TUTTI
ALLA MANIFESTAZIONE
DOMENICA
9 NOVEMBRE 2008
SAN
MARZANO DI SAN GIUSEPPE
CORTEO
CONTRO PIATTAFORME DISCARICHE ED INCENERITORI
PARTENZA
H 09.00 DA PIAZZA MILITE IGNOTO
Pranzo
sociale ORE 13.30
Pomeriggio
di intrattenimento per grandi e bambini
Serata
di musica
Pizzica
e mozzica
San
Marzano di San Giuseppe, provincia di Taranto.
NOI
SIAMO QUI.
Sulla
strada per Sava, alla periferia del paese, ecco in arrivo l'ennesimo
crimine contro questa terra.
FA
BENE ALLE DISCARICHE, FA BENE AGLI INCENERITORI
FA
MALE ALLA SALUTE, DISTRUGGE IL TERRITORIO
Si
tratta di una Piattaforma per l'imballaggio di rifiuti, gestita dalla
Universal Service dell'imprenditore Lonoce, assai noto nei dintorni per i
suoi precedenti. E' un capannone, tra l'altro abusivo, capace di
accogliere, stoccare e imballare sino a più di
200
TONNELLATE AL GIORNO DI RIFIUTI SPECIALI.
Scorie
ospedaliere; brodi di fermentazione delle industrie farmaceutiche; scarti
della lavorazione di industrie siderurgiche; ma soprattutto rifiuti,
guarda caso, uguali a quelli smaltiti nella vicina discarica Ecolevante di
contrada La Torre-Caprarica.
DISCARICA
ECOLEVANTE – BREVE PRO MEMORIA
Oltre
tre milioni di metri cubi di capienza, circa trentacinque ettari di cave
dismesse, divise dalla strada provinciale Carosino-Francavilla Fontana. Vincoli
paesaggistici, archeologici, idrogeologici: questa discarica li ha violati
tutti. Sorge su una condotta di acqua potabile, tra insediamenti rupestri
pressoché distrutti, in una zona di macchia mediterranea. Gli agricoltori
cominciano ad abbandonare i vigneti e gli uliveti vicini. Da circa dieci
anni, da quando cioè è attiva questa discarica, i capi di bestiame
allevati in zona vengono spesso abbattuti perché affetti da brucellosi.
Dell'antica Via Appia costruita dai romani, qui ne rimangono pochissime
tracce. Secoli di storia sepolti sotto una quantità incredibile di
rifiuti industriali. Resta ancora aperto un centro di terapia per
diversamente abili, una sorta di casa famiglia per disabili orfani
finanziata dalla Regione, proprio a ridosso del più grande polo
d'attrazione di rifiuti d'Europa.
Sui
primi due lotti, ormai strapieni, di questa discarica, la Corte di
Cassazione ha confermato i motivi del sequestro di un anno fa. Gravi
violazioni delle norme ambientali.
Il
terzo lotto è stato invece autorizzato grazie ad un progetto a dir poco
discutibile, con atti pubblici omissivi (o falsificati) sui quali sta
adesso indagando la magistratura. Imputati, la Provincia di Taranto e,
ovviamente, la stessa società Ecolevante. Malgrado la
ferma opposizione dei cittadini e le vicissitudini giudiziarie, questo
terzo lotto di discarica, spalleggiato dai potentati politici di
Grottaglie e del resto della provincia, ora è aperto. Non può però
entrare a regime senza una piattaforma come quella progettata dalla
Universal Service.
LA
PIATTAFORMA
Oltre
a smistare rifiuti alla Ecolevante ed alle altre 72 discariche della zona,
grazie ad una delibera del Comune di San Marzano e grazie ad una
consequenziale Valutazione di Impatto ambientale, questa nuova struttura
è autorizzata a impacchettare ecoballe. Si candida al ruolo di fonte
inesauribile di Cdr, combustibile da rifiuti.
ALTRI
INCENERITORI IN ARRIVO. DIOSSINA SU DIOSSINA.
NOI
SIAMO QUI
Siamo
nella provincia di Taranto che, proprio di diossina, da sola, ne emette il
93 per cento di tutta quella prodotta sull'intero territorio nazionale.
Siamo a pochi chilometri da Taranto, città saccheggiata e ridotta al
dissesto economico dalla peggiore classe politica che si potrebbe
immaginare. Senza più soldi neppure per comperare le divise ai Vigili
Urbani (che ormai lavorano regolarmente in borghese), Taranto vive di
stenti, coperta giorno e notte dalle nubi nere e rossastre dell'Ilva, ex
Italsider, il polo siderurgico della famiglia Riva, in cui le cosiddette
morti bianche, negli impianti, le mutilazioni e le invalidità permanenti
non si contano più, come non si contano più i casi di tumore in tutto il
territorio circostante: c'è un tasso di incidenza del 30 5 superiore alla
media. Interi quartieri restano sepolti sotto cumuli di micropolveri di
acciaio, le macerie di un sistema ormai insostenibile in cui il grande
mostro dell'ecologia arriva addirittura ad appropriarsi delle risorse
idriche dell'Acquedotto pugliese lasciando a secco la città, per lunghi
periodi. A completare l'opera, cementifici, raffinerie ed un progetto di
rigassificatore vicino ad 11 impianti a rischio. Un disastro ecologico
annunciato. Riguardo ai rifiuti, senza uno straccio di programmazione per
lo smaltimento, questa provincia è agli ultimi posti nelle classifiche
nazionali per raccolta differenziata. Il clima da pre-emergenza
ricorda molto Napoli di qualche anno fa. Di raccolta porta a porta, di
riutilizzo, di trattamento biologico a freddo, cioè delle nostre proposte
per la chiusura del ciclo dei rifiuti non se ne parla nemmeno.
In
assenza di questa programmazione, fortemente richiesta dai cittadini ma
sempre bloccata da cavilli burocratici inventati dalle istituzioni locali,
si continuano ad elargire autorizzazioni facili a strutture inquinanti. In
questo contesto, fiancheggiati attivamente da esponenti politici di destra
e sinistra, i cosiddetti "imprenditori" dell'immondizia
continuano ad ampliare il proprio giro di affari, al riparo dai controlli
e senza grossi intoppi.
E
NON FINISCE QUI.
C'è
il caso Sava. E' un Comune di 20 mila abitanti dove non c'è neppure la
fogna. I politici della zona hanno fiutato l'affare dei finanziamenti
pubblici, erogati ogni volta per l'avvio di lavori che restano incompiuti
dal lontano 1970. In tutto questo, da quasi 40 anni a questa parte, ci
guadagnano le aziende appaltatrici gradite al Palazzo e
ditte addette all'auto spurgo. Nel frattempo, sottosuolo e falde acquifere
si intasano di merda, liquami ed acido solforico, abbondantemente usato
per la pulizia dei pozzi neri.
I
NOSTRI AVVERSARI HANNO LE MANI IN PASTA IN TUTTO, SOPRATTUTTO NELLA
POLITICA, NEI RIFIUTI E NELLE CLOACHE
La
gente impegnata in prima persona sul fronte ambientale si ritrova nel bel
mezzo di questo intreccio affaristico e riceve minacce, anche in pubblico,
anche durante i Consigli comunali, da parte degli amministratori della
monnezza, sotto lo sguardo impassibile delle Forze dell'Ordine. Chi è
parte integrante di questo sistema di distruzione ambientale cerca di
annichilire le ragioni collettive con le intimidazioni personali, con le
ritorsioni, con i ricatti. Parlare di stato, di leggi, di Istituzioni, in
questo contesto è soltanto ridicolo.
E'
SEVERAMENTE VIETATO PARLARE
Chi
sono i più grossi finanziatori dei partiti politici nelle campagne
elettorali? Classico segreto di Pulcinella. E' severamente vietato parlare
di gruppi bancari differenti o di Lonoce, vita ed opere dell'ex
carabiniere trasformatosi in imprenditore del ramo fogne e auto spurgo,
passato al settore rifiuti e percolato con la sua Universal Service, a cui
è stata appena posta sotto sequestro una discarica a Tortora, in
Calabria, sempre per ragioni legate ad inquinamento e malaffare. Un
imprenditore a cui è stato tolto coattivamente un appalto, ottenuto con
un altro socio (l'ex proprietario della discarica di Tortora di cui
sopra), proprio per la gestione dei rifiuti stavolta in Salento. Motivo:
infiltrazioni mafiose.
CONTRO
LE RAGIONI DELLA GENTE, LA REPRESSIONE DEL POTERE
Qui
a San Marzano, come altrove, del resto, anche alcuni esponenti delle Forze
dell'Ordine non fanno mistero delle loro amicizie con gli eco imprenditori
dei rifiuti. D'altro canto, con zelo a dir poco eccessivo, seguono ogni
spostamento del movimento ambientalista. Così, alle future generazioni si
insegna che, per qualche imprenditore intoccabile, è lecito smaltire
rifiuti di ogni tipo in pieno centro abitato, in strutture abusive che
nessuno si permette a far abbattere, mentre, per il resto della Comunità,
è da fuorilegge incontrarsi in piazza e discutere del problema, a maggior
ragione se si utilizza un microfono o un megafono. Delle intimidazioni
porta a porta, delle denigrazioni di piazza o a mezzo stampa, delle truffe
dei politici ai danni della cittadinanza, meglio non parlarne. C'è sempre
qualcuno con sguardo torvo, pronto a mettere in atto chissà quali azioni
contro chi disturba gli onnipotenti di provincia. Il caso San Marzano è
solo una piccola parte di ciò che sta accadendo in Italia
SOLO
EFFETTI COLLATERALI PER QUESTO SISTEMA
La
costituzione di aree di interesse strategico nazionale, ovvero la
militarizzazione di parti del territorio, a presidio degli impianti di
termodistruzione e dei siti indicati come discariche si pone in evidente
contrasto con principi e valori costituzionalmente garantiti, quali la
libertà di circolazione. Denunce per manifestazioni non autorizzate per i
"No Fly" di Ciampino, e denunce per manifestazioni non
autorizzate ai No Tav-No Inceneritore di Trento. Sfratti per Lo stesso
Presidio "No Discariche" di Grottaglie-San Marzano e sfratto per
il Presidio "No Dal Molin" di Vicenza; querele e minacce, cortei
scortati da centinaia di uomini delle Forze dell'Ordine. Indagini e
processi. E lo scenario è ancora più inquietante con la "Grosse
Koalition" tra maggioranza e opposizione. Le Grandi Opere si devono
fare. Chi si pone contro è definita come una sparuta minoranza che deve
adeguarsi per il "bene nazionale". Tav, Ponte sullo Stretto,
Rigassificatori, Inceneritori, Discariche, Centrali Turbogas, Centrali a
Carbone e come se non bastasse il ritorno in grande stile del Nucleare,
anche a due passi da qui, ad Avetrana. Tutto contro le popolazioni che
pagano in modo diretto le cosiddette Grandi Opere attraverso i CIP
6, l'8 per cento delle bollette destinato alla costruzione di Mega
Impianti di incenerimento.
LA
DITTATURA NEW STYLE
Utilizza
i mezzi di comunicazione per appiattire il dissenso e per rendere la
violenza di Stato uno slogan utile a dissuadere la gente all'impegno
civile. Mette le mani sull'istruzione per creare un impoverimento
culturale nel quale far proliferare affari privati e prevaricazione.
Introduce regole e
sanzioni penali estremamente dure che di fatto negano il diritto di
riunione, così come tutelato dall'art. 17 della Costituzione, e in senso
più ampio le istanze partecipative.
Questo
momento difficile ci trova uniti a tutte le popolazioni in lotta per la
difesa dei propri diritti e della propria terra sull'intero territorio
nazionale. Chiediamo perciò sostegno ed aiuto da parte di tutti per una
grande giornata di mobilitazione, domenica 9 novembre a San Marzano di San
Giuseppe.
P.S.
A tutti i presidi, a tutti i comitati, a tutti i movimenti in lotta per la
difesa dei territori, a tutti coloro che sono geograficamente lontani da
qui e non potranno raggiungerci domenica 9 a San Marzano,
chiediamo un aiuto fattivo attraverso iniziative di qualsiasi genere che
siano utili a portare anche lontano da qui la voce di questa Comunità in
stato di mobilitazione permanente da oltre un anno.
A
tutte le altre associazioni e a tutti gli altri cittadini, invece, vicini,
ricordiamo che il solo modo per opporsi davvero è partecipare.
Continuiamo
il nostro cammino collettivo in difesa di questa terra
INVITIAMO
TUTTI ALLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DEL 9 NOVEMBRE
Contro
la piattaforma Contro il terzo lotto Contro gli inceneritori
Costruiamo
solidarietà, ribellione e libertà
Difendiamo
la nostra terra con ogni mezzo necessario
cell:
348 52 92 115
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