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Scintille di carbone Brindisi 17 dicembre 2010 In una serata freddissima al dibattito su fonti energetiche e impatto ambientale sul territorio brindisino organizzato dall’IDV son state le scintille provenienti dal carbone di Cerano a scaldare l’atmosfera e il presidente Ferrarese che faceva gli onori di causa ha dato mostra di non farsi lasciare volare le mosche intorno al suo naso. Il suo intervento sulla prossima convenzione tra Enel e enti locali, volta a chiudere una vacatio in cui il gigante energetico ha potuto muoversi liberamente su quantità e modalità d’uso del carbone bruciato presso la centrale di Cerano nell’ultimo decennio, è stato ascoltato attentamente dai presenti in aula , compreso il folto gruppo dei No al Carbone che aveva sul tavolo degli invitati un esponente di spicco , l’ing Riccardo Rossi. E’ toccato a lui ,dopo l’intervento del presidente della provincia di Brindisi, a elencare e puntualizzare sul volume di carbone bruciato, ma anche di introiti incamerati dall’Enel in questi anni e che hanno visto un ritorno economico inferiore al 10 per cento tra imprese e servizi locali, mentre a subire le conseguenze della combustione fossile lo è stata una intera popolazione. Dubbi sull’uso del CDR , (con smentita e dichiarazione di essere contrario a ciò da parte di Ferrarese ), sono stati aggiunti anche sulle modalità di rilevamento dei residui nell’aria, delle percentuali ritenute accettabili da Enel a Brindisi mentre inferiori di molto a Civitavecchia presa come esempio più riconducibile a Brindisi. Una serie di rilievi, volti a detta di Rossi, per chiedere un controllo stringente sui termini della prossima Convenzione attrezzandosi a dotarsi di strumenti tecnici adeguati, visto le esperienze negative del passato. Puntualizzazioni e richieste di chiarimenti sui dati reali di quanto, in milioni di tonnellate di carbone, si intende ridurre a Brindisi con la nuova convenzione, che hanno su questo punto indispettito il presidente Ferrarese che, dicendosi trattato lui e ilo suo staff come degli incompetenti, abbandonava l’aula senza voler aspettare che il relatore terminasse di parlare. Se questo sia stato dovuto da un ritorno di fiamma della centrale di Cerano , con scintille annesse o invece sia un segnale su come le istituzioni comprese la Provincia , ritengano la convenzione che entro 20 giorni si andrà a firmare, come ha annunciato da Ferrarese, non possa più essere modificata da rilievi delle associazioni ambientaliste, e quindi la vicenda Convenzione sia un capitolo chiuso, lo vedremo nei prossimi giorni. La redazione brindisina di Pugliantagonista.it Brindisi 17 dicembre 2010 Le foto |
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