Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Lioni 1 gennaio 1981. Capodanno di lotta dell’Irpinia terremotata ma non doma. Migliaia di terremotati nel corteo dei comitati popolari. Quando Zamberletti disse:-“Voi a Lioni siete sei mesi avanti in coscienza autorganizzativa”-
di Antonio Camuso
Archivio Storico Benedetto Petrone (Brindisi)
Premessa (gennaio 2021)Per iniziare un nuovo anno che ci veda capaci di tenere duro e rialzare la testa dinanzi all’attuale flagello Covid, dedico il mio primo articolo del 2021 con il ricordo di uno dei momenti più significativi delle lotte che condussero le popolazioni terremotate dell’Irpinia e della Lucania, ovvero la prima grande manifestazione dei Comitati Popolari, il primo gennaio 1981 , esattamente 40 anni fa, a Lioni (AV)
Questo approfondimento
è
parte di una ricerca condotta negli ultimi mesi dal sottoscritto, sull’esperienza
di lotta dei Comitati Popolari, e che in questi giorni, appare sulla
rivista
“il
Monte”
, stampata a Montella (AV) e sul capitolo riguardante il terremoto dell’Irpinia
nel prossimo libro edito da Derive Approdi sulle esperienze
autorganizzate/autonome nel Meridione.
Un lavoro di ricerca inziato nel 2019 con una
serie di interviste, e tra esse quella a Mario Salzarulo, di Lioni (AV)
che fu uno dei principali organizzatori
dei Comitati Popolari Irpini , mentre per la parte documentaria mi sono
avvalso
della lettura dei giornali della
sinistra rivoluzionaria ed in particolare , il Quotidiano dei Lavoratori)
che seguì
con maggiore attenzione quella vicenda, e custoditi presso l’Archivio
Storico Benedetto Petrone (fondi Dino Frisullo- Cosimino Pecere).
Una manifestazione , quella del primo
gennaio’81 a Lioni, nata e condivisa con volontari provenienti dal Nord ,
ma anche da esperienze
culturali e di lotte autorganizzate del
Sud, qauli per esempio quelle che facevano capo alla Rivista - Meridione,
città e campagna, -edita
a cura del Centro ricerche
economiche e sociali per il Meridione
(CRESM), nella cui redazione vi erano un Nando Dalla Chiesa, Fabrizio
Crisafulli, Pietro Mita, Tonino Perna ed altri ancora. Mario Salzarullo
ricorda l’entusiasmo e la partecipazione in quella giornata di Lorenzo
Barbera , di Trapani, che di quella rivista era uno dei pricipali
esponenti ed animatori.
La cronaca di essa la troviamo sul
Quotidiano dei Lavoratori del 9
gennaio 1981, che, apriva l’articolo ponendo l’attenzione alle
risposte di lungo periodo che bisognava dare all’Irpinia affnchè non
ricadesse nello stato di abbandono precedente e si risollevasse dai guasti
del terremoto del 23 novembre 80;
“-
Un
decisivo contributo in questa fase della ricostruzione può venire dallo
sviluppo della cooperazione nelle zone terremotate e dall’ intervento
delle cooperative giovanili. Strumenti questi che possono combinare
l'autorganizzazione e l’autogestione con un 'esperienza ormai consolidata
e con un bagaglio di conoscenze che può fornire un apporto decisivo. A
patto che questo apporto sappia collegarsi correttamente con la
mobilitazione e l’iniziativa politica locale.
«Siete sei mesi avanti agli altri», cosi ha detto Zamberletti ai
consiglieri di Lioni, a quelli stessi che, per primi, ufficialmente, si
sono espressi contro il piano «S».-( Il piano che voleva che le
popolazioni terremotate fossero sgomberate dai paesi, una vera e propria
deportazione, e che e potessero ritornare solo a ricostruzione
avvenuta.NdR)
Non poteva
che svolgersi a Lioni, quindi, la
prima grande manifestazione della gente dalle case
distrutte, dei giovani, dei volontari.
Migliaia di persone in corteo il primo dell’anno ma la fiaccolata non ha
avuto un sapore di festa. Per le stradine, tra le macerie, con rabbia e
commozione, si è svolta una manifestazione prettamente politica. Sulle
mura del campo sportivo su ne vedono ancora le tracce, , parole d'ordine
contro il potere democristiano, per il potere e il controllo popolare. La
manifestazione dei primo dell'anno è stata molto bella - ci dicono i
compagni - anche se nata in maniera un po' strana. Alcuni ragazzi di Lioni
impiegati nelle mense o come vigili urbani hanno invitato Pertini a
passare il capodanno qui.”-
Manifestazione nella forma corteo che i giovani
di Democrazia Proletaria di Lioni , richiesero ed ottennero in
un’affollata assemblea con centinaia di persone , nel capannone Bergamo:
“- …abbiamo
propagandato la mobilitazione a Montella , a Bagnoli Irpino. Ci fermavamo
facendo comizi volanti con il megafono e distribuendo volantini.
All’inizio eravamo un po’ titubanti ed invece abbiamo trovato la gente
interessata e intenzionata a partecipare. Abbiamo preso contatto con
moltissime realtà locali di comitati popolari, gruppi di volontari,
giovani dei paesi , c’era gente di S. Andrea, da Nusco, da Montella,
Calitri, S. Angelo, Mirabella, Bisaccia, Morra de Sanctis, da Torella,
Ariano ed altri. Il problema è dare continuità effettiva a questi contatti
, molti compagni vengono qui per ciclostilare, per confrontarsi, ma noi
stessi non abbiamo il tempo e i mezzi per garantire un cordinamento dei
paesi dell’Alta Irpinia… Stiamo conducendo un bel lavoro nelle campagne
tra i contadini suddividendo il territorio di Lioni in sette zone di
intervento, andando casolare per casolare-raccontano gli universitari
attivisti nel Movimento Studentesco della facoltà di Agraria di Milano- là
dove esisteva solo la Coldiretti abbiamo creato comitati di contadini come
alla Procisa Vecchia e a Macchioni. Passati i primi giorni in cui per
disperazione i contadini si vendevano le mucche, ora si tratta di pensare
al futuro, ad un nuovo mattatoio, alle convenzioni con le cooperative
delle regioni che ci hanno aiutato e che garantirebbero l’acquisto dei
nostri prodotti locali, facendo a meno del tramite con il sistema
clientelare ed assistenzialista politico che sin’ora ci ha governato—“
a cura dell'Archivio
Storico Benedetto Petrone Brindisi 1 gennaio 2021
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NOVEMBRE 2022
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