La pagina del Vintage e delle radioriparazioni e restauro di oggetti d'epoca nelle pagine di Pugliantagonista
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Come allungare la vita di un gradito regalo di Natale di ...qualche anno fa , ovvero come mettere a frutto i consigli di Vittorio Palumbo La manutenzione del Trapano Chi
si diletta nel “fai da te “casalingo non dà molta importanza alla
manutenzione dei propri utensili e spesso in questa cattiva abitudine
si ritrova accomunato anche chi gli attrezzi li utilizza in maniera più
professionale e continuativa: nell’era del consumismo e con il
dilagare dei prodotti cinesi, perder tempo a ripararare o addirittura
a manutenere l’attrezzatura da lavoro è spesso ritenuta una
semplice perdita di tempo. Eppure
basterebbe dedicare alla cura dell’attrezzatura
un po’ di attenzione e risparmieremmo tempo e denrao quando
questa ci”molla” al momento più inopportuno. Una buona
abitudine propedeutica anche al rispetto della sicurezza e
dell’incolumità di chi lavora con quegli attrezzi. Ci
sono dei momenti particolari, quali quelli delle vacanze natalizie cin
cui ognuno di noi tecnici od hobbisti “sempre impegnati” in
cui potremmo approfittarne, per prender cura dei nostri amici attrezzi
, magari in compagnia dei propri figli, quando le
nostremogli ci invitano
“calorosamente” a star lontano dalle loro sottane e dalla cucina ,
impegnate, tra pettole, incarteddate, sughi e dolci da infornare. In
questa vigilia di Natale 2016 ho dedicato la mia attenzione ad un
trapano che mi era stato
regalato un bel po’ di anni fa e che era di fatto una replica cinese
del classico Black Decker. Avendo
su quest’ultimo(il B D originale) messo più volte le mani non mi è
stato difficile dare una
restaurata alla sua copia made in China. Vi
mostro oggi le operazioni
fatte ed alcuni trucchi che valgono praticamente su tutti i trapani
“dilettantistici e che ci posso aiutare
anche per quelli di tipo professionale. Iniziamo a svitare le viti che uniscono le due facce del trapano ricordandoci di appoggiare sul tavolo quella che non contiene l’allogiamento della testa delle viti, poiché in essa vi è inserito il corpo meccanico del trapano. Svitate le viti , aiutandoci con un cacciavite a taglio o anche con una lama forzate leggermente il guscio superiore del trapano . Esso, estratto lascia in vista l’altra parte contenente il corpo meccanico composta da (partendo da retro dell’impugnatura) : Cuscinetto reggispinta, calettato sull’ albero del rotore dell’avvolgimento elettrico. Spazzole e portazzole e relativi contatti rotanti calettati sul rotore. Corpo dell’indotto fisso a cui giungono i fili dalle spazzole e dal pulsante elettrico e, se alloggiato, regolatore di velocità. Ventola calettata sull’albero rotore e trasmissione ed elica senza fine. Quest’ultima trasmette la rotazione tramite una ruota dentata all’asse del mandrino. Opera
di pulizia e manutenzione: se non lo avete fatto da molto tempo
troverete a seconda dell’uso che ne avete fatto polvere di segatura
o di materiali edilizi. Cemento, tufo, intonaco, ecc, se non
addirittura micropolveri metalliche. Tutto ciò entra quotidianamente
attraverso le fessure di raffreddamento presenti in più parti del
trapano e diventa una massa compatta
giorno per giorno. Se questo lavoro non viene fatto essa arriva
addirittura a bloccare o rendere tanto difficoltosa la rotazione del
corpo avvolgimento rotante che l’avvolgimento
fisso sovraccaricandosi, si fonderà, mettendo anche in serio pericolo
la vostra incolumità. Pulire utilizzando un pennello, aspiratore e
nei casi più gravi una pistola soffiante collegata ad un compressore
è quindi l’operazione cardine
che deve essere fatta con
calma e precauzione. A proposito di precauzioni, indossare occhiali, mascherina antipolvere guanti Èd’obbligo!!! Fatto
questo controllate lo stato delle spazzole elettriche, ovvero se i
carboncini non sono ridotti all’osso, se sui contatti rotanti non vi
sono vistosi crateri e se è tutto ok , con un semplice batuffolo,
cotton fiocc e alcool date una pulita sui contatti controllando poi
gli stessi con una lente di ingrandimento, Soffiate via la polvere anche dal pulsante di avviamento e dal regolatore, nel caso spruzzare un po di disossidante secco sui contatti elettrici. Constare che i fili non presentino bruciature o tagli all’isolante, Controllare anche lo stato del cavo di alimentazione della spina elettrica. Passiamo all’ingrassaggio utizzando due composti: vaselina liquida e grasso per motori/cuscinetti alta velocità Ingrassare con il grasso le parti meccaniche come la vite senza fine e relativa ruota dentata. Inzuppando con un cotton fiocc nella vaselina liquida metterla intorno alla parte rotante dei due cuscinetti reggispinta posti nella parte finale vicino alle spazzole e iniziale di collegamento tra mandrino e albero della ruota dentata. Il tutto senza esagerare e non facendo colare la vaselina sui contatti elettrici delle spazzole. Richiudere
il tutto La manutenzione del Mandrino: Il
buon vittorio Palumbo, un amico negoziante storico di ferramenteria ed
utensili, quando ci vedeva arrivare con mandrini incastrati ed ormai
inutilizzabili, ci esponeva al pubblico ludibrio: “_
ma ‘n’ attimo di tempo per pulire i mandrini dei trapani non ce
l’avete? Voi a casa vostra la mattina , il bidè non ve lo fate?
“- Noi con le orecchie rosse abbassavamo la testa- Dopo che avete
sfondato muri di cemento, di carton gesso,
trapanato lamiere, spazzolato cancellate, pulizzateli sti
mandrini, che si incastrano e poi siete costretti a venire qua a
comprare pezzi di ricambio fatti dalli cinisi!!!”- In effetti Vittorio aveva ragione, basta aiutarsi con un buon compressore, o un semplice pennello, ruotando a mano e non forzando con la chiave, il mandrino sino a quando i morsetti (autoserranti o no) , si muovano per l’intera corsa. Ad aiutarsi si può usare una goccia di svitatutto, facendo attenzione però a non colarla all’interno del mandrino che a sua volta è immerso nel grasso. Se volete una volta bel lavati o sbloccati i morsetti, mettere un filo di olio di vaselina sul dorso di essi nella parte che striscia nel mandrino, Non colatelo dentro ai morsetti poiché correte il rischio che punte o utensili che infilerete nel mandrino potrebbero slittare!!! Detto
questo, se avete un vecchio trapano rotto, divertitevi a d allenarvi
su di esso, Sul mio vecchio B Decker acquistato quarant’anni fa, con tecnica da dottor Frankestein ho cambiato praticamente tutto, ma funziona una meraviglia, altro che trapano cinese!!! ANTONIO CAMUSO BRINDISI
NATALE 2016
Antonio Camuso Archivio Storico Benedetto Petrone Brindisi 25 dicembre 2016
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