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è consentita la riproduzione a fini non di lucro con l'obbligo di riportarne la fonte INIZIATIVE /E COMUNICATI DI TERRAROSSA
Con invito alla pubblicazione,
26 LUGLIO 2010 MESAGNE COSA SI FABBRICA NELLA "FABBRICA?" È necessario instaurare un dialogo aperto e senza
pregiudizi tra tutti i componenti della nostra società”. Questa è
una delle affermazioni fatte dal referente mesagnese della “Fabbrica
di Nichi” e pubblicata dai giornali qualche settimana fa. La prassi, si diceva un tempo, deve
accompagnare la teoria. I comportamenti dovrebbero
essere la traduzione in azioni delle enunciazioni di principio. Questa
regola di un codice non scritto sfugge probabilmente al neo referente
della “Fabbrica di Nichi”. È così accade che, in una sera di
luglio, durante un dibattito una giovane compagna che vuole esprimere
la sua opinione chiara e decisa sulle
migrazioni, opinione evidentemente giudicata eretica o comunque non in
linea con il pensiero vendoliano, venga prima invitata a
desistere dal farlo, poi venga letteralmente censurata
impedendole di fare il suo intervento dal palco. Per meglio cogliere
la “dissonanza” tra pensiero ed azione si pensi che, solo
poche ore prima che ciò accadesse, la stessa “Fabbrica” aveva
organizzato un’iniziativa sulla “legge bavaglio”. Due
pesi e due misure? Alla luce di questi fatti ci chiediamo e chiediamo ai “fabbricanti”:
A quale genere di fabbriche si ispira la “Fabbrica di
Nichi”? Noi speriamo che non sia il modello Fiat che, come
“atto di ritorsione”, (Epifani sul Sole 24ore del 22 luglio 2010)
sceglie di licenziare dando la precedenza ai delegati della CIGL. Nell’attesa che arrivino le nuove fabbriche (avete pensato
a Belgrado?), a noi pare che i leader dell’opificio locale
dovrebbero semplicemente porgere le loro scuse alla persona così
indebitamente censurata. 26 luglio 2010
Venerdì
4 giugno, alle ore 18,30 a Sandonaci (BR), presso il Centro
Sabato 22 maggio 2010, prende il via l´iniziativa "Pedalando
contromano.
Comunicato stampa di TerraRossa TerraRossi tutti (attivi e simpatizzanti) ci vediamo per la prossima riunione mercoledì 28 aprile alle 21,15 al Golosoasi (centro storico, in piazza Orsini del Balzo)Ordine del giorno: - Valutazione delle iniziative svolte (presentazione di Salute Pubblica e bachetti per il referendum sull'acqua bene comune) - Preparazione delle iniziative in "trasferta" sul fotovoltaico a Copertino, San Donaci e Leverano - Preparazione dell'iniziativa "bicinformando - percorsi di
controinformazione ciclistica" su fotovoltaico selvaggio
(campagne mesagnesi), carbone (cerano), discariche abusive (serranova).
L'idea è di coinvolgere quanti più soggetti possibili anche in fase
di organizzazione dell'evento, in particolare il gruppo "No al
Carbone" e i "Cicloamici". Presentazione dell´ultimo
numero della rivista Salute Pubblica
NO
FOTOVOLTAICO SELVAGGIO IN PUGLIA LABORATORIO POLITICO-CULTURALE nato a febbraio 2010 a Mesagne (Brindisi)
Mesagne, 11/03/2010
LE FOTO DELL'INIZIATIVA
Sabato
13 marzo, alle ore 17.30, presso la biblioteca comunale di Mesagne
(Brindisi), il laboratorio polito culturale TERRA ROSSA organizza
"Natura Morta", dibattito e mostra fotografica su
fotovoltaico selvaggio e i beni comuni. BREVE CRONACA E COMMENTO SULL'INIZIATIVA a cura della redazione della OpenArea di Pugliantagonista.it Dobbiamo sinceramente congratularci con gli amici e compagni del neonato laboratorio-politico culturale TERRAROSSA di Mesagne per l'organizzazione dell'iniziativa e l'aver saputo sviscerare gran parte degli intricati aspetti che contraddistinguono la complicata e scottante questione del fotovoltaico selvaggio in Puglia. La scelta era sicuramente difficile, di voler focalizzare una questione che è particolarmente scomoda per la giunta Vendola, che ha fatto della campagna per la diffusione delle energie alternative in Puglia uno dei suo cavalli di battaglia e fiore all'occhiello da mostrare in tutti i consessi nazionali ed internazionali e che storce il naso di fronte alle critiche. Una cosa è certa che sino ad ora non ha fatto un'autocritica pubblica per non aver potuto prevenire le distorsioni e i guasti di carattere sociale, ambientale, etico con una " mancata" pianificazione e una regolamentazione carente e contraddittoria che hanno permesso che il fotovoltaico , che dove essere l'arma vincente per la diffusione di una forma di autoproduzione ecocompatibile, divenisse invece l'ennesimo affare per i Padroni dell'Energia, le multinazionali dell'alta tecnologia e per i soliti faccendieri. Considerazioni scomode e scottanti che sono state ascoltate con molto interesse e qualche imbarazzo da numerosi candidati alle liste del centro-sinistra che son venuti ad ascoltare ( qualcuno è anche intervenuto) quanto denunciato in maniera particolareggiata dai giovani( e non) del TerraRossa. Questo era comunque lo scopo della serata , come da loro esplicitato, porre le questioni urgenti del territorio nella loro cruda realtà a coloro che si candidano al governo di esso e chiedere di assumersene la responsabilità delle loro azioni, poichè, grazie ad iniziative come quella di ieri sera, non possano poi, una volta giunti nelle stanze del potere , affermare che essi non erano a conoscenza, per ignoranza o disinformazione. Una controinformazione accurata è stata fatta da ingegneri, avvocati, sociologi del Terrarossa, sull'enorme fiume di denaro pubblico che grazie ad incentivi favolosi è andato a finire nelle tasche delle multinazionali dell'Energia Padrona e dagli speculatori, acquistando o prendendo in affitto ventennale i terreni da contadini ormai giunti alla disperazione economica. Poche migliaia di euro per i terreni e poche altre per l'acquisto di materiali e l'investimento grazie al denaro pubblico è stato assicurato per centinaia di migliaia di Euro all'anno per impianto produttore di Energia, moltiplicato per le migliaia di impianti al disotto di 1 Megawatt onde aggirare gli obblighi di autorizzazione per il VIA , lo studio dell'Impatto Ambientale e le "appena" 150 richieste di impianto superiore al Megawatt a livello regionale Terreni fertilissimi, excampi di pesche, carciofi, pomodori, meloni, ridotti in distese di silicio dove l'erba sottostante è distrutta con diserbanti e humus e microclima andati a finire al diavolo, sono poi l'anticipazione di una devastazione ambientale che si sommerà all'enorme problema della bonifica dei pannelli di silicio che tra vent'anni dovranno essere rimossi per obsolescenza e di cui non si ha nessun piano di smaltimento. L'unica cosa che qualche comune ha fatto inserire dei regolamenti per tassare anticipatamente con qualche euro a KW il futuro smaltimento incassando qualche migliaio di euro per le casSe comunali e lasciando poi ai soliti inquinatori delle ECOMAFIE tra vent'anni a sbrigarsela. Questi e molti altri aspetti , solo tardivamente, dalla giunta regionale pugliese guidata da Vendola sono stati presi in considerazione, dopo che per due anni le critiche fioccavano da tutte le parti e numerosi comitati di cittadini fossero sorti contro il fotovoltaico selvaggio. Così solo da qualche mese è stata emessa una disposizione che vieta i cosiddetti impianti a terra di una certa dimensione cercando di frenare l'uso dei terreni agricoli, ma...il danno è stato fatto!!! Solo nel comune di Mesagne ben il 15 PER CENTO DEL TERRITORIO COMUNALE è stato occupato dal fotovoltaico, ben 150 richieste o meglio avvisi di inizio lavori sono giunti ai tecnici comunali e quindi con un calcolo al ribasso, circa 300.-600 ettari di fertili terreni agricoli sono scomparsi dalla filiera alimentare per passare nelle mani dell'ENERGIA PADRONA delle multinazionali , con prevalenza di spagnoli . In effetti proprio dalle lobby del paese governato da Zapatero sono giunte le recriminazioni contro questo , tardivo, intervento della giunta Vendola. Quali alternative proposte dal Terrarossaagli amministratori regionali, comunali e provinciali che saranno eletti nelle prossime elezioni? 1)Innanzitutto vietare l'uso dei terreni agricoli per fotovoltaico, 2)Promuovere il fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici e privati e nelle aree degrate e dismesse da precedenti attività industriali presenti abbondantemente sul territorio a causa della Crisi 3)Sovvenzioare il comparto agricolo puntando ad una sua valorizzazione e incentivando i giovani attraverso un'oculata operazione di pianificazioneeconomica e marketing dei prodotti locali 4) Spingere gli agricoltori, con dovuti incentivi al rimboschimento dei terreni , ormai esausti da decenni di sfruttamenti intensivi, con piante capaci di produrre legna pregiata e contemporaneamente ramaglie capaci di alimentare centrali a biomasse ecocompatibili di ultima generazione 5)Visto che il danno è stato fatto, richiedere che l'equivalente dell'Energia creata da fotovoltaico ed altrifonti rinnovabili sia detratta dall'Energia prodotta e quindi si trasformi in meno carbone bruciato dalle megacentrali come Cerano presenti sul territorio. 6) ricominciare a pensare che l'Agricoltura non è la cenerentola della nostra economia ma bensì un elemento fondamentale di essa e come inserita in un accorta gestione ambientale possa produrre attrazione per il turismo, ma anche cultura e alternativa sociale. Da parte nostra come Pugliantagonista.it , riteniamo che queste iniziative di controinformazione siano da estendere su tutto il territorio della provincia di Brindisi, con la collaborazione dei compagni del TerraRossa e come preannunciato sul web da giorni è nostra intenzione come nostro stile proporre un'inchiesta fotografica sull'effetto del fotovoltaico selvaggio nel territorio del Comune di Brindisi LA REDAZIONE DELLA OPENAREA DI PUGLIANTAGONISTA
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