I ROSSI FIORI DEL MARZO 77 numero 2
|
|||
BOLOGNA 1 ROSSI FIORI DI MARZO/2 14 MARZO 1977 CARRI ARMATI A BOLOGNA!
Premessa
Ripartiamo dalla lettura di Lotta
Continua di Martedì 15 Marzo 1977 esattamente trent’anni fa
LOTTA CONTINUA DEL 15 MARZO
1977
NO allo stato di EMERGENZA E ALLE LEGGI SPECIALI
VOLUTE DALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA PER RICATTARE TUTTO IL PAESE!
La forza e la maturità dei movimenti di lotta è
nell’incontro tra gli operai e gli studenti!
COL TERRORE HANNO PROVATO A NEGARE LA PARTECIPAZIONE AI FUNERALI DI FRANCESCO: 10000 SFILANO IN SILENZIO Bologna .i gipponi ed elicotteri circondano un’assemblea degli studenti. Nove fabbriche prolungano lo sciopero
-questi sono i titoli principali corredati dalle foto
dei blindati per le strade di Bologna che faranno rabbrividire il
Movimento in tutta Italia dando la sensazione di aver ragione a chi
pensa che solo scontro armato risolverà il livello di scontro di
classe in atto. Per adesso i segnali son terribili, quelli di un
golpe strisciante ,si chiudono le radio coi mitra spianati-
Le faccio chiudere e buonanotte!- così dichiara
Kossiga a proposito delle radio libere
Il giorno prima i carabinieri con i mitra spianati hanno chiusa a Bologna la famosa Radio Alice
Tutte le manifestazioni e cortei sono vietate a Roma
per i prossimi 15 giorni salvo rinnovo I giornali e le forze
politiche prendono atto senza fiatare. Lo stato di emergenza e la
sospensione di alcuni diritti fondamentali sono decretati co0n
un’ordinanza Ministeriale di quattro righe
FASCISMO DI STATO
Con questo sottotitolo Lotta Continua elenca i fatti gravissimi che si sono snocciolati in questi giorni ipotizzando come la catena di pestaggi, aggressioni , sparatorie di poliziotti in borghese, l’impiego di Guardia di finanza con mitra e manganello in ordine pubblico, l’uccisione di Lo Russo e ora le leggi eccezionali di Cossiga , sia stato tutto preordinato per far accellerare la svolta a destra di PCI e sindacati contro il movimento.
C’è qualche coraggioso che non si fa condizionare e
a pag.2 di Lotta Continua troviamo che:
MEDICINA DEMOCRATICA,
le responsabilità delle forze dell’ordine e dei corpi separati dello stato (Servizi segreti) in quello che è un tentativo a uno sbocco autoritario alla crisi politica e sociale del paese.
IL COMPAGNO FRANCESCO LORUSSO
PER RICORDARE FRANCESCO LORUSSO NELLA PAGINA MEMORIA DELL'ARCHIVIO sTORICO BENEDETTO PETRONE
CLICCARE
SU FRANCESCO
LOTTA CONTINUA 12 MARZO 1977 Un lungo articolo sulla sua militanza di lotta continua in cui il giornale va pesante contro Cossiga , poliziotti e partiti di sinistra , leggiamo: Era uno come noi, chiamati teppisti e provocatori da un governo corrotto (vedi scandalo Lockeed di cui riportavamo nel nostro numero 1 di Fiori rossi di Marzo) e dall’assas…. Cossiga, chiamati teppisti e provocatori da chi come i partiti storici della sinistra vedono in ogni movimento di massa in ogni insubordinazione alla normalizzazione per riportare l’ordine in fabbrica e nelle scuole. Era uno di noi e Cossiga e le sue truppe di assassini hanno deciso che non doveva più vivere! DA QUATTRO GIORNI BOLOGNA IN STATO DI ASSEDIO: 131 ARRESTI Ma a Bologna gli studenti non accettano le leggi speciali e mentre si sta svolgendo un’assemblea di 2000 di loro ed una conferenza stampa con i giornalisti, la Polizia a mezzogiorno del 14 marzo irrompe Scontri dentro il centro di Bologna, centinaia di proiettili lacrimogeni, cariche e 131 arresti saranno il bilancio di questi quattro giorni terribili
Così titola uno striscione tenuto da donne a pagina
3
E a pagina 4 la cronaca della terribile notte a Roma durante gli scontri nella Manifestazione nazionale:
SABATO NOTTE A ROMA: GLI ARRESTATI
Un elenco di giovani che vanno dai 29 ai 17 anni
accusati in 4 per porto di armi , in 8 per possesso di armi
improprie ( bastoni), in 5 per saccheggio, due per porto di
coltello e tre per resistenza ed infine uno sfigato pescato con una
scacciacani. Ce lo vediamo che, per farsi bello e macho davanti
alle compagne , va in giro con la sua finta pistola credendo di
essere a Capodanno : è l’unico che in quella situazione più che di
un arresto si merita un ricovero allo psichiatrico!
SCATENATA LA BRUTALITA’ POLIZIESCA DOPO GLI SCONTRI
LE CRONACHE DELLA CACCIA
ALL’UOMO DOPO LA FINE DELLA MANIFESTAZIONE SONO
TRUCULENTE:
“_Una ragazza fermata e poi rilasciata racconta:- cui hanno infilati in 72 in un cellulare dopo aver fermato il pulman 64 e fatti scendere, Nel cellulare hanno sparato un lacrimogeno ed abbiamo incomnciato a sentirci male e svenire Poi ho visto una ragazza tirata giù con altri tre giovani , l’hanno colpita col calcio della pistola alla testa, a freddo. Ha dovuto farsi dare sei punti di sutura , era una maschera di sangue…un ragazzo racconta” al Primo distretto ci hanno costretti a passare tra due file di poliziotti che si sono scatenati con i manganelli e i calci Molti compagni son finiti all’ospedale. Nell’ufficio della squadra politica ( l’attuale Digos) ci chiamavano –puttane. Ricchioni! E ci hanno tenuto ore in piedi senza poter neanche bere
Sono cronache che ritroveremo venticinque anni dopo
nel luglio del 2001 a Genova nella caserma Bolzaneto , nel’excaserma
Diaz , la voglia di da golpe di eliminare fisicamente e
psicologicamente gli oppositori, i diversi non passa mai agli
sgherri del potere.
E LA PUGLIA DOV’E’?
Sul numero di Lotta
Continua del 15 marzo non vi è menzione ma… dai racconti orali da noi
raccolti , in quegli anni e anche ultimamente, la ritroviamo tra
gli arrestati di Bologna di cui presto cureremo l’intervista ,
altri sono quelli che ricordano indelebilmente la battaglia del 12
Marzo , ritrovatisi in mezzo agli spari, alle molotov, gli assalti
e tanti fuggi ed infine l’angoscia del rifugiarsi sui tram e gli
autobus augurandosi di non finire arrestati innocentemente, Per
tutti, il 12 marzo vissuto a Roma condizionerà la loro visione
dello scontro nella “provinciale “ Puglia, generando altra
contraddizione nel “Movimento” pugliese,
Terminiamo con un piccolo articolo in fondo
all’ultima pagina di LC:
AL COMITATO CENTRALE DEL PCI D’ALEMA ANNUNCIA IL SUO
DIVORZIO DAL MOVIMENTO DEI GIOVANI
Con ben 48 cartelle dattiloscritte D’ALEMA si
presenta al suo primo appuntamento della sua vita politica nel
Comitato centrale: il suo primo atto da dirigente del Comando
strategico del PCI
Da responsabile dei giovani comunisti la sua visione del movimento è quella che da una parte vi sono gli squadristi e dall’altra chi si fa strumentalizzare e d infine gli irrazionali Tra questi i peggiori sono quelli che propagandano la ricerca della felicità e parlano di riappropriazione della vita- da D'Alema definita concezione “mistica e irrazionalista che comporta la frattura tra nuove generazioni e democrazia E’ il divorzio definitivo tra PCI e Movimento con le dovute conseguenze… Brindisi 15 marzo 2007…trent’anni dopo
e c’eravate anche voi…
scriveteci, partecipando attivamente al Progetto dell'Archivio
dei Movimenti Pugliesi
ALL'INDIRIZZO archiviobpetrone at libero.it PAGINA RIVISTA E CORRETTA IL 13 MARZO 2022
|
IL
MOVIMENTO DEL 77
SEZIONE 1: ROSSI FIORI DI MARZO 77/2 SEZIONE 2; I LOGHI 77 SEZIONE 3
|