L'ultimo saluto a Gianni Morelli dalla OpenArea di Pugliantagonista
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Il compagno, amico e collega Gianni Morelli ci ha lasciati! Durante la notte Gianni ha smesso di combatter la sua battaglia che conduceva da anni contro un male che sembrava prendersi gioco di tutti, illudendoci che anche questa volta a vincere la partita sarebbe stato il coraggio e la voglia di vivere di Gianni. Quando ci siamo sentiti l’ultima volta , in Gianni c’era la voglia di superare di questo grave momento e di potersi dedicare agli affetti familiari, ai suoi hobby: la fotografia , il web, la radioelettronica, all’impegno sociale, nel caso gli fosse stato impossibilitato il rientro ad una piena attività lavorativa. Al fianco della compagna Letizia, in tono discreto, lo abbiamo incontrato sino a quando le sue condizioni fisiche lo hanno permesso, nelle manifestazioni politiche e iniziative pubbliche che in particolare nei primi mesi del 2011 han riportato un nuovo vento di partecipazione alla vita sociale e politica della nostra città: dai festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia, alla discesa in campo delle donne di “Se non Ora quando”, sino ai festeggiamenti unitari del 25 aprile, con l’omaggio al partigiano Vincenzo Gigante. Come collega lo ho avuto sempre al fianco in tutti i momenti sindacali in cui c’è stato bisogno della massima unità dei lavoratori della nostra azienda nel contrastare scelte sbagliate padronali e proporre valide alternative ad esse. Lui stesso, dobbiamo ricordare amaramente, pagò le conseguenze, se pur momentanee, di una ristrutturazione aziendale nell’Aeroporto di Brindisi con un trasferimento di sede lavorativa Una volta rientrato a Brindisi , reagendo al male che incominciava a mostrarsi nella sua virulenza , mi confidava di non vedere l’ora di poter ritornare a lavorare col cacciavite e il saldatore poiché dentro si sentiva un tecnico appassionato dell’elettronica, delle comunicazioni, con lo stesso spirito ed entusiasmo che lo animava quando l’ho conosciuto giovanissimo, studente dell’ITIS di Brindisi, quando si avvicinò al gruppo di noi “vecchi” radioamatori ufficiali e CB “clandestini”. Lui insieme ad altri giovani, Angelo “Antares”, Felice “Scorpione”, Oscar”Tonino il bancario, e tanti ancora , portarono quella ventata di freschezza, rinnovamento nell’uso della radio anticipando quello che sarebbe stato poi l’uso dei social network e di facebook. Una voglia di sperimentare e sperimentarsi che lo ha accompagnato nella sua vita e di cui ne rendiamo atto e vorrei augurarmi che, se c’è da qualche parte un paradiso di radioamatori, oggi Gianni possa avervi trovato posto magari riprendendo a trafficare saldatore e mike alla mano con qualche baracchino d’epoca e magari scattando qualche foto d’eccezione . Un saluto affettuoso alle tue figlie, alla tua famiglia, a Letizia e ai compagni di Rifondazione che ti hanno visto in tante occasioni al loro fianco Ciao Gianni ANTONIO CAMUSO Brindisi 9 ottobre 2011
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