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Irpinia ribelle: 

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Terremoto  parte 9

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Speciale terremoto  Irpinia 80

1981

 

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Speciale terremoto  Irpinia 80

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Lioni 1 gennaio 1981. Capodanno di lotta dell’Irpinia terremotata ma non doma. Migliaia di terremotati nel corteo dei comitati popolari.  Quando Zamberletti disse:-“Voi a Lioni siete sei mesi avanti in coscienza autorganizzativa”-

 di Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone (Brindisi)

(appunti parzialmente inseriti nel secondo volume sull' Autonomia Meridionale editore DeriveApprodi, giugno 2022-Autonomi vol XI)

Premessa (gennaio 2021)Per iniziare un nuovo anno che ci veda capaci di tenere duro e rialzare la testa dinanzi allattuale flagello Covid, dedico il mio primo articolo del 2021 con il ricordo di uno dei momenti più significativi delle lotte che condussero le popolazioni terremotate dellIrpinia e della Lucania, ovvero la prima grande manifestazione dei Comitati Popolari, il primo gennaio 1981 , esattamente 40 anni fa, a Lioni (AV)

 

Questo approfondimento è parte di una ricerca condotta negli ultimi mesi dal sottoscritto, sullesperienza di lotta dei Comitati Popolari, e che in questi giorni, appare sulla rivista il Monte , stampata a Montella (AV) e sul capitolo riguardante il terremoto dellIrpinia nel prossimo libro edito da Derive Approdi sulle esperienze autorganizzate/autonome nel Meridione.

Un lavoro di ricerca inziato nel 2019 con una serie di interviste, e tra esse quella a Mario Salzarulo, di Lioni (AV)  che fu uno dei principali organizzatori dei Comitati Popolari Irpini , mentre per la parte documentaria mi sono avvalso  della lettura dei giornali della sinistra rivoluzionaria ed in particolare , il Quotidiano dei Lavoratori) che seguì con maggiore attenzione quella vicenda, e custoditi presso lArchivio Storico Benedetto Petrone (fondi Dino Frisullo- Cosimino Pecere).

Una manifestazione , quella del primo gennaio’81 a Lioni, nata e condivisa con volontari provenienti dal Nord , ma anche da esperienze  culturali e di lotte autorganizzate del Sud, qauli per esempio quelle che facevano capo alla Rivista - Meridione, città e campagna, -edita  a cura del Centro ricerche  economiche e sociali per il Meridione (CRESM), nella cui redazione vi erano un Nando Dalla Chiesa, Fabrizio Crisafulli, Pietro Mita, Tonino Perna ed altri ancora. Mario Salzarullo ricorda l’entusiasmo e la partecipazione in quella giornata di Lorenzo Barbera , di Trapani, che di quella rivista era uno dei pricipali esponenti ed animatori.

 

La cronaca di essa la troviamo sul Quotidiano dei Lavoratori del 9 gennaio 1981, che, apriva l’articolo ponendo l’attenzione alle risposte di lungo periodo che bisognava dare all’Irpinia affnchè non ricadesse nello stato di abbandono precedente e si risollevasse dai guasti del terremoto del 23 novembre 80; “- Un decisivo contributo in questa fase della ricostruzione può venire dallo sviluppo della cooperazione nelle zone terremotate e dall’ intervento delle cooperative giovanili. Strumenti questi che possono combinare l'autorganizzazione e l’autogestione con un 'esperienza ormai consolidata e con un bagaglio di conoscenze che può fornire un apporto decisivo. A patto che questo apporto sappia collegarsi correttamente con la mobilitazione e l’iniziativa politica locale.
A Lioni, realtà che ormai è divenuta una dei più significativi riferimenti politici nelle zone
terremotate, si è tenuta, il 1° gennaio, la prima grande manifestazione della popolazione terremotata.

«Siete sei mesi avanti agli altri», cosi ha detto Zamberletti ai consiglieri di Lioni, a quelli stessi che, per primi, ufficialmente, si sono espressi contro il piano «S».-( Il piano che voleva che le popolazioni terremotate fossero sgomberate dai paesi, una vera e propria deportazione, e che e potessero ritornare solo a ricostruzione avvenuta.NdR)

Non poteva che svolgersi a Lioni, quindi, la prima grande manifestazione della gente dalle case  distrutte, dei giovani, dei volontari.

Migliaia di persone in corteo il primo dell’anno ma la fiaccolata non ha avuto un sapore di festa. Per le stradine, tra le macerie, con rabbia e commozione, si è svolta una manifestazione prettamente politica. Sulle mura del campo sportivo su ne vedono ancora le tracce, , parole d'ordine contro il potere democristiano, per il potere e il controllo popolare. La manifestazione dei primo dell'anno è stata molto bella - ci dicono i compagni - anche se nata in maniera un po' strana. Alcuni ragazzi di Lioni impiegati nelle mense o come vigili urbani hanno invitato Pertini a passare il capodanno qui.”-

Manifestazione nella forma corteo che i giovani di Democrazia Proletaria di Lioni , richiesero ed ottennero in un’affollata assemblea con centinaia di persone , nel capannone Bergamo: “- …abbiamo propagandato la mobilitazione a Montella , a Bagnoli Irpino. Ci fermavamo facendo comizi volanti con il megafono e distribuendo volantini. All’inizio eravamo un po’ titubanti ed invece abbiamo trovato la gente interessata e intenzionata a partecipare. Abbiamo preso contatto con moltissime realtà locali di comitati popolari, gruppi di volontari, giovani dei paesi , c’era gente di S. Andrea, da Nusco, da Montella, Calitri, S. Angelo, Mirabella, Bisaccia, Morra de Sanctis, da Torella, Ariano ed altri. Il problema è dare continuità effettiva a questi contatti , molti compagni vengono qui per ciclostilare, per confrontarsi, ma noi stessi non abbiamo il tempo e i mezzi per garantire un cordinamento dei paesi dell’Alta Irpinia… Stiamo conducendo un bel lavoro nelle campagne tra i contadini suddividendo il territorio di Lioni in sette zone di intervento, andando casolare per casolare-raccontano gli universitari attivisti nel Movimento Studentesco della facoltà di Agraria di Milano- là dove esisteva solo la Coldiretti abbiamo creato comitati di contadini come alla Procisa Vecchia e a Macchioni. Passati i primi giorni in cui per disperazione i contadini si vendevano le mucche, ora si tratta di pensare al futuro, ad un nuovo mattatoio, alle convenzioni con le cooperative delle regioni che ci hanno aiutato e che garantirebbero l’acquisto dei nostri prodotti locali, facendo a meno del tramite con il sistema clientelare ed assistenzialista politico che sin’ora ci ha governato—“

 

a cura dell'Archivio Storico Benedetto Petrone

Brindisi 1 gennaio 2021

 

 

PAGINA A CURA PER L'ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE

DI ANTONIO CAMUSO

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ULTIMA MODIFICA 23 NOVEMBRE 2022