BOLOGNA - Quattro attivisti di estrema
destra sono stati arrestati dalla Digos per un'aggressione
compiuta la scorsa notte, nel pieno centro di Bologna, a due
giovani di sinistra, etichettati come 'comunisti'. Prima gli
insulti politici, poi il pestaggio: una delle vittime, un 34enne
di Catanzaro, è in condizioni serie all'ospedale Maggiore con il
naso e una mascella fratturati e una lesione ad un occhio, un suo
amico di 21 anni se l'é cavata con qualche livido. Gli arrestati
sono Luigi Guerzoni, 33 anni, di Bologna e residente nel ravennate,
commerciante, Vincenzo Gerardi, 26 anni, operaio di Cento
(Ferrara), residente ad Argelato, entrambi già noti alle forze
dell'ordine; Gunther Xavier Latiano, studente di 25 anni, di
S.Giovanni Rotondo (Foggia), residente a Bologna, e Alessandro
Malaguti, 20 anni, operaio di S.Giovanni in Persiceto residente a
Crevalcore, questi ultimi incensurati.
Gerardi, noto con il soprannome di 'miccia', è imputato a Bologna
per associazione per delinquere finalizzata alla discriminazione e
all'odio o alla violenza per motivi razziali, etnici,
nazionalistici e religiosi, in un processo che vede coinvolti
diversi esponenti di gruppi di estrema destra, per episodi
avvenuti tra il 2002 e il 2006. Nella stessa inchiesta era finito
anche Guerzoni, che è stato però prosciolto all' udienza
preliminare, ma ha alle spalle numerosi precedenti di polizia per
reati di discriminazione razziale, porto d'armi, fabbricazione di
ordigni esplosivi, violenze e minacce a pubblico ufficiale.
Guerzoni inoltre fa parte, insieme a Malaguti, del gruppo musicale
'Legittima offesa'; sul proprio sito web il gruppo si definisce 'skinheads-band
nazionalista e anticomunista'. Ieri sera i quattro, dalle teste
rasate e vestiti con abiti e simboli 'nazi', avevano passato la
serata in un locale del centro per festeggiare il compleanno di
Guerzoni, insieme ad altri amici, in tutto una decina, fra cui un
paio di ragazze. Poco dopo le tre, secondo quanto ha ricostruito
la Digos, a pochi passi dalle Due Torri, hanno incrociato l'altro
gruppo di giovani, sei-sette ragazzi (in gran parte studenti fuori
sede pugliesi e calabresi), che provenivano da piazza S.Stefano
dopo una festa di laurea. A scatenare gli insulti ("comunisti di
merda", "partigiani di merda") sarebbe stato il loro aspetto:
capelli lunghi e soprattutto una chitarra e un bongo, che è stato
subito preso di mira e danneggiato. In due avrebbero reagito alle
provocazioni, rispondendo: "Sì sono comunista e me ne vanto" e
"Bisogna essere fieri di essere partigiani, i partigiani hanno
liberato l'Italia". Le frasi hanno scatenato la rabbia dei quattro
che li hanno colpiti con calci, pugni e bottigliate, ma anche con
sedie e sgabelli presi dai gazebo esterni di alcuni locali.
Ad avere la peggio è stato il trentaquattrenne, pestato anche dopo
essere caduto a terra. Portato in ambulanza al Maggiore, ha
riportato contusioni, fratture e trauma cranico che rendono le sue
condizioni gravi. Nel pomeriggio è stato trasferito, per una
consulenza, all'ospedale Bellaria. I quattro naziskin sono stati
rintracciati quasi subito dalla polizia, chiamata da un amico dei
due ragazzi aggrediti, che ha fermato una Volante. Latiano, che
era ancora sul luogo del pestaggio, è stato fermato
immediatamente, mentre gli altri tre sono stati rintracciati poco
dopo. La Digos ha già sentito diversi testimoni, tra cui il
ragazzo ferito in modo lieve, che hanno riconosciuto con certezza
i quattro arrestati. Per loro il Pm Gabriella Tavano ha disposto
l'accompagnamento in carcere, in attesa dell'udienza di convalida
davanti al Gip. |