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GIANNI VONGHIA E IL COMITATO RINASCITA BRINDISINA

reportage, video e foto di Pugliantagonista sulla Manifestazione del pomeriggio del 22 maggio2010 sul litorale.brindisino

IL VIDEO: Brindisi ciclopasseggiata contro i ruderi del lungomare 22 maggio 2010.mpg
http://www.youtube.com/watch?v=94hCV6Mo3IY

Come Pugliantagonista eravamo presenti oggi in bicicletta e con le nostre fotocamere all'iniziativa che ha avuto come elemento di rilievo il fatto che l'assessore Mevoli sia venuto ad incontrare sul posto i manifestanti. Dobbiamo dare atto  che ciò è il segno del cambiamento rispetto ad altri tempi, quando la classe politica brindisina se ne strafotteva di ciò che pensassero i cittadini credendo che al momento delle votazione potese sempre riuscire a comprarseli con ricatti e promesse, oggi invece tutti hanno sentore che vi è maggiore consapevolezza tra i brindisini dei propri diritti e come si possano esercitare senza esser perennemente ricattati. 

 

Comunque  anche se Mevoli  che ha ribadito di essersi trovato  l'anno scorso la croce inquinamento delle spiaggie brindisne  pochi giorni dopo il suo incarico, non può aspettarsi che le associazioni e i soggetti attivi nel campo ambientale possano stare zitti di fronte all'inamovibilità di certe situazioni per paura di gettare fango sull'immagine della città. 

"-A questo non ci stiamo , che la politica si muova perchè altrimenti le nostre denunce non si fermeranno, Viglieremo quindi se le promesse fatte anche da Mevoli oggi si concretizzaranno!"-. 

Molti gli interventi di questo genere  nell'assemblea tenutasi al punto di partenza dell'iniziativa e ancora più rabbiosi quelli all'arrivo dinanzi alla visione dello sfacelo in cui versa il nostro litorale. in molti punti critici sono stati affissi striscioni di denuncia , in una gara che ha visto il griuppo del No al Carbone  in prima fila in questa gara dello "striscione creativo"

immondezza e rifuti speciali sparsi lungo il bordo delle strade, o gettati sulla costa o sulla spiaggia  hanno accompagnato l'itinerario dei ciclisti. A pochi giorni della stagione balneare a nostro avviso corriamo il rischio delle figuraccia dell'anno scorso...sbattuti in prima pagina nazionale come gli amanti della tintarella alla plastica condita con l'Eternit

a cura della redazione di Pugliantagonista.it

Brindisi 22 maggio 2010


 

Con cortese preghiera di pubblicazione

Manifestazione del pomeriggio del 22 maggio sul litorale.brindisino

 
Lo stato di profondo degrado della nostra costa è sotto gli occhi di tutti.
Sbitri con i suoi ruderi e le macerie ricolme di amianto è solo la situazione più eclatante.
Tutto ciò è inaccettabile per una città con aspirazioni di sviluppo turistico.
Gli amministratori non possono più trincerarsi dietro il solito balletto di competenze o questioni di bilancio.
Si tratta della salute dei cittadini, nonché del decoro e della dignità di questa terra.
Per tale ragione è giusto che la parola passi ai cittadini ed alle associazioni.
Auspichiamo una grande partecipazione alla manifestazione del pomeriggio del 22 maggio sul litorale.
I brindisini, questa volta, devono gridare forte il loro dissenso verso una politica che negli ultimi decenni ha mortificato le enormi potenzialità del territorio e ci ha presentato la grande industria come unico sbocco economico occupazionale, con le implicazioni a noi ben note.
La lotta per la tutela, la salvaguardia e la riqualificazione della costa si salda naturalmente a quella contro il rigassificatore e l'abnorme utilizzo del carbone nelle centrali termoelettriche.
Da anni si parla di un nuovo modello di sviluppo. E' arrivato il momento di riempire di contenuti concreti quella che sinora è stata solo una formula astratta e futuribile.
Basta indugiare e prendere tempo!
Per ridare un futuro a questa terra bisogna proprio ripartire dalla tutela e dalla rivalutazione delle sue risorse naturali, storiche e culturali quali coste, parchi, beni archeologici ed architettonici, tradizioni ed enogastromia. E' questa l'unica strada per uno sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio.
Rivolgiamo un appello accorato a tutti i cittadini di Brindisi, a tutte le associazioni ed ai movimenti in questi anni impegnati nelle lotte contro chi voleva e vuole fare di Brindisi solo una terra di conquista.
Sabato 22 maggio dobbiamo essere in tanti a sostenere concretamente, con la partecipazione diretta, queste istanze. La politica e le istituzioni dovranno tenerne conto.

Rinascita Civica Brindisina

Il link all'evento su facebook con il programma dell'iniziativa
http://www.facebook.com/pr ofile.php?id=1000010930263 81&ref=ts#!/event.php?eid= 115417438494095&ref=ts

 

Parco Cesare Braico a Brindisi 

per tutti i cittadini

Dopo aver consumato in questi anni fiumi d'inchiostro in lettere all'amministrazione, richiedenti gli interventi necessari per rendere realmente fruibile il parco, considerata la mancanza di riscontri tangibili alle nostre richieste, abbiamo deciso di far ascoltare alle autorità, alla stampa (ed alla cittadinanza tutta) le richieste suddette dalla viva voce dei cittadini/utenti.
L'auspicio è che questo modo diretto e mediaticamente più efficace di porre i problemi sia tenuto maggiormente in considerazione da chi di competenza.
Un sentito grazie a tutti i cittadini che hanno partecipato alla produzione di questo video.
 
Il link al video su youtube

 

Si aprono le chiuse della diga del Cillarese. Centinaia di pesci d'acqua dolce, molti di dimensioni considerevoli, raggiungendo lo sbocco a mare, prendono contatto con l'acqua salata e vanno incontro ad una sorte ingiusta ed orribile.
Alcuni di loro rimangono proprio senz'acqua, visto che il canale si prosciuga di lì a poco.
Uno scempio che andrebbe evitato, ma che accade ad intervalli quasi regolari.
Ci chiediamo attoniti se le autorità competenti ritengono normale o tollerabile questa carneficina.
E' questa la cura che si riserva alla fauna acquatica dell'invaso, considerato, con le aree verdi circostanti, oasi protetta e per tale motivo reso off limits alla cittadinanza?
Le carcasse dei pesci rimangono per giorni a marcire al sole senza che nessuno provveda a rimuoverle. Nella zona che circonda il canale si diffonde uno sgradevole odore di morte.
Non è che una semplice rete, posta all'uscita dell'invaso, potrebbe evitare questa inutile ecatombe?
Domanda che giriamo, ancora una volta, a chi di competenza.
Tuttavia, ad oggi, non siamo riusciti ad ottenere alcuna risposta ufficiale agli interrogativi da noi posti in merito alla chiusura al pubblico e alla gestione della zona umida, pur avendo rivolto una formale lettera alle autorità competenti, come molti di voi ricorderanno, alcune settimane fa.
 
Link pubblico all'album su facebook
http://www.facebook.com/album.php?aid=45186&id=1618454435&l=4cee291a3d

 

Con cortese preghiera di pubblicazione
Al Prefetto di BrindisI


Al Commissario del Consorzio ASI di Brindisi
- Al Sindaco di Brindisi
- Alle commissioni comunali Ambiente e Turismo
- Al Presidente della Provincia
- Al Presidente della Regione Puglia
Ai Parlamentari nazionali e regionali della Provincia di Brindisi
All'assessore regionale alle OO PP
- All'ARPA Puglia
- Al Dipartimento di Prevenzione AUSL BR1
- Alle associazioni ambientaliste di cittadinanza attiva


Oggetto: Invaso del Cillarese. Richiesta di apertura della zona umida alla fruizione della cittadinanza

Premesso che:
Il bacino del Cillarese, area situata alla periferia nord-ovest di Brindisi è area naturalistica d'interesse regionale, caratterizzata dalla presenza di numerose specie di uccelli acquatici che hanno eletto l'invaso quale loro habitat ideale;
La zona in questione, visibile dall'Ospedale Perrino e dalla ferrovia che da Bari conduce nella nostra città, è di non comune bellezza e potrebbe essere, pertanto, suscettibile di valorizzazione ai fini del cosiddetto turismo sostenibile, inoltre è da considerarsi quale meta ideale per escursioni da parte di cittadini amanti della natura, cicloturisti e podisti;
La stagione primaverile è la migliore per poter godere pienamente dello scenario naturalistico offerto dall'Oasi in questione.
Considerato che:
La zona umida è chiusa al pubblico da un cancello situato in corripondenza con l'ingresso della strada asfaltata che costeggia il bacino artificiale, in quanto l'Ente gestore (ASI, Area di Sviluppo Industriale) paventa pericoli per i visitatori (pericolo di frane, di annegamento e presenza di rettili) che ci permettiamo di definire eccessivi ;         
Un tempo era possibile percorrere il lungolago e non si rammentano incidenti degni di nota occorsi ai visitatori;
Il bacino nei pressi della confluenza dell'omonimo canale è caratterizzato dalla presenza di numerosi rifiuti che galleggiano sulle acque scure presumibilmente inquinate, le quali fortunatamente non si immettono totalmente nel resto dell'invaso a causa di un folto canneto che ne impedisce il passaggio;
Nel febbraio 2008 si registrò una massiccia e preoccupante moria di pesci di cui tuttora non si conosce con precisione la causa;
Sul social network facebook è nato da una settimana un gruppo che conta ad oggi circa 670 iscritti che reclama la tutela del'area e la sua piena fruizione da parte della cittadinanza.
CHIEDIAMO
Che si garantisca, inizialmente, almeno nel fine settimana e/o in fasce orarie predefinite, l'accesso dell'area ai cittadini amanti della natura, in attesa di un auspicabile piano per la totale e definitiva fruzione e valorizzazione della zona umida: a tal proposito, ci permettiamo di suggerire un immediato e fattivo incontro tra gli organi in indirizzo ai fini della sollecita definizione della questione con l'auspicabile coinvolgimento delle associazioni di protezione ambientale.
Che si eseguano da parte degli organi di controllo ambientale le analisi delle acque e si avvii un piano per la bonifica dell'invaso.
Che sia garantita la vigilanza dell'area attraverso i vari corpi di polizia ambientale e con l'eventuale ausilio di guardie ecologiche violontarie.

Ringraziano per l'attenzione e, rimanendo in attesa di cortese riscontro, salutiamo cordialmente.

Per il comitato spontaneo Rinascita Civica Brindisina

Giovanni Vonghia
Tony  De Michele
Mino Bagnulo
12 MARZO2010


GIANNI VONGHIA E IL COMITATO RINASCITA BRINDISINA

DENUNCIANO

In questi giorni che giro la città per incontrare gli elettori, sto avendo piena contezza dello stato di sporcizia della città.
Da anni che non si vedeva tanto degrado nella nostra Brindisi.
E la responsabilità non è solo della parte meno sensibile della cittadinanza.
Ovunque cartacce svolazzanti, lattine, bottiglie di plastica, escrementi canini e di piccione e le onnipresenti erbacce, dimora preferita degli insetti molesti, che mai sono rimosse da chi di dovere.
Sabato scorso segnalai alla sala operativa della Polizia Municipale, inoltrando anche una mail all'Ufficio Comando del Corpo, la situazione relativa alla vegetazione infestante sui marciapiedi di alcune vie traverse di viale Aldo Moro.
Ebbene, a quattro giorni di distanza da detta segnalazione, la situazione è immutata.
Non per colpa dei Vigili che hanno proveduto a inoltrarla tempestivamente a chi di competenza, come mi è stato ampiamente assicurato.
Gli interventi della macchina comunale su questioni di ordinaria amministrazione come queste, conoscono tempi biblici, è un dato inconfutabile, ahinoi!
Eppure gli assessori ed i consiglieri della maggioranza uscente reclamano a gran voce, con i loro manifesti, appiccicati su ogni superficie utile della città, preferibilmente fuori dagli spazi consentiti, la loro riconferma e la prosecuzione della loro azione di governo (!)
Giovanni Vonghia, Candidato al Consiglio Comunale nelle Liste del Partito Democratico
 
Link pubblico galleria fotografica dove è possibile visualizzare le didascalie delle foto

La pista ciclabile. Ancora una volta, un esempio di totale abbandono e degrado.

Circa dodici anni fa fu inaugurata a Brindisi la pista ciclabile della città, quella che, scorrendo lungo la tangenziale e la strada dei Pittachi, passando dal parco Braico, congiunge il rione Bozzano al rione Paradiso.
Una struttura al servizio degli amanti della bici, del jogging e di quanti vogliono passeggiare in libertà senza rischiare di essere investiti dalle onnipresenti automobili e motociclette.
Una pista illuminata da utilizzare anche nelle ore serali, per conciliare gli impegni professionali e di famiglia con una sana pratica sportiva.
Oggi la ciclabile è davvero ridotta male.
La grande maggioranza dei lampioni che un tempo l'illuminavano sono spenti, soprattutto nel tratto che, costeggiando il rione Minnuta s'immette nella zona del canale Cillarese. Chi corre o pedala dopo le prime ombre della sera lo fa a suo rischio e pericolo.
Eppure l'inconveniente fu segnalato ripetutamente dal Comitato "Cesare Braico" alcuni mesi fa all'Amministrazione Comunale ma, evidentemente, chi di competenza non ha ritenuto ad oggi opportuno di ripristinare l'illuminazione guasta.
Non parliamo poi delle erbacce che la infestano e si insinuano incontastate tra le siepi di oleandro e la stessa pavimentazione della pista (non vengono rimosse da tempo immemore), o dei ripetuti atti di vandalismo nei confronti delle panchine in cemento, alcune delle quali distrutte, pare, a martellate e mai più sostituite.
Insomma, un vero scempio, un'altra parte di patrimonio pubblico, un'opera pagata dai contribuenti, che rischia di andare totalmente in malora a causa dell'incuria, del vandalismo, dell'inciviltà.
La civica amministrazione rimane inerte dinanzi a cotanto degrado.
Perchè mai, ci chiediamo, se non è tanto difficile trovare finanziamenti pubblici per realizzare nuove opere, manutenere e preservare dal degrado quelle esistenti appare quasi proibitivo e spesso ci sentiamo dire che non si dispone di risorse sufficienti?

Giovanni Vonghia, candidato al Consiglio Comunale nella lista del Partito Democratico

contrada Sbitri macerie ed amianto(18/5/09)

Esattamente due anni fa, nel maggio 2007, la Polizia Municipale procedeva al sequestro ed al conseguente abbattimento del complesso di  immobili abusivi  costruiti negli anni 70 su terreno demaniale in contrada Sbitri, sulla litoranea nord di Brindisi.
Nonostante che tra il materiale di risulta vi fossero anche tegole di eternit, materiale notoriamente nocivo alla salute, nel corso del biennio non si è provveduto alla rimozione delle macerie, le cui polveri sono state sinora sparse dai venti in tutta la zona circostante la baraccopoli abbattuta.
Solo il 20 marzo u.s. il sindaco di Brindisi provvedeva ad emanare l'ordinanza che imponeva al Demanio Regionale di procedere, entro trenta giorni dalla notifica dell’atto, e sotto il controllo dell’Ausl e del Comando dei Vigili Urbani di Brindisi, alla messa in sicurezza d’emergenza dell’area, in modo da non consentire la dispersione nell’ambiente dei rifiuti speciali, di procedere alla rimozione e allo smaltimento di questi e di ripristinare la zona dal punto di vista ambientale.
Siamo al 19 maggio e siamo ben oltre i 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza in questione e, con una nuova stagione balneare in dirittura di arrivo, i ruderi e  le macerie all'amianto, come le foto allegate documentano, sono ancora sul posto, libere di sprigionare nell'aria polveri e filamenti cancerogeni.
Poiché è in gioco la salute dei cittadini e la praticabilità di un ampio tratto di spiagge libere situato ai piedi dell'ex baraccopoli, ritengo sia necessario che si vada oltre gli atti meramente formali per risolvere immediatamente una situazione che ha del grottesco.
Termini lo stucchevole balletto di competenze tra Amministrazioni, si ripristini lo stato dei luoghi, si rimuova finalmente questo scempio che penalizza ulteriormente la nostra bellissima costa, paralizzata dal punto di vista della fruibilità turistica da servitù varie, degrado, sporcizia e, soprattutto, decenni di disinteresse da parte delle istituzioni competenti.

 

Le aree periferiche di Brindisi? Abbandonate …14/5/09

 

L’estate arriva. Ma , oltre alle sue delizie porta con se anche le sue croci e, chi potrebbe, ahinoi, non si impegna molto per arginarle.
Ne sanno qualcosa gli abitanti della zona attigua a Viale Aldo Moro, compresa tra le vie Achille Grandi, Fratelli Cervi, Bruno Buozzi e Di Vittorio che al sottoscritto si sono rivolti.

Mentre procedono molto a rilento i lavori per il parco urbano che sorgerà un giorno in zona Magrone, la zona al di fuori del cantiere continua ad essere ora più che mai un ammasso di erbacce e sterpaglia dove si annidano ratti, rettili, zanzare, scarafaggi ed altri insetti molesti. Una foresta fittissima (in alcuni punti sfiora anche i 2 mt) che nessuno si sogna di rimuovere, all’interno della quale qualcuno provvede anche a gettare rifiuti di ogni genere.
Il fatto che fa specie è che, quanto descritto, si consuma in una zona residenziale ad alta densità di popolazione. Gli ospiti sgraditi citati sopra ci mettono poco ad insinuarsi nelle case dei cittadini. Nel caso dei roditori,  i tubi dell’acqua piovana essere un facile accesso alle case, con conseguenti problemi igienico sanitari ben noti.
Si tratta di un disagio per la gente che diverrà sempre più intollerabile con l’avanzare della calura estiva, ma la civica amministrazione sinora non ha ritenuto opportuno risolvere il problema in via definitiva , con una bonifica radicale della zona.
Per le ragioni esposte, il sottoscritto, chiede agli organi competenti di avviare con la massima urgenza:
a) la bonifica dell’area in questione, con la rimozione totale delle erbacce, la quali, rammento, con l’alzarsi della temperatura, essicandosi ulteriormente, potrebbero essere anche soggette a fenomeni di combustione con
conseguenze inimmaginabili per gli edifici circostanti e la popolazione;
b) interventi incisivi di disinfestazione e derattizzazione per scongiurare implicazioni di carattere igienico sanitario.

Giovanni Vonghia, direttivo circolo Centro PD candidato al
Consiglio Comunale


  Comunicato del Candidato al Consiglio Comunale nella lista del P D Giovanni Vonghia sulle affissioni abusive in città 12/5/09

Girando per la città, anche quest'anno, non ho potuto fare a meno di notare un abnorme dispendio di risorse economiche in manifesti ed affini, posto in essere da molti di coloro che ambiscono ad uno scranno a Palazzo di Città. Ritengo che questo sperpero suoni quasi come una beffa nei confronti delle tante famiglie che, in questo periodo di grave recessione economica, fanno fatica ad arrivare sino alla fine del mese.

Decine, forse, centinaia di migliaia di euro dilapidate in carta destinata ad essere strappata o coperta da altra carta .

Affissioni ovunque, negli spazi pubblicitari della Gestor, nei luoghi più strani ed impensabili, dai cassonetti della nettezza urbana sino alle centraline di rilevamento dell'inquinamento dell'aria.

Una frenesia dell'apparire ad ogni costo che non conosce limite che, gli Organi deputati, sinora, non hanno contrastato con efficacia, se si considera che sono davvero pochi i manifesti abusivi che sono stati ricoperti.

Tra l'altro, si segnala l'anomalia della mancata installazione, a meno di un mese dal voto, della cartellonistica elettorale, fatto che pare incoraggiare, in buona sostanza, l'affissione illecita.

Alla luce di quanto esposto, invito gli Organi competenti ad adottare tutte le iniziative possibili atte a frenare quello che, a mio avviso, altro non è che un ulteriore oltraggio al decoro ed alla pulizia della città.


  GIANNI VONGHIA  E IL COMITATO RINASCITA BRINDISINA DENUNCIANO

Litorale brindisino: che fine hanno fatto i pannelli fotovoltaici?

Quella che doveva essere una delle contropartite ENEL all’inquinamento da Carbone, ovvero l’illuminazione stradale con pannelli fotovoltaici è divenuta un business per oscuri traffici malavitosi…

http://www.facebook.com/album.php?aid=15448&id=1618454435&l=fe8c80eff7