ARRESTATO BOBO APRILE DEI COBAS

la solidarietà dei movimenti 

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CONDANNATO BOBO APRILE DEI COBAS

la solidarietà dei movimenti 

 

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Dopo la raffica di arresti nell'ottobre 2011 a cui dopo otto giorni erano seguite le scarcerazioni, il 30 settembre 2014 il Tribunale di Brindisi commina condanne esemplari, degne della repressione antioperaia che portò a centinaia di migliaia di denunce e arresti nell'autunno caldo!

rinviamo ai seguenti link , le notizie sulle condanne  e i primi attestati di solidarietà. A Brindisi, la lista BENE COMUNE con il consigliere RICCARDO ROSSI aveva espresso la solidarietà con un'iniziativa in Piazza Vittoria , come illustriamo con alcune foto, poi sono i tifosi della Curva Sud del Brindisi calcio che domenica 5 ottobre 2014, alzando uno striscione hanno inneggiato a Bobo ed espresso solidarietà a tutti i condannati! Le lotte per il lavoro non si arrestano!!! Siete voi i veri delinquenti!!!

articolo di Senza Colonne sulle condanne

articolo di Brundisium con elenco dei condannati e le pene

solidarietà di proletari comunisti 


Comunicato stampa
Il Comitato dei disoccupati brindisini ,dopo aver incontrato nei giorni scorsi l’Assessore al Mercato del Lavoro della Provincia Enzo Ecclesie e realizzato un sit-in nel pomeriggio di ieri 7 Novembre 2011 in concomitanza dell’incontro in Provincia sul problema del lavoro , organizza per Giovedì 10 Novembre a partire dalle 7,30 una manifestazione davanti alla Centrale di Cerano.
Questa iniziativa del Comitato dei disoccupati nasce dalla preoccupazione che spesso importanti risultati, come in questo caso dei miglioramenti ambientali in costruzione presso la centrale Enel di Cerano , sono vanificati da una organizzazione del lavoro che spesso esclude la forza lavoro locale.
Il Comitato dei disoccupati si rivolgerà quindi alle maestranze presenti nella Centrale per unirsi nella battaglia occupazionale , per non vedersi svanire ancora importanti attività lavorative così come è già accaduto tante volte in passato.
Il Comitato dei disoccupati ha già formulato una richiesta di incontro al Direttore della Centrale di Cerano per un incontro da svolgere nel corso della stessa mattinata.
Il Comitato dei disoccupati non intende sostituirsi alle relazioni in atto tra sindacati ed azienda ma vuole far arrivare alla direzione dell’Enel la voce diretta della popolazione brindisina che sta soffrendo per la disoccupazione e la grave crisi che imperversa.
Continuano quindi le iniziative del Comitato per raggiungere l’obiettivo di un “Patto per il lavoro ed il risanamento ambientale” per vedere finalmente realizzare impianti che salvaguardino la salute dei cittadini ,le bonifiche nella zona industriale , per attivare gli impianti fermi dei rifiuti realizzando attività di compostaggio, corsi di formazione professionale legati a questi temi ed altre cose ancora.
Il Comitato dei disoccupati aderisce alla manifestazione promossa dalla Confederazione Cobas di Brindisi per Giovedì 17 Novembre, in occasione dello sciopero generale nazionale organizzato dalla stessa Confederazione.
Il Comitato dei disoccupati porterà in piazza questi importanti argomenti , per unirsi in un fronte comune a tutti quelli che hanno a cuore la necessità di cambiamento di questa città , di questa provincia .
Brindisi 08.11.2011
Comitato dei disoccupati Brindisini

 BRINDISI 20 OTTOBRE 2011

BOBO E I DISOCCUPATI BRINDISINI SONO RITORNATI LIBERI!

Giunta finalmente la notizia che aspettavamo da giorni: il giudice a cui è stata passata l'inchiesta sui disoccupati brindisini dopo l'interrogatorio ha rimesso in libertà tutti gli arrestati , BOBO Aprile dei COBAS compreso. Le lotta per il lavoro non si può mettere in gabbia ! I movimenti non si arrestano!Un altra Brindisi,  libera dai ricatti clientelari e dal predominio dei signori dell'Energia Padrona e del malaffare è possibile!

la redazione di Pugliantagonista.it


il comunicato di  BOBO APRILE e di tutti gli imputati  del comitato disoccupati brindisni

Intorno alle 12,00 di Giovedì 20 Ottobre il Tribunale di Brindisi ha deciso di lasciare liberi Roberto Aprile, sindacalista dei Cobas e i 17 disoccupati
Il Comitato dei disoccupati brindisini esprime una grande soddisfazione per la decisione del Tribunale di Brindisi per la cancellazione delle misure di custodia cautelare adottate nei confronti di 18 suoi aderenti .
Se qualcuno ha pensato che le denunce ed adesso il carcere faranno recedere dalle loro iniziative , mai state di protesta ma sempre di proposta , il Comitato dei disoccupati si sbaglia di grosso.
La solidarietà raccolta in questi giorni ci fa credere che la voglia di cambiare e migliorare questa città da parte dei suoi cittadini sia ancora più forte.
Se qualcuno ha ricordato lo slogan degli anni 70 “colpiscine uno per educarne cento” e lo ha trasformato in “colpisci 18 disoccupati per colpire in modo preventivo la città e i suoi movimenti”, rispondiamo che questo avvenimento ha costruito una “saldatura umana” tra i movimenti della nostra città.
Il movimento dei disoccupati fin dall’inizio ha posto una domanda:Cosa fa la politica per creare occupazione e difendere il nostro territorio?
Questa domanda purtroppo fin ad oggi non ha ricevuto risposta.Abbiamo visto solo denunce ed arresti.
Come tutti ben sanno il Comitato dei disoccupati ha chiesto di realizzare con gli enti locali,con le forze interessate , un “Patto per il lavoro ed il risanamento ambientale” che veda cambiare il volto alla nostra città positivamente creando occupazione.
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno dato la loro solidarietà in questi giorni di difficoltà.
Ringraziamo in modo particolare l’Arcivescovo di Brindisi , Rocco Talucci , per il suo intervento pubblico che metteva al centro la necessità dell’ascolto per gli ultimi .
Ci sono stati vicini anche alcuni parroci di Frontiera(di quartieri periferici) che ci hanno comunicato la loro solidarietà perché nonostante le difficoltà abbiamo continuato a sostenere la possibilità di un cambiamento nella vita di tante persone bisognose.
Quindi la lotta continua…insieme a tanti altri.
Brindisi 20.10.2011
Per il Comitato dei disoccupati brindisini Roberto Aprile


 

il comunicato della confederazione COBAS

BOBO  E I  DISOCCUPATI DI BRINDISI  SONO  LIBERI

 

Stamani , dopo  8 .giorni di arresti , gli inquirenti  hanno rimesso in libertà Bobo e i 17 disoccupati , ritenendo dopo i loro interrogatori insussistenti i morivi dell’arresto , anticipando il giudizio del Tribunale del Riesame convocato per lunedì prossimo in merito alla montatura orchestrata contro l’importante lotta dei disoccupati per il lavoro.

 

La Confederazione Cobas è lieta di festeggiare con Bobo e i disoccupati brindisini la ritrovata libertà e agibilità che, come ebbe a dire uno dei disoccupati, intervenendo in piazza al momento della mobilitazione contro gli arresti : “ questa provocazione non fa che rafforzare i motivi della nostra lotta , chiunque abbia pensato di disunirci colpevolizzandoci , non ha compreso di quanta coesione e solidarietà disponiamo”.

 

La  Confederazione  Cobas prende atto del tardivo ravvedimento su una decisione sbagliata e arbitraria , che però non ripaga le ansie e le difficoltà procurate agli arrestati e alle loro famiglie.

 

La Confederazione  Cobas  continua a denunciare l’illegalità dei mandati di arresto facili e fasulli, così come le relative inchieste spesso tramutate in “ teoremi”che , laddove portati davanti le Corti Giudicanti vengono sconfessati e messi all’indice del malcostume , degli abusi e degli sprechi giudiziari. La decisione degli inquirenti romani che, invece di rimettere in libertà gli 11 rastrellati il 15 ottobre vengono mantenuti in carcere”per resistenza” , è la conferma di questo agire disinvolto e coercitivo.

 

La Confederazione Cobas  condanna l’azione strumentale e balorda del ministro Maroni di approfittare dei fatti del 15 ottobre per disporre misure liberticide come il “ fermo di polizia e l’uso delle armi in ordine pubblico”, oltre che “ la tassa sulle manifestazioni” e altre porcherie anticostituzionali .

 

La Confederazione  Cobas è schierata contro qualsiasi tentativo di limitare le libertà fondamentali, prima tra tutta la libertà personale, ed è in campo per far fallire miseramente chi attenta allo stato di diritto, per la sua involuzione autoritaria in regine di controllo e sospetto.

 

 

Roma 20 ottobre  2011                         CONFEDERAZIONE   COBAS

 


 

Arrestato  Bobo Aprile del sindacato COBAS a Brindisi!

Grave attacco a tutti i movimenti che vogliono cambiare questa città!

Siamo in attesa degli  interrogatori degli arrestati

 

Lo striscione dei BRINDISINI che oggi sfilerà  al corteo degli indignati a ROMA

le foto del presidio del 14 in Piazza Vittoria

intervento di un disoccupato di Taranto

intervento di un operaio di industria aeronautica di Brindisi

i link VIDEO dei sit in di protesta e la Conferenza Stampa:

Per Bobo Aprile Libero: (di Toto Barbarossa) http://www.youtube.com/watch?v=9cmg-OKxSC0

Solidarietà al Grande Bobo Aprile e ai disoccupati arrestati a Brindisi(di Toto Barbarossa) :  http://www.youtube.com/watch?v=cJDAqxMlBWE

 

Conferenza stampa parte 1: http://www.youtube.com/watch?v=8dKuESGt1gU&feature=channel_video_title

 

Conferenza stampa parte 2: http://www.youtube.com/watch?v=zSypwz5XPqA

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Arrestato  Bobo Aprile del sindacato COBAS a Brindisi!

Grave attacco a tutti i movimenti che vogliono cambiare questa città!

 

venerdi 14 iniziativa in piazza vittoria  a Brindisi di solidarieta

Operazione Escalation: domani sit-in di Brindisi Bene Comune

Brindisi Bene Comune promuove per venerdì 14 ottobre a Brindisi in Piazza Vittoria alle ore 18,00 un sit-in per chiedere l’immediata revoca dei provvedimenti di custodia cautelare emessi nei confronti dei Bobo Aprile, sindacalista dei Cobas e dei 17 aderenti al Comitato dei Disoccupati di Brindisi.

attestazioni di solidarietà anche da partiti, sindacati , personalità politiche, semplici cittadini

 

Operazione Escalation, Valentino (DeR): "liberate Bobo Aprile"


Operazione Escalation: il comunicato stampa di Medicina Democratica

 

Operazione Escalation, Cisl: "tornare al confronto"

Operazione Escalation, Brigante (Pd): "solidarietà ad Aprile e ai disoccupati"


Operazione Escalation, PD: "istituzioni siano attive ma stop alla protesta estrema"


video di Gianni Vonghia: Errico expresidente Provincia in piazza per esprimere solidarietà a Bobo e gli arrestati

Operazione Escalation: la voce dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni

Operazione Escalation, IdV: "Non è questa la risposta dello Stato alla rabbia"


Operazione Escalation, Caforio (IdV): "la politica non resti indifferente

Operazione Escalation, Ferrero (Prc) chiede "immediata scarcerazione"

Di seguito riportiamo il messaggio postato sul proprio profile facebook da Paolo Ferrero - Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.

"Chiedo l’immediata scarcerazione del compagno Bobo Aprile e dei disoccupati arrestati a Brindisi, colpevoli unicamente di lottare per il lavoro.
Lo stato invece di trattare la disoccupazione come un problema di ordine pubblico dovrebbe fare posti di lavoro.
Questo non accade perché il governo Berlusconi tutela unicamente i privilegi dei ricchi scaricando sulla povera gente i costi della crisi.
Esprimo quindi la piena solidarietà agli arrestati e ai Cobas.
La piena riuscita della manifestazione del 15 sarà la migliore risposta a questi immotivati arresti"


solidarieta' dai disoccupati organizzati di Taranto dallo slai cobas per il  sindacato di classe

la lotta per il lavoro non si arresta !

 i disoccupati organizzati dello slai cobas per il sindacato di classe di
 taranto esprimono la loro solidarietà ai  7 disoccupati arrestati e al
 responsabile dei cobas di brindisi Bobo aprile arrestati questa mattina.Gli
 arresti sono stati compiuti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice delle indagini preliminari Giuseppe Licci su richiesta
 del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro. Sono indagate altre 11
persone che hanno ricevuto informazioni di garanzia con pesanti capi di
 imputazione, violenza privata aggravata, arbitraria invasione e occupazione
di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico..
 si tratta in realtà di legittime iniziative di lotta sindacale per il lavoro
 che i disoccupati di brindisi hanno messo in atto nel marzo scorso quando il
>Comitato occupò le sedi della Monteco, la società che compie il servizio di
 raccolta di rifiuti solidi urbani.
 una lotta collettiva e di massa, fondato sul bisogno di lavoro respingendo
 la logica delle clientele che domina la politica delle assunzioni
 una lotta e forme di lotta come quelle che altre realtà dei disoccupati
 organizzati, da Napoli a Taranto
 ancora una volta come a napoli e a taranto, anche a brindisi si risponde con
 la repressione, dopo denunce, multe ecc, ora si arriva agli arresti
 invece che lavoro, polizia e arresti - invece di colpire il malaffare, le
 clientele di padroni a amministrazioni pubbliche si colpisce chi lotta
 contro tutto questo
per le lotte fatte, e di intimidazione verso chi vorrebbe continuare la
 lotta per il lavoro e chi esercita - come è il caso del compagno bobo
 aprile, da sempre impegnato in tutte le lotte sociali, e politiche a
 brindisi come in tutta la puglia, la legittima funzione come organizzazione
 sindacale di base di organizzare queste lotte, perchè incidano e produca
risultati
 si vuole dare un esempio e una indicazione contro tutte le lotte per il
 lavoro e chi le organizza  in corso in altre città
per questo ci sentiamo direttamente colpiti da questi arresti
 per questo rivendihiamo l'immediata scarcerazione di Bobo e di tutti i
 disoccupati arrestati
per questo porteremo anche a roma la denuncia e l'appello alla mobilitazione
per questa repressione
 per questo proponiamo e siamo disponibili a una manifestazione regionale di
massa da organizzarsi per  i prossimi giorni a Brindisi per dimostrare
 ancora una volta
 che la repressione non spegne ma alimenta la lotta

 un abbraccio solidale ai compagni arrestati

 disoccupati organizzati slai cobas per il sindacato di classe taranto> 12 ottobre 2012


  SOLIDARIETà DAL CSIDF-Lecce (COLLETTIVO DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA "DINO
FRISULLO"-Lecce)

QUEST' AZIONE REPRESSIVA DELLA CLASSE BORGHESE NEI CONFRONTI DEL COMPAGNO,CHE DA SEMPRE MILITA IN DIFESA DEI PIU' ELEMENTARI DIRITTI UMANI     (DA
QUELLO PER UN LAVORO DIGNITOSO A QUELLO PER UN MONDO LIBERO DA GUERRE IMPERIALISTE E NUCLEARE) NON FERMERA' CERTO LA NOSTRA LOTTA CONTRO QUESTO
SINTEMA  CLASSISTA CHE,
ALLE RICHIESTE DELLA CLASSE PROLETARIA DI POTER VIVERE UNA VITA DECENTE,SENZA INQUINAMENTO E MISERIA,  CON UN LAVORO DIGNITOSO, CON SCUOLE , OSPEDALI
E SERVIZI MIMIMI NECESSARI  FUNZIONANTI
 RISPONDE CON SEMPRE PIU' MISERIA, VIOLENZA E GALERA.
BADATE CHE SI VUL ARRESTARE LA GIOIA DI PARTECIPARE ALLA LOTTA CONTRO IL
 SISTEMA DEL CAPITALE .....MA IL MOVIMENTO NON SI ARRESTA E  PER IL 15 A
ROMA ,ALTRO CHE INTIMIDAZIONE, GRIDEREMO PIU' FORTE ANCHE PER BOBO APRILE.
 DOBBIAMO STRAPPARE LA GIOIA AI GIORNI FUTURI (V. Majakovskij).

 LIBERTA' IMMEDIATA PER IL  COMPAGNO BOBO , LIBERI TUTTI , LIBERE TUTTE"

 ,
 CSIDF-Lecce (COLLETTIVO DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA "DINO
FRISULLO"-Lecce)


 SOLIDARIETà DAI DISOCCUPATI ORGANIZZATI DI SALERNO

Chiediamo LAVORO ci danno REPRESSIONE!

La triste e drammatica vicenda dei Disoccupati Meridionali Organizzati ma principalmente delle decine di Compagni che promuovono e cercano di dare non solo dignità ad una umanità sofferente togliendola da una logica di umanità plebea , servile e quindi ricattabile e manovrabile non può che non determinare uno spirito di fratellanza e di solidarietà .

Ormai non si contano più le centinaia di processi, i milioni di Euro da pagare per i blocchi ferroviari ecc.., le misure restrittive e le minacce delle “Sorveglianze Speciali” a cui con cinica e costanza metodologia vengono informati e convocati dagli organi repressivi decine di Disoccupati tra Napoli e Salerno.

Le nostre lotte che hanno esclusivamente il valore di umanizzare la vita sono considerate pericolose in quanto mettono a nudo l’incapacità/non volontà di un sistema politico finanziario e capitalista(ormai in piena agonia) a cui non resta altro che reprimere sia in scala locale che a livello internazionale .

E’ arrivato anche il momento che venga rilanciata la proposta della depenalizzazione dei reati legate alle lotte sociali culturali ed ambientali !

Un fraterno abbraccio dai compagni del Movimento dei Disoccupati di Salerno e dai compagni tutti !

Movimento Disoccupati Salerno

C.S.A. Asilo Politico

R.S.U. Cobas Comune di Salerno

R.S.U. Ospedale San Leonardo


SOLIDARIETà DA ATERNATIVA COMUNISTA PUGLIA

Mentre i responsabili politici e morali dell'uccisione delle operaie girano tranquillamente per la città di Barletta, si arrestano disoccupati ed attivisti sindacali a Brindisi per una lotta per il lavoro! Ma le lotte non si "arrestano".
Di seguito il mio comunicato stampa a nome di Alternativa comunista Puglia:

Liberare subito Bobo Aprile e i disoccupati arrestati stamattina. Le lotte non si arrestano!!
 
Alternativa comunista Puglia condanna espressamente gli arresti avvenuti stamattina ad opera della Digos di Brindisi nei confronti del compagno Bobo Aprile e di altri disoccupati e attivisti sindacali dei Cobas con i quali abbiamo condiviso tante lotte in questi anni.
Questo è un messaggio chiaro di intimidazione nei confronti di una lotta, quella dei disoccupati, per il diritto al lavoro e contro precarietà e sfruttamento.
Chiediamo espressamente la liberazione dei disoccupati e degli attivisti sindacali, perchè al contrario di quello che possano pensare Digos e altre forse di repressione dello Stato borghese, le lotte non si arrestano e in un momento di forte crisi economica del sistema capitalista, aumenteranno sempre di più!
Michele Rizzi - Coordinatore regionale di Alternativa comunista Puglia


Solidarietà dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua


Solidarietà a Bobo Aprile, ai disoccupati arrestati e ai denunciati a Brindisi

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua esprime solidarietà a Bobo Aprile, agli altri diciassette disoccupati arrestati e agli undici denunciati a piede libero per le loro iniziative di lotta.

In un momento storico in cui crisi finanziaria e l'inadeguatezza della classe politica costringono i cittadini all'indignazione, la risposta degli apparati si fa sempre più repressiva.
Il nostro movimento, che ha sempre fatto della partecipazione e dei diritti il punto centrale di ogni iniziativa, è vicino a coloro che lottano e si espongono in prima persona per la difesa dei beni comuni, del lavoro, della giustizia sociale.

Roma, 12 ottobre 2011

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua


come comitato contro il rigassificatore di Livorno e Pisa
solidarizziamo con Bobo Aprile e gli altri arrestati di Brindisi.
Crediamo che il loro arresto, oltre che ad essere assurdo e solo una
misura repressiva verso il lavoro di coloro che, come Bobo, lottano da
anni per difendere diritti e beni comuni, non fermera' le loro lotte
ed anzi sia un incentivo in piu' per riprenderle e fortificarle.
Chiediamo pertanto il loro immediato rilascio.
Con un abbraccio per Bobo e i suoi compagni

comitato contro il rigassificatore di Livorno e Pisa

--
http://www.offshorenograzie.it
sara' dura (ma per loro)


Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP 380, 80133 Napoli Italia
sito web: www.solidarietaproletaria.org
e-mail: info@solidarietaproletaria.org

12.10.2011

Solidarietà a Bobo Aprile e ai 18 disoccupati di Brindisi messi agli arresti
domiciliari perché in lotta per il diritto al lavoro.
Solidarietà anche agli altri 11 disoccupati denunciati.

“Con le accuse di violenza privata aggravata, arbitraria invasione e
occupazione di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico, la
Digos della questura di Brindisi ha arrestato 18 componenti del Comitato dei
disoccupati di Brindisi. Tra i destinatari dei provvedimenti vi è il capo
storico dei Cobas, e promotore del Comitato disoccupato, Roberto (detto
'Bobo') Aprile.
Le indagini della Digos sono state avviate lo scorso primo marzo quando l’allora
neonato Comitato occupò le sedi della Monteco”..”Gli arresti sono stati
compiuti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice
delle indagini preliminari Giuseppe Licci su richiesta del sostituto
procuratore Pierpaolo Montinaro. Sono indagate altre 11 persone che hanno
ricevuto informazioni di garanzia”.

Mentre la crisi generale si aggrava e la banda Berlusconi emette decreti
legge a suon di voti di fiducia in parlamento, per fare ricadere i costi
della crisi del capitalismo e il debito pubblico sulla classe operaia e le
masse popolari, la macchina dello Stato borghese e del Vaticano si abbatte
con i suoi apparati repressivi contro chi alza la testa e si ribella alla
politica di lacrime e sangue.
A Brindisi questa mattina la repressione ha colpito i disoccupati
organizzati e le sue avanguardie di lotta, mentre ieri a Napoli una banda di
fascisti aizzati dal governo, ha cercato di aggredire e intimidire, senza
riuscirvi, il movimento studentesco napoletano che si prepara alla grande
giornata di lotta del 15 ottobre a Roma.
La borghesia agita la repressione contro i movimenti di lotta delle
Organizzazioni Operaie (OO) e delle Organizzazioni Popolari (OP), che ormai
marciano ognuno diritti verso l’unità e la lotta generale contro la banda
Berlusconi, per cacciarlo con forza con i suoi accoliti dalle poltrone del
governo del paese.
Ma in generale il movimento popolare di lotta in corso in Italia, rilanciato
dalla manifestazione FIOM del 16 ottobre del 2010, a seguito della vittoria
politica del NO operaio nelle fabbriche FIAT al piano Marchionne (passato
via via attraverso gli scioperi generali del sindacalismo di base, della
CGIL, le manifestazioni di Uniti contro la crisi, quella delle donne “se non
ora quando”, ecc.), si sviluppa anche inevitabilmente contro la politica di
quella parte della borghesia che il centro (UDC) e la cosiddetta sinistra
parlamentare (PD) vorrebbero rappresentare in luogo e in alternativa del PDL
e della Lega.
Le OO e le OP che stanno conducendo il movimento di lotta dal basso nelle
piazze ormai quotidianamente, non potranno accettare alcuna alternativa di
governo che non sia emanazione diretta di esse. Poiché solo un governo di
emergenza popolare espresso dalle OO e dalle OP sarà in grado di iniziare a
fare uscire il paese dalla crisi a partire dagli interessi delle masse
lavoratrici e degli strati popolari, dove il centro di tutto il programma è
“un lavoro utile e dignitoso per tutti”.
Non esiste alcuno governo di “unità nazionale”, nessun governo di “salvezza
nazionale”, o di “transizione” , ecc., che possa fare gli interessi della
masse. Il RE è nudo! Bersani, Casini, Fini e spazzatura simile sono più che
smascherati dalla loro storia politica.
C’è bisogna che tutte le organizzazioni di massa e le forze politiche e
sindacali di base (USB. SLAI-Cobas, USI, COBAS, SLL, ecc.), la FIOM e la
sinistra della CGIL, sviluppino un maggiore coordinamento tra esse e lottino
unite con determinazione, rendendo ingovernabile il paese, per cacciare la
banda Berlusconi e costringendo la borghesia e il clero ad accettare un
Governo di Blocco Popolare.
La repressione che la borghesia usa contro chi lotta, contro i comunisti e
le avanguardie operaie e popolari, oggi come oggi non andrà oltre un certo
limite: quel limite che potrebbe portare ad una ribellione popolare che
costerebbe alla borghesia più di quello che gli costa accettando un governo
di emergenza popolare.
Avanti compagni, non temiamo la repressione, spingiamo sull’acceleratore
della lotta di classe. La repressione e le prove di fascismo della borghesia
al contrario possono e devono rafforzare la lotta per sconfiggere Berlusconi
e l’altra fazione politica borghese capeggiata dai Montezemolo, Della Valle,
De Benedetti, Caltagirone e ricchi vari, che vorrebbero a loro volta
prendere il posto dagli attuali satrapi al governo, per conservare i loro
privilegi e continuare ad attaccare i diritti e gli interessi delle masse
popolari.
Lottiamo per un governo di blocco popolare!
Facciamo della giornata del 15 ottobre una tappa storica, di svolta politica
per le OO e le OP per imporre un proprio governo!
Libertà per Bobo Aprile e i disoccupati arrestati a Brindisi!
Solidarietà per gli altri denunciati!
La repressione della Repubblica Pontificia non passerà!
Arrestiamo il governo della Banda Berlusconi!



LA SOLIDARIETA' DEI COMUNISTI ITALIANI DI PUGLIA

COMUNICATO STAMPA

SOLIDARIETA'  POLITICA  MILITANTE DEI COMUNISTI ITALIANI AI SINDACALISTI ARRESTATI

Il Partito dei Comunisti Italiani di Puglia considera l'arresto del compagno sindacalista Bobo Aprile assieme ad altri lavoratori, un atto di gravissimo accanimento repressivo delle legittime espressioni di lotta sociale e politica di classe in difesa del diritto del lavoro.

Un malcelato tentativo di inserire provocatoriamente ulteriori elementi di tensione, a ridosso delle giornate che precedono un significativo pronunciamento popolare e di massa contro le politiche liberiste e liberticide degli oligarchi dell'Europa e dei lori servili referenti al governo dell'Italia.

 

I Comunisti Italiani di Puglia esprimono la loro piena solidarietà a tutti i compagni del sindacato COBAS colpiti da un provvedimento che se pur celato dietro i dettami della Legge, a fronte della gravità persistente di comportamenti organizzati di illegalità diffusa nei territori della Puglia, mostra un assoluto squilibrio nella presunzione di pericolosità sociale che sempre dovrebbe configurarsi nel determinare la privazione della libertà personale.

 

Anche l'assenza di questi presupposti ci induce a denunciare la pericolosità di atteggiamenti di accondiscendenza nel voler far regredire il largo fronte delle reazioni politiche e sociali ed istituzionali crescente nel Paese  a scontri fisici e tecniche repressive e poliziesche.

Un disegno assai vile, già sperimentato, ma destinato al fallimento è questo tentativo di fermare un  consistente movimento di legittima opposizione popolare, intenzionato a difendere gli interessi di classe dell'intero popolo dei lavoratori italiani ed a cacciare questi governanti tanto evidentemente collusi quanto platealmente corrotti.

Bari, 12 ottobre 2011

                                                                                    PdCI- Segreteria Regionale Puglia

                                                                                            Dipartimento Enti Locali

                                                                                                ( Franco De Mario)


SOLIDARIETA' DAI DISOCCUPATI ORGANIZZATI NAPOLETANI

Solidarietà a Bobo e i disoccupati arrestati
Il Movimento di lotta x il lavoro Banchi Nuovi esprime tutta la sua
solidarietà ai compagni e disoccupati di Brindisi, colpiti da questo
vile attacco repressivo che a Brindisi come a Napoli, è ovviamente un
palese attacco all' autorganizzazione, di chi come noi lotta a testa
alta per il diritto al lavoro e ad un salario, o per chi lotta al
diritto ad un ambiente più sano, al diritto allo studio ed ai servizi
sociali. Come al solito la politica e le istituzioni in assenza di
risposte in termini occupazionali rispondono con denunce arresti e
manganellate. E' da tempo che anche qui a Napoli il movimento dei
disoccupati organizzati fa i conti con il braccio armato dello stato e
con la magistratura, ma nonostante ciò continua imperterrito a lottare e
a portare avanti la propria vertenza per la conquista del posto di
lavoro e così sicuramente faranno i compagni e disoccupati in questione,
essendo la lotta per il lavoro legittima e sacrosanta.solidarietà e
libertà x i disoccupati arrestati!libertà x chi lotta!le lotte sociali
non si processano!
Movimento di Lotta x il Lavoro Banchi Nuovi



LE INIZIATIVE 

ILVIDEO DELL'ASSEMBLEA DEL 12 A PIAZZA VITTORIA

Foto di Mario Carlucci su presidio di solidarietà tenutosi alle 18.00 in PIAZZA VITTORIA A POCHE ORE DAGLI ARRESTI

IL VIDEO DI PUGLIANTAGONISTA SULLA CONFERENZA STAMPA

CHIEDIAMO LAVORO CI DANNO POLIZIA recitava lo striscione in una delle manifestazioni contestate dagli inquirenti

 

Operazione Escalation: domani sit-in di Brindisi Bene Comune

Brindisi Bene Comune promuove per venerdì 14 ottobre a Brindisi in Piazza Vittoria alle ore 18,00 un sit-in per chiedere l’immediata revoca dei provvedimenti di custodia cautelare emessi nei confronti dei Bobo Aprile, sindacalista dei Cobas e dei 17 aderenti al Comitato dei Disoccupati di Brindisi.
Come movimenti ed associazioni che si battono nel territorio per il lavoro, l’ambiente e la salute non possiamo accettare che il disagio e l’ingiustizia sociale possano divenire problemi di ordine pubblico. Né tantomeno possiamo accettare che chi, come Bobo Aprile, svolge come sindacalista un ruolo di rappresentanza dei bisogni di lavoratori e disoccupati, possa essere arrestato in definitiva per il ruolo stesso esercitato.
Questa vicenda affonda le sue radici nel profondo disagio sociale che una crisi devastante sta producendo. Un’intera generazione vede, nella spirale del debito da ripagare, bruciato ogni futuro, la precarietà è ormai il paradigma su cui si fondano i nuovi rapporti soc
iali, i disoccupati son buoni, per i benpensanti e moralisti da due soldi, solo se fanno zitti zitti la fila negli uffici di collocamento o presso le sedi dei partiti.
Noi a tutto ciò non ci stiamo. Non ci stiamo ad operazioni repressive tese a far ad accettare la propria condizione di emarginazione e precarietà ad interi settori sociali.
Venerdì continueremo a manifestare la nostra indignazione chiamando a raccolta tutte le associazioni e i movimenti pugliesi , le organizzazioni sindacali e i partiti per chiedere il ritiro dei provvedimenti emessi e l’avvio di un percorso inclusivo e fondato sulla giustizia sociale.

COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE

Lo ripetiamo da più tempo: è stata dichiarata guerra ai migranti, ai disoccupati, ai precari e a tutti coloro che manifestano il disagio e la sofferenza che ci vogliono far patire.

 

Ieri mattina è giunta la prova: è diventato reato dare voce a chi non ha voce. Bobo Aprile insieme a 18 disoccupati è stato arrestato dal braccio repressivo di questo Stato. Motivazioni: aver bloccato un camion di rifiuti appartenente a un’azienda in contenzioso giudiziario per l’appalto milionario che si è ingurgitata. Ma non è stato detto che prima di quest’azioni sono state messe in atto altre forme di protesta a cui nessuno, aziende e istituzioni locali hanno dato ascolto. Nessuno ha ascoltato la voce dei disoccupati.

 

Bobo gli ha ascoltati e se ne è fatto carico come fa sempre stando al fianco e a sostegno della giustizia sociale che non arriva mai e lui da 40 anni non l’hai mai attesa, l’ha sempre cercata. La passione, la determinazione e l’impegno che ci insegna non sarà repressa dalle geometrie variabili della classe dirigente tutta, assente nel dare risposte ai propri governati e presente nel ridurre la disoccupazione a una questione di ordine pubblico. Se in Puglia si arresta un sindacalista stiamo nelle stesse condizioni della Colombia e di tutta quell’America Latina che colpisce i sindacalisti per spargere il terrore tra gli schiavi delle multinazionali e coloro che non accettano condizioni di vita degradanti.

 

Nessuno ha mai messo a tacere Bobo che per noi significa la voce del disagio sociale e la possibilità che un altro mondo è possibile. Perciò chiediamo la liberazione di Bobo e dei disoccupati arrestati.

 

Perciò staremo a Brindisi il 19 ottobre, seconda tappa del NO TAV TOUR dopo quella barese. Anche la città di Brindisi con Bobo si è impegnata ad accogliere le valsusine e i valsusini con cui sapevamo di condividere la violenza della speculazione sul territorio, sapevamo di conoscere la disinformazione che è in grado di mettere in campo una classe politica predatoria per  perseguire interessi molto spesso opposti a quelli della gente. Oggi, sappiamo di condividere con loro anche l’ingiustizia della galera, delle uniformi e della repressione. Continueremo con la determinazione, l’impegno e la gioia di ogni lotta al fianco di Bobo. “Bobo libero, liberi tutti!”.

 

I compagni e le compagne di Bari

 

Operazione Escalation, Valentino (DeR): "liberate Bobo Aprile"

Vogliamo manifestare anche noi la solidarietà umana a Bobo Aprile reo di aver cercato di difendere le istanze di una delle categorie in assoluto più emarginate dalla società, quella degli ex-detenuti.
Bobo ha cercato nei limiti del possibile di incanalare la rabbia e la disperazione di tanti giovani disoccupati con precedenti penali lungo i binari di una protesta civile e non violenta. Ne ricordiamo il ruolo di mediazione avuto pochi mesi fa durante un drammatico incontro avuto in Comune tra i capogruppo consiliari ed il comitato di disoccupati da lui coordinato che schiumava rabbia contro le 33 assunzioni di lavoratori “forestieri” avvenute alla Monteco.
Sicuramente qualcuno dei suoi adepti avrà ecceduto nelle rimostranze con comportamenti penalmente sanzionabili ma altrettanto eccessivo ci appare un mandato d’arresto “per aver contributo in maniera determinante alla realizzazione di condotte illecite agendo quale istigatore delle condotte delittuose del 1 e 2 marzo violando apertamente l’intimazione del questore a non tenere riunioni o manifestazioni”.
Aprile non è il boss di una associazione a delinquere ma appartiene piuttosto a quella categoria di “folli idealisti” che istintivamente si colloca dalla parte dei più deboli ed emarginati cosi come è accaduto per Luther King, Ghandi, Mandela e come loro ha finito col pagare col carcere il sogno di un mondo più giusto.
Nel ribadire la nostra piena fiducia nell’operato della Magistratura ci auguriamo di rivedere preso libero Bobo pronto ad affrontare qualche altra difficile battaglia ed ad inseguire qualche altro sogno irraggiungibile.

Salvatore Valentino
Consigliere Comunale uscente - già Capogruppo “Democratici e Repubblicani”


Operazione Escalation, Ugl: "analizzare i motivi del disagio"

La Segreteria Generale Territoriale UGL di Brindisi, esprime solidarietà al Comitato dei disoccupati ed al collega Bobo Aprile per la vicenda che stamattinana li ha visti coinvolti.
Riteniamo che vanno analizzati più approfonditamente i motivi del disagio, della disperazione che, ormai vedono tante famiglie in difficoltà costrette molte volte ad azioni di civile protesta per attirare l'attenzione sulla vera situazione di emergenza sociale che vivono i cittadini di questa Provincia.
In questo momento va fatto un forte richiamo all'unità sindacale affinchè le situazioni sempre denunciate di grave crisi trovino il giusto risalto presso le Istituzioni.
A Bobo ed a tutto il Comitato dei disoccupati la vicinanza dell'UGL tutta nella speranza che prevalgano le ragioni del loro grido di dolore di cui tutti avvertiamo la responsabilità forse, di non aver dovutamente ascoltato.
Permetteteci di riportare di seguito un affermazione di un grande uomo della nostra storia " Mi dica, in coscienza, Lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perchè non sa come mantenere i suoi figli ed educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è libertà.
"La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana" (Sandro Pertini)

COMUNICATO STAMPA UGL BRINDISI

 

report  di Salvatore stasi  COBAS Taranto sul presidio di solidarietà tenutosi alle 18,30

Care/i

prima del report del presidio alcune correzioni sulle notizie avute stamattina nella concitazione del momento e che ho nviato. I reati contestati sono: interruzione di pubblico servizio ed invasione e violazione  di proprietà privata. A Bobo e a due dsoccupati istigazione in concorso a commettere i reati precedenti. Sono diversi anche i numeri: agli arresti domiciliari sono ben 18 ed 11 sono indagati a piede libero per un totale di 29!

Il presidio nei momenti di massima ha visto  di circa 300 (reali) partecipanti con delegazioni dal leccese, dal tarantino e dal barese sia della Confederazione Cobas che di varia area sociale, nonche sinistra critica, qualcno dell'usb e un funzionario della cgil. Totale e molto motivata la partecipazione dei disoccupati lberi ed indagati a piede libero. 

Molti gli interventi, soprattutto dei disoccupati, con molta fermezza e detemnazione a proseguire la lotta.

Infatti cii si è autoconvocati in presidio al tribunale il giorno  (che ancora non si conosce) degli interrogatori del gip. Inoltre ci si è già autoriconvocati per VENERDI' 14 ALLE ORE 18 IN PIAZZA VITTORIO per poi in nottata partire per Roma. L'auspicio di tutte/i è che per venerdì tutti siano stai interrogati e scarcerati, e quindi festeggiare, altrimenti il presidio servirà a non dare tregua alla magistratura. Altro appuntamento è previsto per il 19 OTTOBRE, giorno nel quale sarà a Brindisi, per una iniziativa già programmata, una delegazione dei NOTAV. Le/i Compagne/i di Brindisi provvederanno a dettagliare su questi appuntamenti.

In definitiva buonissima risposta sia in termini di partecipazione, di molteplicità della stessa, sia di chiarezza politica sul significato di questa ennesima montatura contro chi lotta. Un abbraccio a tutte/i Salvatore Stasi
 

il comunicato

Arrestato  Bobo Aprile del sindacato COBAS a Brindisi!

Grave attacco a tutti i movimenti che vogliono cambiare questa città!

 

Alle prime luci dell’alba, mentre  per le strade di Brindisi si muovevano i camion dell’azienda  che cura la raccolta dei rifiuti, la Digos portava a termine un’operazione di polizia che nella nostra città non ha precedenti: l’arresto di Bobo Aprile, il responsabile e fondatore a Brindisi del sindacato dei COBAS  e numerosi aderenti al Comitato dei disoccupati brindisini che, nell’ultimo anno,  hanno condotto numerose proteste in città  per ottenere lavoro, anche con assunzioni presso l’azienda della raccolta rifiuti, onde far avere a tutti i cittadini  migliori servizi pubblici

I capi di imputazioni nel linguaggio dei tribunali parlano di violenza privata e interruzione di pubblico servizio, ma altri non sono che l’aver fatto manifestazioni con centinaia di disoccupati, sit-in e altre normali e pacifiche attività sindacali e manifestazioni del pensiero ma,  innanzitutto, l’aver dato voce a coloro che sono ritenuti dai benpensanti di questa città, soggetti da emarginare, cittadini di serie B e utilizzabili solo come serbatoio di voti da usare strumentalmente nelle campagne elettorali,  farcite di  false promesse.

Bobo Aprile, insieme al comitato dei disoccupati,  è stato scelto quindi come soggetto da colpire per dare un segnale forte, non solo ai COBAS, ma anche a tutti i movimenti politici e sociali che in questi ultimi mesi,  con il loro impegno costante hanno dimostrato che un’altra Brindisi è possibile!

Respingiamo con forza questo messaggio e lo rimandiamo al mittente :-“ E giunta l’ora che i poteri forti,  che sino a questo momento hanno fatto il bello e il cattivo tempo in questa città,  si mettano l’animo in pace ! Una nuova generazione di donne e uomini vuol dare un futuro diverso a sé e ai propri figli, lottando in prima persona  e non delegando a nessuno la propria vita.”-

Alle 11.30 presso la sede dei COBAS in via Lucio Strabone 38 , Brindisi, si terrà un a conferenza stampa sull’accaduto. Sono invitati i giornali, televisioni e radio, sindacati, organizzazioni politiche e associazioni e tutti i cittadini .

CONFEDERAZIONE COBAS

Medicina Democratica

Brindisi bene comune,

No al carbone

Associazione RuniRuni

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

Pugliantagonista.it

Brindisi 12 ottobre 2011

  LE FOTO DELLA CONFERENZA STAMPA 

DI STAMATTINA AI COBAS BRINDISI

 

 

IL VIDEO DI TOTO BARBAROSSA SUL COMITATO DEI DISOCCUPATI

 
 

 

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