Archivio storicol'archivio dei movimenti pugliesi"Benedetto Petrone"

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RICORDI:

 Claudio Rotondi, Onda Rossa e L'Autonomia operaia romana

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28 NOVEMBRE 2010

BRACCIANO: IL COMPAGNO CLAUDIO ROTONDI CI HA LASCIATI

 

VINCENZO MILIUCCI PARLA DI LUI A  RADIO ONDA ROSSA

Claudio e Bobo Aprile a Napoli marzo 2001...pochi secondi dopo questa foto si scatenò l'inferno con il lancio di centinaia di lacrimogeni

Claudio insieme a i compagni di Brindisi e di Mesagne ad una manifestazione per la Palestina a Roma

nota le foto sono tratte dal sito dei Cobas e riprodotte con autorizzazione di Vincenzo

In ricordo di Claudio Rotondi

Galleria fotografica al link :

http://www.cobas.it/index.php/cobas/Multimedia/Foto/In-ricordo-di-Claudio-Rotondi

 


http://www.pugliantagonista.it/archivio/claudio_rotondi.htm

 

L'ULTIMO SALUTO DEI COMPAGNI SUL SITO BELLACIAO

http://bellaciao.org/it/spip.php?article27918

 

Stanotte il compagno Claudio Rotondi è morto.

Le esequie si terranno martedì 30/11 al Cimitero di Canale Monteranno dalle ore 11.

Claudio è morto nell’ospedale di Bracciano, la salma è visitabile c/o la camera mortuaria :

Oggi , ore 10-12 ; Lunedì 29 , ore 8,30 – 18,30 ; Martedì 30 , ore 8,30 – 10,30

Con dolore e rabbia

Hasta la victoria Compagno Claudio

Cobas Confederazione dei Comitati di Base

A Claudio Rotondi, volato via troppo presto…

Sapere che te ne sei andato mi lascia un grande vuoto.

Sapere che tra poco sarai terra, mi consola e mi fa sorridere.

Sapere che non litigheremo più mi crea un grande vuoto.

Ciao antipatico rompicoglioni,

T’ho sempre voluto tanto bene, ciao compagno nostro.

Una poesia di Majakovskij che sembra scritta per Claudio ed una bella foto al link :

http://baruda.net/2010/11/28/a-claudio-rotondi-volato-via-troppo-presto/

chi era il compagno Claudio...

by meletta dom 28 nov, 2010

Claudio... la sua storia è tutt’uno con quella del movimento antagonista romano, e non solo, sin dagli anni 60... dalle lotte, giovanissimo, degli edili che si opponevano alle cariche dei carabinieri di D’Inzeo, alla militanza nell’Autonomia Operaia con il Collettivo Politico Enel, alla costruzione di Radio Onda Rossa per la quale affrontò la galera, alla costruzione e alla militanza nei Cobas... in ogni lotta fino a due anni fa quando iniziarono i suoi problemi di salute....

http://www.nelvento.net/archivio/68/autonomia/ivolsci/1...5.htm

Related Link: http://www.cobas.it/

all’Etrusco

by cico - pourlui@même dom 28 nov, 2010

Ciao Nonno Mitraglia, uomo di coccio, simpatico vecchietto, tombeur de femmes, compagno inquadrato, un ditarculo, amico d’osteria e di sbevazzate, punitore di infami, giardiniere autodidatta, rompicojoni come pochi, capopopolo timido e schivo, operaio modello, archivio vivente, sempre roccia.

Ricordo ancora quella nottata a P.le Clodio, unico minorenne non ammesso nell’aula lasciato alla mercé delle guardie, che tu mi facesti compagnia coi racconti sulle prime lotte dell’autonomia. Ed io da "studioso" a correggere la tua memoria.

La tua forza e il tuo coraggio son stati da esempio a molti di noi anche nella difficoltà di comprendere in pieno. Ho il rimpianto della distanza non colmata, dell’ultimo saluto non dato

In ricordo di Claudio Rotondi

Galleria fotografica al link :

http://www.cobas.it/index.php/cobas/Multimedia/Foto/In-ricordo-di-Claudio-Rotondi

 

Te lo vuoi prendere l’impegno? E dai e dai………………..

Questo è stato per anni il ritornello che Claudio ha ripetuto a generazioni di compagni che hanno animato attraverso iniziative politiche e di lotte il quartiere di Primavalle e di Roma nord

La sua cocciutaggine sempre protesa verso il raggiungimento dell’obbiettivo, dalle occupazioni delle case degli anni 70, alle autoriduzioni con tanti proletari di Primavalle, il collettivo dell’Enel e i tanti distacchi che non si facevano, perchè sempre Claudio, da tutti conosciuto e rispettato, faceva si che anche gli operai tentennassero nelle scelte antisociali, alle lotte contro la repressione, contro il nucleare, dal comitato Proletario Torrevecchia Primavalle, all’Associazione Che Fare, fino al centro sociale Break Out , e al Collettivo di compagni di Primavalle , dopo la scelta della casa a Canale Monterano quasi quel sogno di tranquillità e di comune, anche li pure se lontano animava nei compagni di Manziana e di Civitavecchia la nascita dei Cobas e dell’antagonismo, la lunga attività fin dai primi esordi nei Cobas, animatore instancabile……in prima linea durante gli anni pesanti dei G8 a Napoli e dopo a Genova. Anche se le distanze ci avevano portato a vivere la politica antagonista in luoghi diversi, Primavalle non lo ha mai dimenticato e mai lo potrà dimenticare perche Maestro di lotta e di politica e di pazienza ha formato decine di compagni compreso suo figlio, Robertino, compagno e fratello di tante stagioni di lotta insieme a tanti altri compagni di questi quartieri della Roma Nord.

Ciao Claudio compagno del viaggio che più assomiglia ad un sogno, quello rivoluzionario

con rabbia ti salutiamo

tanta storia e tante lotte abbiamo fatto..

e tanta ancora davanti,

sei stato uno sprono a non fermarsi quando il tempo si faceva buio

tu come tutti umano e forte,

testardo e buono,

ciao Claudio, hasta la Victoria siempre

Franchino di Primavalle

Ciao Claudio, Ciao Etrusco... sempre con quelle bandiere dei Cobas da mollare a qualcuno. Ed era impossibile dirti di NO.

... sempre affettuoso, capace di discutere le opinioni diverse con calma. Fosti il primo contatto all’ENEL, al tempo del comitato politico. Non ho fatto in tempo a venirti a trovare, ma almeno ti ricordo in piedi, forte...

Un abbraccio grande

Marco Vadilonga

Che dire ?

Sempre con quella Diane celestina me lo ritrovavo sotto casa a chiedermi di prendermi, come dice Franchino, qualche "impegno" ..... soprattutto dopo che con l’intero comitato di Primavalle eravamo usciti dai Comitati Autonomi Operai per aderire ai Comitati Comunisti .... e lui le tentava tutte per recuperare almeno qualcuno di noi ....

Una volta mi si presenta chiedendomi di andare insieme a lui ad attaccare dei manifesti a Valle Aurelia .... ma mica mi dice di che manifesti si trattava.

Arrivati a Valle, scopro che si tratta di manifesti in solidarietà con i Nap che erano allora sotto processo a Napoli .... li attacchiamo, io e lui, in tutta tranquillità in pieno giorno ... l’indomani leggo sul giornale che in varie città erano stati arrestati compagni mentre attacchinavano lo stesso manifesto ....

E poi ricordo quella maledetta notte tra Primavalle e Via dei Volsci .... la notte successiva alla morte di Mario Salvi .... sono pieno di brividi ....

Hasta siempre, Etrusco e che la terra ti sia lieve ....

Raf

E’ morto un operaio comunista.

Onore al compagno Claudio Rotondi.

Non sempre siamo stati d’accordo con il compagno Claudio.

Lo diciamo con la stessa schiettezza, con la stessa sincerita’, con la stessa umilta’ che lo caratterizzava.

Operaio dell’Enel, militante dell’autonomia operaia, avanguardia di lotta contro i padroni dell’energia e contro l’energia padrona, fondatore ed instancabile animatore delle prime forme dell’autoorganizzazione politica e sociale, dall’autoriduzione delle bollette ai lavoratori autoorganizzati, ai comitati di base.

Per questo suo “curriculum” di grande rispetto, e’ stato perennemente attenzionato dalla violenza del potere.

Per questo suo “curriculum” noi lo riconosciamo come uno dei figli migliori della nostra classe.

Nella sua umanita’ c’e’ tutta la comune lotta per la futura umanita’.

COMBAT

Ricordo su Radio Onda Rossa

Vincenzo Miliucci ci racconta chi era Claudio...

Related Link: http://www.ondarossa.info/newsredazione/ciao-claudio

I compagni di Brindisi che lo videro accanto nelle lotte contro le centrali a carbone e nucleari lo salutano con tanto affetto...

 

Ricordare Claudio Rotondi,

il compagno arrestato quando hanno chiuso Onda Rossa che ho conosciuto personalmente all’uscita da Rebibbia;

il compagno chiamato "vecchio" (con rispetto) dagli altri del Comitato Proletario Torrevecchia Primavalle;

il compagno con cui ho condiviso la nascita dell’Associazione Culturale "CHE FARE" quando c’era la minaccia di mettere fuorilegge i Comitati Autonomi Operai e le sue articolazioni territoriali;

il compagno con cui ho volantinato a piazza Mario Salvi nei giorni più plumbei della repressione;

il compagno con cui ho avuto condivisioni e dissensi senza perdere mai il rispetto e la stima;

il compagno che ho continuato ad incontrare per venticique anni alle manifestazioni del movimento, dopo che le nostre strade hanno seguito itinerari ed esperienze diverse;

il padre di un compagno che ho vissuto e rimarrà sempre come un fratello;

il compagno che ricordiamo per le sue proverbiali sollecitazioni all’impegno rivolte a tante/i compagne/i;

un compagno per il quale credo sia appropriato l’appellativo di "IMPRESCINDIBILE".

Addio Claudio e grazie per alcune cose importanti che mi hai insegnato con il tuo esempio. Non le dimenticherò.

Gianni Troiani

L’immaginario e la realtà: saluto a modo mio al compagno Claudio

Su qualsiasi evento storico ci sono sempre due piani: quello immaginario che si sedimenta nel ricordo, nostalgico, anche, dei reduci sconfitti e poi c’è la realtà.

Nel ricordo del compagno Vincenzo per commemorare Claudio quello che mi è piaciuto sopratutto, a parte la commozione trattenuta è stato il richiamo alla realtà.

La realtà non è teoria: la realtà sono i fatti come accadono.

I maestri della teoria il più delle volte sono estranei a questi fatti reali: gli servono per le teorie, più delle volte, o per dire qualche frase ad effetto. Nelle parole di Vincenzo c’era il vissuto, non solo il politico. Guardate il vissuto: il vissuto vi dirà di quegli anni più di qualsiasi testo teorico. E se c’è da leggere qualcosa, c’è da leggere sopratutto i volantini fatti nei quartieri, nei posti di lavoro, nei comunicati per la preparazione delle assemblee.

E vedrete la distanza la differenza tra oggi e ieri, non la debbo spiegare io: sta lì, sta in quelle parole scritte, di corsa tra un assalto e l’altro, tra uno scontro e l’altro, tra una lotta e l’altra tra una serata e l’altra di sogni e desideri.

La realtà non la trovate, lo dice Marx! nei testi dei filosofi, la realtà è: ci siamo tutti? chi manca all’appello? e poi nel cercare chi manca e nel stargli vicino nella disavventura.

La realtà era la non paura della disavventura.

Chiaro era il concetto: NON ABBIAMO DA PERDERE CHE LE CATENE.

Gli anni settanta, autonomia operaia, non sono patrimonio di questo o quel nome famoso.

Sono il patrimonio di chi lottò prima di quegli anni, di chi lottò allora, di chi lotta oggi di chi continuerà a lottare domani.

Gli anni settanta furono il terreno di scontro di classe nelle fabbriche, nei QUARTIERI!, nei posti di lavoro del proletari senza nome

vittoria

L’Avamposto degli Incompatibili

 

 

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