I ROSSI FIORI DEL MARZO 77 numero1
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ROSSI FIORI DI MARZO/1
Premessa
Inizia da qui , nel marzo 2007,il percorso di costruzione dell'Archivio Storico Benedetto Petrone, con un’iniziativa sperimentale di recupero della memoria, attraverso documenti o acquisizione di testimonianze dirette sul quel “ formidabile “ anno che fu il 1977. Nessuna volontà di competere con analoghe e ben più autorevoli iniziative a carattere nazionale, ma semplice tentativo di ricerca sul motivo per cui quella data, ancor oggi, faccia tremare il cuore e il polso di molti, quasi che sotto quel cumulo di cenere , quel che rimane di un incendio che si temette incontrollabile, si possa nascondere una flebile scintilla capace di mandare a fuoco le aride praterie metropolitane o forse, semplicemente, illuminare ,anche per un solo momento, il buio esistenziale dell’attuale generazione giovanile .
Siamo partiti con la rilettura di alcune copie del giornale Lotta
Continua, provenienti dall’archivio personale di un allora
giovanissimo compagno (Lino T. di Brindisi) militante di quell’organizzazione,
che ce ne ha fatto dono affinchè questa iniziativa partisse con il
piede giusto, quello del profumo dei fiori quella strana primavera.
In seguito abbiamo messo a frutto il lavoro del compagno Cosimo Pecere di Ostuni, co-fondatore del sito Pugliantagonista ed ora del sito Ostuni Ribelle, su quest'ultimo è possibile leggere (e scaricare in PDF tutti i numeri di Lotta Continua) cliccando su https://www.ostuniribelle.it/lotta-continua-giornale.html Dedichiamo questo nostro piccolo lavoro a due compagni pugliesi che con noi vissero intensamente quell’anno e che ci hanno prematuramente lasciato , Angelo Bagordo di Lecce e Salvatore de Carolis di Brindisi.
( l'intera
copia è sul sito
)
E’ il giornale che esce il giorno prima di quel famoso 11 marzo , coi
fatti di Bologna, che farà da cassa amplificatrice di uno scoppio
avvenuto nemmeno un mese prima: la cacciata di Lama, il 16 febbraio,
dall’università La Sapienza di Roma da parte di studenti, autonomi,
indiani metropolitani, infermieri autorganizzati provenienti dal
vicino Policlinico.
E proprio di quest’ultimo avvenimento, che oggi 10 marzo del 77 si occupa l’ articolo di fondo del giornale Lotta Continua: ECCOCI QUI! mozione letta all’assemblea della FLM a nome di LC in cui quell’organizzazione enuncia il timore che la cacciata di lama sia l’inizio della rottura del legame Studenti-operai “uniti nella lotta”nato nel 68 Si parla di errore di dirigenza della Cgil e del PCI e di chi abbia voluto mandare Lama senza prima consultare gli operai nelle fabbriche.Ma si parla anche che gli studenti devono vigilare sulle prevaricazioni interne, come gli operai l’uso della forza sindacale da parte certi dirigenti. -” A Roma e a Torino il nostro movimento (LC) ha preso una ferma posizione ed ha rifiutato le prevaricazioni in massa” Strano modo di esprimersi ma che significa l’inizio della fine di LC, l’incitazione a chiudere gli occhi sulla rabbia montante nelle piazze e nei luoghi sociali e vedere il dilagare dei comportamenti autonomi come quello della calata dagli Unni, dai quali difendersi rinserrando le fila.
Ma si parla anche della violenza repressiva, di Panzieri arrestato e
di Paolo e Daddo , i due antifascisti feriti e arrestati a Roma
durante scontri tra compagni, fascisti e polizia.
Poi, lo slogan di quegli anni di Lotta continua -“vogliamo tutto!”- riscritto in un elenco infinito di “vogliamo”. Sì, perchè comunque il 77 è l’irrefrenabile voglia di presa di potere e di coscienza, anche col gusto catartico di fare un enorme rogo di tutto ciò che puzza di capitalismo: “-Vogliamo una università che sia un polo di aggregazione delle masse giovanili anche lavoratrici. Assunzione immediata dei precari, una politica dei servizi per gli studenti precari, vogliamo mense decenti e una casa pubblica per ogni studente.riconosciamo come nostri alleati tutti i lavoratori colpiti dalla ristrutturazione e siamo contro i tentativi di divisione di questi giorni tra chi è occupato e sindacalizzato e chi invece non lo è perchè studente o disoccupato ( e quindi pericolosa preda dei comportamenti autonomi). Vogliamo...lo sciopero generale....contro la politica dei sacrifici Sono anni che gli operai sono invitati in nome di essa all’astinenza con l’illusione che non chiedendo aumenti di salario si aumenti l’occupazione....sosteniamo la lotta per l’occupazione, salario , il reddito..-“
Ma da qualche altra parte nelle assemblee autonome dell’Alfa, della
Sit Siemens , in Fiat si grida:
-“A salario di merda ., lavoro di merda!”- e si organizza il sabotaggio di massa. Sabotaggio, risposta di guerra da parte di una classe trasversale che interessa operai di fonderia e tecnici delle telecomunicazioni, infermieri precari e studenti disoccupati, donne in lotta per la liberazione del proprio corpo, una classe che si sente in guerra contro un’altra che ha la faccia dei capireparto, del barone della medicina o del preside di facoltà, del poliziotto col fucile puntato su di te, del fascista pronto a colpire alle spalle sempre contro compagni e compagne più deboli.
E da noi in Puglia?
Ma ritorniamo alla cronaca nazionale che ci ricorda come l’italia
ieri nel 77 ma anche oggi del 2007 ha nelle industrie della guerra
un un complesso militar-industriale capace di condizionare partiti e
governi.
Che la guerra sia contro i popoli che lottano contro i residui del colonialismo, contro l’imperialismo delle multinazionali, ieri, per difendersi dalla guerra infinita , oggi, produce un fiume di denaro sporco di sangue! Affari di guerra! Campeggia l’affare Lockeed e la DC di MORO che offre 50 milioni di lire per 8 voti in parlamento sufficienti per impedire la messa in stato di accusa di Tanassi incriminato per tangenti Tanassi è definito da Aldo Moro, nel suo discorso al Parlamento, come un galantuomo a cui fare pubblico riconoscimento. (Peccato che poi sarà condannato in tribunale e il suo nome, insieme a quello del suo complice GUI, diverrà un proiettile di quell’artiglieria dell’AUTOIRONIA che sarà un elemento dirompente in quel 77). “-GUI , TANASSI SONO INNOCENTI SIAMO NOI I VERI DELINQUENTI!!!-“ Questo è quanto gridano i giovani indiani metropolitani sfilando con le mani incrociate , mimando le manette , davanti agli occhi dei servizi d’ordine truci del sindacato, alla Sapienza di Roma o nelle piazze dove si sciopera.
Lo scandalo Lockeeed nasce con una tangente sull’acquisto degli
aerei da trasporto militare C_130 da parte dell’Aeronautica Militare
Italiana .
Tangente pagata dall’industria Lockeeed a ministri corrotti, Gui e Tanassi, tramite un industriale intermediario Camillo Crociani e di una misteriose “Antilope” che molti penseranno che sia il presidente della repubblica Leone.
Ma altri affari italiani, di guerra sono evidenziati nelle pagine
interne di LC, di quel 10 marzo 77.
Sono quelle delle vendite di armi italiane in Medioriente : elicotteri all’Iran, missili, batterie contraeree all’Arabia Saudita, carri armati ed aerei alla Libia di Gheddafi, cannoni ad Israele, aerei antiguerriglia in Sudafrica, aerei da caccia alla Turchia ecc. In quegli anni i nostri venditori di anni fanno grandi affari... Ma questi venditori di morte, grazie a complicità politiche di alto livello son capaci anche di mungere dallo stati falsi risarcimenti: Andreotti e i falsi danni di guerra! Così titola Lotta Continua in un articolo in cui si parla di collegamenti sull’entourage andreottiano e i falsi risarcimenti per danni di guerra ; parliamo della seconda guerra mondiale finita 30 anni prima, ma che ancora negli anni 70 riesce a far ottenere alle industrie belliche italiane Caproni, Siai, Marchetti, cospicue somme dallo Stato ( poi bloccati a causa dello scandalo dopo che si era scoperto un giro di tangenti con le segreterie dei partiti , DC in testa! 8 MARZO 77
Brindisi 13 marzo 2007
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IL
MOVIMENTO DEL 77
SEZIONE 1: ROSSI FIORI DI MARZO 77/1 SEZIONE 2; I LOGHI
del 77
SEZIONE 3
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