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DOMENICA 7 FEBBRAIO, ore  18,00 – 21,00

SOLIDARIETA’ CON GLI OPERAI DELL’ADELCHI

DA MESI IN LOTTA PER IL DIRITTO AL LAVORO

 

IL  CAPITALISMO GLOBALIZZATO;

I PADRONI  AVIDI DI PROFITTO

SFRUTTATORI NEL SALENTO  E NEL TERZO MONDO;

TUTELATI E FORAGGIATI  DALLO STATO  CON I NOSTRI SOLDI

NEGANO IL LAVORO , NEGANO IL DIRITTO ALLA VITA

 

Per far sentire la vicinanza dei cittadini di Lecce e del Salento

alle centinaia di  lavoratori dell’Adelchi,

a tutti  coloro che  lottano per difendere il diritto al lavoro,

garantito dalla Costituzione , ma negato nei fatti,

alle  famiglie  dei morti  sul lavoro e per il lavoro

 

DOMENICA 7 FEBBRAIO, ore  18,00 – 21,00

Presidio in piazza  S. Oronzo a  LECCE

Con la partecipazione degli OPERAI DELL’ADELCHI DI TRICASE

 

Promuove:

COLLETTIVO  I. MASIQ LECCE

SINDACATI DI BASE  LECCE

Aderiscono

PRC, ITALIA DEI VALORI, MEET-UP  “grilli salentini”


 

 

LECCE 18 GENNAIO 2010 UNIVERSITA'

SOLIDARIETA' AGLI ANTIFASCISTI!

LE FOTO DELL'INIZIATIVA E BREVE RESOCONTO ( fonte Pugliantagonista)

SI ALLEGA COMUNICATO FINALE INVIATOCI DAGLI ORGANIZZATORI DELLA SERATA ( solidarietà agli antifascisti. al fianco degli operai in lotta , a cominciare dalla Adelchi occupata e al fianco dei migranti)

 

Si è tenuta questa sera l'iniziativa promossa dal  collettivo “Iqbal Masih” di Lecce 

Nonostante il numero di partecipanti non fosse tale da soddisfare le aspettative dei promotori e come le assenze anche di rappresentanti dei partiti che teoricamente l'avvevano sottoscritta, gli interventi nel dibattito sono stati interessanti sia per i numerosi temi toccati ma anche la passione e la sincera ricerca autocritica su di essi 

Diverse le visioni su temi quali quelli del problema carcerario e quelli relativi al concetto di vecchio o nuovo fascismo. O anche come coniugare l'antifascismo con l'antirazzismo in un momento in cui si straccia la stessa Costituzione borghese e si sia inventato in Italai un nuovo gioco: il tirassegno all'immigrato.

L'intervento di Piero Fumarola (che ci anticipato il tema di un prossimo incontro su carcere e società  -ovvero l'unica società possibile è quella senza carceri.-presso l'università di Lecce nel prossimo febbraio), ha infiammato la discussione dei presenti che han sviluppato le contradditorie possibilità di attuazione di ciò, pur accettando in un'ideale società comunista la necessità dell'abolizione delle carceri ma ricordando anche che..." in passato nella democratica Atene, che metteva a morte Socrate, non vi erano prigioni ma c'erano gli schiavi.,uomini non solo prigionieri di guerra ma anche proletari o possidenti caduti in disgrazia che vendevano se stessi per poter vivere o pagare i debiti e non andare da esuli fuori dalla propria terra."..(intervento di Pugliantagonista)

Antifascismo " militante" o innanzitutto educare all'antirazzismo e all'antifascismo reale? La nostra generazione, quella dei giovani degli anni 60 fu la naturale barriera al fascismo delle stragi e del doppiopetto, ma oggi c'è una politica di educazione all'antifascismo da parte della sinistra?

Si è ricordato anche che proprio oggi l'ennesimo aborto giudiziario è stato consumato sulle spalle di due poveri disgraziati di cui uno ha la sfortuna di essere il figlio di un defunto capo delle br Morlacchi ed un'esperto dei PC(che in un mondo che pullula di informatici )L'accusa è che  dopo mesi che gli avevano sviscerato i file di un  computer sequestrato han trovato tra questi "un classico" che gira tra gli esperti (hackers ma anche esperti di sicurezza eletronica), ovvero la possibilità di usare dei codici antiintercettazione nella corrispondenza. Notizie vecchie quanto lo sono ormai i PC e file similisono la bibbia di tutte le aziendeinformatiche che si curano di tutela della privacy privata ed industriale.

Un castello giudiziario costruito secondo una logica aberrante degna degli organi polizieschi di regimi copme quelli iraniani che vorrebbero mettere il bavaglio a tutte le forme di opposizione controllando ogni forma di comunicazione tra gli oppositori. Ricordimao inoltre che fu anche una simile accusa utilizzata contro i componenti del Sud Ribelle...

Commento e cronaca a cura della redazione di Pugliantagonista


 

COMUNICATO E MOZIONI APPROVATE DALL'ASSEMBLEA PRESENTI

Ieri, 18 gennaio 2010, si è tenuta presso l'Aula Ferrari dell'Università del Salento la  Conferenza pubblica per la difesa dei diritti costituzionali e la libertà per tutti gli antifascisti arrestati.

Quest'iniziativa era stata promossa dal Collettivo Iqbal Masih e aveva visto l'adesione di numerose altre realtà politiche e associative territoriali, molte delle quali, però, non sono state presenti nel corso della serata. L'incontro è stato introdotto e moderato da Maria Ingrosso del Collettivo stesso, che ha illustrato le ragioni profonde dell'iniziativa e la necessità e l'urgenza di mobilitarsi davanti alle vere e proprie prove generali di fascismo che il governo in carica sta organizzando e da tempo mette in atto, per frenare sul nascere la protesta popolare davanti agli effetti della crisi e per scoraggiare qualunque dissenso e organizzazione di massa contro i provvedimenti impopolari e filo padronali che vengono ogni giorno presi dall'esecutivo. 

 

la prima relatrice è stata la Segretaria del partito dei Carc della regione Campania, Fabiola D'Aliesio, la quale ha tracciato un quadro molto ampio e articolato della situazione a livello nazionale, che è quanto mai allarmante e finanche stupefacente per la gravità delle violazioni della stessa legge borghese messe in atto contro i compagni in molte zone d'Italia e specialmente in Toscana, regione notoriamente e tradizionalmente antifascista. Infatti, è favorito in tutti i modi possibili e immaginabili il proliferare di sedi di organizzazioni dell'estrema destra, da Forza Nuova a Casa Pound, veri e propri covi da cui partono le provocazioni e le spedizioni punitive verso lavoratori, studenti, omosessuali e "diversi" in genere, che, ricalcando il modello nefasto del regime fascista, sono ampiamente tollerate se non sostenute e incoraggiate dalle forze dell'ordine.

Tali "gruppi" sono inoltre spesso supportati da varie parti con la concessione di spazi fisici, immobili e locali in cui riunirsi, mentre gli antifascisti sono letteralmente perseguitati dalle istituzioni, in barba alla Carta Costituzionale, che inequivocabilmente decreta l'illegalità di qualsivoglia organizzazione che si richiami all' "ideologia" del disciolto partito fascista. In ossequio poi alla prassi del "doppiopesismo", che storicamente i comunisti e gli antagonisti conoscono molto bene e che fu efficacemente sperimentata nel "biennio rosso", denunce, arresti, detenzioni sono riservate solo agli antifascisti e le azioni illegali commesse dai gruppi della destra estrema che predica la violenza non hanno mai nessuna conseguenza giudiziaria.

 

La compagna D' Aliesio si è poi soffermata a lungo sulla situazione toscana e sull'arresto dei compagni dei Carc, del Movimento Antifascista Livornese e in particolare del segretario regionale toscano dei Carc, Alessandro Della Malva ( detenuto senza alcuna ragione legittima e senza prove a suo carico, nonché continuamente trasferito da un carcere all'altro e infine allontanato dalla Toscana), i quali hanno subito dei veri e propri abusi di potere da parte della polizia e della magistratura.

 

Il secondo relatore è stato il prof. Piero Fumarola, docente dell'università salentina, il quale ha illustrato la sua posizione contraria all'istituzione carceraria e preoccupata dell'uso sempre più perverso che il potere fa di essa. E' intervenuto anche il compagno dell'ASP e del Sindacato Lavoratori in Lotta Gennaro Montanino, il quale ha parlato in particolare della necessità di sostenere il fondo di solidarietà organizzato dall'ASP per consentire a chi è stato arrestato e/o denunciato di pagare le spese legali e i viaggi che devono affrontare i familiari per andare a trovare i compagni incarcerati. Molto vivo e interessante è stato poi il dibattito successivo, che ha visto l'intervento di moltissimi compagni presenti e l'arricchimento delle riflessioni e delle analisi sul fenomeno da parte di punti di vista a volte differenti ma tutti complementari e condivisibili.

In particolare si è posto l'accento sulla necessità di collegarci alla lotta degli immigrati, sullo sciopero che questi hanno organizzato per il 1° marzo, sulla necessità assoluta di unirsi e di fare fronte per sbarrare il passo al rigurgito fascista e sventare il disegno repressivo accarezzato dal capitalismo e dal padronato nostrani.

 

Mentre si svolgeva questo incontro, gli operai salentini del calzaturificio Adelchi, in lotta da tempo per la salvaguardia del posto di lavoro, continuavano l'occupazione della fabbrica Nuova Adelchi e i presenti, su proposta del compagno Pati Luceri, approvavano una mozione di solidarietà nei confronti degli operai, dei compagni e delle compagne vittime della repressione di stato in Toscana, dei compagni Nico e Robi "colpevoli" di resistenza a Pubblico ufficiale, di tutti i prigionieri sociali detenuti nelle galere di stato che spesso muoiono perchè abbandonati a se stessi o spinti al suicidio dalle angherie subite ( e ricordiamo che il 2009 è stato un anno terribile per questo aspetto), di tutti i prigionieri sociali condannati all'ergastolo e sottoposti al regime di E.I.V. ed all'articolo 41 bis, dei prigionieri politici e dei comunisti, anarchici e rivoluzionari tutti come di quelli detenuti a Siano; infine, nei confronti di tutti i prigionieri politici detenuti nei C.I.E. e che individualmente o collettivamente cercano di riprendersi la libertà.

 

Il documento di solidarietà agli operai adelchi e il seguente documento sono stati approvati all’unanimità dall’assemblea dei presenti.

 

 


   

PROVE GENERALI DI FASCISMO

ATTACCO ALLA COSTITUZIONE E ARRESTI DI ANTIFASCISTI COMUNISTI E ANARCHICI, CON L’ACCUSA DI ANTIFASCISMO.

A PISTOIA LA POLIZIA METTE IN CARCERE ALESSANDRO DELLA MALVA E ALTRI QUATTRO COMPAGNI SENZA NESSUNA ACCUSA PROVATA, LE PROVE LE STANNO CONFEZIONANDO ADESSO.

 

CONFERENZA PUBBLICA PER LA DIFESA DEI DIRITTI COSTITUZIONALI E LA LIBERTA PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI.

 

NO-RONDE

Partecipano:

Fabiola D’Aliesio,   Segretaria della federazione campana dei  “CARC”

Fabio De Nardis,    docente, università di Lecce

Marcello Petrelli,   Avvocato del foro di LECCE

Piero Fumarola,     docente, università di Lecce

Moderatore:           Maria Ingrosso,  docente scuola superiore Lecce.

Interverranno: Esponenti di Partiti e Associazioni

 

Luogo : Università di lecce aula Ferrari,    Giorno:  18/ Gennaio/ 2010  Ore:  16,00

 

Organizza: collettivo “Iqbal Masih” di Lecce

“P.R.C.” . Federazione provinciale Lecce

“P.R.C.”. Lecce

“Italia dei valori”. Lecce.                                                                                             

“Movimento dei Grillini”. Lecce   

“KAOS” Comitato Autonomo Organizzato Studentesco. Lecce

“CRUS” Collettivo Resistenza Universitaria Salento.

“ASP” Associazione Solidarietà Proletaria. Napoli

Comitato Salentino “Dino Frisullo”                                                 Fip: Via fieschi Lecce.

   

PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNIAMOCI
NELLA LOTTA CONTRO I PADRONI E I LORO SERVI

Sono passati quattro mesi esatti da quando le lavoratrici e i lavoratori Adelchi hanno deciso di proseguire la lotta (che ormai da quasi dieci anni portano avanti) in modo permanente:“notte e giorno”, sotto la pioggia, il freddo, il vento per la difesa del posto di lavoro e della propria dignità.
Hanno iniziato il 23 settembre 2009 salendo sul tetto del comune di Tricase a 30 metri di altezza, poi occupando la fabbrica, poi il comune, poi le strade, poi le piazze. Scrivono della propria lotta con litri di inchiostro e quintali di carta. Spiegando, gridando e unendosi a tutti gli oppressi del mondo per il proprio bisogno di vivere una vita degna di essere vissuta, contro un padrone, i padroni che non esitano un attimo a licenziare e chiudere fabbriche per poi aprirle nelle zone che hanno carta libera dai loro servi governanti per sfruttare meglio altri fratelli e sorelle che vivono sotto l’oppressione delle guerre imperialiste, della miseria e della fame.
Da una settimana le lavoratrici e i lavoratori Adelchi occupano gli uffici della “loro” fabbrica Nuova Adelchi, perché hanno capito che è uno dei centri dove sono stati sfruttati, spremuti come limoni e poi licenziati. Hanno capito che è uno dei centri dove il padre padrone Sergio Adelchi con i suoi servi decidono come continuare a organizzare lo schiavismo di migliaia di operaie e operai in varie parti del mondo, mentre qui solo perché hanno chiesto i propri diritti, continuano a rimanere in cassa integrazione senza nessuna prospettiva di lavoro. Il padre padrone Sergio Adelchi dopo aver trovato le porte chiuse di avere finanziamenti da banche, Stato, come anni passati ha ottenuto, continua la sua arroganza, il suo disprezzo per le tante famiglie che ha lasciato senza lavoro, logicamente avendo le spalle coperte dai suoi protettori che coprono le sue malefatte.
Purtroppo viviamo in una società capitalista e se tra sanguisughe sfruttatori non si aiutano come potrebbe reggere questa società basata sullo sfruttamento, sulla guerra imperialista, sulla deportazione e sulla segregazione di donne e uomini che ogni giorno si ribellano, fuggono e combattono per la libertà e la giustizia proletaria?
Operai, studenti, disoccupati, precari, pensionati, uniamoci per combattere chi ci vuole tenere divisi, rassegnati, impotenti di fronte all’attacco criminale che attraverso lo sfruttamento, la precarizzazione e la fame i padroni e i loro servi governanti praticano sulla nostra vita.
Sentiamoci vicini e insieme alle-i tante-i donne e uomini che ogni giorno combattono contro questi piani criminali, perché solo con l’unità possiamo sconfiggerli e imporre i nostri bisogni umani e sociali.
Come Centro Culturale “Alfonsina Bertelli” e Associazione “Salento: Che fare?”, siamo stati e saremo sempre vicini alla lunga e gloriosa battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Adelchi come lo siamo vicini a tutti i proletari del mondo che lottano contro lo sfruttamento … non solo fisicamente ma anche con i nostri documentari come quelli sulle loro lotte, il documentario sulla strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 proiettato il 12 dicembre 2009 e il 23 gennaio 2010 con il concerto che Antonio Amato e il suo gruppo terrà in P. Pisanelli a Tricase per essere affianco, affinché possiamo vincere e ottenere la giusta e umana richiesta di vivere la nostra vita nella libertà e nella giustizia proletaria.

VIVA LA LUNGA E GLORIOSA BATTAGLIA DELLE LAVORATRICI
E DEI LAVORATORI DELL’ADELCHI

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

Centro Culturale “Alfonsina Bertelli”
Associazione “Salento : Che fare?”

Alessano 20 Gennaio 2010

                                   


 

 

 

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