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Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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ANNUARIO

RESISTENZA/50

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1938

Resistenza


GIORNATA DELLA MEMORIA 2022

Le leggi razziali nell'Italia Fascista.

parte prima

Brindisi: il divieto agli ebrei di frequentare le scuole pubbliche

attraverso la lettura dei documenti scolastici

Premessa: Questo approfondimento è stato presentato in occasione della Giornata della Memoria  2020 presso lo SPI CGIL ,  in collaborazione con  l’AUSER di Brindisi, e il responsabile settore cultura  dello SPI-CGIL  prof.Mario Carolla.

Lo riproponiamo per  la Giornata della Memoria 2022, in una nuova release sul web, come Archivio St B Petrone, nelle nostre pagine,  con i vari temi che nell’iniziativa del 2020 furono sviluppati e dei quali  abbiamo già diffuso la nostra ricerca sul coinvolgimento delle imprese italiane  ad Auschwitz.

 

Il divieto per gli ebrei  di frequentare la scuola pubblica.

Questo divieto si aggiungeva ad altri come ricordavano succintamente  i manifesti e pieghevoli distribuiti dal Regime fascista e dal Ministero della Cultura Popolare:

divieto di

1)      prestare il servizio militare

2)      Esercitare il diritto di tutore

3)      Essere proprietari di aziende di interesse nazionale

4)      Essere proprietari di terreni e fabbricati

5)      Avere domestici ariani

6)      Lavorare in amministrazioni civili e militari

7)      Appartenere al Partito Nazionale Fascista

8)      Lavorare ed avere incarichi in  amministrazioni locali, enti parastatali

9)      Lavorare nelle banche o assicurazioni

10)   Divieto di frequentare le scuole pubbliche italiane di qualsiasi grado.

La certificazione di non essere ebrei , necessaria per

 l’iscrizione nelle scuole di Brindisi

Grazie alla collaborazione di Silvio Chiaramida, appassionato  ricercatore di documenti storici e riviste dell’epoca, posso proporre  gli stralci di documenti scolastici di due giovani alunni delle scuole medie  della provincia di Brindisi , ed in particolare della scuola media  di San Vito dei Normanni a pochi chilometri dal capoluogo.

Il primo documento  è datato  3 ottobre 1941 trattando la richiesta del signor  C. Vincenzo, padre dell’alunno  Vito per l’iscrizione al primo anno della scuola media  di San Vito dei Normanni. In calce alla domanda, l’autocertificazione,  di non appartenenza  alla razza ebraica.

il testo

Ill.mo Signor  Preside della
Scuola Media di S.Vito
lo sottoscritto C. Vincenzo,faccio domanda di   ammissione alla prima classe di codesta
scuola media per mio figlio Vito.

Dichiaro di non appartenere a razza ebraica.
I
  documenti si trovano presso lo Regia scuola media  di Brindisi.

Con osservanza
dev. C. Vincenzo

S.Vito dei   Normanni   3-I0-I94I-XIX e.f.-

SECONDO DOCUMENTO SCOLASTICO

Il secondo documento  è redatto dalla signora Adelaide D. ,  madre dell’alunno Piero ,  che  a causa di necessità contingenti alla guerra , si trasferisce da Ostuni a San Vito dei Normanni.Per questo motivo  la signora Adelaide  nell’ottobre del 1942, chiede di poter far iscrivere il proprio figlio alla seconda classe della scuola media di San Virto dei Normanni (BR),  trasferendosi dal Ginnasio  San  Carlo Borromeo di Ostuni. In calce alla domanda l’autocertificazione di non appartenere alla razza ebraica.

 

Questo documento del 1947 che riporta il timbro rettangolare della scuola Media di San Vito dei Normanni, è intestato dall'ex Regio Ginnasio XXVIII Ottobre di Gallipoli. La dicitura Regio e XXVIII sono state depennate a mano dopo la caduta del fascismo e l'avvento della Repubblica nel 1946

 

 

il testo:

Ilustrissimo Signor Preside

Della scuola media S Vito

Ia sottoscritta vi prega di voler iscrivere

mio figlio D P Piero fra i candidati della II scuola media

Con osservanza Adelaide  D P.

Tutti gli altri documenti si trovano nella

segreteria del Ginnasio San Carlo Borromeo di Ostuni

DICHIARO DI NON APPARTENERE A RAZZA EBRAICA

fine Parte prima Le leggi razziali nell'Italia Fascista

vedi parte seconda : le origini antisemite del pensiero mussoliniano

di Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone

27 gennaio 2021, giornata della Memoria.

 

vedasi anche

La complicità delle imprese italiane all'Olocausto

  parte prima     parte seconda parte terza

vedi anche

Giugno 1940 . Quando  fascisti di Bari chiesero

 l’allontanamento degli ebrei da tutti i posti di lavoro

e

 i  fascisti di Trieste risposero sbattendo fuori

 ebrei e fascisti “buonisti” dalle Assicurazioni triestine.

 

 

Antonio Camuso

Brindisi 24 gennaio 2022

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