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BRINDISI 15 DICEMBRE 2014 Banchetto informativo dell'ANPI Brindisi in Piazza Vittoria con la presenza d'onore del deportato Oscar Pronat
9 DICEMBRE 2014 Francavilla Fontana (BR) Il salvataggio della memoria di Donato Della Porta comandante partigiano francavillese a tutti sconosciuto le foto dell'iniziativa tenutasi dinanzi a centinaia di studenti, grazie alla collaborazione dei professori degli istituti della città. Presenti la sorella del partigiano e molti dei suoi parenti. Al termine il sindaco ed il prefetto hanno voluto salutare con un omaggio l'anzia sorella di Della Porta
ci scusiamo per non aver aggiornato le pagine dell'ANPI su questo sito , nel corso del 2014, ma sono tutte disponibili sul sito ufficiale della ANPI di Brindisi Brindisi 22 novembre 2013 inaugurazione mostra documentaria SOVVERSIVI 1900-1943 LE FOTO DELL'INIZIATIVA
“Le
radici dell’antifascismo brindisino, il controllo e la repressione del
dissenso politico prima, durante e dopo la dittatura. Fatti e personaggi
attraverso i documenti del casellario politico della questura conservati
nell’Archivio dì Stato di Brindisi.” mostra documentaria e fotografica “Sovversivi (1900 – 1943)” Palazzo
Granafei - Nervegna - 22
novembre 2013– 09 gennaio 2014 Venerdì 22 novembre
alle ore 17.30 sarà aperta al pubblico nelle sale di Palazzo Granafei -
Nervegna la mostra documentaria e fotografica dal titolo “Sovversivi
(1900–1943)” curata dall’Archivio di Stato di Brindisi, con il
Comitato provinciale ANPI e il Comune di Brindisi. Con il nome generico
di “sovversivi” vennero indicati durante il governo Crispi gli
oppositori politici più pericolosi. In seguito la stessa definizione fu
attribuita agli antifascisti e, alla caduta del regime, agli ex squadristi
e gerarchi fascisti. In
mostra, attraverso documenti originali e fotografie, si offrirà ai
visitatori una ricca pagina di storia locale che prende le mosse dalle
vicende dei primi “sovversivi” brindisini, i socialisti fondatori
all’inizio del ‘900 delle leghe e della Camera del lavoro. Si passa
poi a descrivere l’instaurarsi della dittatura di Mussolini e gli
strumenti adottati per reprimere il dissenso politico e a raccontare
le storie di alcuni antifascisti brindisini - contadini, muratori,
artigiani, intellettuali - che sacrificarono la loro vita e quella delle
loro famiglie per opporsi al regime, fino alla caduta di questo e alla
ripresa dell’attività politica dei partiti. La maggior parte della
documentazione utilizzata per l’esposizione proviene dal casellario
politico della Questura, conservato nell’Archivio di Stato. Dopo i saluti del
sindaco Mimmo Consales, di Donato
Peccerillo presidente provinciale dell’ANPI e di Francesca
Casamassima, direttore dell’Archivio di Stato, interverrà Vito
Antonio Leuzzi direttore dell’IPSAIC (Istituto Pugliese per la
Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea) e coordinatore
dell’ANPI Puglia. A seguire, visita alla mostra a cura dei funzionari dell’Archivio di Stato, letture e recitazione da parte di studenti del Liceo artistico “E. Simone” e di studentesse del Liceo linguistico “E. Palumbo”, di testi ispirati alle storie presentate, elaborati dall’Associazione AB²-Luoghi di educazione attraverso l’arte. Alla stessa associazione si deve la cura di allestimenti speciali e attività educative all’interno della mostra, realizzati con gli studenti del Liceo artistico. Sono
previste visite guidate a cura dell’Archivio di Stato e laboratori
didattici artistici per le scuole e le famiglie a cura dell'Associazione AB²
Luoghi di educazione attraverso l'arte:
prenotazione obbligatoria ai numeri
0831 523412/13 e 3487288029. La mostra rimarrà aperta al pubblico
dal 22 novembre 2013 al 09 gennaio 2014 L’ingresso libero e gratuito dal
martedì alla domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00
Brindisi 24-25 aprile 2013 25 APRILE 2013 A BRINDISI A tutti i
soci ANPI della provincia di
Brindisi, agli
antifascisti e democratici brindisini, alle
cittadine , ai cittadini Quest’anno i festeggiamenti per il 25 aprile si svolgeranno attraverso iniziative di particolare rilievo che culmineranno con la inaugurazione della lapide a Vincenzo Gigante, nel luogo indicato dall’ANPI di Brindisi ( e dai cittadini che chiedevano da anni che essa fosse posta in un luogo più consono, quale il centro cittadino), dinanzi al palazzo di rappresentanza del Comune. Questo risultato, sancito da una delibera dell’amministrazione comunale , con l’interessamento del Sindaco e dei consiglieri comunali, ci riempie di soddisfazione e il 25 aprile sarà per tutti gli antifascisti e democratici brindisi un momento particolarmente emozionante, quando a scoprire quella lapide sarà Miuccia, la figlia di Vincenzo Gigante. Un momento che sarà preceduto da altri particolari iniziative quali:
1) il 24 aprile alle ore 17.30 presso palazzo Nervegna , l’incontro con Miuccia gigante e la presentazione , a cura del prof Vito Antonio Lezzi, del catalogo della mostra su Gigante , prodotta dall’Archivio di Stato , nel 2012. 2) A seguire l’inaugurazione nei locali adiacenti di palazzo Nervegna della nuova mostra su Vincenzo Gigante e sull’antifascista, organizzatore clandestino, operaio, Umberto Chionna morto nei lager tedeschi 3) 1l 25 aprile alle ore 10 come ANPI saremo presenti con una nostra rappresentanza alla cerimonia istituzionale presso Piazza Santa Teresa per il 68 della Liberazione. 4) Il 25 aprile alle ore 11.15 in Piazzetta Sottile, De Falco , scoprimento della lapide a Vincenzo Gigante , alla presenza delle massime autorità e del sindaco Consales Invitiamo tutti a partecipare alle iniziative , in nome di un rinnovato impegno civile, democratico ed antifascista , che sia di stimolo all’intera società civile brindisina nell’affrontare il difficile momento in cui si trova il nostro Paese e il nostro territorio. Per informazioni rivolgersi ad anpibrindisi@libero.it Il Comitato Provinciale ANPI di Brindisi
Il “nero” Merlino, il provocatore neofascista degli anni delle stragi, applaudito sulla cattedra della scuola per ufficiali e sottufficiali dell’Esercito Italiano di Cesano. Merlino nel 1974
Ve lo ricordate Mario Merlino? Il suo nome è sinonimo del tentativo di infiltrazione nei movimenti del 1968 da parte di questo neofascista ,che dopo essersi addestrato in Grecia, presso i colonnelli greci, insieme ad altri suoi camerati , i cui nomi li ritrovammo nella stagione delle stragi fasciste, si infiltrò quel gruppo anarchico 22 marzo che si ritrovò sotto accusa, con Valpreda di essere autore della strage di Piazza Fontana e di tanti altri attentati. Grazie alla controinformazione in quel meraviglioso libro “La strage di Stato” il suo ruolo al servizio dei servizi segreti italiani e USA fu svelato. Nonostante diversi iter processuali continua ad essere amico e frequentatore di ex nazisti, neofascisti del vecchio e nuovo millennio , ma…il colmo è che apprendiamo dal Messaggero di oggi 5 marzo 2013, che il “nero” Merlino, è salito in cattedra presso la prestigiosa scuola di fanteria di Cesano di Roma , ricevendo applausi a scena aperta da sottufficiali ed ufficiali con un suo intervento quale “esperto di storia” denigrando i partigiani ed esaltando i combattenti fascisti della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini. Un fatto di una gravità inaudita a cui si aggiunge come scrive il Messaggero:”-… era presente Gina R. con camicia nera e basco del S.A.F. , il servizio femminile della Repubblica Sociale Italiana che presentata dal Merlino come martire e simbolo delle angherie subite dai combattenti fascisti dopo la Liberazione dei partigiani … è stata accolta con lungo e caloroso, sincero applauso ed ha ricevuto un mazzo di fiori gialli direttamente dal Generale comandante”…- Siamo di fronte non ad un episodio di revisionismo storico marginale ma di fronte ad un vero e proprio attacco all’immagine delle nostre Forze Armate quali garanti e poste a difesa delle nostre istituzioni e della Costituzione repubblicana ed antifascista e di un gravissimo segnale, in momento particolare del nostro paese, in attesa di un governo che lo porti fuori da una crisi che rischia di mettere in pericolo non solo la nostra economia, ma la nostra stessa democrazia. Guai se l’immagine delle forze armate italiane corra il rischio di essere associata alla negazione della democrazia , come fu il fascismo! Quegli ufficiali e sottufficiali che hanno applaudito il fascista e provocatore Merlino e una fascista in divisa , e che frequentano quella scuola, come insegnanti e come allievi, sono il futuro del nostro Esercito, che con questo episodio si tinge di un solo colore , il NERO, quello delle camicie nere che uccisero la libertà nel nostro paese e furono causa di lutti e rovine per tutto il popolo italiano. Fa bene l’ANPI di Roma a chiedere immediatamente la punizione dei responsabili e la rimozione dal loro incarico e che fa appello per una manifestazione di protesta dinanzi alla caserma di Cesano. Come soci dell’ANPI di Brindisi siamo solidali in questa protesta e ricordiamo la funzione che i neofascisti brindisini ebbero nella logistica di appoggio per i viaggi di istruzione “alla provocazione e alle stragi” di Merlino e camerati , nel 68 e anni successivi, presso i colonnelli della dittatura greca. Quei neofascisti che accolsero in seguito a braccia aperte il neonazista Freda, durante la sua detenzione e poi il suo “esilio dorato” a Brindisi. Ricordiamo ancora come, qui a Brindisi, nella sicurezza e nella protezione datagli dai “neri” brindisini , Freda abbia continuato a tramare contro la democrazia italiana e sia stato condannato in maniera definitiva per questo. Oggi si cerca di cancellare tutto ciò, anche con vergognosi episodi come quello di Cesano, ma noi, eredi dei Partigiani che sconfissero il Nazifascismo, non dimentichiamo! Ora e sempre Resistenza! Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Brindisi anpibrindisi@libero.it Brindisi , 5 marzo 2013 per articoli e foto di stampa relativi: Generale della Repubblica italiana premia ausiliaria fascista Mesaggero: il nero Merlino in cattedra a Cesano MESSAGGERO : PROTESTE DI ANPI, PRC E PD aSSOCIAZIONE MILITARI ASSOdipro :FASCISTA E SODALE DELL EX TERRORISTA NERO Stefano Delle Chiaie (!) PARTECIPA AD UN CONVEGNO ALLA SCUOLA DI FANTERIA DELL’ESERCITO DI CESANO
Brindisi 24 gennaio 2013 Giornata della Memoria Report su Iniziativa Giornata della Memoria 2013 , organizzata a Brindisi, da SPI-Cgil, AUSER, ANPI, Circolo della lettura, Associazione Vivere insieme, e svoltasi il 24 gennaio 2013.
Dopo le introduzioni dei rappresentanti delle associazioni organizzatrici dell’evento, molta attenzione dai presenti è stata data dall’intervento dell’ex-Internato Militare, Ambrogio Colombo, che nonostante la venerabile età di 93 anni ha raccontato con lucide parole la sua vicenda personale di militare italiano deportato nei lager tedeschi dopo l’8 settembre. Una vicenda, la sua, simile agli altri 500.000 soldati italiani che essendosi rifiutati di aderire all’esercito della Repubblica di Salò e quindi essere complici della continuazione dello scellerato patto tra Hitler e Mussolini , furono costretti a patire per due anni privazioni, fame, gelo, malattie, vessazioni e spesso la morte nei campi di concentramento tedeschi, in Germania, Polonia e Austria. Ha ricordato come il sistema concentrazionario tedesco fosse costruito secondo l’ottica della cancellazione della dignità umana e come si basasse sulla distorta visione della superiorità della razza ariana e del popolo tedesco, rappresentati dal nazismo , nei confronti di tutti gli altri popoli , gruppi etnici e categorie definite inutili o deviate, quali omosessuali, disabili, ecc. Toccante i momenti in cui Ambrogio ha ricordato quando fu fustigato pubblicamente dopo essere stato riacciuffato dopo un tentativo di fuga , come quando liberato dagli americani , prima di rientrare in Italia, ridotto per le privazioni in condizioni scheletriche , dovette essere curato dai loro medici . Infine l’appello di Ambrogio è stato quello di fare in modo che la memoria di quanto fu disumana l’esperienza nazifascista non vada perduta e possa essere di monito alle nuove generazioni affinché essa non debba ripetersi e come debbano essere condannati le azioni di singoli o di gruppi organizzati che esaltino quei regimi e neghino l’olocausto di milioni di ebrei, zingari, russi, diversi, oppositori politici, ecc. La ricerca e la cura della memoria da parte dell’ANPI di Brindisi è uno degli obbiettivi principali come messo in luce dall’intervento del presidente dell’ANPI provinciale di Brindisi, Donato Peccerillo, illustrando quanto questa associazione stia lavorando intorno a figure di antifascisti e partigiani di origine brindisina su cui è calato il silenzio. In particolare si è ricordato l’artigiano,e operaio antifascista, comunista, Umberto Chionna, che dopo arresti e persecuzioni fasciste a Brindisi, trasferitosi a Milano , continuò tenacememnte la sua lotta per la democrazia e la libertà partecipando all’organizzazione degli scioperi del marzo 1943 , deportato in campo di concentramento in Germania, morì pochi giorni prima della fine della guerra. L’intervento del socio ANPI Antonio Camuso, responsabile dell’Archivio Storico Benedetto Petrone, si è incentrato sul tema della Giornata della Memoria dei questo 2013 : il ricordo della rivolta del Ghetto di Varsavia e delle forme di resistenza sin’ora poco conosciute che gli ebrei attuarono durante le persecuzioni nazifasciste. La rivolta del Ghetto, anticipata in un primo episodio di resistenza svoltosi tra il 18 e il 22 gennaio 1943, dove gruppi di ebrei armati si opposero ad un rastrellamento del Ghetto, è una pagina importante non solo del popolo ebraico ma bensì della stessa Resistenza Europea al nazifascismo, poiché dimostrò che la dignità umana va difesa anche con le armi e a costo della propria vita e come in questa lotta non vi debbano esservi divisioni. I non ebrei, i polacchi “ariani” di Varsavia che in tanti , in troppi rimasero muti dinanzi all’olocausto che si perpetrò nel Ghetto sino alla sua definitiva distruzione a cannonate e lanciafiamme, purtroppo dovettero poi subire la stessa sorte un anno dopo, nel 1944, quando la città insorta contro i teschi fu da essi ridotta ad un cumulo di macerie e morti. Antonio Camuso ha ricordato come tra gli insorti del 1944 c’erano i superstiti della rivolta del Ghetto , rifugiatisi in case di polacchi resistenti e come questo episodio di resistenza ebraica è da inserirsi in una vicenda ben più complessa ed interessante per la storia dei movimenti antifascisti che è quella della partecipazione degli ebrei alle Brigate internazionaliste che dal 1936 al 1939 , combatterono in Spagna al fianco del governo repubblicano contro i fascisti di Franco aiutati militarmente dai fascisti italiani e dai nazisti. Una partecipazione massiccia, 7000 ebrei su 35.000 Internazionalisti, alla lotta armata antifascista e per la libertà della Spagna ma anche di noi tutti , come emblematicamente riportava il motto “per la vostra libertà e la nostra” scritto sulla bandiera della Compagnia Botwin , una compagnia di Brigatisti internazionali prevalentemente ebrei, uno stendardo che il 19 aprile 1948, fu fatto sventolare per le strade di Warsavia nel ricordo del 19 aprile 1943, giorno dello scoppio dell’insurrezione del Ghetto. Tra gli ebrei resistenti che impugnavano quella bandiera, nella Varsavia liberata dai nazisti, c’era l’unico sopravvissuto dei capi militari ebrei della rivolta del Ghetto, il cardiologo ebreo Endelmann, non-sionista, comunista dissidente e poi fondatore di Solidarnosh, che non volle mai lasciare la Polonia e Varsavia per testimoniare il suo impegno di resistenza alla morte , alla violazione della dignità umana, anche con la sua opera di medico. L’eroismo
dei combattenti ebrei nella guerra di Spagna
fu testimoniato dall’allora Commissario Politico delle Brigate
internazionaliste Luigi Longo–
nome di battaglia“Gallo” – il futuro segretario del partito
comunista italiano: “-…ho sentito che noi, volontari, abbiamo
contratto uno straordinario debito nei confronti degli eroi ebrei che
scrivono pagine magnifiche in tutte le nostre Brigate….”- Ma
nella Compagnia Botwin , a combattere i franchismi e i fascisti, oltre a
ebrei tedeschi e polacchi , c’erano ebrei
e arabi palestinesi , accomunati nella voglia di combattere i
fascismi. Quando essi terminata la sfortunata guerra di Spagna ritornarono
un appello:”- alle masse lavoratrici ebraiche ed arabe in Palestina…
“Noi, ebrei, noi lavoratori ebrei, arabi ed armeni di Palestina, che
abbiamo combattuto nei ranghi dell’esercito popolare spagnolo per la
libertà e l’indipendenza della Spagna (…) vi chiamiamo all’unità
della lotta per una Palestina libera e democratica che diventerà la
patria autentica dei popoli che vi risiedono…. “. Un messaggio significativo, che ancora oggi aspetta di divenire realtà, l’unica che possa dare pace a quella martoriata Terra santa affinché, come ricordato da più di un intervento del pubblico nella iniziativa di Brindisi sulla giornata della Memoria , termini la tragedia di vittime che diventano carnefici e aberrazioni in nome di una presunta superiorità sionista, e che in nome di fondamentalismi debba scorrere sangue, vi debbano essere carceri e campi di concentramento per uomini e donne che reclamano la libertà del proprio popolo, che sia eretto un Muro di centinaia di chilometri che un milione e mezzo di palestinesi vivano in un grande campo di concentramento come la Striscia di Gaza , che uomini e donne ebree o arabe debbano vivere con il timore di perdere la propria vita e dei loro cari. Di
fronte a ciò, come la rivolta del Ghetto di Varsavia ci insegna, non ci
si può voltare dall’altra parte e
come diceva il motto dello
stendardo della compagnia Botwin:”- Combattere
per difendere la libertà altrui è farlo anche per la propria!-“ Antonio
Camuso Socio
ANPI Archivio
Storico Benedetto Petrone Brindisi 27 gennaio 2013, giornata della memoria. altre
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BARI 18 GENNAIO 2013 Presentato al pubblico, alle autorità e alle forze dell'ordine il dossier dell'ANPI Puglia sulle attività dei gruppi neofascisti nella nostra regione Il report Nella sala comunale di Bari, si è svolto il seminario dell’ANPI di Brindisi, su Costituzione, diritti e Antifascismo , con l’intervento del Presidente dell’ANPI Nazionale Smuraglia e la presentazione del dossier a cura dell’ANPI regionale e delle ANPI provinciali, sulle attività dei gruppi neofascisti nella nostra regione. L’incontro ha visto la presenza istituzionale del sindaco Emiliano che ribadendo l’impegno del Comune di vigilare sulla pericolosità dei fenomeni neofascisti attraverso forme di dialogo ed attenzione con tutti. Ha ribadito e respinto le accuse poste da un’interlocutrice su un suo atteggiamento tollerante nei confronti di gruppi richiamatisi alla nuova destra neofascista, come anche di aver volutamente concesso patrocini a loro attività ( d’altro canto nel dossier dell’ANPI si elencavano gli stratagemmi e le sigle di comodo che i neofascisti spesso utilizzano per cercare di essere legittimati agli occhi delle istituzioni e come purtroppo non essendovi stata sin’ora una controinformazione su tali fenomeni il rischio che “incidenti di percorso” per gli amministratori locali, possano accadere. Ben altra cosa sono invece quelle amministrazioni di centrodestra che volutamente spalleggiano e finanziano le attività dei gruppi dei fascisti del” terzo millennio”) In quanto alla denuncia di aggressioni, ripetute nei confronti di studenti e giovani di sinistra a Bari, Emiliano si è dichiarato disponibile a ricercare tutte le forme possibili di prevenzione e pronto a ricevere suggerimenti . Una cosa è certa se molta tensione c’era nella voce della giovane interlocutrice , era in parte frutto di quello che comunque nel nostro dossier elencavamo, ovvero di una presenza neofascista pericolosa, omofofoba e razzista a Bari in particolare ha bisogno di una larga unità e mobilitazione di tutte le forze antifasciste, mettendo da parte polemiche sterili e costruendo invece strumenti di prevenzione, di isolamento politico, sociale, culturale di questi fenomeni. Un appello giunto dal presidente dell’ANPI Nazionale , Smuraglia che richiamandosi all’unità che portò le forze antifasciste e i partigiani al momento della Liberazione e poi all’Italia repubblicana con la sua Costituzione , oggi deve riuscire a cambiare questo paese, poiché:…”-…sulle montagne, nelle fabbriche , nelle prigioni, nei lager,…non è questa l’Italia, il Paese che noi sognavamo!…”
L'appello-invito dell'ANPI di Brindisi alla partecipazione al seminario Ai
soci ANPI di Brindisi e provincia Venerdì
18 gennaio il Comune di Bari e l’ANPI regionale organizza un seminario
di studi su "Costituzione antifascismo diritti"alle ore
16,00, presso l'aula del Consiglio comunale Nel corso dei lavori sarà presentato un dossier sul neofascismo in Puglia a cura dell’ ANPI regionale , a cui hanno contribuito i Comitati provinciali delle province pugliesi , compresa quella di Brindisi, rispondendo ad un appello dell’ANPI Nazionale sull’innalzare la vigilanza antifascista in un momento in cui fenomeni di razzismo, omofobia , antisemitismo, trovano spazio e sostegno da movimenti neofascisti e neonazisti con la compiacenza, spesso, di amministrazioni di centro destra . Negli ultimi tempi anche in Puglia si sono verificati episodi di violenza squadrista e razzista riconducibili al neofascismo, mentre in occasione di particolari momenti di tensione sociale, frange di di quella destra neofascista che si richiama alla “dottrina sociale “ del fascismo hanno e continuano a cercare di infiltrarsi tra i movimenti di protesta per predicare un populismo qualunquista che vuole l’abolizione della dialettica politica , dei partiti , del Parlamento, in un quadro di uno stato padre-padrone autoritario ed antieuropeo. Con grande piacere accogliamo quindi la partecipazione al nostro convegno della presenza del presidente Nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia, sicuri di avere al nostro fianco nelle battaglia antifasciste per i diritti e la democrazia nella nostra regione , l’intera ANPI Nazionale. Per favorire la partecipazione del maggior numero di soci, stiamo cercando di organizzare il maggior numero di automobili da mettere a disposizione e chiediamo quindi a tutti i soci che fossero interessati , di contattarci alla mail anpibrindisi@libero.it o tramite facebook su ANPI Brindisi, I link del convegno sono: http://www.anpi.it/eventi/seminario-su-costituzione-antifascismo-diritti__2013118/ e http://www.facebook.com/events/523260611028020/ BARI
18 GENNAIO 2013 Il Comune di Bari e l’ANPI
LE ATTIVITA' DELL'ANPI DI BRINDISI NEL 2012 LATIANO 14 DICEMBRE 2012 ore 1800 Palazzo Imperiali Presentazione del libro di Grazia Palazzo Radici Rosso Sangue Crocefisso Castrense Una vita per la libertà Report su presentazione libro Radici Rosso Sangue a Latiano. Una serata che ha soddisfatto pienamente gli organizzatori della serata: lo SPI CGIL di Latiano, il Comitato provinciale dell’ANPI e la stessa autrice del libro, Grazia Palazzo , nonché nipote dell’antifascista Crocefisso Castrense a cui lo stesso è dedicato. Un incontro denso di approfondimenti , grazie al contributo di studiosi della storia locale quali Papadia ma anche per la partecipazione straordinaria al dibattito, della figlia dell’antifascista brindisino Annunziato Arcangelo Masiello che fu , insieme al Castrense ed una ventina di altri nel novembre del 1937, vittima della ennesima repressione fascista con relative condanne a carceri e confino per anni.
Una serata che è servita ai numerosi spettatori presenti di tutte le età a constatare come territori, se pur poverissimi, del nostro SUD hanno dato alla vita e al progresso sociale del nostro Paese un grande contributo, attraverso l’opera instancabile ed il sacrificio di uomini semplici ma indomiti quali Castrense , Masiello , Battista, Sardelli, Gigante, e tanti altri… Un incontro che si carica di emozioni dopo che i familiari di un altro antifascista brindisino , Masiello Arcangelo, che condivise con Crocefisso vessazioni, carcere e confino , saranno presenti con la loro testimonianza . L'ANPI DI BRINDISI, lo SPI CGIL invitano tutti a partecipare LA SCHEDA RELATIVA A CROCEFISSO CASTRENSE proveniente dall'ottimo libro di Patrizia Miano e Vittorio Stamerra L'INTRODUZIONE AL LIBRO CURATA DALL' AUTRICE CASTRENSE CROCIFISSO - PERSEGUITATO POLITICO Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie, so di certo, che la libertà ha un alto prezzo, che ho pagato con piacere e col sorriso, anche quando quel sorriso si bagnò di lacrime e di sangue. I N T R O D U Z I O N E Ho voluto annotare,
su queste pagine, un periodo
buio e lontano della storia d’Italia che va dagli
anni precedenti la prima guerra mondiale ( 1915–1918 ) fino alla
caduta del regime fascista. L’ho fatto attraverso il racconto, di
avvenimenti socio-politici, culturali, accaduti nel profondo sud, (come
nel resto d’ Italia) nella Terra di Puglia, quella terra, a cui devo le
mie radici e che ha destinato la mia nascita e quella dei miei genitori, a
una parte di essa, verdeggiante
e rigogliosa qual è la città
di Latiano. Non ho fatto altro che riportare fedelmente quanto ho potuto
ascoltare dalle dolci labbra di mia madre Lucia, che insieme alla sua,
Angelica Carlucci, sono state vittime e testimoni dirette di si
fatti avvenimenti. Ho voluto
farlo, partendo dalle crude radici, che
hanno riguardato il personaggio principale, mio nonno, “ Crocifisso
Castrense ” morto, per le torture subite, sotto il regime fascista; in
un intreccio a tratti meraviglioso, di amori perduti, di
vita familiare, affettiva, e ahimè! di persecuzione idealistica,
contraria a quella, che caratterizzava, e che era in quel tempo, propria
della dittatura fascista, la quale, imputava a “crimini” spietatamente
perseguiti e puniti, la rivendicazione di nobili ideali, quali “la
libertà e la giustizia” da chi, avendo aperto, a dette virtù, la
propria coscienza, non poteva non odiare, logiche di potere, erette sulle
rovine dei più deboli, dei più fragili. Gli avvenimenti politici, sono
stati largamente documentati e allegati, di volta in volta, nel corso
della narrativa a cui facevano riferimento; si stupirà certamente il
lettore, del gran numero di essi, volutamente, non ho escluso nessun
documento da me acquisito, la “ballata”delle varie lettere, lascia
chiaramente intendere che bastava poco, un saluto o un
augurio sbagliato, per
indire un vero e proprio acerbo processo. A tal proposito, sento di
ringraziare vivamente il personale dell’’Archivio di Stato, che con
infinita gentilezza e disponibilità, mi ha permesso e dato modo, di reperire documenti e
situazioni fino ad allora sconosciuti e che giorno dopo giorno, ho potuto esaminare e leggere con profonda
e visibile commozione. Un ringraziamento personale va alla dottoressa
Katia Massara di Roma, che con la sua pubblicazione,”Il Popolo al
Confino” ha rivolto la sua attenzione alla persecuzione fascista e alle
lotte antifasciste in Puglia, con riferimento a fatti e persone, tra cui
anche Crocifisso Castrense - mio nonno - Ringrazio
il signor Tonino Papadia, ex Sindaco di Latiano, il quale molte volte, da
me contattato telefonicamente per chiedere lumi e consigli, si è
dimostrato sempre sensibile e disponibile per quel che poteva. Infine, un
ultimo doveroso grazie sento di rivolgere con stima e affetto alla
Prof.ssa Teresa Zacheo, che ha dimostrato squisita sensibilità e
attenzione verso quanto in queste pagine è stato scritto.
Questa pubblicazione vuole essere un invito a tutti, cittadini
(me stessa compresa) e
uomini politici in particolare, a
pensare, a riflettere, nel segreto della propria coscienza quanto oggi
siamo lontani da ideali e virtù che sono costati la vita a molti, e
atroci sofferenze ad altri, segnandoli per sempre nel corpo e
nell’anima, uomini che lontani dalla sete di potere, non chiedevano
altro, per sé e per gli altri, che
un’esistenza, vissuta
all’insegna della Democrazia, della Libertà, dell’uguaglianza
e della Giustizia, di cui, noi
tutti, oggi,
grazie al loro sacrificio, godiamo. Grazia
Palazzo A MIA MADRE LUCIA CASTRENSE
Le
attività dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia a Brindisi nel
2010. |
è consentita la
riproduzione a fini non di lucro dei materiali dell'Archivio Storico
Benedetto Petrone con l'obbligo di riportarne la fonte
AVVISO IMPORTANTE :LA NUOVA SEDE DELL'ANPI DI BRINDISI E' presso ex complesso scuole Pie , via Tarantini NON INVIATE POSTA NELLA VECCHIA SEDE DI VIA UMBRIA!!! Se voi volete andare in
pellegrinaggio
24 -27 GIUGNO ANCONA FESTA NAZIONALE ANPI Sito: http://www.anpifesta.org/ L'adesione
di Marco Paolini:"
Per me l'ANPI non è un'associazione storica di ex qualcosa; è una sfida
al presente, alla rassegnazione e al conformismo, un impegno a ragionare e
prendere le parti di chi subisce. Per questo mi piace, e ne faccio
parte". il partigiano Nicolo' di Pierangelo Bertoli
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