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LE VICENDE GIUDIZIARIE SUL CASO CERANO/5
28-29 gennaio 1983…quando i proletari di Brindisi emisero un mandato di cattura contro i Signori del Carbone
Wanted ….
recitava il cartello affisso
provocatoriamente
su quelli che annunciavano,il 28-29 gennaio 1983, presso la camera
del Commercio di Brindisi, il
convegno
della Comunità dei porti Adriatici,che avrebbe eletto a… Regina del
Carbone,
la nostra area
portuale.
La VIA DEL CARBONE,
parafrasando la Regina Viarum , la Via Appia , la via consolare
per eccellenza che da Roma portava a Brindisi , congiungendo
Occidente ed Oriente, così fu osannata in
un convegno in cui politici, ministri, imprenditori e industrie
Energetiche brindarono al futuro di Brindisi
al color Nero-fumo.
Sono proprio questi
soggetti a cui i “proletari di Brindisi” ( di fatto i
componenti del Comitato contro l’Energia Padrona di Brindisi e gli
antinucleari e gli ambientalisti
salentini
più radicali) emettono un singolare mandato di cattura che recita: -
-….“ricercati
perché colpevoli di rapina, furto, strage, attentato alla salute
pubblica…con l’aggravante della continuazione e dell’essersi
costituiti in associazione a delinquere…si riuniranno in un covo ( anche
qui l’ironia è d’obbligo tenendo conto che in quei tempi
erano invece le sedi dell’estrema sinistra e dei centri sociali
che finivano sotto inchiesta e chiuse d’ufficio col termine di
“covi sovversivi”), in Via Bastioni, presso la Camera di Commercio.”-
L’invito
alla mobilitazione è goliardico: ”-Organizziamoci per guastargli la festa”-
I giornali locali,
nei giorni
e nei mesi
seguenti, si riempirono delle roboanti promesse fatte dai venditori di
Nero-fumo dell’epoca e i titoli sono lampanti:
“- ….la
realizzazione del terminale carbonifero transoceanico
a Brindisi presuppone una mole di investimenti consistente per
adeguare il nostro scalo marittimo…la via del carbone non deve
pregiudicare la salute del mare…il sindacato chiede garanzie
per l’occupazione…” E per imbonirsi l’opinione di intellettuali e imprenditori salentini esclusi dal budget del carbone, Claudio Signorile in persona annunciava contemporaneamente la nascita della Tecnopoli dell’area jonico –salentina e di un centro di ricerca e studio sui materiali “-
In testa al
cartello in stile “avviso di taglia western “ campeggiano le foto di parlamentari e sindaci di allora e se dovessimo parlare in termini scaramantici,
in effetti quel singolare mandato di cattura portò
loro , prima o poi qualche problema :
qualcuno collezionò delle vere denunce su abusi, intrallazzi,
ma il più “sfigato” di tutti fu il povero ministro Di Giesi, barese,
allora ministro della Marina mercantile che nel far divenire
Brindisi il più grande porto carbonifero ebbe
l’eccellente merito… pochi mesi dopo quel Wanted dei
“proletari brindisini” a soli 56 anni morì d’infarto… Nel ricordare quei fatti e testimoniare come ad opporsi all’avvento del Carbone a Brindisi, 30 anni fa ci fu chi lo fece attivamente, alleghiamo nella pagina relativa dell’Archivio Storico Benedetto Petrone, le foto del singolare “mandato di cattura “ di un pannello da mostra con i ritagli di giornali dell’epoca e la foto della manifestazione degli anti-carbone e antinucleari brindisini. Per adesso a distanza di 30 anni ci dobbiamo accontentare di
vedere qualcuno dei
signori
del Carbone sedere alla sbarra con la semplice imputazione di
imbrattamento, ben più leggera
di
quelle che 30 anni fa richiedevano i “proletari brindisini”…
Archivio Storico
Benedetto Petrone
Brindisi, 28
gennaio 2013, …30 anni dopo
La redazione di Pugliantagonista.it Brindisi 22 dicembre 2012
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