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MIMMO
PALO
una figura storica dell'Autonomia Operaia campana
e del sindacalismo di Base ci ha lasciato il 22 marzo 2010
dal sito di Bellaciao
http://bellaciao.org/it/spip.php?article26288
Per
camminare sulla testa dei Re
La
scorsa notte è morto per infarto il compagno Mimmo Palo. Figura
storica del movimento operaio campano, protagonista della nascita del
sindacalismo di base nel sud italia. Attualmente membro
dell’esecutivo nazionale dei Cobas. Era stato tra i primi ad aderire
a Sinistra Critica. Domani mattina alle ore 11.00 si terranno i
funerali a Battipaglia
Luigi
Narni Mancinelli www.ilmegafonoquotidiano
Un
ricordo tra i tanti mi è tornato alla mente in queste ore tristi,
segnate dallo sgomento della perdita improvvisa e sconcertante di
Mimmo Palo. Quando a Genova, il 21 Luglio del 2001, la polizia caricò
violentemente il corteo su Viale Kennedy, tra i fumi dei gas urticanti
e le manganellate con le spranghe, tra elicotteri e violenze gratuite
sulla folla, mi ritrovai in fuga dopo aver riaperto finalmente gli
occhi che bruciavano per i lacrimogeni. Cercavo nella corsa un viso
conosciuto, qualche compagno a cui appoggiarmi in quella rocambolesca
ritirata. Il volto che incontrai fu il suo, quello di Mimmo, che stava
con la sua maglietta a righe di Cobas e Network antagonista. Mi
ricordo la sua espressione quando, prima di partire per il
controvertice, mi recitava soddisfatto lo slogan che i sindacati di
base avevano scelto per aprire il loro spezzone. Una frase tratta da
un’opera di Shakespeare : "O Gentiluomini, la vita è breve, e
se viviamo, viviamo per camminare sulla testa dei Re". Quella sua
guida nella fuga di Viale Kennedy fu come una premonizione per quanto
successe dopo nei mesi successivi : insieme ci ritrovammo nei
congressi di Rifondazione, nelle varie lotte e manifestazioni per la
difesa dell’articolo 18, contro la guerra ecc. condividendo in pieno
una visione comunista eretica e libertaria, che coniugasse socialismo
e libertà. Mimmo diceva di essere un "luxembourghiano" e di
sicuro fu coerente nella sua più che trentennale militanza politica
nei vari movimenti, nei sindacati, nel Prc, in Sinistra Critica :
dall’autonomia operaia alla creazione dei comitati di base fu un
militante sempre impegnatissimo e sempre in prima fila, nonchè un
fautore di un marxismo innovativo e non dogmatico. Fu operaio di
fabbrica e sindacalista sul campo, organizzatore instancabile
(nell’ultimo tempo soprattutto nel sindacato di base Cobas, a cui
tanto teneva), ma ricordo di quanto tenesse anche alla teoria critica,
ricordo quando andavamo a Caserta alle lezioni di Officina, della
rivista Gramigna, dove si discuteva delle scelte politiche contingenti
ma anche delle basi teoriche di questo marxismo eretico. Non dico
niente di strano per chi lo ha conosciuto di come fosse un esempio ed
una chioccia per i compagni più giovani, di quanto ci tenesse a
coltivare nelle amicizie anche una testimonianza di una militanza da
trasmettere e tramandare. Dentro Rifondazione Comunista ci trovammo
subito per sintonia politica, avevamo la stessa idea di evitare le
derive burocratiche, le nostalgie ortodosse così come la
capitolazione alla borghesia nelle alleanze di comodo e nei tantissimi
opportunismi. Confesso che spesso mi è parso, in quel partito in quel
periodo storico, l’unico compagno degno di stima e sicuro punto di
riferimento. Ricordo quando prese la parola al congresso provinciale
nel 2002 per parlare a favore del superamento dell’idea
veterocomunista del "campismo" dentro l’analisi della
globalizzazione, che entrambi leggevamo come una fase ed un aspetto
della "totalizzazione del rapporto di capitale", di cui
appunto discutevamo con Rino Malinconico a Caserta. E ricordo pure di
quando andammo assieme a Caserta per litigare con quei compagni che
erano a favore delle alleanze con il centrosinistra e le varie derive
governiste. Ci siamo sempre trovati dalla stessa parte, anche quando
non abbiamo militato nella stessa organizzazione, anche quando mi
sfotteva che io ero un "disobbediente stalinista". In ultimo
ci siamo anche ritrovati in Sinistra Critica, quando pure lui lasciò
Rifondazione. Quando mi candidai al Parlamento nella lista bloccata,
senza preferenze, di Sinistra Critica, ricordo che tenne a precisare
che se avesse potuto esprimere una preferenza lo avrebbe fatto per me:
senza che nessuno lo obbligasse a dire una cosa del genere, voleva
solo manifestarmi affetto e stima. Ma devo dire che anche chi si è
spesso scontrato con lui su tante questioni politiche e sindacali non
poteva che stimarlo e volergli bene. Questo sia detto senza retorica,
perchè tra "compagni", questa è una cosa purtroppo
veramente rara. Te ne sei andato così, troppo presto, mentre scrivevi
davanti al computer di un prossimo appuntamento politico, dopo esserti
stancato al corteo contro la privatizzazione dell’acqua. Hai quasi
fatto uno scherzo da "capa fresca" dei tuoi, dicevamo oggi
tra compagni con le lacrime agli occhi. Ciao Mimmo, grazie per quello
che hai fatto, grazie per quello che ci hai insegnato, grazie per aver
così tanto amato e lottato. Grazie di aver vissuto per camminare
sulla testa dei Re.
http://bellaciao.org/it/spip.php?article26288
Mimmo
Palo non c’è più... Battipaglia ha perso un combattente. In questa
intervista "itinerante" di alcuni anni fa, tratta dal
documentario "Parole nel deserto", Mimmo parla della sua
esperienza con la rivista letteraria battipagliese "Nugae",
dell’importanza della cultura in generale e della scrittura in
particolare... E di tante altre cose! Grazie Mimmo per queste tue
parole "catturate" una mattina quasi per caso in mezzo al
traffico cittadino! Parole già allora importanti e sagge, che a
distanza di poche ore dalla tua prematura e improvvisa scomparsa
acquistano un sapore diverso e fondamentale!
I
VIDEO SU YOU TUBE CON MIMMO
un’intervista
con mimmo palo sull’esperienza associazione Nugae
http://www.youtube.com/watch?v=7-vhFHV6tXU&feature=related
video
sull’importanza del linguaggio per descrivere i movimenti http://www.youtube.com/watch?v=JJ3S5LaxSTY&feature=related
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