ARCHIVIO STORICO
BENEDETTO PETRONE archiviobpetrone@libero.it |
MOVIMENTI DI LOTTA SOCIALI E AMBIENTALI E SALUTE |
CATALOGO FONDI
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AVETRANA E IL MOVIMENTO ANTINUCLEARE
a volte ritornano...ma sempre mazzate an cape pigghierann...
In pieno delirio decisionista in questi giorni, ogni esponente di rilievo del governo Berlusconi tira fuori l'idea geniale per risolvere la crisi in cui il sistema capitalista sta gettando il pianeta nel baratro...contro il caro benzina? 10, 100, 1000 ...centrali nucleari
così si rispolverano piani di quasi trent'anni fa, si spera nel miracolo che quando si sarà deciso dove mettere le centrali , gli scienziati abbiano inventato il nucleare sicuro, ma intanto si fa terrorismo tra la gente tirando fuori i nomi dei siti possibili che governanti nazionali e locali negli anni 80 cercarono di imporre alle popolazioni pugliesi.
La risposta di allora fu un plebiscitario NO con una miriade di manifestazioni, blocchi stradali ed una partecipazione popolare di grande intensità .
Dedichiamo ai giovani , agli anziani, alle donne , ai lavoratori e pensionati di ieri che ebbero il coraggio e la forza di respingere il mostro nucleare dalla Puglia e dal Salento, questa pagina, pubblicando le foto delle lotte di ieri e preparandoci per quelle di domani.
Ci auguriamo che quei giovanissimi, ritratti in quelle foto facciano la stessa cosa che fecero i loro nonni, le loro mamme i loro fratelli più grandi, quella di tenersi tutti per mano e decidere autonomamente del proprio futuro
Che incomincino a prepararsi e a dire ai loro figli e ai loro nipoti che dalla cosiddetta opposizione parlamentare che già oggi nicchia sulla scelta nucleare, non verrà nessun aiuto e quindi bisognerà ritornare in piazza.
Oggi dedichiamo all'Avetrana ANTINUCLEARE dell'82
e ai suoi meravigliosi cittadini che insieme alle associazioni e partiti di allora si schierarono contro il nucleare
Sono foto dell'Archivio di radio Casbah di Brindisi messo a disposizione come fondo nell'Archivio storico Benedetto Petrone ( l'archivio dei movimenti pugliesi) e scattate nel corso della imponente manifestazione del 20/3/1982
La partecipazione dei compagni del comitato contro l'energia padrona di Brindisi fu costante
come testimonia questa foto nella quale ci rivediamo ventisette anni fa...
E ALLA FINE QUANDO I CARABINIERI SI ACCORSERO CHE ...ERANO CIRCONDATI ...SI ARRESERO ALLA VOLONTA' POPOLARE: AD AVETRANA NIENTE NUCLEARE, NE' ORA , NE' MAI!
LO SGUARDO PREOCCUPATO DEL COMANDANTE DEI CC PARLA CHIARO:
NOTIZIE UTILI TROVATE SUL WEB
Archivio Partito radicale |
Quagliariello Gaetano - 1 dicembre 1982 |
1982: Avetrana e la battaglia antinucleare del Pr |
MARZO 1982
"........La situazione si evolve e va sempre più assumendo carattere nazionale con una serie di iniziative che, pur se ancora assunte a livello locale, mettono in evidenza il comune obiettivo di una riflessione, la più seria, informata, critica e aperta a prospettive diverse, sul problema dell'insediamento delle centrali nucleari. Una grande manifestazione regionale si svolge il 20 di questo mese ad Avetrana. Aderiscono alla iniziativa, promossa dai sindaci e dagli amministratori comunali pugliesi, il Partito ed i Gruppi parlamentari radicali, Italia Nostra, il Fondo Mondiale per la Natura, Nuova Ecologia, Democrazia Proletaria, i Comitati antinucleari delle province salentine e della Puglia, gruppi ecologici e antinucleari giunti da tutta Italia. La manifestazione, secondo quanto riportato dalla stampa, vede la presenza di oltre 15 mila persone, e costituisce un momento decisivo dell'impegno antinucleare in quanto è occasione per il lancio della proposta di un referendum consultivo comunale. Intervento di particolar
e rilievo è quello del vescovo di Oria, mons. Armando Franco, che nel corso della manifestazione rende noto un messaggio (all. 4.1) in cui prende posizione in merito alla mobilitazione in corso, sottolineando che "si tratta di una agitazione ragionata estesa all'intera popolazione che non può lasciare indifferente l'autorità costituita". E aggiunge: "In una situazione di tanta importanza e gravità, può essere politicamente corretto ed opportuno non avventurarsi in decisioni di vertice, ma dare voce e modo di esprimersi e farsi sentire alla gente stessa. Se si vuole giudicare insufficiente la voce del Consigli comunali, espressione democratica e di partecipazione, i quali si sono dichiarati contro l'installazione della centrale nucleare, si allarghi la partecipazione popolare all'esame e alle decisioni del problema. Di fronte ad un conflitto di opinioni fra il potere legale, significato dalla decisione del governo regionale, ed il potere reale, significato dal popolo che si esprime con l'opposizione e le mani
festazioni di protesta, si dovrebbe far spazio ad una consultazione diretta dei singoli cittadini, per coglierne la volontà più che per interpretarla". Tale intervento, che offre il primo spunto alla possibilità della effettuazione di un referendum comunale consultivo, apre una polemica sul problema dell'informazione, che si svolge sulle pagine della "Gazzetta del Mezzogiorno". Il quotidiano pugliese, che in un primo momento ha censurato la notizia dell'intervento del vescovo, una volta costretto dalla pressione della opinione pubblica e da un intervento del vice segretario radicale Quagliariello (all. 4.2) a fare marcia indietro, adotta metodi più subdoli, tentando di incentrare il dibattito sulla "paura del nucleare". La manovra non solo non riesce, ma provoca dure reazioni da parte, fra gli altri, del sindaco democristiano di Avetrana, prof. Scarciglia (all. 4.3), del presidente diocesano dell'Azione Cattolica di Brindisi, Di Schiena (all. 4.4), e dello stesso mons. Franco (all. 4.5).
Ancora, nell'ambito delle iniziative che si inquadrano nella manifestazione di Avetrana, è da segnalare un documento (all. 4.6) della sezione democristiana comunale in cui vengono motivate le critiche alla scelta dei siti proposti, e si dichiara, netta e precisa, la opposizione alla "prepotenza regionale" che l'ha operata, in assoluto contrasto con il rispetto della volontà popolare.
In Piemonte, intanto, il Consiglio regionale, riunitosi il 5 marzo, ha approvato un ordine del giorno (all. 4.7) in cui se da una parte si richiede agli enti centrali di "aggiornare il quadro giuridico relativo alla sicurezza nucleare ed alla radioprotezione, di garantire la partecipazione permanente degli enti locali alla formulazione, alla gestione ed ai controlli dei piani di emergenza, di diffondere sul territorio adeguati strumenti di informazione finalizzati alla conoscenza delle tecnologie energetiche", dall'altra si scoprono le carte, si sollecita "l'approvazione del disegno di legge 2383 sull'incentivazione e sul risparmio energetico", si assiste cioè al vero e proprio patteggiamento: la sicurezza e la salute dei cittadini in cambio di finanziamenti e cioè di interessi di parte. Per il momento, però, l'operazione non riesce: grazie alla dura e intransigente opposizione radicale in Commissione Industria alla Camera, in corso ormai da circa un anno, il 18 marzo il Governo decide di stralciare dal cont
esto della legge sul risparmio energetico l'art. 17 (all. 4.8), quello che prevede il finanziamento da parte dell'Enel dai comuni che ospiteranno le centrali.
Sempre con riferimento alle iniziative parlamentari, il Gruppo radicale presenta una interpellanza (all. 4.9) in vista della scadenza della convenzione stipulata nel marzo 1981 fra Regione Puglia e Cnen (all. 4.10). Nella interpellanza, i radicali chiedono ragguagli circa i fondi stanziati per gli interventi del Cnen e l'impiego degli stessi. Ma il dibattito sul nucleare l'Assemblea di Montecitorio non l'ha mai aperto.
Dalla Campania, la notizia ufficiale che l'Enel ha deciso, nel corso di una riunione del consiglio di amministrazione, di smantellare la centrale nucleare del Garigliano. Resta una centrale che non si sa come smantellare; restano gli interrogativi senza risposta circa le malformazioni genetiche verificatesi nella zona, di cui il presidio ospedaliero di Formia ha fornito i dati; resta, soprattutto, la testimonianza della inefficienza o, forse, della malafede.
A Milano, il 27 e 28 marzo, gli Amici della Terra e il Partito Radicale organizzano una conferenza nazionale sul tema: "Nucleare a carte scoperte - Rapporto sui piani di emergenza". Vi prendono parte personalità del mondo politico, economico, scientifico........."
TUTTO L'ARTICOLO LO TROVATE PUBBLICATO SU: http://radicali.radicalparty.org/search_view.php?id=48075&lang=&cms=
FONTE: http://radicali.radicalparty.org
RICEVIAMO E RINGRAZIAMO IL
CIRCOLO DI
INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO
VIA STOPPANI 15 (QUART. SANT’ANNA dietro la p.zza princ.)
- ITALIA - 21052 – BUSTO ARSIZIO – VA –
e-mail: circ.pro.g.landonio@tiscali.it
PER AVERCI INVIATO L'ELENCO DEGLI INCIDENTI NUCLEARI
Lista incidenti nucleari
Oltre 60 incidenti nucleari in 50 anni in tutto il mondo, per non parlare di tutti quelli coperti da segreto militare ! Leggere con attenzione su http://grpsocialeprogressista.myblog.it.
1956
Un bombardiere B-47 precipita nel Mediterraneo con 2 capsule di materiale fissile per la realizzazione di bombe nucleari.
Un bombardiere B-47 in Gran Bretagna slitta sulla pista e va a colpire un deposito contenente 6 bombe nucleari.
1957
Nel complesso nucleare di Windscale in Gran Bretagna, dove si produce plutonio per scopi militari, un incendio nel nocciolo di un reattore a gas-grafite (GCR) genera una nube radioattiva imponente. I principali materiali rilasciati sono gli isotopi radioattivi di xenon, iodio, cesio e polonio. La nube attraversa l´Europa intera. Sono stati ufficializzati soltanto 300 morti per cause ricondotte all´incidente (malattie, leucemie, tumori) ma il dato potrebbe essere sottostimato.
In una fabbrica di armi nucleari negli Urali, una cisterna contenente scorie radioattive prende fuoco ed esplode, contaminando migliaia di chilometri quadrati di terreno con una nube di 20 milioni di curie. Il rilascio esterno di radioattività avviene a seguito di un malfunzionamento del sistema di refrigerazione di una vasca di immagazzinamento di prodotti di fissione ad alta attività. Vengono esposte alle radiazioni circa 270mila persone. Si stimano per le conseguenze dell´incidente oltre 100 morti.
1961
A seguito di un incidente in un reattore sperimentale di Idaho Falls negli Stati Uniti, muoiono tre tecnici.
La fuoriuscita di radiazioni per un guasto al sistema di controllo di uno dei due reattori di un sommergibile atomico sovietico provoca la morte del capitano e di sette membri dell´equipaggio.
1965
Un jet militare americano A-4E con a bordo una bomba all´idrogeno B-43 scivola in mare da una portaerei statunitense vicino alle isole giapponesi Ryukyu.
1966
Il nucleo di un reattore sperimentale situato in un impianto vicino a Detroit si surriscalda a causa di un guasto al sistema di raffreddamento.
Un B-52 statunitense con 4 bombe all´idrogeno B-28 entra in collisione con un aereo cisterna durante il rifornimento in volo. I 2 aerei precipitano e 3 bombe a idrogeno (bombe H) cadono nei pressi di Palomares, mentre la quarta cade in mare. L´esplosivo di 2 delle 3 bombe, a contatto col suolo, detona spargendo su una vasta area plutonio e altro materiale radioattivo. In 3 mesi vengono raccolte 1.400 t di terra e vegetazione radioattiva che vengono portate negli USA. Mentre i militari statunitensi sono forniti di tute protettive, gli spagnoli continuano a vivere tranquillamente e a coltivare i terreni. Un monitoraggio effettuato nel 1988 su 714 abitanti ha rivelato in 124 di loro una concentrazione di plutonio nelle urine di gran lunga superiore ai livelli normali.
1968
Il sottomarino K-219 affonda nel Pacifico. A bordo ha 3 missili nucleari e 2 siluri a testata nucleare
Un sottomarino statunitense con a bordo 2 siluri a testata nucleare affonda nell´Atlantico
Un B-52 statunitense precipita in Groenlandia. 3 bombe all´idrogeno che si trovavano a bordo esplodono e 400 grammi di plutonio-239 si disperdono nell´ambiente. L´area viene successivamente bonificata da oltre 500 uomini inviati dalla Danimarca e da 200 militari statunitensi. Nei 20 anni successivi, 100 dei danesi che avevano partecipato all´intervento si ammalano di cancro, altri di gravi malattie tra cui la sterilità
1969
Un errore nelle procedure adottate per la gestione del combustibile provoca una fusione parziale a un reattore nucleare raffreddato a gas in Francia
1970
Il sottomarino sovietico K-8 affonda nell´Atlantico con 2 reattori e 2 siluri a testata nucleare
1973
Fuga radioattiva nel sottomarino statunitense Guardfish alle Hawaii. 5 marinai dell´equipaggio contaminati dalle radiazioni
1974
Segnalata un´esplosione in un impianto atomico sovietico a Shevchenko, nel Mar Caspio
Serie di incidenti segnalata presso la centrale nucleare di Leningrado. 3 morti accertati
1975
Una portaerei e
un incrociatore americani entrano in collisione nel Mediterraneo. Probabile la
fuoriuscita di materiale nucleare
Un cortocircuito nell´impianto della Centrale di Lubmin, sul litorale
baltico nella Germania Orientale, provoca una parziale fusione del nucleo del
reattore
1979
Il surriscaldamento di un reattore, per la rottura di una pompa nell´impianto di raffreddamento, provoca la parziale fusione del nucleo rilasciando nell´atmosfera gas radioattivi pari a 15mila terabequerel. Evacuate 3.500 persone
La fuoriuscita di uranio arricchito da una installazione nucleare segreta provoca la contaminazione di oltre 1.000 persone in USA. Registrati nella popolazione valori di radioattività fino a 5 volte superiori alla norma.
Oltre 1.000 persone contaminate da una fuga radioattiva in un centro di ricerca nucleare, fino ad allora rimasto segreto, a Erwin, in USA
1981
280 persone contaminate da una fuga di residui radioattivi nella centrale di Tsuruga, in Giappone. Un mese dopo le autorità comunicano che 45 operai sono stati esposti a radioattività nel corso delle operazioni per la riparazione della centrale
1983
Lo scarico di liquidi radioattivi nel Mare d´Irlanda provoca la reazione di cittadini ed ecologisti, che sollecitano la chiusura della centrale nucleare di Sellafield, in Gran Bretagna
1985
Un´esplosione devasta il sottomarino atomico sovietico Shkotovo-22 : muoiono 10 membri dell´equipaggio esposti alle radiazioni
1986
Un operaio muore e altri 100 restano contaminati a seguito di un incidente che si sviluppa in una centrale atomica in Oklahoma, USA
Chernobil, l´incidente nucleare in assoluto più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provoca la fusione del nucleo del reattore e l´esplosione del vapore radioattivo, che sotto forma di una nube pari a un miliardo di miliardi di Bequerel si disperde nell´aria. Centinaia di migliaia di persone, soprattutto nella vicina Bielorussia, sono costrette a lasciare i territori contaminati. L´intera Europa viene esposta alla nube radioattiva e per milioni di cittadini europei aumenta il rischio di contrarre tumori e leucemia. Non esistono ancora oggi dati ufficiali e definitivi sui decessi
Il sottomarino K-219 affonda nell´Atlantico con 34 testate nucleari a bordo
1991
La centrale riversa in mare 20 t di acqua altamente radioattiva
Per la perdita di pressione nell´impianto di Sosnovy Bor nei pressi di San Pietroburgo, fuoriescono e si disperdono in atmosfera iodio e gas radioattivi.
1992
Un grave incidente nucleare causa la contaminazione radioattiva di 3 operai. I dirigenti dell´impianto sono accusati l´anno successivo di non aver approntato le misure di sicurezza previste
1993
Fuga radioattiva nell´impianto di riprocessamento di Sellafield. La densità massima di radionuclidi dello iodio consentita viene superata di oltre 3 volte
Uno dei reattori della centrale danese di Barsebaeck è temporaneamente fermato per la fuoriuscita accidentale di vapore radioattivo
Un incendio nel complesso chimico di Tomsk-7, Siberia, colpisce un serbatoio di uranio. Risultano contaminati circa 1.000 ettari di terreno. La nube radioattiva si dirige verso zone disabitate
1994
Centrale nucleare tedesca di Biblis : una falla nel circuito primario di un reattore fa uscire liquido altamente contaminato
Fuga di materiale radioattivo nella baia di Seldevaia a causa della rottura di un deposito a Petropavlosk
1995
L´energia elettrica della centrale di Kola, Mare di Barents, è staccata per morosità ( !) e vanno fuori uso i sistemi di raffreddamento. Incidente solo sfiorato, grazie all´intervento del comandante della base
Cernobyl. Un´avaria al sistema di raffreddamento del reattore n.1 di Cernobyl causa un incidente nel quale la radioattività si disperde e contamina gli operai impegnati nella manutenzione
Monju (Giappone). 2 tdi sodio liquido e altro materiale radioattivo fuoriescono dal reattore nucleare prototipo di Monju nella prefettura di Fukui a causa di un malfunzionamento al sistema di raffreddamento. L´impianto è costituito da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci FBR
1996
Dimitrovgrad (Federazione Russa). Un addetto causa la rottura della valvola di sicurezza di uno dei reattori del centro di ricerche atomiche. Fuoriesce una nube radioattiva contenente soprattutto radionuclidi di manganese
1997
Un incendio e un´esplosione nel reattore nucleare nell´impianto di ritrattamento nucleare di Tokaimura contamina almeno 35 operai
Un incidente nel centro ricerche di Arzamas, Russia, porta i materiali radioattivi sull´orlo di una reazione a catena. Si sviluppa una nube radioattiva a seguito della quale muore il responsabile dell´esperimento
Amburgo denuncia
presenza di radioattività nell´acqua scaricata nella Manica dall´impianto di
trattamento francese di La Hague. La Francia smentisce, ma il presidente della
Commissione di controllo si dimette.
Sugli Urali si scontrano un trattore e un camion che trasporta isotopi
radioattivi. Da due container fuoriesce liquido pericoloso contenente iridio 192
e cobalto 60. Nell´area la radioattività sviluppata è 25 volte superiore al
limite consentito
1998
Le autorità di controllo francesi scoprono elevati livelli di contaminazione da cesio 137 sulle Alpi, causati dal passaggio di rottami ferrosi provenienti dall´Europa dell´Est
1999
Tokaimura (Giappone).Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attiva una reazione a catena incontrollata. E´ un errore umano : 2 operai hanno trattato materiali radioattivi in contenitori non idonei. 3 persone muoiono all´istante, mentre altre 439, di cui 119 in modo grave, sono esposte alle radiazioni. Vengono ricoverati in 600 ed evacuati 320mila abitanti della zona
Corea del Sud. Una fuoriuscita di acqua pesante durante lavori di manutenzione della Centrale di Wolsong causa l´esposizione alle radiazioni di 22 operai
Segnalata una perdita di idrogeno nell´impianto di Loviisa, sulla costa Finlandese. Pericolo di incendio e perdite
Una piccola quantità di materiale radioattivo fuoriesce da un deposito di scorie a Rokkasho, Giappone. Le radiazioni provengono da 2 fusti arrivati dalla centrale nucleare di Ekushima
Un incidente tecnico ritarda lo smantellamento del reattore a neutroni rapidi Superphenix di Creys-Malville, Francia. Nell´operazione di scarico del reattore un inconveniente tecnico a una puleggia per l´estrazione delle cartucce di combustibile arresta la fase di scarico del materiale radioattivo
Un Tornado della Raf in esercitazione precipita in mare di fronte alla centrale nucleare di Torness in Scozia a meno di 800 m dall´impianto. Un grave incidente è sfiorato per un soffio
Il 1° dei 6 reattori nucleari della centrale ucraina di Zaporozhe viene fermato per il malfunzionamento dei uno dei segnalatori di eccessiva pressione
2000
Una tempesta provoca un incidente alla centrale di Blayais, Francia, dove 2 dei 4 reattori vengono fermati. L´acqua invade alcuni locali della centrale : danneggiati pompe e circuiti
Incidente a un´installazione per il riprocessamento dell´uranio in Giappone provoca livelli di radiazione 15 volte superiori alla norma in un raggio di circa 1,2 miglia. Almeno 21 persone esposte alle radiazioni
Una piccola quantità di vapore radioattivo fuoriesce dal reattore Indian Point 2 a 70 chilometri da New York. La perdita di gas radioattivo costringe la società che gestisce l´impianto a chiudere la centrale e a dichiarare lo stato di allerta. La perdita è di circa mezzo metro cubo di vapori radioattivi.
2003
L´unità numero 2 del sito nucleare di Paks (costituito da 4 reattori è l´unico in Ungheria a 115 chilometri da Budapest) subisce il surriscaldamento e la distruzione di 30 barre di combustibile altamente radioattive. Solo un complesso intervento di raffreddamento scongiura un´esplosione nucleare
La Maddalena. Sfiorato incidente nucleare : il sottomarino americano Hartford s´incaglia nella Secca dei Monaci a poche miglia dalla base di La Maddalena dove solo l´abilità del comandante riesce a portare in porto il mezzo avariato. Il licenziamento di alcuni militari induce a pensare che il rischio corso non sia stato risibile
2004
Nel reattore numero 3 nell´impianto di Mihama, 350 km da Tokyo, una falla provoca la fuoriuscita di vapore ad alta pressione che raggiunge i 270 gradi provoca 4 morti tra gli operai. Altri 7 sono ricoverati in fin di vita. E´ l´incidente più tragico nella storia nucleare del Giappone. La centrale viene chiusa
Scoppia un incendio nel settore di smaltimento delle scorie in una centrale nella prefettura di Shimane
Ekushima-Daini, Giappone). L´impianto è fermato per una perdita d´acqua dal generatore
2005
UK. Denunciata la fuoriuscita di oltre 83mila litri di liquido radioattivo in 10 mesi a causa di una crepatura nelle condotte e di una serie di errori tecnici.
2006
Laboratori Enea di Casaccia. Fuoriuscita di plutonio, ammessa solo 4 mesi dopo, che ha contaminato 6 persone addette allo smantellamento degli impianti
Giappone. Ennesimo incidente con fuga di 400 lt di acqua radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama
Oskarshamn (Svezia). Corto circuito nell´impianto elettrico della centrale a 250 km da Stoccolma per cui 2 dei 4 generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta
2006
Kozlodui, Bulgaria. Intercettato un livello di radioattività 20 volte superiore ai limiti consentiti : falla in una tubazione ad alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a una gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca di nascondere l´accaduto e di minimizzarlo nel rapporto all´Agenzia nazionale dell´Energia Atomica
2007
Scoppia un incendio nella centrale nucleare di Krummel, vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la struttura che ospita il reattore e si ferma l´impianto. In pochi mesi avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel.
L´impianto di Kruemmel è il più soggetto a piccoli incidenti e dovrebbe essere spento al più tardi nel 2015.
La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, è chiusa per i danni del terremoto che ha provocato un grosso incendio in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale.
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Ripreso da Nuovo Masada n. 710. Uranio