI´ 31 MARZO ore 16.30,
presso l´OSSERVATORIO SUD (Via Buccari, 120/b - BARI).
o.d.g.
- presentazione dei quesiti referendari
- costituzione del Comitato promotore referendario Pugliese
- organizzazione delle iniziative di raccolta firme e altre a sostegno
del referendum
E´ importante che tutte le associazioni e le realtà che fanno parte
del Comitato prendano parte alla riunione. Chi fosse per qualche
motivo impossibilitato a farlo e intende, comunque, partecipare
attivamente alla raccolta firme per il Referendum deve darne
comunicazione al seguente indirizzo: segreteriacomitatopugliese@gmail.com
Sono invitate a partecipare, in particolare, tutte le associazioni, i
partiti e i sindacati pugliesi, le cui organizzazioni nazionali fanno
parte del Comitato promotore (che trovate qui di seguito elencate).
Restiamo in attesa di notizie. A presto e buona giornata
Comitato pugliese "Acqua Bene Comune"
p.s. sul sito trovate la rassegna stampa relativa al 20 e 21 marzo,
con più di 30 articoli tratti da vari quotidiani che hanno scritto
del nostro corteo e della meravigliosa manifestazione di sabato 20
marzo http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7094
LETTERA
DI PADRE ZANOTELLI A BEPPE GRILLO
"Caro
Beppe,
nel cuore di questa estate torrida e di questa terra calabra,
lavorando con i giovani nelle cooperative del vescovo Brigantini (Locride)
e dell’Arca di Noè (Cosenza), mi giunge, come un fulmine a ciel
sereno, la notizia che il governo
Berlusconi sancisce
la privatizzazione
dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano
ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro
G. Tremonti
che nel comma 1 afferma che la gestione dei
servizi idrici deve
essere sottomessa alle regole dell’economia
capitalistica. Tutto questo con l’appoggio
dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo
corrispettivo ministro-ombra
Lanzillotta. (Una
decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on.Veltroni
alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!).
Così il governo Berlusconi, con l’assenso
dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra
i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con
tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il
Contratto Mondiale dell’ acqua ……queste notizie sono per me un pugno
allo stomaco, che mi fa male. Questo è un tradimento da parte di tutti
i partiti! Ancora più grave è il fatto, sottolineato dagli amici
R.Lembo e
R. Petrella,
che il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle
collettività territoriali. I
Comuni, in
particolare, non sono più dei soggetti pubblici territoriali
responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di
beni competitivi in una
logica di interessi privati, per cui il loro primo
dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati
nell’interesse delle finanze comunali.“ Ci stiamo facendo a pezzi
anche la nostra Costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo? Ce lo rivelano le
drammatiche notizie che ci pervengono da
Aprilia (Latina)
dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai
privati. Acqualatina,
(Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di
azioni) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di
aumentare le bollette del 300%!
Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le
bollette ad Acqualatina, pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e
dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina!
Ora, nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di
vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il
flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della
provincia di Latina! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare
allo sportello di Acqualatina per pagare. E’ una resistenza eroica e
impari questa di Aprilia:
la gente si sente abbandonata a se stessa. Non
possiamo lasciarli soli!
L’ estate porta brutte notizie anche dalla mia Napoli e dalla regione
Campania. L’assessore al Bilancio del Comune di
Napoli, Cardillo,
lancia una proposta che diventerà operativa nel gennaio 2009. L’
Arin, la municipalizzata dell’acqua del Comune di Napoli,
diventerà una multi-servizi che includerà Napoligas e una compagnia
per le energie rinnovabili.Per far digerire la pillola,
Cardillo promette
una “Robintax” per i poveri (tariffe più basse per le classi deboli).
Con la privatizzazione dell’acqua si creano necessariamente cittadini
di seria A (i ricchi ) e di serie B (i poveri), come sostiene
l’economista M.Florio dell’Università degli studi di Milano.
Sono brutte notizie queste per tutto il movimento napoletano che nel
2006 aveva costretto 136 comuni di ATO 2 a ritornare sui propri passi
e a proclamare l’acqua come bene comune. Invece dell’acqua pubblica,
l’assessore Cardillo sta forse preparando un bel bocconcino per
A2A (la multiservizi di Brescia e Milano) o per
Veolia, qualora prendessero in mano la gestione dei rifiuti
campani? Sarebbe il grande trionfo a Napoli dei potentati
economico-finanziari.
A questo bisogna aggiungere la grave notizia che a
Castellamare di Stabia
(un comune di centomila abitanti della provincia di Napoli ), 67 mila
persone hanno ricevuto, per la prima volta, le bollette dalla Gori,
(una SPA di cui il 46% delle azioni è di proprietà dell’Acea
di Roma).Questo in barba alle decisioni del Consiglio Comunale e dei
cittadini che da anni si battono contro la Gori, che ormai ha messo le
mani sui 76 Comuni Vesuviani (da Nola a Sorrento).
“Non pagate le bollette dell’acqua!”, è l’invito del Comitato locale
alle famiglie di Castellamare. Sarà anche qui una lotta lunga e
difficile, come quella di Aprilia. Mi sento profondamente ferito e
tradito da queste notizie che mi giungono un po’ dappertutto.Mi chiedo
amareggiato:” Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la
privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila
firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua?
Ma cosa succede in questo nostro paese?
Perchè siamo così immobili?
Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte
locali, rinchiudendoci nei nostri territori? Perché il Forum
dell’acqua non lancia una campagna su internet, per inviare migliaia
di sollecitazioni alla Commissione Ambiente della Camera dove dorme la
Legge di iniziativa popolare sull’acqua? Non è giunto il momento di
appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in
Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci
accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano, che
deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale
pubblico, al minor costo possibile per l’utente,senza essere SPA.
“L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di
appropriarsene per trarne “illecito”profitto- ha scritto l’arcivescovo
emerito di Messina G. Marra.Pertanto
si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in
società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la
distribuzione per tutti al costo più basso possibile.”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale
Italiana? Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire
vita o morte per le nostre classi deboli, ma soprattutto per gli
impoveriti del mondo? (Avremo milioni di morti per sete!).
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il
Papa Benedetto XVI:”
Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si
tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana
.Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli
atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente
come bene economico.” Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le
dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le
parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua? L’acqua è
vita. “L’acqua è sacra,
non solo perché è prezioso dono del Creatore- ha scritto recentemente
il vescovo di Caserta, Nogaro – ma
perché è sacra ogni persona,
ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che
dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale,
dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro
Parlamento a proclamare che
l’acqua non è una merce,
ma un diritto di tutti. Diamoci da fare perché vinca la vita!".
padre Alex
Zanotell
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