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COMUNICATO DELLA CGIL CHE VOGLIAMO PUGLIA

PARTE PRIMA 

 PARTE SECONDA

AGOSTO 2011


16 OTTOBRE 2010 ROMA

IL TAMBURO BLACKBLOK

ROMA 16 OTTOBRE 2010

MANIFESTAZIONE INDETTA DALLA FIOM PER IL LAVORO CONTRO I RICATTI

Una grande manifestazione che come Pugliantagonista la illustriamo con le nostre foto commentate

LA PRESENZA  HA RAPPRESENTATO LE REALTà DEL LAVORO  E DEI NON GARANTITI DI TUTTA ITALIA

IL SUD ERA PRESENTE IN MASSA

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PRESENTI I PENSIONATI

ma la presenza dei giovani, studenti, disoccupati è stata enorme e determinate per dare il senso di questa manifestazione.

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PRESENTI LE DIVERSE COMPONENTI DELLA CGIL

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GLI OPERAI DELLA AIFO IVECO DI MILANO CON LE LORO LETTERINE INDIRIZZATE AL LEADER SINDACALE PIU' CITATO NELLA MANIFESTAZIONE

BONANNI

A LUI IN QUESTO CARTELLONE GLI OPERAI VORREBBERO ADDIRITTURA REGALARE 50 EURO DI LIQUIDAZIONE

UN AMORE COSI' DICHIARATO CHE IN ALTRI CARTELLI LO AFFIANCAVANO ALL'ALTRO PIU' AMATO DAGLI OPERAI ANGELETTI

 

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I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELL'OSPEDALE MARESCA DI NAPOLI

MA ANCHE DEL VESUVIO IN LOTTA CONTRO LE DISCARICHE E PER IL LAVORO

LA SOLUZIONE DOVE SCARICARE L'IMMONDIZIA: MONTECITORIO

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MENTRE UNO STRISCIONE RICORDAVA CHE L'ITALIA ERA UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO

I SOLDI PER LA RICERCA? IN FUMO IN AFGHANISTAN

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PRESENTE LA RETE ANTICAPITALISTA  CAMPANA

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I CARC

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I SIMPATICISSMI PMLI CON I CARTELLI STILE 69 MAOISTA

L'SSEMBLEA PERMANETE

QUELLI CHE CHIEDEVANO IL GOVERNO DI EMERGENZA POPOLARE

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LA SIGNORA CON BANDIERA ROSSA CHE SALUTA DALLA FINESTRA

 L'AREA DELL'AUTORGANIZZAZIONE E DEI CENTRI SOCIALI

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GLI ANARCOSINDACALISTI DELL'UNICOBAS

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I NOTAV

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AZIONE ANTIFASCISTA DI TERAMO E GLI ANARCHICI DELLA FAI

LA RETE ROMANA PER LA PALESTINA

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IL SINDACATO LAVORATORI IN LOTTA

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LE BANDIERE PALESTINESI

ED INFINE I BLACK BLOCK QUELLI TEMUTI DA MARONI GLI INFILTRATI PERICOLOSI CHE AVREBBERO DOVUTO FARE UNO SFACELO

IN EFFETTI PROVOCATORI SON STATI I LORO CARTELLI LOTTA LA RAZZISMO. DIRITTI PER TUTTI

 VENUTI DA BRESCIA COME DA ROSARNO  E DA CARRARA CON L'ABBIGLIAMENTO UN PO CAMBIATO MA DALLA PELLE SCURA  SI RICONOSCEVA IL BLOCCO NERO  CHE SI E' FATTO SENTIRE URLANDO CHE VOGLIONOP LA SANATORIA, NON VOGLIONO LAVORARE A ROSARNO A POCHI EURO AL GIORNO PER DIECI DODICI ORE

 

 

DI FRONTE AD UN' ITALIA CHE GRIDAVA OGGI CHE LA COSTITUZIONE E' PERENNEMENTE VIOLATA

 IN UNA GIORNATA SIMILE 

ANDARE A FARE OMAGGIO A CHI HA COMBATTUTO  E MORTO DA PARTIGIANO E CHIEDER CONSIGLIO                                                   PER NOI DI PUGLIANTAGONISTA E' STATO D'OBBLIGO 

in via dei volsci 

AL PUGLIESE (FOGGIA)

STAME NICOLA ESPONENTE DEL MOVIMENTO COMUNISTAD'ITALIA- BANDIERA ROSSA  COMBATTENTE ANTIFASCISTA  +1944

la redazione di pugliantagonista.it

Roma 16 ottobre 2010


 

Brindisi 6 ottobre 2010 per la manifestazione proFiom del 16 ottobre http://www.facebook.com/home.php?sk=lf#!/event.php?eid=113593745369116

BRINDISI 7 OTTOBRE PER "LA CGIL CHE VOGLIAMO"

l'incontro di definizione dell'area la cgil che vogliamo è fissato giovedì 7 alle 17 presso il saloncino della cgil a brindisi.
 
Odg
Analisi della situazione sindacale
Costituzione dell'area " La cgil che vogliamo"
Manifestazione FIOM a Roma del 16 ottobre

 

Mercoledì 6 ottobre ore 18,00 presso la sala di palazzo Guerrieri (via Guerrieri 7 ang. Via Congregazione)

Mercoledì 6 ottobre ore 18,00


presso la sala di palazzo Guerrieri
(via Guerrieri 7 ang. Via Congregazione)
presentazione pubblica
del “Comitato 16 Ottobre”
con la presenza di
Donato Stefanelli Coord.re Reg.le della Fiom
Prenderanno la parola rappresentanti di varie realtà di lotta, di
lavoro, di movimento: Angelo Leo “Cgil Brindisi”, Fabio de
Nardis “Università del Salento”, Riccardo Rossi “Acqua bene
comune”, Giuseppe Cellie “No al Carbone”, Francesca Rossi
“Unione degli Studenti”, Roberta Nacci “cassintegrata Telcom”


 

 

 

GRAVI ANOMALIE SUL CONGRESSO CGIL DENUNCIATE DALLA RETE 28 APRILE

 

17 febbraio 2010

La maggioranza Cgil annulla il congresso di Termini

comunicato stampa

Giorgio Cremaschi: “Un’ingiustizia e un grave errore politico, adesso facciamo luce sulle vere zone opache del congresso Cgil”

La dichiarazione della Commissione nazionale di garanzia di Palermo di annullare il congresso della Fiom di Termini Imerese, che aveva visto stravincere la mozione 2, è qualcosa di più grave di un’ ingiustizia, è un gravissimo errore politico della maggioranza della Cgil. Annullare il congresso della fabbrica che oggi è in lotta contro la chiusura voluta dalla Fiat, richiederebbe elementi profondi e veri, che non sono stati riscontrati. La giustizia a maggioranza che si sta amministrando invece nei congressi è il segno di una perdita di contatto con la realtà, che rappresenta un danno per tutta l’ organizzazione. Siamo sicuri che il nuovo congresso riconvocato a Termini Imerese non darà risultati diversi per la mozione Epifani. Ma resta il fatto politico gravissimo che propone una questione di fondo. Se si annullano congressi di fabbrica ove si sono liberamente confrontate entrambe le posizioni, cosa si deve fare per tutti quei congressi nei quali è presente una sola mozione e nei quali l’assenza di controlli fa sì che la partecipazione al voto raggiunga livelli senza precedenti? A questo punto è stata la maggioranza della Cgil a voler aprire il conflitto sulla validità del voto. Per coerenza e rigore adesso si devono controllare le migliaia di congressi ove, senza alcun controllo, risulta una partecipazione degli iscritti priva di qualsiasi attendibilità. E’ stata la maggioranza ad aprire questo fronte, in una maniera offensiva verso i lavoratori di Termini Imerese, adesso toccherà a tutta la Cgil andare a un chiarimento sulle zone opache che ci sono in questo congresso e che spesso sono legittimate a maggioranza con i voti della mozione 1.

RETE28APRILE Roma, 17 febbraio 2010

 

 

RICEVIAMO DALLA RETE 28 APRILE DELLA CGIL SEZIONE SCUOLA

COMUNICO L'ADESIONE  AL PROGRAMMA DELLA "FIERA DEL LEVANTE DEI DIRITTI" 2008.
SAREMO AI SIT-IN, ALL' INGRESSO ORIENTALE  DELLA FIERA, SIN DAL MATTINO DI SABATO E PORTEREMO UN NOSTRO VOLANTINO SUI DEVASTANTI PROBLEMI DEL MONDO DELLA SCUOLA  CHE VI ALLEGO.
 
Rete 28Aprile nella CGIL per l'indipendeza e la democrazia sindacale
(nodo Puglia)
 

SCIOPERO SUBITO IN DIFESA DELL’ISTRUZIONE E DEL POSTO DI LAVORO

 

Il governo Berlusconi vuole distruggere il sistema di istruzione statale e privatizzare scuole e università.

I provvedimenti legislativi approvati nel mese di agosto se verranno attuati riporteranno l’Italia indietro almeno di cinquant’anni. L’istruzione non sarà più un bene comune, si trasformerà in una merce, solo chi pagherà potrà garantirla ai propri figli.

 

Per la scuola elementare sono previste solo 24 ore settimanali, niente mensa e scuola al pomeriggio, se non a pagamento. Tornerà il doposcuola, cioè il vecchio recinto sociale che il Tempo Pieno con le 40 ore settimanali aveva definitivamente smantellato. Tornerà il maestro unico che da solo non sarà più in grado di contenere l’insuccesso scolastico, cosa che invece oggi accade quando più insegnanti contemporaneamente si occupano della stessa classe. Dalla scuola di qualità per tutti, si tornerà alla separazione netta tra la scuola del mattino, dove bisognerà imparare e in fretta, e la scuola del pomeriggio, dove i bambini saranno solamente sorvegliati. Per qualsiasi altra cosa sarà necessario pagare.

 

L’obbligo di istruzione potrà essere assolto dopo la terza media non esclusivamente a scuola, ma anche in un centro di formazione professionale. Alcuni giovani continueranno a studiare, mentre altri verranno avviati precocemente al lavoro. La media unica, introdotta nel 1962 per superare l’avviamento professionale, sparirà. Ci saranno costose scuole medie per ricchi che garantiranno una preparazione adeguata per gli studi superiori, e gratuite scuole medie per poveri che garantiranno una preparazione che permetterà solo l’accesso a corsi professionali. Se non avrai frequentato le scuole elementari migliori, ti verrà precluso all’accesso alle scuole medie migliori. Se non avrai frequentato le scuole medie migliori, ti verrà precluso l’accesso alle scuole superiori migliori o addirittura a tutte. Se non avrai frequentato le scuole superiori o le università migliori, ti verrà precluso il proseguimento degli studi o l’accesso a un lavoro qualificato. Le disuguaglianze sociali saranno sempre più evidenti e la scuola non farà altro che accentuarle.

 

Scuole e università si trasformeranno in fondazioni e si aprirà così il mercato dell’istruzione.

I finanziamenti statali, ridotti al minimo per risparmiare sulla spesa pubblica, saranno trasferiti non rispetto all’offerta formativa, ma secondo le scelte e le indicazioni date dagli utenti: l’istruzione da diritto si trasformerà in un servizio a domanda. Se scuole o università non avranno iscrizioni chiuderanno, quindi per sopravvivere si muoveranno nella direzione in cui andrà la domanda. E quando i soldi non basteranno per restare sul mercato non potranno fare altro che ricorrere a finanziamenti privati o alla richiesta di salatissime rette per l’iscrizione. L’orientamento didattico di scuole e università verrà quindi dato esclusivamente da chi ci metterà i soldi. Ci saranno scuole e università di serie A e di serie B, l’istruzione non sarà più uguale per tutti, ma tutto dipenderà da quanto puoi o sei disposto a spendere. Il valore legale del titolo di studio sarà di fatto abolito: diplomi e lauree non saranno più tutti uguali, per cercare lavoro o proseguire gli studi conterà il nome della scuola in cui ti sei diplomato o dell’università in cui ti sei laureato.

 

Per ridurre la spesa pubblica per l’istruzione e aprire così ai privati, per abbassare il livello di istruzione garantita a tutti e offrire la qualità solo a chi potrà pagare, il governo Berlusconi ha deciso di ridurre drasticamente il numero di lavoratori della scuola.

 

Nei prossimi tre anni verranno tagliati 130.000 posti

che sommati ai 25.000 già tagliati in due anni dal governo Prodi, fanno in tutto 155.000.

 

Non possiamo assistere alla devastazione del sistema di istruzione statale e alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, senza far niente. Per lanciare al governo un segnale forte di contrarietà al progetto che intende realizzare,

è necessario scioperare subito entro il 30 settembre,

cioè prima che alcuni dei provvedimenti legislativi in scadenza vengano definitivamente approvati dal Parlamento e prima che venga approvato dal governo il disegno di legge finanziaria 2009.

 

Rete 28 aprile FLC CGIL       

 

 

 

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