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Giovanni Pesce ritorno a Guadalajara speciale 10 anni Pugliantagonista 27 luglio 2007-27 luglio 2017 ------------------------------------------------------------------------------------------------- GIOVANNI PESCE una vita da Gappista ONORE AL COMPAGNO GIOVANNI PESCE "VISONE"! onore alla sua fedele compagna Nori Brambilla "Sandra" che ci ha lasciati il 7 novembre 2011
link Nori e Pesce insieme
NORI BRAMBILLA PESCE, la partigiana Sandra ci ha lasciati!
le foto dei funerali con commemorazione Onore a tutti i combattenti per la libertà! La storia di Onorina Brambilla Pesce, l a partigiana Sandra http://staffetta.noblogs.org/post/2010/11/29/libri -la-storia-partigiana-della-%E2%80%98staffetta%E2%80%99-sandra/ Nori aveva appena compiuto ventuno anni quando venne arrestata dalle SS. Da un anno era una staffetta partigiana che faceva quello di cui c’era bisogno nella lotta per riconquistare la libertà. Avrebbe voluto andare in montagna a combattere, ma siccome era bella, decisero che era meglio che restasse in città, a trasportare esplosivo, a trasmettere informazioni, a incontrare i capi, clandestini, dei gruppi che facevano azioni a Milano. Divenne così la staffetta del comandante Visone. Una ragazzina solare, sempre sorridente, avrebbe dato meno nell’occhio. Ed era vero: sul 33 furono due poliziotti ad aiutarla a trasportare dieci chili di esplosivo; in porta Ludovica superò un controllo dei marò della San Marco, addestrati in Germania, con addosso due pistole; in piazza Ascoli prese in consegna l’arma che era servita a sparare a un maresciallo delle SS italiane. http://www.youtube.com/watch?v=rAGQite6PDo ritorno dal lager http://www.youtube.com/watch?v=K2ayGazLXtM Pesce e Nori: ci sono parole che fanno vivere…una di queste parole è : compagni! La sua esperienza da staffetta http://www.bonsai.tv/magazine/people/nori-brambilla -pesce-nome-di-battaglia-sandra-lintervista-per-non-dimenticare-video/
Milano 30/07/07 IL SALUTO DELLA REDAZIONE DEL SITO DI PUGLIANTAGONISTA CHE DEDICA A LUI LA SUA PRIMA PAGINA Il compagno Giovanni Pesce lascia la nostra generazione orfana di un uomo che è stato la memoria vivente della lotta antifascista della Resistenza. Nei suoi libri-testimonianza che nella nostra gioventù abbiamo avidamente letto , si ritrovano le sue battaglie e quelle degli uomini che come lui non ebbero paura di mettere in gioco la loro vita per il nostro avvenire e quello dei nostri figli. Da essi, negli anni più bui della prima repubblica, in cui si respirava l'aria cupa della restaurazione, del colpo di stato, del fascismo strisciante abbiamo trovato la certezza della necessità di continuare il cammino partigiano. la resistenza non è terminata il 25 aprile 45! La Resistenza vive ogni giorno in tutte le lotte sociali contro lo sfruttamento , la precarietà, l'emarginazione, nella vigilanza antifascista e nella lotta contro il militarismo guerrafondaio, nell'antirazzismo. Essa purtroppo ha lasciato e continua a lasciare un percorso costellato da tanti, troppi nuovi-partigiani caduti ( un termine tante volte urlato negli anni 70 con le lacrime agli occhi, nei funerali di tanti nostri giovani compagni). E' compito nostro, proseguendo l'opera di Pesce, di ricordarli tutti, i loro sogni, le loro speranze, perchè sono anche le nostre.Senza di esse non vi sarebbe che la certezza del buio della follia capitalista e del suo baratro autodistruttivo . Vogliamo citare un passaggio di un libro" Quando cessarono gli spari " di Giovanni Pesce edito da Feltrinelli proprio in quel formidabile anno 1977. E' nell'ultima pagina che leggiamo. "- Sono uomini come questi i veri vincitori. Son partiti da lontano, quando i tempi bui permettevano solo la cospirazione più chiusa. Non hanno mai dubitato, nè vacillato, perchè hanno avuto fiducia in noi giovani, perchè hanno saputo insegnarci dov'era il nemico, dov'era l'amico...e ci hanno accompagnato con la loro fede sulla giusta strada. Una strada che Gramsci aveva indicato quando ai giudici del tribunale speciale fascista che lo condannavano disse: "Voi porterete l'italia alla rovina; spetterà a noi comunisti di salvarla". A cura del collettivo redazionale dell'Archivio storico Benedetto Petrone Nato a Visone d'Asti nel 1918, emigrò in Francia, giovanissimo partì volontario nelle brigate internazionali in Spagna , rimanendo tre volte ferito. Tornato in Italia clandestinamente, arrestato dalla polizia fascista e deportato a Ventotene: Dal 43 al 45 organizzatore e comandante partigiano della temuta 3a GAP
Fino all'ultimo si è impegnato affinchè la memoria e l'esempio dei combattenti internazionalisti in Spagna non andasse perduto. Un idea scomoda in tempi in cui chi si ribella al capitale golobalizzatore corre il rischio di esser definito "terrorista internazionale"
link
Senza tregua è il libro cult della nostra generazione; comunicati comunicato Conf COBAS
ONORE AL PARTIGIANO GIOVANNI PESCE
Oggi 30 luglio a Milano , c/o il Palazzo del Comune, dalle ore 15,
verranno esposte le spoglie del compagno partigiano Giovanni Pesce
(Visone). Confederazione Cobas Comunicato associazione AICVAS L
NOSTRO COMANDANTE CI HA LASCIATO. STAMATTINA. DA KETTY CARRAFFA - MILANO LETTERA AL COMANDANTE PESCE Siamo da poco stati in Spagna,
per un altro viaggio nella Storia, nella Memoria. Un viaggio che
è stato voluto, fortemente, ancora una volta da Giovanni Pesce,
“garibaldino” di Spagna, partigiano, instancabile compagno.
Abbiamo inaugurato, a Madrid, come Associazione AICVAS, di cui
Pesce è Presidente, la targa di commemorazione dei 4.500
volontari antifascisti italiani che accorsero in Spagna, nel 1936.
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