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Messina
2009 la strage annunciata
Da ambientalisti convinti, dobbiamo affermare che latita il
rispetto verso la natura, disordine, entropia, caos, tecnici più
burocrati che altro, manipolatori incoscienti di norme per sostenere
anche l’ inverosimile.
Dimostrare il contrario è impossibile, le carte sono a posto, niente
abusivismo, tali affermazioni conclamano una realtà inquietante,
purtroppo il risultato è il.. Disastro.
Quello che è accaduto è generato da un fenomeno meteorologico
eccezionale, ma evento normale, la visita del Ministro all’Ambiente,
a nostro sommesso avviso, presso i luoghi del disastro è
apprezzabile, ma inutile, perché Egregio Ministro non si informa se
quanto il suo ministero produce viene rispettato, a mò d’ esempio,
nella procedura A.I.A. la Centrale di San Filippo del Mela (Me)-Sicily-,
avrebbe dovuto adeguarsi alle prescrizioni della Commissione I.P.P.C.,
ed invece sembrano emergere soluzioni mediate, che mettono a rischio
la salute degli oltre 150.000 abitanti della Valle del Mela e
dintorni, che da anni subiscono e patiscono oltremodo, le conseguenze
dell’inquinamento atmosferico e del suolo, pagando con malattie
croniche respiratorie e diffuse neoplasie oltre alla impossibilità di
attuare altre forme di sviluppo socio economico. Occorre forse
aspettare che si concretizzi “il disastro”, per effettuare
un’inversione di rotta?
Non solo, sempre nella Valle del Mela in quella piccola porzione di
territorio, un tempio gioioso esempio di civiltà contadina, vi è la
Raffineria di Milazzo che sostiene di essere in regola con i livelli
di emissione mentre noi crediamo il contrario, ed adesso sta per
aggiungersi la Centrale di compressione Gas Snam a Monforte Marina.
I caduti del Disastro nel Messinese hanno meritato il lutto
nazionale, hanno commosso l’intera nazione, proprio per l’evento
cruento che scuote le coscienze, mentre i morti per cancro, per gravi
malattie degenerative sono sepolti nel silenzio e muoiono lentamente
giorno dopo giorno.
Ci aspettiamo che gli Organi Istituzionali attuino quanto necessario
per garantire la vita ed il normale sviluppo, e se il Ministro viene a
visitare questi luoghi, auspichiamo che, lo faccia per inaugurare
processi sostenibili di sviluppo piuttosto che, in occasione di eventi
funesti o disastri.
Il Presidente T.A.T. Dott. Giovanni Marafioti
Il Vice Presidente T.A.T. Arch. Salvatore Crisafulli
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