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PALERMO 11 OTTOBRE 2010 Grande
assemblea studentesca
massiccio sit in davanti al tribunale
grande gioia e grande accoglienza ai 3 giovani antifascisti liberati
gli antifascisti hanno vinto, gli sbirri smerdati e perdenti
ota e sempre resistenza
viva l'antifascismo
viva red block
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link foto
it/cronaca/2010/10/11/foto/l_assemblea_degli_studenti_all_umberto-7946781/1/
http://palermo.repubblica.it/
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=146192
Il giudice Lorenzo Chiaramonte non ha convalidato l'arresto dei tre
studenti,
Francesco Mascolino, Ruggero Mascazzini e Cesare Casarino, fermati,
sabato
scorso, dalla polizia, durante una manifestazione antifascista
organizzata
davanti al liceo Umberto I di Palermo. I tre sono accusati di
resistenza a
pubblico ufficiale, lesioni, manifestazione non autorizzata e rifiuto
di
fornire le generalità. I ragazzi sono stati subito liberati.
COMUNICATO STAMPA
TRE GIOVANI ANTIFASCISTI
ARRESTATI A PALERMO PER UN VOLANTINAGGIO CONTRO LE AGGRESSIONI DEI
FASCISTI DI CASA POUND
Nella tarda serata di sabato il fermo di tre
antifascisti palermitani (Cesare, Francesco, Ruggero) è stato
trasformato in arresto. La gravissima azione di polizia segna la
svolta
repressiva che la Questura di Palermo da mesi sta attuando
contro i
movimenti sociali e antifascisti nella nostra città. Nella
città
capitale della mafia la questura di Palermo ha individuato il
nemico
dell'ordine costituito nelle lotte sociali, negli studenti,
negli
antifascisti. Lo sgombero violento dei centri sociali,
Excarcere
e con
particolare violenza LaboratorioZ, lo sgombero di
Casa Guzzetta
occupata, le provocazioni contro giovani antifascisti e
manifestanti,
la distruzione della SantaRosalia dei senza casa durante
il Festino
del
14 luglio, l'irruzione all'AltroQuando e il sequestro
di manifesti
e
striscioni durante la visita del Papa a Palermo il 3
ottobre segna
una
chiaro disegno di limitare diritti civili nella
nostra città.
Gravissimo è stato il comportamento della polizia sabato
mattina
davanti al Liceo Umberto dove un gruppo di antifascisti stava
distribuendo un volantino di denuncia delle violente aggressioni
operate dagli squadristi di Casa Pound contro gli studenti della
scuola. La presenza della polizia non ha garantito il costituzionale
diritto antifascista di esprimere la solidarietà agli studenti
dell'Umberto ma è servita a fare tacere violentemente la voce dei
sinceri democratici. False sono le notizie di uno scontro fisico fra
antifascisti e squadristi di Casa Pound, che come loro costume non si
fanno vedere in piazza se ci sono gli antifascisti e spuntano
minacciosi e aggressivi contro singoli studenti di liceo. Nessun
pericolo di sconvolgimento dell'ordine pubblico da giustificare
l'intervento violento della Polizia contro antifascisti inermi.
Gravissima la decisione di trasformare il fermo in arresto per Cesare,
Francesco e Ruggero.
Particolarmente grave ci sembra l'azione
poliziesca all'indomani delle grandi manifestazioni studentesche
contro
le disastrose politiche governative sulla scuola che
confluiranno nello
sciopero generale della scuola del prossimo 15
ottobre e nella grande
mobilitazione dei metalmeccanici del 16
ottobre
a Roma.
Siamo molto
preoccupati e chiamiamo tutti i
democratici, gli
antifascisti al
confronto e alla mobilitazione
comune per la difesa
della libertà di
espressione e di tutte le
libertà democratiche.
Caratterizziamo la
giornata del 15 ottobre in
giornata in difesa dei
diritti.
CESARE,
FRANCESCO, RUGGERO LIBERI
SUBITO !
Confederazione
cobas della Sicilia
Collettivo 20 luglio
Associazione Radio Aut
Collettivo malefimmine
Collettivo Malaussene
Laboratorio Antifascista -
Palermo
Comitato di
Lotta per la Casa 12
luglio
Rete Sociale di
Resistenza - Palermo
OFFICINA
99 NON SI TOCCA!
OFFICINA 99 NON SI TOCCA!
ALLE SPECULAZIONI ELETTORALI RISPONDIAMO ALLARGANDO LA
SOLIDARIETA' E RILANCIANDO LE LOTTE
PRESIDIO DI SOLIDARIETA' E COMUNICAZIONE CON IL QUARTIERE PER
DOMANI
SABATO 18 ALLE ORE 17
Giovedì mentre i compagni erano intenti nei preparativi di
"Adunata Sediziosa" alcuni uomini, solo
successivamente qualificatisi come appartenenti alla Guardia di
Finanza hanno effettuato una perquisizione nel centro sociale
conclusasi con il sequestro di alcune piante di canapa e la
denuncia di 6 attivisti presenti nel centro.
Denunciamo il carattere politico dell'operazione che non aveva
niente a che fare con le piante. Si è trattato di un blitz ad
orologeria avvenuto nel momento in cui iniziava la festa delle
realtà antagoniste "Adunata Sediziosa" arrivata alla
sua 11 edizione. Come abbiamo denunciato già ieri, la presenza
contemporanea di una giornalista del Roma, unica ad essere
chiamata, ed alla quale sono state stranamente passate le
fotografie scattate dalla Guardia di Finanza, che il giornale
"IlRoma" ha prontamente pubblicato, dimostrano che
l'obbiettivo dell'operazione evidentemente teleguidata era un
altro. Da un lato quella di sbatterci come "brutti e
drogati" in prima pagina, dall'altro aprire la campagna
elettorale contro il comune che ci avrebbe concesso il comodato
d'uso lasciandoci liberi di svolgere attività illegali. Insomma
il solito refrain che si ripete da anni, alimentato da
personaggi di destra, coinvolti in inchieste ben più gravi per
speculzione
edilizia e dalle comprovate amicizie mafiose, incapaci di
occuparsi dei drammi veri della città dalla disoccupazione che
cresce all'emergenza rifiuti che puntualmente ritorna.
Ci teniamo a chiarire che il comune di Napoli non ci ha concesso
nulla, Officina 99 è stata strappata attraverso la lotta di
migliaia di persone ed il riconoscimento del lavoro politico,
sociale e culturale di oltre un decennio di iniziative per il
quartiere e l'intera città. Inoltre questo continuo appellarsi
alla legalità sul quale i due schieramenti non si distinguono
manifesta tutta l'ipocrisia di una classe politica da destra a
sinistra che si scrive leggi ad personam o che non fa nulla per
farle rispettare quando riguardano i diritti. Per quanto ci
riguarda legalità significa innanzitutto la possibilità di
vivere dignitosamente i nostri quartieri, reddito, lavoro, casa,
servizi sociali, ambiente sano, spazi di incontro e di crescita
culturale contro il degrado e non siamo disposti a rispettare
leggi ingiuste quando queste, come nel caso della
Fini-Giovanardi mandano in galera migliaia di giovani che
consumano droghe e alimenta i profitti delle
narco-mafie. Noi rivendichiamo il nostro antiproibizionismo e
siamo convinti che se ogniuno potesse coltivarsi le proprie
piante le mafie varie riceverebbero un bel colpo. Del resto
anche gli operatori sanitari ed esperti del settore sostengono
con sempre maggior forza un evidenza che è sotto gli occhi di
tutti: il fallimento del proibizionismo nel contrasto alle
droghe. Continueremo quindi a portare avanti la campagna
antiproibizionista con azioni pratiche, feste, inchieste,
mobilitazioni come abbiamo fatto in questi anni..
Piuttosto ci preoccupa il clima di repressione che si respira in
città si torna a respirare, dagli arresti di chi legittimamente
protesta per il lavoro, a quelli degli antifascisti come nel
caso di Tonino. La perquisizione ad Officina 99 si inserisce in
questo quadro di repressione del dissenso che nei prossimi mesi
non potrà che crescere viste le condizioni sempre più precarie
che la maggioranza è costretta a vivere, aggravate da una crisi
provocata da chi governa, industriali e banche che ne traggono
profitto.
Per tutti questi motivi ci auguriamo che Adunata Sediziosa sarà
ancora più partecipata nei prossimi giorni, per continuare a
fare festa ma soprattuto per continuare ad offrire uno spazio di
confronto politico fuori dalla cricca dei partiti in vista delle
battaglie che ci attendono in autunno a partire da quelle contro
la precarietà per il diritto al lavoro e al reddito a quelle
contro la peculazione a Napoli est. Saremo certamente in prima
linea con la popolazione dell'area orientale, come abbiamo gia
fatto quando abbiamo impedito la trasformazione della ex
manifattura tabacchi nell'ennesima discarica, per contrastare
l'insediamento del nuovo inceneritore che distruggerà
definitivamente un territorio già pesantemente martoriato e
rivendicare un altro piano rifiuti senza inceneritori e
megadiscariche che invece potrà rappresentare anche una grossa
opportunità di sviluppo.
Per tutti questi motivi, per difendere e rilanciare il
patrimonio di lotte e di autorganizzazione che Officina 99
rappresenta convochiamo un presidio di solidarietà e
comunicazione con il quartiere per Domani, Sabato 18 alle ore 17
presso il centro sociale e facciamo appello alla partecipazione
delle realtà di base, dei movimenti sociali e di tutti coloro
che credono alla necessità di rilanciare il conflitto dal basso
CSOA OFFICINA 99- Area Antagonista Campana- Laboratorio Occupato
SKA
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