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ASSEMBLEA PRESIDIO PER SABATO 9 APRILE 2011 DALLE ORE 15 PRESSO IL CAMPO DI MANDURIA
L'assemblea regionale tenuta a Taranto oggi 4 aprile sulla vicenda dei migranti a Manduria, con la presenza di delegazioni di Taranto, Brindisi, Lecce, Bari, lancia l'appello per una ASSEMBLEA PRESIDIO PER SABATO 9 APRILE DALLE ORE 15 PRESSO IL CAMPO DI MANDURIA al fine di proseguire le iniziative di solidarietà già intraprese a favore dei migranti. Questo presidio-assemblea servirà a costruire un rapporto stabile con i migranti per realizzare insieme una piattaforma rivendicativa adeguata alle loro esigenze ed a proporre la continuità dei percorsi di lotta per sostenere le loro legittime rivendicazioni. Le parole d'ordine che caratterizzeranno l'iniziativa del 9 sono: - Nessun appoggio alle guerre per il petrolio -chiusura del campo di Manduria e di tutti i lager per i migranti -permesso di soggiorno e libera circolazione per tutti i migranti -accoglienza e diritti per tutte e tutti. Si invitano tutte/i a partecipare in massa ed a portare generi di prima necessità, vestiario, scarpe, etc. da distribuire ai migranti COMITATO ANTIRAZZISTA PUGLIESE In questi giorni insieme ad altre realta' abbiamo tenuto un presidio alla stazione di Oria, luogo di incontro di centinaia di tunisini. E' stato un modo per dimostrar loro la nostra solidarieta' e la nostra vicinanza alla loro situazione, per socializzare, per dar loro un supporto che vada al di la' del semplice assistenzialismo. Al contrario della decisione presa dal Coordinamento Filia Mundi, riteniamo che sia indispensabile mantenere una presenza alla stazione, come riferimento per i migranti. La stazione è diventata un punto importante per i ragazzi tunisini, che ovviamente stanchi ed esasperati dalla situazione trovano ascolto e un momento di socializzazione proprio qui. Dal momento che in molti di loro lasciano il campo e raggiungono Oria (per sfuggire alla PRISON come dicono loro) pensiamo che sia utile mantenere questa presenza oltre al presidio che prosegue davanti al campo. Abbandonare la presenza alla stazione significa abbandonare anche i ragazzi che hanno trovato una voce amica, che non si preoccupa solo dei problemi di ordine pubblico, ma della loro situazione in quanto esseri umani (e non clandestini!) ... l'unica colpa di queste persone e' quella di fuggire da guerre, da persecuzioni, da carestie e poverta'. Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica... Fin dall'istituzione dei CPT (ora CIE), questa convinzione ci ha portato a rifiutare ogni attività all'interno di tali strutture, perche' significherebbe legittimarle come istituto e quindi contraddire quello in cui crediamo e per cui ci battiamo dal 1998: la chiusura dei CIE (o CPT) e di qualunque istituto di privazione della liberta' ed una politica dell'accoglienza basata sul pieno rispetto dei diritti umani. Noi saremo alla stazione di Oria queste sere dalle ore 18, vi invitiamo a partecipare. ---------------------------------------------------------------------------- Aderiamo all'assemblea promossa dal Comitato Antirazzista Pugliese Saluti 3 aprile………...il giorno delle partenze!
Si ritorna a casa!?! E ci viene da dire con Jovanotti: “…ma casa dov’è???” dopo aver visto per una settimana la “tipologia“ di casa, il molo del porto di Lampedusa, che siamo riusciti a dare a chi è giunto sulle nostre spiagge.
Noi torniamo a casa e i tunisini partono per essere smistati nei vari centri e tendopoli allestiti per accoglierli, ma non mancano le polemiche.
La giornata è stata frenetica: sin dalle prime ore dell’alba i pullman di Lampedusa accoglienza non si sono fermati un attimo per “raccogliere” i migranti in giro per l’isola e trasportarli tutti al porto. Usiamo il termine “raccogliere” perché il nostro governo ha affrontato questa emergenza umana, con le stesse modalità usate per l’emergenza rifiuti a Napoli: abbandono totale all’inizio con conseguente inasprimento della situazione e “raccolta miracolosa” dopo la visita del premier. E non siamo solo noi a dirlo!!!
In tarda mattinata ci dirigiamo verso la casa della fraternità dove sono presenti circa 45 minori. La scena che ci appare è sconvolgente: sono soli, nessun presidio di polizia, nessuna presenza delle associazioni umanitarie, troviamo soltanto gli operatori della Lampedusa accoglienza che fanno pulizie ed un mediatore culturale dentro il salone con alcuni ragazzi. Non abbiamo neanche il tempo di chiederci dove sono tutti gli altri, che ci viene incontro un ragazzo che perde sangue dalla bocca. La situazione si fa frenetica, varie telefonate ed arriva l’ambulanza. Ci sentiamo scossi, storditi ed arrabbiati: ma come si fa ad abbandonare questi ragazzi ??!!?? come può accadere tutto ciò??!!?? Ci dirigiamo verso la base Loran dove ci sono gli altri minori: gli occhi ed i volti di quei ragazzi non li dimenticheremo per molto tempo, il grido “Sicilia, Sicilia…” lo sentiamo ancora….. La mattina erano stati trasferiti 50 ragazzi e la nostra presenza aveva riacceso la speranza della partenza nei ragazzi rimasti alla base. Le mani aggrappate al recinto, i volti, gli occhi e la voce chiedono di andare via, di portarli via da quel luogo surreale per riconsegnarli alla loro adolescenza. In silenzio, con il cuore gonfio, le lacrime e la rabbia…..andiamo via!!! Nel pomeriggio, mentre siamo in aeroporto, ci arriva notizia che i ragazzi presenti nella casa della fraternità hanno sfogato la loro rabbia distruggendo porte e finestre, bruciando i materassi in gomma piuma e infliggendosi lesioni. Ancora un’altra sconfitta!!!!
E’ vero, possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che in questo scorcio di storia, si coglie la sconfitta dell’umanità della quale tutti siamo responsabili, nessuno si senta escluso.
Ne esce sconfitta la politica, troppo occupata nel far quadrare il proprio “do ut des”. Ne esce sconfitta la burocrazia (prefettura, questura, commissari straordinari….) lenta nei suoi rimbalzi sulle “competenze”. Ne esce sconfitto l’insieme delle varie organizzazioni umanitarie, presenti ma forse, secondo noi, in pochi rispetto al numero di migranti (ad esmpio i mediatori culturali…) Ne esce sconfitta la chiesa ufficiale, al cui silenzio si contrappone il coro di voci della comunità di Lampedusa pronta ad accogliere, “sfamare, vestire e dar da bere”, nonostante il forte senso di abbandono da tutti sentito e vissuto. E’ vero….abbiamo perso tutti!!!! E questa sconfitta è scolpita sui volti dei migranti in lacrime o arrabbiati. Si legge negli occhi dei ragazzi della base Loran o della casa della fraternità.
Ma questa sconfitta non può e non deve passare inascoltata!!! Questo evento ha tutta la forza per destabilizzare le nostre vite, interrogare le nostre responsabilità, sollecitare verifiche all’interno dei nostri movimenti, gruppi, istituzioni, comunità… Ognuno è chiamato a fare la sua parte!!!
Noi ritorneremo a Lampedusa con il forum antirazzista per cercare di essere vicini ai lampedusani e ai tunisini rimasti o a quelli che stanno arrivando e continuare ad informare in modo alternativo.
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