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Irpinia ribelle: le lotte di ieri\2  

Terremoto  parte 10

link1980

Speciale terremoto  Irpinia 80

1981

 

IRPINIA
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Speciale terremoto  Irpinia 80

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Terremoto Irpinia '80: i Comitati popolari

40 anni fa, la breve  e intensa stagione dei Comitati popolari dei terremotati dell’Irpinia.

Una ricerca storica, pubblicata su Il Monte,n3/2020 , ed inserita nel secondo volume sull' Autonomia Meridionale editore DeriveApprodi, giugno 2022-Autonomi vol XI

di Antonio Camuso  

Archivio Storico Benedetto Petrone (Brindisi)

 Lioni, 1 gennaio 1981, la prima manifestazione autorganizzata dei terremotati, a seguire le occupazioni dei comuni da Montella a Calabritto, le infuocate assemblee a Laviano, i blocchi stradali ad Eboli…

 

Un lavoro di ricostruzione della memoria iniziato nella primavera scorsa partecipando alla stesura collettiva del prossimo volume sulle esperienze autonome meridionali in pubblicazione da Derive Approdi, ma che, grazie alla disponibilità della rivista il Monte, mi ha pemesso di avere spazio a sufficienza per mettere in evidenza le peculiarità , ma anche i limiti di quella esperienza di autorganizzazione “popolare” e che fu pesantemente osteggiata dai partiti. Paradossalmente  mentre in Irpinia il PCI vi partecipò, se pur strumentalmente in  chiave anti-DC, invece in Basilicata il PCI  fece di tutto per sabotarla. La parabola discendente dei comitati popolari coincise con l’inizio della spartizione lottizzata  dai Partiti (in primis PCI-DC e PSI)  del fiume di miliardi che giunsero con le leggi sulla Ricostruzione.

Trattasi di un mio contributo sul terremoto del novembre 1980 nato

 da un’idea condivisa con l’amico architetto Felice Basile, di

Montella, sul proporre una iniziativa in occasione del 40ennale di

 quell’evento, raccogliendo le testimonianze di chi aveva vissuto

 dall’interno l’esperienza dei Comitati Popolari dei terremotati

 d’Irpinia e Lucania. Un’esperienza  di autorganizzazione dal basso

, che 40 anni fa cercò di rompere il mito di una Irpinia e di un

 Meridione arretrati culturalmente e da sempre  sinonimi di

 assistenzialismo e clientelismo.Insieme a Felice Basile  avevamo

 iniziato intervistando Mario Salzarulo di Lioni che, giovanissimo ,

 insieme al fratello Rodolfo, già militanti in Lotta Continua

ed allora esponenti di Democrazia Proletaria,

furono tra i maggiori attivisti di quel Comitato

 Popolare di Lioni, che fu punto di riferimento della breve, ma pur

 significativa esperienza dei Comitati popolari irpini e lucani.

 

 

A quell’intervista sarebbero dovute seguire altre, ma purtroppo la morte improvvisa di Felice, un’anno fa e le limitazioni imposte dall’emergenza del COVID 19 , hanno impedito che ciò si realizzasse e mi sono limitato ad aiutarmi con gli articoli pubblicati apparsi nel 1981 sul  giornale “il Quotidiano dei Lavoratori” espressione  di Democrazia Proletaria, che  sostenne  sino all’ultimo la battaglia dei  comitati popolari che a Lioni aveva con  Rodolfo Salzarulo un consigliere comunale e che a Montella ebbe capolista Antonio Bello, ma con risultati deludenti.

Copie di giornali della Nuova Sinistra custodite dall’Archivio Storico Benedetto Petrone, presso la sede ANPI di Brindisi, e a disposizione  di studenti e ricercatori, nella forma cartacea a Brindisi, e in quella digitale, su richiesta al sottoscritto che ne è il curatore.

invitando ad acquistare il volume XI  Autonomia operaia  Meridionale (Campania) per deriveApprodi,

e/o richiedere alla rivista il Monte il numero arretrato Il Monte,n3/2020:

riporto un brano in cui Mario Salzarulo , deceduto ultimamente in un grave incidente stradale, allora giovanissimo militante, parlava dell'attivismo dei militanti di Democrazia Proletaria di Lioni che fece da legante nella creazione di Comitati popolari nei paesi circostanti:

Nel Quotidiano d L del 9 gennaio 1981, Mario Salzarulo annunciava che, nonostante quest’operazione, l’anno nuovo era stato inaugurato con la prima manifestazione delle popolazioni terremotate d’Irpinia , a Lioni, il primo gennaio. Migliaia le fiaccole accese con rabbia e commozione. Sulle mura del campo sportivo molte le scritte fatte durante il corteo che attaccavano il potere democristiano ed inneggiavano a quello popolare. Una manifestazione che a detta di Mario era nata casualmente, da parte di alcuni giovani volontari lionesi con l’invito a Pertini di festeggiare il Capodanno a Lioni. Manifestazione nella forma corteo che i giovani di Democrazia Proletaria di Lioni , richiesero ed ottennero in un’affollata assemblea con centinaia di persone , nel capannone Bergamo: “- …abbiamo propagandato la mobilitazione a Montella , a Bagnoli Irpino. Ci fermavamo facendo comizi volanti con il megafono e distribuendo volantini. All’inizio eravamo un po’ titubanti ed invece abbiamo trovato la gente interessata e intenzionata a partecipare. Abbiamo preso contatto con moltissime realtà locali di comitati popolari, gruppi di volontari, giovani dei paesi , c’era gente di S. Andrea, da Nusco, da Montella, Calitri, S. Angelo, Mirabella, Bisaccia, Morra de Sanctis, da Torella, Ariano ed altri. Il problema è dare continuità effettiva a questi contatti , molti compagni vengono qui per ciclostilare, per confrontarsi, ma noi stessi non abbiamo il tempo e i mezzi per garantire un cordinamento dei paesi dell’Alta Irpinia… Stiamo conducendo un bel lavoro nelle campagne tra i contadini suddividendo il territorio di Lioni in sette zone di intervento, andando casolare per casolare-raccontano gli universitari attivisti nel Movimento Studentesco della facoltà di Agraria di Milano- là dove esisteva solo la Coldiretti abbiamo creato comitati di contadini come alla Procisa Vecchia e a Macchioni. Passati i primi giorni in cui per disperazione i contadini si vendevano le mucche, ora si tratta di pensare al futuro, ad un nuovo mattatoio, alle convenzioni con le cooperative delle regioni che ci hanno aiutato e che garantirebbero l’acquisto dei nostri prodotti locali, facendo a meno del tramite con il sistema clientelare ed assistenzialista politico che sin’ora ci ha governato—“....

pagina rivista e corretta da

                   Antonio Camuso , Brindisi 23 novembre 2023

vedi anche

 Lioni 1 gennaio 1981. Capodanno di lotta dell’Irpinia terremotata ma non doma. Migliaia di terremotati nel corteo dei comitati popolari.  Quando Zamberletti disse:-“Voi a Lioni siete sei mesi avanti in coscienza autorganizzativa”-

di Antonio Camuso

 

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