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PACE
E DINTORNI 2009
6
AGOSTO h
20 - ESPOSIZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA HIROSHIMA e NAGASAKI day di
PUGLIANTAGONISTA.It -OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI-ARCHIVIO
STORICO BENEDETTO PETRONE
h 20 - QUESTIONE PALESTINESE: INCONTRO- DIBATTITO
Con Jehad Othman palestinese dell'associazione "Lo sguardo di
Handala" e Paola Canarutto di E.C.O. ( Ebrei contro
l'occupazione)
h 22 - "...Così lontano così..." riflessioni di un viaggio
TEATRO Con Deianira Dragone e Giuseppe Ciciriello
dell'associazione"Il Duende"
Mostra fotografica a cura di "Assemblea per la Palestina" di
Taranto.
7 AGOSTO:
h 21 - Proiezione di documentari e Cortometraggi sul conflitto "Israelo-Palestinese"
h 22 - CONCERTO
dalla Palestina "KALTA" - Musica e suoni dal Medioriente ai
Balcani
Mostra fotografica a cura di "Assemblea per la Palestina" di
Taranto.
9 AGOSTO
h 20 - "LA QUESTIONE KURDA" INCONTRO-DIBATTITO a cura
dell'associazione di solidarietà per il popolo Kurdo "UIKI
ONLUS"
h 22 - "KOMA BèKES" - CONCERTO di musica tradizionale Kurda
Mostra fotografica sul Kurdistan a cura di "UIKI ONLUS"
18 AGOSTO
h 22 - "I MERCANTI DI LIQUORE" in CONCERTO
Musica d'autore e folk italiana
UNICA DATA IN PUGLIA E AL SUD
INGRESSO LIBERO
Possibilità di campeggio chiamando previo avviso:
3485567470
3311029362
Alla sua 21° edizione il progetto Pace&Dintorni, vede impegnata
la cooperativa sociale Robert Owen nel lavoro di diffusione della
cultura di pace e solidarietà tra i popoli del Mondo, attraverso la
conoscenza, dibattiti, mostre d'arte e fotografiche, proiezioni di
documentari, teatro e concerti. Pace&Dintorni nasce per ricordare
le vittime delle bombe atomiche sganciate il 6 e il 9 agosto del 1945
da aerei statunitensi sulla gente di Hiroshima e Nagasaki in Giappone.
La più grande tragedia della storia dell'umanità.
L'edizione del 2009 sarà dedicata ai popoli sofferenti di Palestina e
Kurdistan.
INGRESSO LIBERO
Dove
si trova la Cooperativa Sociale Robert Owen ?
La
cooperativa "Robert Owen" si trova a San Giorgio sulla via per
Monteiasi (Sp 82) al km. 1,2 (contrada Pasone).
Per raggiungerla, venendo da Taranto (Ss 7), una volta entrati a San Giorgio,
all'altezza della villa comunale bisogna girare a sinistra in via Silvio
Pellico, quindi procedere sino allo "Stop" e girare a destra, quindi
al primo "Stop" a sinistra, quella è la via per Monteiasi (Sp 82).
Procedere sino a trovare il cartello "Cooperativa Robert Owen", quindi
girare a sinistra e procedere sempre diritto sino al cancello della cooperativa.
INIZIATIVE FATTE
91°
ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE
VENERDI
7 NOVEMBRE ALLE ORE 21
Coop.
ROBERT OWEN S. Giorgio Jonico(TA)
Proponiamo una " cena bolscevica " per festeggiare
l'
anniversario
della rivoluzione d' ottobre
Niente paura , sarà una cosa molto
formale, una scusa per stare tra compagni mangiando qualcosa di
buono ed degustando del buon vino.
Menù di 10 euro a persona che
comprende primo,secondo,dolce,vino,frutta
SONO GRADITE PRENOTAZIONI
( così sappiamo per quanti cucinare) telefonando al numero 348567470
o al 3495012612
http://cooperativaowen.altervista.org
http://www.myspace.com/cooperativaowen
Foto alla
Cooperativa
RINGRAZIAMO
IL
CIRCOLO
DI INIZIATIVA PROLETARIA
GIANCARLO LANDONIO
VIA STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO –VA-
Quart.
Sant’Anna dietro la piazza principale)
– a poca strada dall'uscita autostrada A8 Laghi –
e-mail: circ.pro.g.landonio@tiscali.it
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Il più grande avvenimento del 20°secolo
rimane la rivoluzione d’ottobre del 1917
Essa aprì l’era del
comunismo. Se questo ancora non si è impiantato in nessuna parte del
mondo resta ugualmente l’unica prospettiva di salvezza dell’umanità
dalle catastrofi senza fine del capitalismo.
Il 25 ottobre (7 novembre
per il nostro calendario) ricorre l’anniversario della rivoluzione
d’ottobre che, esplosa nel 1917 in Russia, infiammò il mondo intero; e
dette a tutti i lavoratori la certezza del loro AVVENTO AL POTERE. Sono
passati 91 anni e in nessun paese del mondo i lavoratori sono al potere.
Questo non prova che il COMUNISMO sia impossibile o che sia un’utopia.
E’ l’esito della drammatica lotta tra le classi di questo secolo e del
secolo scorso.
A ben guardare è il capitalismo che da tempo è un SISTEMA IN
PUTREFAZIONE e che attraversa la crisi generale più grave della sua
esistenza. Quindi l’avvenire appartiene al COMUNISMO.
Tanti
avvenimenti hanno segnato il secolo scorso e i primi anni del 2000, ma la
RIVOLUZIONE D’OTTOBRE resta
insuperabile. E’una rivoluzione che
non muore mai, come le grandi Rivoluzioni
della storia. Pertanto: I
dieci giorni che sconvolsero il mondo non sono un ricordo del
passato ma un esempio vivente per il futuro.
----------------------------Busto
A.- Milano, 7 novembre 2008
La rivoluzione d’Ottobre 1917 in Russia.
Il secondo esempio, ma più
vasto e grandioso, di Stato rivoluzionario è costituito dalla Rivoluzione
Bolscevica d’ottobre. Il Partito Comunista Russo, guidato da Lenin, il
25 ottobre 1917 in pieno collasso militare della Russia zarista e
liberale, dà l’assalto al palazzo del governo. Caccia i liberali e i
fautori dello zar. E proclama il potere dei SOVIET: dei consigli degli
operai, dei soldati e dei contadini. Inizia così la più grande
esperienza storica del proletariato al potere.
I primi due provvedimenti
presi dal partito Bolscevico (si chiamava così il partito russo) al
potere: sono:il ritiro dal fronte di guerra, con il proclama della pace
senza annessioni; e la concessione della terra ai contadini. Seguono
settimane alacri di riorganizzazione della vita economica e sociale, della
famiglia, esercito, giustizia, ecc. Vengono emanate tutta una serie di
provvedimenti a tutela della donna e dell’infanzia. La scuola viene
radicalmente riorganizzata.
Lenin diceva che il
grande merito del proletariato russo era quello di avere, con la
rivoluzione, spezzato l’anello debole del sistema imperialistico
mondiale e che la Russia arretrata aveva bisogno, per poter realizzare il
contenuto del programma comunista, della solidarietà e dell’appoggio
del proletariato avanzato dei paesi europei (Germania, Francia, Italia,
ecc.). Perciò la prospettiva dei rivoluzionari russi era quella di
stimolare la rivoluzione europea, perché solo la cooperazione del
proletariato europeo con quello russo avrebbe potuto garantire lo sviluppo
della Russia Sovietica.
ESTRATTO DELLA LETTERA DI
MARX A WEYDEMEYER DEL 5 MARZO 1852.
“PER QUELLO CHE MI
RIGUARDA, A ME NON APPARTIENE NE’ IL MERITO DI AVER SCOPERTO
L’ESISTENZA DELLE CLASSI NELLA
SOCIETA’ MODERNA NE’ QUELLO DI AVER SCOPERTO LA LOTTA TRA DI ESSE.
GIA’ MOLTO TEMPO PRIMA
DI ME GLI STORICI BORGHESI AVEVANO ESPOSTO LA EVOLUZIONE STORICA DI QUESTA
LOTTA DELLE CLASSI, E
DEGLI ECONOMISTI BORGHESI AVEVANO ESPOSTO L’ANATOMIA ECONOMICA
DELLE CLASSI.
QUEL CHE IO HO FATTO DI
NUOVO E’ STATO DI DIMOSTRARE:
1. CHE L’ESISTENZA
DELLE CLASSI E’ SOLTANTO LEGATA A DETERMINATE FASI DI SVILUPPO STORICO
DELLA PRODUZIONE;
2. CHE LA LOTTA DI CLASSE
NECESSARIAMENTE CONDUCE ALLA DITTATURA DEL PROLETARIATO;
3. CHE QUESTA DITTATURA
STESSA COSTITUISCE SOLTANTO IL PASSAGGIO ALLA SOPPRESSIONE DI TUTTE LE
CLASSI E A UNA SOCIETA’ SENZA CLASSI…”
**************
DALLA LETTERA DI LENIN
AGLI OPERAI D’EUROPA E D’AMERICA. (Prava, 24 gennaio 1919)
“…IL “ POTERE
SOVIETICO” E’ IL SECONDO PASSO
D’IMPORTANZA STORICA MONDIALE, LA SECONDA TAPPA DELLO SVILUPPO
DELLA DITTATURA DEL PROLETARIATO.
IL PRIMO PASSO ERA STATO
LA COMUNE DI PARIGI. L’ANALISI GENIALE DEL CONTENUTO E DELL’IMPORTANZA
DI QUESTA COMUNE FATTA DA MARX NELLA SUA “GUERRA CIVILE IN FRANCIA” HA
MOSTRATO CHE LA COMUNE HA
CREATO UN NUOVO TIPO DI STATO, LO STATO PROLETARIO.
OGNI
STATO, COMPRESA ANCHE LA REPUBBLICA PIU’ DEMOCRATICA, NON E’
ALTRO CHE UNA MACCHINA PER SCHIACCIARE UNA CLASSE AD OPERA DI UN’ ALTRA.
LO STATO PROLETARIO E’
LA MACCHINA PER SCHIACCIARE LA BORGHESIA AD OPERA DEL PROLETARIATO, E TALE
SCHIACCIAMENTO E’ NECESSARIO, DATA L’OPPOSIZIONE FURIBONDA, DISPERATA,
CHE NON SI ARRESTA DAVANTI A NULLA CHE VIENE OPPOSTA DAI PROPRIETARI
FONDIARI E DAI CAPITALISTI, DA TUTTA LA BORGHESIA E DA TUTTI I SUOI
SOSTENITORI, DA TUTTI GLI SFRUTTATORI, NON APPENA IL LORO CROLLO
INCOMINCIA, NON APPENA INCOMINCIA L’ESPROPRIAZIONE DEGLI
ESPROPRIATORI….”
Tratto da LOTTE OPERAIE
(bollettino sindacale dei Comunisti Internazionalisti – RIVOLUZIONE
COMUNISTA) – anno 1° nr. 7 novembre
1968 – P.za Morselli,3 –
20154 Milano- In prima pagina
per il 51° anniversario della
RIVOLUZIONE d’ OTTOBRE.
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Dal Blog: http://capireperagire.blog.tiscali.it/
[la rivoluzione inizia il
25 ottobre calendario giuliano: 7 novembre del nostro
calendario gregoriano n.d.r.]
postato da s.b. 7
novembre 2008 [replay del
31/10/2007 19:23]
L'"ottobre" russo (novembre, per il nostro
calendario) del 1917 rappresenta l'apice delle lotte di classe che
hanno caratterizzato finora la storia dell'umanità, da quando
essa è uscita dallo stato di barbarie.
L'"ottobre" 1917 è,
inoltre, il momento culminante di un complesso processo
rivoluzionario che in Russia era iniziato nel 1905 (prima
insurrezione popolare e nascita dei Soviet operai e contadini) e
che era proseguito con la cacciata dello zar e la formazione di un
governo provvisorio del marzo (febbraio in Russia) del 1917.
Il governo provvisorio, presieduto
da Kerensky, proseguì la disastrosa avventura bellica avviata
dallo zar e, all'interno, tentò di mettere a tacere i Soviet, nel
frattempo estesisi a tutto il paese includendo anche i
soldati, che premevano per la cessazione della guerra. Guerra che,
protraendosi oltre misura, stava massacrando in battaglia
centinaia di migliaia di soldati e affamando la popolazione
civile. In nome della "democrazia" (borghese), si
sanciva la sacralità della proprietà privata e dello
sfruttamento operaio.
Scioperi e manifestazioni operaie,
occupazioni e rivolte contadine, tumulti e diserzioni in massa dei
soldati, avevano creato una situazione pre-insurrezionale che i
bolscevichi non fecero altro che innescare, attaccando il palazzo
d'inverno a Pietrogrado e i centri di potere a Mosca.
La rivoluzione d'ottobre, spazzata
via la democrazia dei ricchi, fu "comunista" nelle
aspirazioni di milioni di proletari russi e nel programma dei
bolscevichi, ma di fatto - e a costo di enormi sacrifici -
socialista, con obiettivi immediati democratico-borghesi (pace,
pane, terra). Non appena al potere, il governo dei Soviet emanò
misure avanzate in tutti i settori della vita economico e sociale
(obbligo di lavoro per tutti; salario minimo inderogabile;
giornata lavorativa di 8 ore; controllo operaio delle fabbriche;
nazionalizzazione delle grandi industrie e delle banche, e
confisca dei depositi privati; espropriazione senza
indennizzo dei latifondi e distribuzione delle terre ai
contadini; monopolio statale del commercio con l'estero;
disconoscimento del debito pubblico contratto dallo zarismo e dal
governo Kerensky; separazione della chiesa dallo stato e confisca
delle proprietà ecclesiastiche; istruzione gratuita in tutto e
per tutti; divorzio e aborto liberi e gratuiti; revocabilità dei
funzionari pubblici e loro stipendio uguale al salario operaio
medio; ecc.).
Tuttavia l'arretratezza del paese, uscito da poco dal
feudalesimo; l'accerchiamento imperialistico, che finanziò di
continuo e da ogni dove la contro-rivoluzione; lo sfinimento
interno, dovuto ai disumani sacrifici sopportati per la guerra
imperialista, la fame, la guerra civile; permisero lo sviluppo -
all'interno del paese e del partito comunista - di una nuova
borghesia annidatasi nelle istituzioni sovietiche e di uno strato
dirigente opportunista che, prima sotto sotto, poi apertamente
diedero l'assalto ai posti di comando nel partito e nello Stato.
Dopo la morte di Lenin (gennaio 1924), la strada dello stalinismo
e della contro-rivoluzione fu tutta in discesa, e travolse nel suo
cammino ogni resistenza.
Già col 1926, cioè con l'avvento nel programma di partito,
della dottrina del "socialismo in un solo paese", la
Russia si stava incamminando verso una nuova forma asiatica di
"capitalismo di Stato", che di "sovietico", di
"socialismo", di "marxismo-leninismo", di
"comunismo", mantenne solo le parole e le vestigia
esteriori, infangandoli in modo forse irreparabile. Il risultato
finale fu lo sterminio di circa 30.000 quadri bolscevichi della
prima ora; di milioni di contadini coi piani di
industrializzazione forzata; e di più di 20milioni di operai e
contadini in divisa con la partecipazione della nuova Russia
imperialista alla II guerra mondiale.
Il comunismo è un modo di
produzione mondiale. O non è. Non c'è mai stato (non poteva
esserci) sulla faccia della terra un "paese comunista";
e neppure un "paese socialista", nel vero senso della
parola, cioè non mercantile, quindi senza lavoro
salariato, senza denaro, senza padroni e operai, ecc. La Russia
(1917-1924), sulla scia della Comune di Parigi del 1870, ha
costituito un tentativo, grandioso, colossale, ricchissimo di
insegnamenti, di instaurare la dittatura del proletariato in un
paese arretrato, in attesa che la rivoluzione proletaria si
estendesse ad altri paesi più avanzati (Germania, Inghilterra,
Francia, Italia), per poter avviare una vera e propria
trasformazione socialista della propria economia. Questa saldatura
storica non è avvenuta. Il glorioso proletariato russo non ce
l'ha fatta. Dopo aver lottato strenuamente per un ventennio
(1905-1924) sfiorando vette mai raggiunte finora nella storia
della "civiltà", è stato sconfitto. Ora, nel 90°
della rivoluzione d'ottobre, viene vituperato e insultato in tutti
i modi dalla canea borghese e piccolo-borghese.
Gloria e onore comunista al
proletariato rivoluzionario russo!
Gli operai russi, indiani, cinesi;
assieme alla classe operaia occidentale e a quella
latino-americana; al proletariato mediorientale; hanno un arma
segreta, micidiale, cui far ricorso nella loro lotta attuale
contro le proprie borghesie e l'imperialismo: la storia della
rivoluzione russa. Essa va studiata di continuo; approfondita;
divulgata con ogni mezzo; in vista di essere superata nei fatti
dalla prossima rivoluzione proletaria; si spera quanto prima, e -
questa volta - vittoriosa e definitiva.
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1919 John Reed
I
dieci giorni che sconvolsero il mondo
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Link:
- Le
grandi questioni storiche della Rivoluzione russa
- Lenin
(1870-1924)
- Cronistoria
del Posd russo (1898-1917)
- Il
partito comunista bolscevico (1917-1926)
- Struttura
economica e sociale della Russia d'oggi
- Dialogato
con Stalin
- Dialogato
coi morti
- 1917.org
- Wikipedia
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APRIAMO QUESTA PAGINA
DEDICANDOLA AGLI AMICI DELLA COOPERATIVA ROBERT OWEN SEMPRE ATTIVI CON LE VARIE
INIZIATIVE
un posto da conoscere e
da frequentare
TUTTE LE
INIZIATIVE
VENERDI' 20 GIUGNO ALLA Coop.
ROBERT OWEN INIZIATIVA DEL COMITATO DI QUARTIERE DI TARANTO
SERATA DEDICATA PER RACCOLTA
FONDI PER I 19 TARANTINI INDAGATI DI SOVVERSIONE
Taranto, 19 a
giudizio per sovversione
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_PROV_01.asp?IDNotizia=205088&IDCategoria=1
L'ha stabilito il gup del tribunale di Taranto Valeria Ingenito.
L'inchiesta coinvolge «No global» ed esponenti della «Sinistra
antagonista». Il processo comincerà il 15 ottobre prossimo
TARANTO - Il gup del tribunale di Taranto Valeria Ingenito ha rinviato a
giudizio 19 persone, tra esponenti dei Cobas e giovani dei centri
privata, oltraggio, sequestro di persona, propaganda e apologia
sovversiva, manifestazione non autorizzata, lesioni aggravate e
inosservanza di un provvedimento della pubblica autorità. Il processo
comincerà il 15 ottobre prossimo in Corte d'assise.
Le indagini della Digos furono avviate il 5 gennaio 2001, quando il
movimento di estrema destra Forza Nuova organizzò al rione Salinella una
manifestazione. In quella occasione, secondo l'accusa, i Cobas
costrinsero gli esponenti di Forza Nuova a riparare in un edificio,
aggredendo con pugni e bastoni un giovane di estrema destra. L'inchiesta
sui «No global» e su esponenti della «Sinistra antagonista» riguarda
anche manifestazioni di protesta svoltesi in città, alcune delle quali
si tennero subito dopo gli incidenti del «G8» di Genova.
Il 31 maggio 2002 otto degli indagati furono posti agli arresti
domiciliari, poi revocati. Tra questi Salvatore Stasi, attivista
sindacale noto nel capoluogo ionico. All'udienza si sono costituiti
parte civile tre funzionari di polizia.
10/6/2008
24 MAGGIO 2008
Cooperativa Sociale Robert Owen
24 mag 2008, 20.00
SAN GIORGIO JONICO CONTRADA PASONE 1 , Taranto
74027
Costo : CONTRIBUTO LIBERO
SERATA DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO TIBETANO
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Tutte le attività che proponiamo , dai
concerti , agli spettacoli teatrali eccetera sono autofinanziate , la
cooperativa non guadagna nulla da queste attività e soprattutto non riceve
finanziamente di alcun tipo nè pubblici nè privati , chi ci lavora lo fa per
passione e perchè ci crede col tempo che può dedicare. Se venite ad assistere
agli eventi che proponiamo siate generosi e pensate che se si vuole continuare a
sostenere un minimo questo tipo di attività basta poco ; E se non vi andasse di
farlo per noi allora fatelo per gli artisti che propongono i loro spettacoli.
Per contatti: Tel. 348/5567470. mail : Cooperativaowen@yahoo.it
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