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Pubblicato su Quotidiano di Brindisi 24 agosto 2009
CONTESTAZIONE NO NUCLEARE ALLA NOTTE DELLA TARANTA 2009 MELPIGNANO (LECCE) RIPARTE IL MOVIMENTO ANTINUCLEARE Ieri un folto gruppo di brindisini,tarantini è leccesi ha manifestato la sua ferma opposizione al NUCLEARE con uno striscione "NO NUCLEARE" e gridando slogan "IL NUCLEARE NON PASSERà" al concertone finale della NOTTE DELLA TARANTA svoltosi a Melpignano(Lecce) .In questi giorni infatti sono tanti i compagni e le compagne presenti al campeggio di lotta ANTINUCLEARE che si sta svolgendo vicino Porto Cesareo, in località Masseria Fattizze. Per dovere di cronaca dobbiamo anche dire che erano moltissime,ieri, anche le bandiere della Palestina per contestare la presenza della cantante di origine Israeliana NOA in merito alle dichiarazioni fatte contro la Palestina e contro HAMAS durante l'ultimo conflitto del dicembre-gennaio 2009. Noi di puagliantagonista abbiamo voluto documentare con i video e a breve pubblicheremo anche le foto della contestazione . I video della contestazione sono già sul web ai link: http://www.youtube.com/watch?v=fO9u51Ejg0I http://www.youtube.com/watch?v=NvTy-JjfJLE NOA FISCHIATA eCONTESTATA STRISCIONE: ISRAELE è ASSASSINA http://www.youtube.com/watch?v=bDB40cVx5fA La redazione di pugliantagonista.it BRINDISI 23 AGOSTO 2009
REPORT SU ASSEMBLEE E FOTO
Report e foto su assemblea finale del 23 ago. 09 del campeggio antinucleare in Puglia
l'intervento del simpaticissimo DON MARIO della Parrocchia di Sant'Isidoro che ci "ha tirato le orecchie" :la prossima volta miglioriamo la comunicazione, mi dispiace di aver saputo in ritardo del campeggio. La prossima estate voglio essere tra i promotori. Controinformazione nessuna delega ai politici ma solo partecipazione attiva... Breve report sul Campeggio Antinucleare che si è svolto presso la “Masseria Fattezze” (Le) dal 20 al 23 Agosto 2009, promosso dal Comitato Promotore Pugliese No al Nucleare e dal Coordinamento Nazionale Antinucleare salute- ambiente- energia. (a cura degli organizzatori pugliesi del Campeggio) La Puglia, e in particolare il Salento, è uno dei territori più inquinati d'Europa, stretto tra discariche, inceneritori, centrali termoelettriche a carbone, cementifici, raffinerie e basi militari. I previsti insediamenti nucleari andrebbero a completare funestamente il quadro della devastazione ambientale. L' iniziativa del Campeggio Antinucleare si configura come una delle risposte antagoniste al progetto di ritorno al nucleare, perseguito dalle forze governative di centro-destra, ferma restando l'immancabile complicità dell'intero ceto politico asservito agli interessi del modello di sviluppo neo-liberista. Mentre l'amministrazione Obama inizia a sventolare il vessillo dell'eco-capitalismo e mentre i governi di governi di diversi paesi europei (prima tra tutti la Germania) si preparano ad investire ingenti risorse per promuovere lo sviluppo delle fonti energetiche sostenibili,il parlamento della “repubblichina italiana”, ha approvato, in Luglio, il “DDL Sviluppo-pacchetto anticrisi”, nel quale sono previste le disposizioni per l'individuazione e la realizzazione dei siti nucleari che renderanno finalmente possibile la tanto agognata autarchia energetica, in assenza di rischi significativi per la salute di noi tutti e dunque in un regime di completa sicurezza!! Parlando di sicurezza non è superfluo precisare che i siti in questione saranno dichiarati di “interesse strategico militare”, vale a dire sottratti al controllo delle Amministrazioni Locali, a dispetto del tanto decantato rispetto per la volontà popolare. E, a proposito di volontà popolare viene da chiedersi chi, tra i politicanti, ricordi la bocciatura alla via nucleare sancita dal referendum abrogativo del 1987. Coloro che invece hanno “memoria” delle lotte contro “l'energia padrona”, condotte negli anni 80, sanno bene che l'opzione nucleare non soltanto non ha cessato di costituire un autentico attentato ai patrimoni ambientali e alla salute delle popolazioni, ma è anche antieconomica e finirebbe con l'aggravare la dipendenza energetica dell'Italia, al livello sia tecnologico che di combustibile,oltre la conseguente militarizzazione dei territori. La scelta nucleare è l'ennesima espressione del prevalere delle logiche del profitto, le quali richiedono, anche con il sostegno degli apparati repressivi, un azione di erosione e destrutturazione dei diritti sociali e di cittadinanza. Contrastarla diviene pertanto un imperativo categorico. Il campeggio, è stato articolato in quattro giornate di assemblee e dibattiti. Si è così attivato un percorso di discussione che partendo dalle problematiche del nucleare, si è poi allargato al rapporto esistente tra la questione “ Energia “ con quella “ Ambiente- Salute Pubblica” Non è mancata l'attenzione alla situazione internazionale, in particolare alla lotta di Liberazione del popolo palestinese. Da segnalare l'azione di contestazione a Noha organizzata a Melpignano, nel corso della “Notte della Taranta”. La partecipazione è stata consistente. Hanno infatti aderito numerose e diverse realtà organizzate e soggettività. (Campeggio di lotta antinucleare Fattizze-Nardo´, Sdl-Sindacato dei lavoratori (puglia), Sinistra Critica, Comitato "Ricordare la Nakba", Confederazione Cobas, International Solidarity Movement, Medicina Democratica (Brindisi), Collettivo salentino internazionalista "Dino Frisullo", Rete 28 Aprile (Puglia), Epicentro solidale, NoTav, compagne di Bologna... ) Il primo dibattito del campeggio ha riguardato l’esame del Piano Energetico Ambientale Regionale della Regione Puglia ( PEAR ) con una relazione introduttiva di Antonio De Giorgi esperto di problematiche energetiche, militante nel Forum Ambiente e Salute di Lecce . In tale incontro è stato evidenziato come quel piano energetico non è stato basato su una corretta analisi dei bisogni delle comunità locali e quindi dei relativi consumi elettrici della regione per poi pianificarli nella produzione, ma al contrario si è partiti dal versante produttivo , ovvero dalle ragioni dei grandi speculatori, per programmare un’ulteriore aumento della capacità produttiva energetica regionale, che già oggi è doppia rispetto ai consumi. Da tale approccio scaturisce una filosofia di fondo che vede le energie rinnovabili aggiuntive rispetto a quelle prodotte da combustibili fossili ( carbone in primis ) privilegiando l’installazione di grandi impianti, siano essi eolici o fotovoltaici, anzichè orientarsi verso un modello basato su impianti di piccola taglia ( mini eolico o fotovoltaico su tetti di case e capannoni industriali ) connesso alla produzione per l’autoconsumo. In tal modo anche le energie rinnovabili divengono oggetto di speculazione, basti pensare agli oltre 4000 MW di richieste per installazione di parchi eolici in Puglia. Venerdì 21/8 mattina , l’incontro ecofemminista sul tema “ globalizzazione e leadership delle donne per la difesa della salute e dell’ambiente “ - facilitatici : Laura Corradi ( ricercatrice dell’Università di Cosenza) e Lia Caprera ( associazione “ io donna” di Brindisi”) – è stato largamente/ felicemente partecipato e ricco di stimoli e sviluppi che le compagne tracceranno in un loro report. Venerdì sera si è tenuta l’assemblea sulla questione nucleare con una relazione introduttiva di Vincenzo Miliucci, Confederazione Cobas, attivo nei movimenti di lotta contro il nucleare sin dai primi anni ottanta. Si è evidenziato come il ritorno al nucleare è un ritorno ad un passato non solo temporale ma anche in termini di scelte scientifiche e tecnologiche. Mentre infatti il mondo guarda al futuro fatto di energia solare basti pensare al progetto Desertec con il quale la Germania intende produrre energia elettrica con la tecnologia del solare termodinamico nei deserti africani, in Italia si apre ad una tecnologia quella del nucleare di terza generazione ormai vecchia e superata e che nessuno al mondo intende più percorrere. Sono stati evidenziati i legami esistenti tra nucleare-cementificazione- interessi dei ceti politici e totale asservimento agli interessi di una industria che non sa e non vuole innovare e che comunque pretende di far profitti giganteschi. Nel corso del dibattito molte realtà locali, associazioni e movimenti di Avetrana , Maruggio, Manduria presenti hanno dichiarato la loro massima contrarietà alla riproposizione di siti pugliesi nel piano dei siti nucleari che entro sei mesi a partire dal 15 agosto, data di entrata in vigore della legge 99 che propone il ritorno al nucleare , il governo emanerà. Piano che prevederà la militarizazione dei siti riproponendo quelle logiche repressive già sperimentate in Campania sulla questione rifiuti e in Abruzzo nella gestione dell’emergenza terremoto. Il sabato 22/8 mattina, confronto-dibattito sulla questione rifiuti, dell’acqua pubblica e sulla tutela dei beni comuni. E’ stata riportata l’esperienza di lotta del Presidio Permanente contro la Discarica di Rifiuti Speciali a Grottaglie. Esperienza particolare di questa dura battaglia( che lascia strascichi e pendenze giudiziarie, la cui difesa va assunta collettivamente) che ha evidenziato nel lungo periodo una situazione di relativa debolezza dei movimenti e di isolamento rispetto al tessuto sociale, che comporta una attenta riflessione sulla necessità di promuovere fronti di lotta sempre più partecipati ed inclusivi. Mentre sulla vicenda dell’acqua pubblica si è detto del percorso nazionale che ha portato alla legge d’iniziativa popolare , dell’attuale sfida per la ripubblicizzazione e contro le multinazionali che procedono spedite a plurifusioni/quotazioni in borsa : in particolare si è evidenziato il cammino virtuoso del Forum Pugliese sempre più partecipato anche dagli Enti Locali, e che indica preminente la battaglia per la ripubblicizzazione attraverso delibere per il passaggio alla gestione pubblica, anche pere sventare qualsiasi manovra tesa alla privatizzazione dell’Acquedotto Pugliese. Sabato sera , il campeggio di lotta si è trasferito a Melpignano- tappa finale della “ Notte della Taranta”, dove oltre a portare i simboli visivi della solidarietà al popolo palestinese , ha mostrato quelli della battaglia antinucleare ricevendo consensi e simpatie generalizzati. La Domenica mattina si è tenuta l’assemblea conclusiva del campeggio antinucleare dal quale sono scaturite alcune esigenze per contrastare in maniera efficace la scelta nuclearista del governo. Le questioni dell’informazione e propaganda insieme alla necessaria organizzazione di un movimento quanto più largo possibile sono emerse come fondamentali. Si è quindi pensato di mettere in piedi una efficiente rete di comunicazione, imperniata su un sito internet o un blog che possa essere riferimento per una campagna d’informazione sul tema del nucleare; si è detto del sito già funzionante www.rossovivo.net e della lista aperta di discussione energia@rossovivo.net a cura del Coordinamento Antinucleare salute-ambiente-energia. Si è proposto un incontro a carattere nazionale da realizzarsi nel mese di ottobre a Roma,aperto a tutte le realtà che intendono contribuire alla battaglia contro il nucleare/energia padrona e per un modello alternativo di società : al fine di mettere a punto le idee e le proposte che segneranno l’avvio del contrasto al piano nucleare del governo. In ambito pugliese si è raccolta la proposta di una riunione regionale dei movimenti lanciata dall’associazione Sud in Movimento da tenersi a Grottaglie Domenica 6 settembre alle ore 18,00 nell’ambito dell’iniziativa antinucleare “ la Notte dei Briganti”.
Report ( a cura di pugliantagonista)su assemblea del 22 ago. 09 del campeggio antinucleare in Puglia In una giornata con temperature torride per un fine di agosto, segno anch’esso dei cambiamenti climatici provocati da un’umanità sotto il giogo del sistema capitalistico, si è svolta l’assemblea, prevista per oggi presso il campeggio in località Fattizze (Le), sul tema delle lotte dei movimenti per la difesa dei territori e contro la loro devastazione e contro la privatizzazione dei beni comuni. Su quest’ultimo tema Vincenzo Miliucci , della Confederazione Cobas ha ancora una volta posto come prioritaria una forte mobilitazione a tutti i livelli sul rendere gratuito e accessibile a tutti il bene primario dell’acqua, in particolar modo in questo momento in cui, a causa della crisi economica, forti sono le pressioni dalle lobby e finanziarie internazionali per poter prendere pienamente possesso, a livello planetario, di questo bene onde assicurarsi una fonte di rendita speculativa infinita. Tale mobilitazione deve esprimersi in Puglia su una battaglia per la completa pubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese richiedendo che vengano fatti investimenti tali che ammodernamento della rete idrica e possibilità per tutti di accesso a questa risorsa, siano garantiti e assicurati e mettendo di fronte alle proprie responsabilità il presidente della regione Nichi Vendola e la sua giunta. Un intervento particolareggiato sul caso del terremoto dell’Aquila, la gestione del dopoterremoto da parte del governo e su cosa sia significato il G8 all’Aquila e perché sia stato giusto convocare una manifestazione contro di esso, presso quella città, è stato fatto da Enrico di Epicentro Solidale del L’Aquila. Interessanti gli aspetti che nel suo intervento messi in rilievo, quali 1) la gestione militaresca dei campi e il ruolo della protezione Civile, 2) le scelte relative alla costruzione in luoghi a dir poco sospetti delle unità abitative attualmente in costruzione,che prefigurano future forme speculative sulle aree contigue che in seguito verrano sicuramte attrezzate per servizi come supermercati, strade, edifici pubblici, ecc), 3) le grandi difficoltà in cui si trovano tutti coloro, come per esempio i compagni di EpicentroSolidale, che non vogliono essere irreggimentati o irretiti da false o sporche promesse in una situazione in cui è smaterializzato il tessuto sociale e colui che è colpito da una calamità, definito come profugo , viene totalmente espropriato da poter controllare e decidere autonomamente.
In questo contesto, con estrema precisione, si è inserito l’intervento della compagna Laura Corradi che ha messo in luce come i meccanismi della gestione e del controllo della Choc-economy siano ormai divenuti sistemi in continua applicazione e sperimentazione a livello globale e dei quali dovremmo incominciare comprendere che contro di essi vengono messi in piedi risposte alternative capci di coinvolgere sempre più ampi settori della società, partendo innanzitutto dall’analisi degli studi, fatti da quei soggetti che a livello internazionale denunciano la pericolosità intrinseca Choc-economy, compresa la costruzione di meccanismi di accettazione della militarizzazione crescente della società umana.
Un intervento che ci ha portati direttamente in Puglia nell’esperienza vissuta da molti compagni pugliesi , e che Pugliantagonista ha seguito e documentato anch’essa, è stato quello di Ivan del comitato antidiscarica a Grottaglie. Una cruda disanima di un’esperienza unica, intensa e attualmente anche amara per i riscvolti che si son avuti subito dopo le elezioni. Da un lato per moltissimi mesi una mobilitazione sostenuta dall’esterno da realtà pugliesi come i compagni del Comitato di quartiere di Taranto ma che ha visto coivolto in prima persona le popolazioni del luogo. Una mobilitazione che ha avuto momenti di scontro e repressione ,( è in corso un processo su quei fatti con alcuni compagni imputati) ma anche di momenti di gioia per esser stati capaci di riuscire a rompere un silenzio mafioso su ciò che si voleva fare in quei luoghi. Un’esperienza amara che purtroppo ha visto subito dopo le elezioni , con un blitz e con la complicità dei nuovi eletti aprire la discarica. Molte le riflessioni che ci sono da fare, molto c’è da comprendere con quali meccanismi si potrebbe ripartire per riuscire ad ottenere la chiusura di una discarica costruita letteralmente sopra ad un acquedotto. Sull’importanza che si costruiscano reti di solidarietà e di coordinamento degli organismi che lottano sui territori sono stati i temi degli interventi successivi. Resoconto a cura della redazione della OpenArea di Pugliantagonista.it Campeggio antinucleare pugliese. 22 agosto 2009
PER programma aggiornato al 15 agosto |
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