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LUGLIO 1943 L'ITALIA ANTIFASCISTA NASCE CON LE STRAGI DEI MANIFESTANTI 5 LUGLIO 1943 MUSSOLINI LICENZIATO ED ARRESTATO! 26 LUGLIO 1943 BADOGLIO ORDINA: SPARATE SUI MANIFESTANTI! 28 LUGLIO STRAGE DI ANTIFASCISTI A BARI! La nuova Italia nasce col sangue di chi manifesta nelle piazze...una lunga scia che ci porta fino a Carlo Giuliani . Nella notte del gran Consiglio che porta alla sfiducia da parte dei maggiori gerarchi fascisti del loro capo Benito Mussolini possiamo intravedere tutti i germi del trasformismo e dell'opportunismo della classe politica italiana che continua a governare il nostro paese con tutte le conseguenze che sono sotto i nostri occhi. Ieri i gerarchi fascisti con un paese in rovina, in guerra allo stremo , invece di trovare la soluzione per far uscire il paese dalla guerra e salvarlo dall'occupazione tedesca, in quel 25 luglio pensarono solo a salvare i loro posti privilegiati e la loro pelle e offrirono il solo Mussolini come capro espiatorio. Il maresciallo Badoglio , il massacratore di etiopi diviene il nuovo capo del governo volendo dimostrare agli alleati essere il capo effettivo di governo fece emettere circolari che imponevano la legge di guerra su tutto il territorio italiano. Oggi il governo Berlusconi di fronte all'insicurezza economica , agli aumenti dei prezzi , al ristagno dell'economia, al fallimento di un'intera stagione economica e politica emana leggi che militarizzano parti del territorio nazionale con la scusa delle diverse emergenze, da quella dei rifiuti a quella energetica, invia l'esercito nelle città a fianco della polizia e mostra il muso duro contro minoranze ed emarginati ed annuncia un giro di vite contro manifestanti violenti e sediziosi, premessa ulteriore di altre restrizioni delle nostre libertà conquistate a partire proprio da quei fatidici giorni di luglio del 1943 anche col sangue di chi coraggiosamente scese immediatamente in piazza per chiedere la fine della guerra e la liberazione dei detenuti politici. Come redazione dell'Archivio Storico Benedetto Petrone e Osservatorio sui Balcani di Brindisi , vogliamo anche noi contribuire a mantenere viva la memoria di coloro che combatterono per le libertà che oggi sempre più vediamo toglierci. Lo facciamo ricordando quei giorni di luglio 43 che culminarono con le stragi di antifascisti in tutta Italia ed in particolare a Bari , per mano degli ordini emanati dal Governo Badoglio. 26 luglio la circolare Roatta La circolare Roatta emessa il 26 luglio 1943 da all'esercito il compito di svolgere mansioni di ordine pubblico e di colpire duramente chi attenterà il regime badogliano con manifestazioni e tumulti. Una circolare che avrebbe dovuto evitare teoricamente che i fascisti fedelissimi a Mussolini mettessero in difficoltà il nuovo capo di governo e che invece produsse qualche centinaio di morti proletari ed antifascisti e dei quali Badoglio non pagò mai, anzi fu ringraziato dagli alleati per la sua mano dura contro i rossi sobillatori e sovversivi. " qualunque pietà e riguardo nella repressione è delitto , poco sangue versato inizialmente risparmierà fiumi di sangue in seguito. perciò ogni movimento deve essere stroncato in origine. Siano abbandonati i sistemi antidiluviano quali cordoni, squilli, intimidazioni, persuasione...i reparti abbiano i fucili a pronti e non in "bracciarm" muovendo contro gruppi di individui che turbino l'ordine pubblico...si proceda in formazione di combattimento e si apra il fuoco a distanza anche con mortai ed artiglierie senza preavvisi come se si procedesse contro truppe nemiche. non è ammesso il tiro in aria.Si tira sempre a colpire in combattimento!" la circolare prevedeva anche la fucilazione di manifestanti e di soldati poco inclini a uccidere. In soli 45 giorni dal 25 luglio 43 al l'8 settembre 43 produrrà 93 morti e 536 feriti. I luoghi delle stragi nel sol mese di luglio 43 26 luglio La Spezia: due operai 26 luglio Sesto Fiorentino :un ragazzo 27 luglio Firenze: numerosi dimostranti feriti 27 luglio Milano :due morti e 20 feriti 27/28 luglio Torino : numerosi operai morti e feriti 28 luglio Bari: oltre 23 morti e 60 feriti l'onore dell'esercito italiano in questa città, colpevole di questa strage sarà riscattato combattendo i nazisti , alcuni mesi dopo, dal generale Bellomo con l'appoggio popolare. 28 luglio Milano: carcere di san Vittore, sulla folla che chiede la liberazione dei prigionieri politici si spara con i carri armati, parecchi morti, feriti e 4 manifestanti fucilati 28 luglio Roma, carcere di Regina Coeli : rivolta detenuti, diversi morti e feriti 28 luglio Reggio Emilia : Sugli operai delle Reggiane un ufficiale fascista spara, al rifiuto dei soldati, lui stesso con la mitragliatrice facendo 9 morti e 42 feriti A CURA DELLA REDAZIONE DELL'ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE archiviobpetrone@libero.it 25 LUGLIO 2008 Dati tratti dal volume :POLIZIA. cONTROINCHIESTA SU ABUSI ED ECCIDI DELLE FORZE DELL'ORDINE IN ITALIA DAL 43 AL 1976, A CURA DI GIANNI VIOLA E MARIO PIZZOLA , EDIZIONI STAMPA ALTERNATIVA-( stampato a Londra)1976
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