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INIZIATIVE /E COMUNICATI DI TERRAROSSA

Con invito alla pubblicazione,

saluti
info@TerraRossa.eu


Sollecitati dalle recenti notizie apparse sulla stampa, interveniamo sul
tema del dilagare del fotovoltaico per evidenziare alcuni punti.

Sembra inarrestabile la corsa all’oro energia-verde rappresentata dalla
realizzazione in Puglia, in particolare nella Provincia di Brindisi, degli
impianti di pannelli fotovoltaici. Ci riferiamo, in particolare, alle
notizie per la realizzazione di impianti a Mesagne di 11 Mw, o del più
grande impianto di energia rinnovabile d’Europa da realizzarsi in agro di
San Pancrazio S.no.
“Colui che tutto move”, direbbe il Poeta su l’entità ultraterrena, ma il
dio denaro per quanto ci riguarda, ha spianato la strada verso
“l’accoglienza” agli investimenti stranieri e non, allo sfruttamento del
territorio al saccheggio delle risorse paesaggistiche, rurali ed agricole.
E le istituzioni territoriali che fanno? Possiamo portare la testimonianza
diretta e personale laboratorio politico culturale TerraRossa: abbiamo
cercato di interagire con gli enti pubblici per sollevare, sollecitare e
confrontarci sui problemi connessi alla produzione di energia rinnovabile,
ma con pochi e inconsistenti riscontri.
La Regione Puglia, principale artefice e responsabile dell’installazione
selvaggia, fino a questo momento non ha posto limiti pur di fronte ai
numerosi appelli provenienti da associazioni ed enti pubblici (Provincia di
Lecce e ARPA). È da rimarcare la mancanza di una pianificazione
territoriale specifica sulla produzione dell’energia elettrica. Di questo
passo, se l’ente regionale non interverrà, la Puglia da granaio d’Italia
diventerà la terra dello specchio solare.
Sempre in tema di responsabilità politico istituzionale, riteniamo che la
Provincia di Brindisi, pur non avendo compiti specifici nell’iter di
realizzazione degli impianti, ha comunque competenza politica per
l’ambiente e il territorio di riferimento. Essa pur avendo dimostrato
sensibilità al problema non ha tuttavia ancora assunto una posizione
formale, come per esempio ha fatto la Provincia di Lecce.
Passando ad aspetti per così dire più concreti e visibili. È sotto gli
occhi di tutti, e sottolineamo tutti, che alcune strade provinciali sono
state privatizzate dai cantieri delle società che stanno costruendo gli
impianti fotovoltaici. Con il loro lavoro dette società stanno provocando
danni - causati dai materiali di risulta e dagli scassi per le condutture
elettriche - all’ambiente ed ai terreni confinanti. Terreni su cui
insistono anche colture agricole di pregio. A riprova di ciò, incominciano
a sollevarsi le prime lamentele (e chissà denunce) da parte di imprenditori
agricoli della provincia di Brindisi.
E gli enti comunali? Siamo al tragi-comico.
Alcuni comuni del brindisino hanno cercato di porre paletti più
restrittivi alla realizzazione di impianti fotovoltaici, quelli in
particolare fino ad 1 Mw, anche affrontando un contenzioso contro le
società di investimento e realizzazione degli impianti fotovoltaici.
Altri comuni, pur dotati di regolamenti specifici sul fotovoltaico, hanno
scelto di restare semplici testimoni delle domande o dei progetti di
realizzazione di impianti fino ad 1 Mw presentati tramite la DIA
(Dichiarazione di Inizio Attività) e rimanere poi passivi nel controllo
della regolarità delle domande e degli impianti realizzati.
A Mesagne in particolare sono stati presentati numerosi progetti per la
realizzazione di impianti fotovoltaici fino ad 1 Mw; ed attualmente sono
ultimati o in fase di completamento alcuni di essi.
TerraRossa ha sollecitato l’intervento degli organi preposti per
verificare e controllare la regolarità e  la conformità degli impianti
realizzati in agro mesagnese, rispetto alla normativa vigente ed al
regolamento specifico sul fotovoltaico. In tal senso solleciteremo il
Comune di Mesagne affinché uno dei prossimi consigli comunali sia
monotematico e affronti il problema del fotovoltaico, con riferimento a:
a) lo stato attuale prodotto dalle domande e dai progetti sin qui
presentati e realizzati;
b) la posizione che l’ente intende assumere rispetto alle domande o
progetti di impianti futuri;
c) l’impegno preso dall’attuale Sindaco nel corso della campagna
elettorale di una moratoria in merito alle domande o progetti per la
realizzazione di impianti di fotovoltaico fino ad 1 Mw;
d) la posizione che il comune di Mesagne assumerà rispetto a mega progetti
(superiori ad un Mw), per cui sarà necessaria la valutazione di impatto
ambientale (VIA), che le società costruttrici intenderanno presentare o che
hanno già presentato.

In chiusura, sentiamo di dover richiamare l’attenzione di chi ci legge,
sulla quasi totale assenza d’informazione, su questo tema del fotovoltaico,
da parte dei media televisivi della provincia di Brindisi. Di contro,
abbiamo apprezzato ed apprezziamo la “battaglia” condotta da Telerama in
provincia di Lecce, dove le cose non vanno certamente meglio rispetto a
Brindisi ma dove almeno gli abitanti di quel territorio vengono
continuamente “sollecitati” a riflettere su ciò che sta accadendo
attraverso una puntuale e documentata informazione.

Mesagne, 3 settembre 2010
Laboratorio politico-culturale TerraRossa di Mesagne
info@TerraRossa.eu


 

26 LUGLIO 2010 MESAGNE

COSA SI FABBRICA NELLA "FABBRICA?"

È necessario instaurare un dialogo aperto e senza pregiudizi tra tutti i componenti della nostra società”. Questa è una delle affermazioni fatte dal referente mesagnese della “Fabbrica di Nichi” e pubblicata dai giornali qualche settimana fa.

La prassi, si diceva un tempo, deve accompagnare la teoria. I comportamenti dovrebbero essere la traduzione in azioni delle enunciazioni di principio. Questa regola di un codice non scritto sfugge probabilmente al neo referente della “Fabbrica di Nichi”. È così accade che, in una sera di luglio, durante un dibattito una giovane compagna che vuole esprimere la sua opinione chiara e decisa sulle migrazioni, opinione evidentemente giudicata eretica o comunque non in linea con il pensiero vendoliano, venga prima invitata a desistere dal farlo, poi venga letteralmente censurata impedendole di fare il suo intervento dal palco. Per meglio cogliere la “dissonanza” tra pensiero ed azione si pensi che, solo poche ore prima che ciò accadesse, la stessa “Fabbrica” aveva organizzato un’iniziativa sulla “legge bavaglio”. Due pesi e due misure?

Alla luce di questi fatti ci chiediamo e chiediamo ai “fabbricanti”:

A quale genere di fabbriche si ispira la “Fabbrica di Nichi”?

Noi speriamo che non sia il modello Fiat che, come “atto di ritorsione”, (Epifani sul Sole 24ore del 22 luglio 2010) sceglie di licenziare dando la precedenza ai delegati della CIGL.

Nell’attesa che arrivino le nuove fabbriche (avete pensato a Belgrado?), a noi pare che i leader dell’opificio locale dovrebbero semplicemente porgere le loro scuse alla persona così indebitamente censurata.

26 luglio 2010

 

www.terrarossa.eu

 

Venerdì 4 giugno, alle ore 18,30 a Sandonaci (BR), presso il Centro
Polivalente di via W. Tobagi,la "Fabbrica di Nichi" di Sandonaci e
"TerraRossa" di Mesagne presentano:
"Fotosvoltiamo - problematiche e prospettive in tema di energie
alternative".
Si parlerà del problema della diffusione selvaggia del fotovoltaico nelle
nostre campagne; gli interessi che stanno dietro ai grossi impianti;
l'attuale legislazione; le possibili prospettive per un rilancio
dell'agricoltura ed una migliore valorizzazione dei terreni produttivi;
l'utilizzo appropriato ed ecocompatibile delle energie alternative.
Relatori: ing. Giorgio La Sala;
avv. Andrea Casamassima;
ing. Alessandro


 

 

Sabato 22 maggio 2010, prende il via l´iniziativa "Pedalando contromano.
Percorsi di controinformazione ciclistica".
L´iniziativa prevede due tappe: la prima tappa dal titolo "Centrali senza
filtro"; la seconda "Le vie del fotovoltaico sono infinite".
Due percorsi di conoscenza visiva.
Due tragitti nel corso dei quali ogni partecipante potrà godere delle
bellezze del nostro paesaggio rurale.
Due mete, la centrale di Cerano e le piantagioni di fotovoltaico,
accomunate da un elemento: lo sfruttamento selvaggio del territorio.
Due non-traguardi per le persone di questa terra.
L´iniziativa, promossa e organizzata dal laboratorio politico-culturale
TerraRossa, dal gruppo "No al Carbone" di Brindisi e dal WWF di Brindisi, è
aperta a tutti.
Sabato 22 maggio, sono previsti due i punti di partenza:
- La Villa Comunale di Mesagne, con appuntamento alle ore 9.00
- Piazza Vittoria a Brindisi, con appuntamento alle 9.30.

Si parte da Mesagne e da Brindisi per incontrarsi all'altezza di Masseria
Villanova, nei pressi delle saline di Punta della Contessa. Da li
proseguiremo insieme verso la Centrale di Cerano e costeggiando il nastro
trasportatore, giungeremo al belvedere. E che belvedere!

info@TerraRossa.eu
www.TerraRossa.eu

 

Comunicato stampa di TerraRossa
>
>Mercoledì 5 maggio, presso il palazzo della Provincia di Brindisi, Andrea
>Casamassia e Janny di Presa, in rappresentanza del laboratorio
>polico-culturale TerraRossa, hanno incontrato Cosimo Pomarico, assessore
>provinciale alle attività produttive. L'incontro è stata l'occasione per un
>approfondimento degli aspetti tecnici e giuridici riguardanti il
>fotovoltaico a terra.
>
>Il colloquio si è concluso con l'impegno dell'assessore a portare fin da
>subito l'annoso problema all'attenzione dell'assise provinciale, proponendo
>uno specifico ordine del giorno per una presa di posizione netta ed
>autorevole del consiglio. Un impegno politico che limiti l'ulteriore
>peggiornamento di una situazione ambientale-paesaggistica già fortemente
>compromessa.
>
>TerraRossa ha già in programma altri incontri nelle province di Brindisi e
>Lecce per analizzare la questione-fotovoltaico-selvaggio, per individuare
>azioni politiche, di iniziativa popolare, tese a riaffermare il diritto di
>tutti ad una Terra-madre, per la dignità degli agricoltori,
>contro la speculazione delle multinazionali. Multinazionali che come dei
>Robin-Hood-al-contrario, in virtù di una super-forza contrattuale, per una
>tasca di fichi secchi stanno coprendo la nostra Terra di vetro e silicio.
>
>La nostra classe politica non si copra di ridicolo.
>
>info@TerraRossa.eu
>www.TerraRossa.eu
>

TerraRossi tutti (attivi e simpatizzanti)

ci vediamo per la prossima riunione mercoledì 28 aprile alle 21,15 al Golosoasi (centro storico, in piazza Orsini del Balzo)

Ordine del giorno:

- Valutazione delle iniziative svolte (presentazione di Salute Pubblica e bachetti per il referendum sull'acqua bene comune)

- Preparazione delle iniziative in "trasferta" sul fotovoltaico a Copertino, San Donaci e Leverano

- Preparazione dell'iniziativa "bicinformando - percorsi di controinformazione ciclistica" su fotovoltaico selvaggio (campagne mesagnesi), carbone (cerano), discariche abusive (serranova). L'idea è di coinvolgere quanti più soggetti possibili anche in fase di organizzazione dell'evento, in particolare il gruppo "No al Carbone" e i "Cicloamici".

Presentazione dell´ultimo numero della rivista Salute Pubblica

Sabato 24 aprile alle ore 17.45 presso la Biblioteca Comunale di Mesagne
(Br) sarà presentato l'ultimo numero di "Salute Pubblica", la rivista on
line (www.salutepubblica.org) dell´omonima associazione di ricerca,
documentazione e in-formazione che studia il rapporto tra ambiente e
salute, nei suoi molteplici profili, in chiave di tutela dell´ambiente e,
quindi, della medesima salute pubblica.

Questo è un numero del tutto speciale della rivista, un numero, per
riprendere il titolo dell´editoriale, ad ampio raggio, giacché, per la
prima volta, gli articoli e gli autori varcano decisamente i confini
regionali per toccare questioni ecologiche e sanitarie di respiro
quantomeno nazionale (ma non solo), ma, perciò stesso, del tutto rilevanti
e incidenti anche sulla vita dei cittadini e delle cittadine della regione
Puglia e della provincia di Brindisi.

Dall´impatto sanitario dell´incenerimento dei rifiuti all´amianto, dal
nucleare alla difesa della sanità pubblica, in questo numero di "Salute
Pubblica" si riprende il lungo e difficile, ma non per questo meno
necessario, cammino di costruzione di una riflessione pubblica sullo stato
di salute del nostro ambiente e della nostra società.

Ne discutiamo _sabato 24 aprile, alle ore 17.45, presso la Biblioteca
comunale di Mesagne_, con Emilio Gianicolo, ricercatore CNR - IFC, con
Stefano Palmisano, avvocato penalista, con Maurizio Portaluri, medico
oncologo, tutti dell´Associazione Salute Pubblica, con il contributo di
Terra Rossa, neonato Laboratorio Politico Culturale e con tutti coloro che
vorranno partecipare e portare il loro contributo al dibattito.

Perché la salute pubblica è il bene comune per eccellenza: è di tutti.

Brindisi - Mesagne, 19.04.2010

 

NO FOTOVOLTAICO SELVAGGIO IN PUGLIA
SITO DI TERRAROSSA

http://www.terrarossa.eu/

LABORATORIO POLITICO-CULTURALE  nato a febbraio 2010 a Mesagne (Brindisi)


Mesagne, 11/03/2010

Terra Rossa organizza dibattito e mostra su fotovoltaico selvaggio

LE FOTO DELL'INIZIATIVA

 

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Sabato 13 marzo, alle ore 17.30, presso la biblioteca comunale di Mesagne (Brindisi), il laboratorio polito culturale TERRA ROSSA organizza "Natura Morta", dibattito e mostra fotografica su fotovoltaico selvaggio e i beni comuni.
Interverranno: Giovanni Seclì, (Forum ambiente-salute, Lecce) e l'ing. Antonio De Giorgi, esperto conoscitore del piano energetico ambientale della Regione Puglia.

L'evento di sabato 13 nasce dall'esigenza di discutere di come e perché il fotovoltaico selvaggio abbia di fatto disumanizzato il territorio, privatolo delle sue funzioni naturali, ambientali e paesaggistiche.
La nostra terra è ormai in vendita. E' questo è metafora del nostro territorio, della desertificazione che lo minaccia, dell'urgenza di elaborare un nuovo paradigma di sviluppo.


BREVE CRONACA E COMMENTO SULL'INIZIATIVA a cura della redazione della OpenArea di Pugliantagonista.it

Dobbiamo sinceramente  congratularci con gli amici e compagni del  neonato laboratorio-politico culturale TERRAROSSA di Mesagne per l'organizzazione dell'iniziativa e l'aver saputo sviscerare gran parte degli intricati aspetti che contraddistinguono la complicata e scottante questione del fotovoltaico selvaggio in Puglia.

La scelta era sicuramente difficile, di voler focalizzare una questione che è particolarmente scomoda per la giunta Vendola, che ha fatto della campagna per la diffusione delle energie alternative in Puglia uno dei suo cavalli di battaglia e fiore all'occhiello da mostrare in tutti i consessi nazionali ed internazionali e che storce il naso di fronte alle critiche.

Una cosa è certa che sino ad ora non ha fatto un'autocritica pubblica per non aver potuto prevenire  le distorsioni e i guasti di carattere sociale, ambientale, etico con una " mancata" pianificazione e una regolamentazione carente e contraddittoria  che hanno permesso che il fotovoltaico , che dove essere l'arma vincente per la diffusione di una forma di autoproduzione ecocompatibile, divenisse invece l'ennesimo affare per i Padroni dell'Energia, le multinazionali dell'alta tecnologia e per i soliti faccendieri.

Considerazioni scomode e scottanti che sono state ascoltate con molto interesse e qualche imbarazzo da numerosi candidati alle liste del centro-sinistra che son venuti ad ascoltare ( qualcuno è anche intervenuto) quanto denunciato in maniera particolareggiata dai giovani( e non)  del TerraRossa. Questo era comunque lo scopo della serata , come da loro esplicitato, porre le questioni urgenti del territorio nella loro cruda realtà a coloro che si candidano al governo di esso e chiedere di assumersene la responsabilità delle loro azioni, poichè, grazie ad iniziative come quella di ieri sera, non possano poi,  una volta giunti nelle stanze del potere , affermare che essi non erano a conoscenza, per ignoranza o disinformazione.

Una controinformazione accurata è stata fatta da ingegneri, avvocati, sociologi del Terrarossa, sull'enorme fiume di denaro pubblico che grazie ad incentivi favolosi è andato a finire nelle tasche delle multinazionali dell'Energia Padrona e dagli speculatori, acquistando o prendendo in affitto ventennale i terreni da contadini ormai giunti alla disperazione economica. 

Poche migliaia di euro per i terreni e poche altre per l'acquisto di materiali e l'investimento grazie al denaro pubblico è stato assicurato per centinaia di migliaia di Euro all'anno  per impianto produttore di Energia, moltiplicato per le migliaia di impianti al disotto di 1 Megawatt onde aggirare gli obblighi di autorizzazione per il VIA , lo studio dell'Impatto Ambientale e le "appena"  150 richieste di impianto superiore al Megawatt a livello regionale

Terreni fertilissimi, excampi di pesche, carciofi, pomodori, meloni, ridotti in distese di silicio dove l'erba sottostante è distrutta con diserbanti e humus e microclima andati a finire al diavolo, sono poi l'anticipazione di una devastazione ambientale che si sommerà all'enorme problema della bonifica dei pannelli di silicio che tra vent'anni dovranno essere rimossi per obsolescenza e di cui non si ha nessun piano di smaltimento.

L'unica cosa che qualche comune ha fatto inserire dei regolamenti per tassare anticipatamente con qualche euro a KW il futuro smaltimento incassando qualche migliaio di euro per le casSe comunali e lasciando poi ai soliti inquinatori delle ECOMAFIE  tra vent'anni a sbrigarsela.

Questi e molti altri aspetti , solo tardivamente, dalla giunta regionale pugliese guidata da Vendola sono stati presi in considerazione, dopo che per due anni le critiche fioccavano da tutte le parti e numerosi comitati di cittadini fossero sorti contro il fotovoltaico selvaggio. Così solo da qualche mese è stata emessa una disposizione che vieta i cosiddetti impianti a terra di una certa dimensione cercando di frenare l'uso dei terreni agricoli, ma...il danno è stato fatto!!!

Solo nel comune di Mesagne ben il 15 PER CENTO DEL TERRITORIO COMUNALE  è stato occupato dal fotovoltaico, ben 150 richieste o meglio avvisi di inizio lavori sono giunti ai tecnici comunali e quindi con un calcolo al ribasso, circa 300.-600 ettari di fertili terreni agricoli sono scomparsi dalla filiera alimentare per passare nelle mani dell'ENERGIA PADRONA delle multinazionali , con prevalenza di  spagnoli . In effetti proprio dalle lobby del paese governato da  Zapatero sono giunte le recriminazioni contro questo , tardivo, intervento della giunta Vendola. 

Quali alternative proposte dal Terrarossaagli amministratori regionali, comunali e provinciali che saranno eletti nelle prossime elezioni?

1)Innanzitutto vietare l'uso dei terreni agricoli per fotovoltaico, 

2)Promuovere il fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici e privati e nelle aree degrate e dismesse da precedenti attività industriali presenti abbondantemente sul territorio a causa della Crisi

3)Sovvenzioare il comparto agricolo puntando ad una sua valorizzazione e incentivando i giovani attraverso un'oculata operazione di pianificazioneeconomica e marketing dei prodotti locali

4) Spingere gli agricoltori, con dovuti incentivi al rimboschimento dei terreni , ormai esausti da decenni di sfruttamenti intensivi, con piante capaci di produrre legna  pregiata e contemporaneamente ramaglie capaci di alimentare centrali a biomasse ecocompatibili di ultima generazione

5)Visto che il danno è stato fatto, richiedere che l'equivalente dell'Energia creata da fotovoltaico ed altrifonti rinnovabili sia detratta dall'Energia prodotta e quindi si trasformi in meno carbone bruciato dalle megacentrali come Cerano presenti sul territorio.

6) ricominciare a pensare che l'Agricoltura non è la cenerentola della nostra economia ma bensì un elemento fondamentale di essa e come inserita in un accorta gestione ambientale possa produrre attrazione per il turismo, ma anche cultura e alternativa sociale.

Da parte nostra come Pugliantagonista.it , riteniamo che queste iniziative di controinformazione siano da estendere su tutto il territorio della provincia di Brindisi, con la collaborazione dei compagni del TerraRossa e come preannunciato sul web da giorni è nostra intenzione come nostro stile proporre un'inchiesta fotografica sull'effetto del fotovoltaico selvaggio nel territorio del Comune di Brindisi

LA REDAZIONE DELLA OPENAREA DI PUGLIANTAGONISTA

 


 

 

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