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BRINDISI 9 DICEMBRE 2010

I MANIFESTANTI DEL NO AL CARBONE ATTUANO UNA IRONICA INIZIATIVA DI PROTESTA  CONTRO I CONSIGLIERI COMUNALI CHE SONO LATITANTI SULLA QUESTIONE CONVENZIONE ENEL -COMUNE BRINDISI

LE FOTO

 
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27 OTTOBRE 2010  A BRINDISI LE INUTILI PROMESSE  FESTEGGIATE DAI NO AL CARBONE CON UNA  TORTA DI BUON COMPLEANNO  PER LA  NON-CONVENZIONE TRA ENEL E ENTI(COMUNE, PROVINCIA , REGIONE) PER LA CENTRALE DI CERANO.

Occorrerà aspettare 50 anni come è successo ieri per il Petrolchimico sequestrato per inquinamento o si nasconderà tutto sotto lo zerbino come si rischia con L'INAIL di Brindisi declassata?

FOTO E VIDEO DI PUGLIANTAGONISTA.IT

Un anno è passato dai giorni in cui roboanti promesse e affermazioni di decisive svolte dei rapporti tra Il Comune di BRINDISI e l'ENEL, ma dalla montagna di parole sproloquiate negli incontri di allora  non è scaturito nemmeno un topolino.

I manifestanti del gruppo NO AL CARBONE  questa mattina hanno salutato l'anno trascorso con un'ironica iniziativa dinanzi al Comune di Brindisi, imbastendo un tavolino con una  gustosissima torta ( infarcita di crema, cioccolata  e bignè-vi assicuriamo , noi che l'abbiamo assaggiata che la mamma della NO AL CARBONE  che l'ha confezionata avrebbe diritto ad una laurea in pasticceria) con la classica candelina e il coro del tanti auguri a TUTTI VOI.

Il plurale era d'obbligo,  come lo esplicavano i cartelli raffiguranti i tre presidenti :il sindaco Mennitti, il presidente Ferrarese e il governatore Nichi Vendola,  nel ruolo delle TRE SCIMMIE.

L'accusa ai TRE era quella che nel silenzio assenso la società elettrica ha continuato a bruciare milioni di tonnellate di carbone superando  i tetti che furono stabiliti nella lontana convenzione del 1996, con tutte le ricadute ambientali conseguenti, ma che problema c'è?

Oggi sui giornali si parlava del pasticcio Petrolchimico con le aziende sequestrate,  dopo che, a distanza di 50 anni dal suo insediamento,  finalmente ci si è accorti che quelle fiamme che bruciavano prodotti chimici andati a male emettevano pericolosi inquinanti rilevabili nell'aria e al suolo. Blocco totale? No, semplicemente  una pressione affinchè le stesse aziende effettuino degli interventi che dimostrino la loro buona volontà... e poi si ricomincerà a produrre...

Per il Carbone  a GO-GO e relativi sottoprodotti occorrerà attendere cinquant'anni?

Nel frattempo  a Brindisi in una delle realtà industriali più importanti del Mezzogiorno la sede INAIL,  causa ristrutturazioni e tagli al bilancio,  viene declassata ad una sede di un piccolo paese di provincia : con un'operazione simile , infortuni sul lavoro e malattie professionali che continuano a verificarsi sul territorio  saranno pure loro tagliati o finiranno per essere invisibili , nascosti come la spazzatura sotto lo zerbino di casa?

Tutto ciò lo ha denunciato Gianni Vonghia ai nostri microfoni , mentre si stava recando a chiedere la solidarietà ai lavoratori INAIL al Consiglio comunale, contemporaneamente all'iniziativa dei NO AL CARBONE.

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Insomma oggi c'è stata una giornata di educazione civica  dinanzi all'ingresso del Consiglio Comunale, chissà se sarà stata compreso dai cosiddetti rappresentanti del popolo brindisino riuniti, a pochi metri,  nel Consiglio stesso?

La redazione brindisina di Pugliantagonista.it

Brindisi 27 ottobre 2010

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COMUNICATO RSU INAIL DI BRINDISI DEL 27 OTTOBRE 2010

Nella giornata di oggi, la Conferenza dei Capigruppo consiliari al Comune di  Brindisi ha ricevuto una delegazione dei Lavoratori Inail della locale Sede, composta dai segretari aziendali delle OO.SS. (CGIL, CISL, CISAL, RDB-USB), da due rappresentanti RSU e dal segretario Regionale RDB-USB Luca Puglisi .

Il presidente del Consiglio Comunale, Giampiero Pennetta, ha espresso solidarietà ai lavoratori, impegnati da settimane nella Vertenza con lAmministrazione per scongiurare il declassamento della Direzione Provinciale Inail di  Brindisi, a nome di tutte le forze politiche rappresentate nellAssise Comunale .

Ancora una volta è stata evidenziata  la volontà pervicace dellAmministrazione  di declassare la Sede di Brindisi .

Come concordato nellassemblea tenutasi il giorno 25 u.s. , è stata confermata anche oggi, da parte dei rappresentanti del Consiglio Comunale, la necessità di mantenere la coesione e lunità dintenti tra tutti gli attori istituzionali del territorio, con il coinvolgimento primario dei Parlamentari e dei Consiglieri Regionali, al fine  di sostenere  fortemente a livello centrale tutte le ragioni del No al declassamento della Direzione Provinciale.

A tal proposito, si segnala l'iniziativa di costituire una delegazione di rappresentanti istituzionali e sindacali del territorio, con la presenza  della RSU della Sede, al fine di interloquire con il  Ministero competente e con i  vertici dell INAIL .

In quella sede, saranno sottolineati gli aspetti puramente discrezionali della delibera che penalizza la Sede di Brindisi.

Si solleciterà, infatti, una valutazione piu  approfondita delle peculiarità geografiche, economiche e produttive di questa provincia, sin qui oggettivamente sottovalutate dagli organi decisori dell'Istituto, i quali, per la realtà brindisina, hanno considerato solo il dato meramente numerico del portafoglio.

Rimanendo in attesa dell'esito finale di questa vertenza, i rappresentanti dei lavoratori della Sede di Brindisi ribadiscono la validità di una battaglia che va, in ogni caso, portata avanti, a difesa del livello quali-quantitativo dei servizi che l'Ente eroga all'utenza locale e della dignità di una Provincia stanca di recitare il ruolo della Cenerentola della Regione, nonostante l'importanza strategica di questo territorio per l'intero Paese.

 

Brindisi 27.10.2010

 

Le OO. SS. e la  RSU della Sede INAIL di Brindisi

COMUNICATO RSU INAIL DI BRINDISI DEL 25 OTTOBRE 2010

 

In data odierna si è tenuta presso la sede INAIL Brindisi l’assemblea del personale aperta ad istituzioni, associazioni di categoria e stampa sulla questione del declassamento della Direzione Provinciale di Brindisi.

Alla riunione hanno preso parte il sindaco di Brindisi, On. Domenico Mennitti e numerosissimi consiglieri comunali, l’assessore provinciale al lavoro Enzo Ecclesie, il pres. della Camera di Commercio dott. Alfredo Malcarne, il  cons. reg. Giovanni Brigante, il cons. reg. Maurizio Friolo, il sen. Salvatore Tomaselli,  il sen. Michele Saccomanno , i segretari provinciali  di CGIL, CISL, UIL, UGL e COBAS, rappresentanti dell’ANMIL (Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati sul Lavoro), di patronati, associazioni datoriali e degli Ordini Professionali.

 

La RSU esprime grande soddisfazione per essere stata in grado di riunire attorno ad un tavolo sulla problematica del declassamento della Sede, tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, senza alcuna distinzione di appartenenza politica.

Ci si augura che da oggi, con questa unità di intenti, si intraprenda un sinergico percorso virtuoso nella direzione della difesa della dignità di questo territorio il quale, con il declassamento della Direzione Provinciale INAIL,  potrebbe subire  un’ulteriore mortificazione nonostante quanto garantisca in termini economici al nostro Paese, considerata la presenza del più grande insediamento termo-elettrico d’Europa, del polo chimico, chimico-farmaceutico, dell’industria aerospaziale e di importanti infrastrutture, quali il porto e l’aeroporto che sono di importanza strategica nel Mezzogiorno ed in tutto il Paese.

 

Dagli interventi è emerso un intento comune volto a far riconsiderare alla Direzione Generale INAIL la decisione di far retrocedere la Sede di Brindisi a unità di tipo B.

Come RSU non possiamo che sollecitare ulteriormente i nostri Rappresentanti Istituzionali a continuare sulla strada intrapresa.

La scelta di declassare questa sede, che trova i suoi presupposti nella legge di riforma della pubblica amministrazione e, più in generale, nel contenimento della spesa pubblica, è stata adottata solo in base a criteri numerici, senza tenere conto delle peculiarità del territorio, a differenza di quanto è stato fatto in altre realtà nazionali dove sedi con un portafoglio ben più ridotto di quello di Brindisi, sono state risparmiate in nome della tutela di quelle comunità, come è accaduto nel caso di Belluno.

 

Dall’attenta analisi è emerso che,nel dato prettamente numerico del portafoglio in gestione, non sono stati tenuti in debita considerazione diversi elementi quali la lavorazione del DURC -Documento Unico Regolarità Contributiva (ne sono stati emessi circa 8500 solo nell’ultimo anno), l’istruttoria di circa 5000 pratiche amianto e la trattazione di numerosissime pratiche relative ai grandi invalidi.

Con il declassamento si perderebbero di fatto, oltre al Direttore della Sede, anche la figura del Dirigente Medico di II livello, la titolarità del Processo di Prevenzione e Sicurezza che verrebbe ricondotta alla sede di Lecce, e inoltre verrebbero riviste le posizioni organizzative di funzionari di Livello C3 e C4 che potrebbero trovarsi nella situazione di dover lavorare per altre unità territoriali , con una indubbia ripercussione negativa sui livelli quali-quantitativi dei servizi finora erogati dalla Sede.

 

Un altro aspetto da evidenziare nella distribuzione dei tagli è, a nostro avviso, l’individuazione dei posti dirigenziali da eliminare  che non è stata effettuata con criteri omogenei;  la mannaia è caduta pesantemente solo su alcune realtà locali, mentre sono state sostanzialmente risparmiate le direzioni centrali, le direzioni regionali ed alcune realtà locali meglio tutelate a livello romano.

 

Le RSU della Sede INAIL di Brindisi


 


 

 

 

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