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MSI FUORILEGGE! Brindisi,15 febbraio 1975 inizia la raccolta firme PREMESSA Riproponiamo a poco più di una settimana dalla scomparsa di Mimmo Albano la riedizione di una nostra pagina ( dell archivio Benedetto Petrone) sull'antifascismo in Puglia negli anni 70 e che avevamo inserito un anno fa in una edizione sperimentale del nostro sito. Perchè Mimmo Albano e perchè l'argomento MSI fuorilegge? Esattamente 1l 15 febbraio del 1975 in tutta Italia sotto la spinta di un'opinione pubblica sconvolta dal dilagare della violenza fascista e dei coinvolgimenti di appartenenti o exappartenenti del MSI nelle organizzazioni terroristiche "nere" responsabili di stragi ed attentati, molte personalità della cultura, politiche, sindacali, consigli di fabbrica e gruppi politici iniziarono la raccolta di firme per richiedere lo scioglimento e la messa al bando del MSI A Brindisi, Mimmo Albano, per molto tempo responsabile di quel Centro servizi culturali che era stato un punto di riferimento e confronto assembleare tra le anime del Movimento Studentesco a Brindisi, in qualità di segretario della sezione Matteotti del Partito Socialista , nella primavera del 1975 diviene il coordinatore e responsabile del Comitato che in città porterà avanti la la raccolta di firme per la messa al bando del MSI Appena sei mesi dopo il segretario federale del MSI di Brindisi Luigi Martinesi sarà arrestato in flagrante per il sequestro del banchiere Mariano e si scatenerà un vespaio di polemiche e scandali tra coinvolgimenti di nomi importanti del MSI e excamerati finanziatori occulti di Avanguardia Nazionale e Ordine nuovo. Poichè la storia è beffarda a distanza di trent'anni i loro amici e conoscenti sono al potere mentre la violenza neofascista, razzista e xenofoba dilaga dalle aule del Parlamento ai luoghi del vivere comune quotidiano. BRINDISI 15 FEBBRAIO 2008 In queste prime ore di campagna elettorale tra i temi in discussione sono gli scioglimenti di partiti “storici” nei due maggiori partiti contendenti: quello delle Libertà di Berlusconi e quello Democratico di Veltroni. Tra questi è il caso del partito di Alleanza nazionale che è l’erede diretto del Movimento sociale Italiano MSI di cui sin’ora ha conservato il simbolo della fiamma tricolore e che oggi 15 febbraio 2008 , il suo segretario ne preannuncia lo scioglimento nel partito di Berlusconi e candidarsi come partito unico al governo del nostro Paese. Quello di oggi è un cammino incominciato molto tempo fa e a cui le forze dei movimenti degli anni sessanta e settanta cercarono di impedire a tutti i costi , innanzitutto opponendosi con forza agli accordi DC-MSI come quello di Tambroni prima e di Fanfani poi. E’ uno scioglimento quello del MSI (oggi Alleanza Nazionale) ben diverso di quello che molte forze di sinistra ed intellettuali richiesero nel febbraio 1975. trentatrè anni fa, con una proposta di legge che lo mettesse fuorilegge ritenendo, allora, esso una mera ricostruzione del partito fascista e burattinaio di tutte le organizzazioni terroristiche neofasciste e neonazisti operanti sul territorio nazionale. In questo febbraio in cui simboli e tradizioni vengono gettati nel dimenticatoio o meglio sul rogo nella corsa al potere a tutti i costi, noi dell’Archivio storico Benedetto Petrone vogliamo invece lavorare affinchè questo non avvenga e conseguentemente r dedichiamo lo spazio di alcune pagine del nostro sito a i documenti di quel lontano inizio di primavera del 1975 in cui anche in un Puglia e a Brindisi alla violenza fascista, alle trame eversive, ai connubi mafia-terroristi neri e alle stragi le forze della sinistra non riuscirono a dare un’unica risposta neanche con una richiesta unanime del MSI FUORILEGGE:! BRINDISI FEBBRAIO 1975
Leggiamo così ad esempio che il 21 marzo 1975 alle ore 18 si riunisce presso la sezione Matteotti del PSI di Brindisi il comitato promotore per l’iniziativa di legge contro il MSI A questo comitato aderiscono 30 delegati del Consiglio di Fabbrica della Montedison di Brindisi, la FGSI, il Partito di Unità proletaria. LOTTA CONTINUA, dott. Fischietto segr.prov PSI. Mimmo Albano della segr. Prov.le PSI, Luigi Capone vice sindaco, Pino Germinarlo segr. UIL-Edili e Vittorio Stamerra giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno. Ad esso si aggiunsero l’Organizzazione comunista (ml) Fronte Unito, altri delegati del CDF Montedison , il segretario della FLM A.Barretta, la sez del PSI di San Pietro Vernotico e altri, ma …le assenze della “sinistra ufficiale” si fecero sentire anche in quella campagna. Alcuni mesi dopo avvenne il sequestro Mariano e l’arresto del federale missino di Brindisi, Martinesi. Nel corso di vari processi e durante la detenzione, quest’ultimo fece delle scottanti rivelazioni ma quelle compromettenti per il suo partito e gli uomini eccellenti, furono definite farneticazioni e lui un povero pazzo, pieno di debiti che lo avevano costretto a mettersi d’accordo con mafiosi e terroristi neri di Ordine nuovo di Concutelli a sequestrare il banchiere Mariano. Pazzo come fu definito Piccolo, l’assassino di Benedetto Petrone, pazzi anche i fascisti che fecero nomi eccellenti durante le inchieste sulle “stragi di stato”, pazzi i vari una bomber che ricoprirono di sangue con il tritolo le stazioni ferroviarie e i treni, le banche o le piazze di tutta ITALIA.
INVECE CRIMINALI FURONO CHIAMATI I COMPAGNI ED I PROLETARI CHE RISPOSERO CON LE LORO LOTTE E LA LORO MOBILITAZIONE ALLA VIOLENZA FASCISTA.....
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ANTIFASCISMO
INCHIESTE E CRONACHE IN PUGLIA E NEL SUD NEGLI ANNI 70
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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